Nel silenzio della comunità, della politica e delle istituzioni la voce del popolo è costretta a levarsi, più o meno flebile, più o meno forte, alla ricerca della verità. Pochi “uomini” interessati alla verità, non un esercito ma uno sparuto manipolo di avventurosi. Tra questi certamente Gigi El tarik. Questo il suo ultimo sforzo”.
“Ogni giorno che passa i cittadini di Amantea, si ritrovano relegati sempre più ad interpretare un ruolo subalterno allo strapotere di alcuni furbi che, approfittando della “miopia istituzionale”, pensano di muoversi a loro piacimento sul territorio demaniale e di pubblico utilizzo.
In Italia abbiamo 7.500 km di coste, che equivale alla distanza che c’è da Roma a Pechino. Con angoli di paradiso ancora da valorizzare. Le spiagge sono ad oggi occupate da 28mila imprese balneari, dal chiosco al bagno con gazebi di design e il Wi-Fi quasi dappertutto. Attività nate in famiglia, che sempre più spesso diventano aziende in grado di occupare decine, centinaia di persone. D’estate. Ma in molti casi, per tutto l’anno. Nell’ultimo decennio il loro numero è cresciuto costantemente, con migliori performance al Sud. La vacanza al mare con ombrellone e sdraio e un bagnino che veglia sulla nostra sicurezza. Ma l’attività va ben oltre, in termini di servizio e strutture: dal ristorante al parco giochi, dagli spazi per la pratica sportiva alla beauty farm. In Calabria negli ambiti territoriali di propria competenza l’Autorità Portuale di Vibo Marina amministra e gestisce il demanio marittimo tirrenico ed in particolare cura il rilascio di concessioni demaniali per lo svolgimento delle più svariate attività che spaziano da quelle terminalistiche, cantieristiche, industriali, o prettamente commerciali/artigianali a quelle di carattere industriale e in genere per qualsiasi occupazione del demanio che sia richiesta in via temporanea, per motivi contingenti (ad es. cantieri edili), o in forma continuativa per la gestione delle attività consentite dalla normativa vigente. Il titolo concessorio può essere rilasciato sotto forma di licenza o di atto formale, in relazione alla tipologia, dimensioni, durata della concessione e degli investimenti effettuati dal concessionario. In questi giorni sono venuto a conoscenza di una concessione rilasciata oltre 50 anni fa nel Comune di Amantea in provincia di Cosenza e che riguarda uno dei luoghi più belli della costa amanteana in località Coreca. Concessione su “un’area demaniale marittima” di 1790 metri quadri ad “uso agricolo” e di dover corrispondere all’Erario “ in riconoscimento della demanialità del bene concesso……il canone di lire seimila”. Quella concessione aveva la durata di 48 mesi con scadenza nel mese di ottobre del 1965 ed impegnava il concessionario a rinnovare la concessione dopo la naturale scadenza. Si legge sempre sulla presente concessione che “Il Comandante del Compartimento avrà però sempre facoltà di revocare la presente concessione quando lo ritenga necessario, per qualsiasi ragione, a suo insindacabile giudizio senza che il concessionario abbia diritto a compensi, indennizzi o risarcimenti di sorta…..”. L’area in oggetto, oggi sembra essere diventata di proprietà privata e apparentemente rendendo non più valida la concessione del 1961 nella quale si legge “…tutte le opere costruite dal concessionario senza espressa autorizzazione dell’Autorità Marittima e non facilmente asportabili restano acquisite allo Stato.”
Si riporta in questo testo sia la mappa della zona della concessione sia le foto scattate in questi giorni. Sarebbe opportuno che le Autorità competenti facessero chiarezza su tutto ciò e portare a conoscenza degli Amanteani che si vedono ogni giorno di più limitati nell’uso dell’arenile demaniale e dunque l’accesso a quel mare da sempre frequentato sia da loro che dai turisti in visita ad Amantea.”
Poi l’invito, forte e deciso: “ Quello che le Autorità competenti devono assolutamente chiarire ai cittadini sono i seguenti punti: Se la concessione in oggetto è tuttora agricola oppure è diventata altro. I 1790 metri quadri sono ancora bene demaniale o altro? Questo perché c’è un imprenditore che ne rivendica la proprietà e dunque ne impedisce l’accesso a chiunque. Se l’imprenditore dovesse essere nel giusto sarebbe necessario informare la cittadinanza quando avvenuta la vendita della zona demaniale in questione. Oppure, se dovesse risultare ancora appartenere al Demanio, se per quei 1790 m2 è stata chiesta una concessione”. Gigino A Pellegrini & G el Tarik
Se dovessimo avere la invocata risposta la pubblicheremo.