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Longobardi contesta la chiusura della sua Guardia medica favore di Belmonte Calabro.

Il comune di Longobardi ha recentemente adottato una delibera di giunta per invitare l’Asp di Cosenza a revocare la deliberazione 705 del 2014 con la quale si è disposto il “Riordino della rete di postazioni di continuità assistenziali ai sensi del PDPGR n 94 del 28giugno 2012” perché contradditoria e pregiudizievole alla intera collettività longobardese.

Praticamente l’Asp ha deciso di accorpare la Guardia medica di Longobardi a quella del Comune di Belmonte Calabro.

Il sindaco di Longobardi Giacinto Mannarino contesta la scelta perché contraria all’ottica di potenziamento e razionalizzazione delle risorse sanitarie sul territorio, tanto più nei comuni che non hanno ospedali od altri presidi sanitari, anche privati, a disposizione degli aventi bisogno.

Peraltro il sindaco del paese di san Nicola Saggio ha fatto notare una grave anomalia nella scelta di sopprimere la Guardia medica di Longobardi a favore di quella di Belmonte calabro, ricordando che dall’ultimo censimento Istat Longobardi ha un numero di Abitanti maggiore di quello di Belmonte calabro. Come mai si sceglie allora una sede con minor numero di abitanti da servire?

E non basta, il sindaco Mannarino ha ricordato che nella ultima riunione dei comuni del distretto sanitario del tirreno, svoltasi a Guardia piemontese il 7.10.2013, ha potuto prendere atto che nell’anno 2009 le prestazioni offerte dalla guardia medica di Longobardi sono state 1710 contro le 1546 del comune di Belmonte calabro.

Come mai si sceglie, allora, una sede con minor numero di prestazioni ed anche di minor numero di abitanti?

Ovviamente ora si attende che il comune di Belmonte intervenga nella querelle e dica quanto utile in sua difesa

Sembra potersi aprire un conflitto tra i vari comuni della provincia di Cosenza

La stessa situazione riguarda, infatti, altri comuni.

Per esempio Aiello Calabro con 1214 prestazioni contro le 2662 di Cleto e le 1750 di Serra d’Aiello. Quale logica sostiene la scelta di Aiello calabro quale sede della guardia medica unica dei tre comuni?

Pubblicato in Longobardi

Sospesa sine dire la chiusura delle guardie mediche. Nemmeno il tempo di pubblicare la notizia che i sindaci hanno preso il telefono e contestato il decreto di chiusura delle Guardie mediche camuffata da “riorganizzazione”.

Troppo per la cagionevole giunta regionale.

E così il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha chiesto al Commissario dell’Asp di Cosenza Filippelli e al Commissario Scura di sospendere la “riorganizzazione” delle guardie mediche.

Non solo ma ben sapendo che si tratta di una “riorganizzazione” obbligata, Oliverio ha soillecitato l’attenzione futura di Filippelli e di Scura  ad avere una attenzione particolare ai territori montani ed ai comuni sprovvisti di qualsiasi struttura sanitaria.

Si apre in questo modo un contezioso tale che moltissimi comuni tenteranno di avere la Guardia Medica finora non avuta.

Stando al comunicato stampa della Giunta regionale Filippelli e Scura “ hanno immediatamente recepito le richieste avanzate dal presidente della Giunta regionale”

Non solo!

“ Oiverio ha colto l’occasione per ribadire che, in previsione dell’approfondimento di dettaglio relativo alla proposta di rete ospedaliera di recente approvata dal commissario, saranno avanzate proposte correttive ed integrative che riguarderanno l’organizzazione dell’insieme delle strutture ospedaliere “Hub” e “Spoke”, il territorio, i presidi ospedalieri montani e le strutture ospedaliere di frontiera (Praia a Mare e Trebisacce), oltre al centro di riabilitazione di Mormanno. Dal commissario Scura è stata riconfermata piena disponibilità, considerato che “la proposta di rete ospedaliera è da considerare una base di confronto da migliorare”.

Sorridono così i sindaci dei comuni del Tirreno cosentino che non debbono temere più la chiusura della guardie mediche. Parliamo dei sindaci dei comune di:

1.         Longobardi (servizio accorpato a Belmonte Calabro),

2.         Falconara Albanese (accorpato a Fiumefreddo Bruzio),

3.         Acquappesa (accorpato a Guardia Piemontese),

4.         Buonvicino (accorpato a Diamante),

5.         Sangineto (accorpato a Belvedere marittimo),

6.         Grisolia (accorpato a Maierà),

7.         Tortora (accorpato a Praia a Mare) e

8.         Serra d'Aiello (accorpato ad Aiello Calabro)

Nessuno di questi comuni ha un ospedale e quasi tutti sono montani pur essendo quasi tutti sul mare.

Pubblicato in Cronaca

Parliamo della delibera n 705 del 22 aprile 2015 a firma dei dr Paolo Filice, Antonio Perri ed ovviamente del dr Gianfranco Filippelli.

Il titolo della delibera è emblematico:” Riordino postazioni Continuità Assistenziale ai sensi del D.P.G.R n 94 del 28.06.2012.

Essa prevede la riduzione di 21 guardie mediche di cui ben 8 sul Tirreno Cosentino da Amantea a Praia

In sostanza resteranno 102 guardie mediche pari ad una ogni 7500 abitanti.

E l’Asp afferma che si intende passare da una sanità ospedale-centrica ad una sanità "che abbia al centro il paziente, con i suoi bisogni da soddisfare in modo appropriato, attraverso procedure assistenziali e diagnostiche presenti sul territorio e possibilmente più vicino possibile al domicilio del cittadino. Questi, gli effetti che l'Asp prospetta, anche se per il momento, il dato sicuro é rappresentato dai tagli che alcuni comuni subiranno per quel che concerne la propria postazione di guardia medica.

Ed ecco quali chiuderanno sulla costa:

  1. Longobardi (servizio accorpato a Belmonte Calabro),
  2. Falconara Albanese (accorpato a Fiumefreddo Bruzio),
  3. Acquappesa (accorpato a Guardia Piemontese),
  4. Buonvicino (accorpato a Diamante),
  5. Sangineto (accorpato a Belvedere marittimo),
  6. Grisolia (accorpato a Maierà),
  7. Tortora (accorpato a Praia a Mare) e
  8. Serra d'Aiello (accorpato ad Aiello Calabro)

 

Pubblicato in Cronaca
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