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Riceviamo e pubblichiamo:

In libreria un volume di Giorgio Galli e Mario Caligiuri che svela i retroscena del potere mondiale “Come si comanda il mondo. Teorie, volti, intrecci”, Rubbettino 2017, pp. 234

Sessantacinque persone.

Un pugno di individui rispetto agli oltre sette miliardi che abitano il pianeta. Eppure sono questi che praticamente tengono in pugno le sorti del mondo.

Non sono però i politici cui spesso vengono dirette le proteste degli “indignados” dei vari Paesi, ma i manager delle multinazionali che operano nel mercato globale.

È questa la tesi di questo interessante libro del politologo Giorgio Galli e dello studioso di intelligence Mario Caligiuri “Come si comanda il mondo. Teorie volti e intrecci” che Rubbettino lancia in questi giorni in libreria.

Un libro acuto e documentato che non cede a facili visione qualunquiste o teorie del complotto ma che attraverso un’attenta analisi riesce a ricostruire nomi e facce, talvolta sconosciuti al grande pubblico, che giocano un ruolo determinante nello scacchiere internazionale.

Quello che emerge è un intreccio molto forte tra politica, finanza e luoghi di formazione. Un intreccio che spinge a un supplemento di attenzione e che mette a rischio il libero gioco democratico.

Il potere non è impersonale oppure determinato dalle selezioni di un algoritmo ma il nostro destino è deciso da nomi e volti ben individuabili: Il loro controllo è il problema decisivo della democrazia nel XXI secolo.

Di questi temi si discuterà durante la prima presentazione del volume, in anteprima nazionale, che si terrà giovedì 23 novembre 2017, alla Camera dei Deputati (Palazzo Theodoli- Bianchelli, Sala Nilde Iotti) alle ore 10,00, con la possibilità di seguire l’evento anche via streaming sul sito della Camera.

Insieme ai due autori, Giorgio Galli e Mario Caligiuri, interverranno il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Cosimo Ferri, il Direttore del Centro Studi Americani, Paolo Messa e l’Editore Florindo Rubbettino. L’incontro sarà introdotto da Stefano Dambruoso, questore della Camera.

Giorgio Galli è il decano dei politologi italiano. Noto a livello internazionale, ha scritto libri fondamentali come “Il bipartismo imperfetto” (1966) e “Hitler e il nazismo magico” (1989).

Mario Caligiuri è professore di prima fascia all’Università della Calabria, dove dirige il Master in Intelligence, promosso nel 2007 con Francesco Cossiga.

È stato tra i primi a introdurre lo studio scientifico dell’intelligence negli atenei italiani. Tra i suoi ultimi volumi, “Intelligence e Scienze umane” e “Intelligence e magistratura” entrambi editi da Rubbettino. 

Pubblicato in Italia

“L'avevo sentito il giorno di Natale e ci eravamo dati appuntamento in primavera per un convegno sull'importanza delle parole.

 

Tullio De Mauro era un intellettuale autentico e un signore d'altri tempi.

Nominato assessore alla cultura della Regione Calabria nell'aprile del 2010, durante la prima trasferta a Roma, andai a trovarlo a casa per conoscerlo. 

 

Infatti, all'inizio della mia esperienza istituzionale mi era sembrato importante confrontarmi con uno dei più importanti studiosi italiani, nella convinzione che il problema delle terre del Sud è anche quello di importare reputazione e coinvolgere nella definizione delle politiche pubbliche il meglio che il nostro Paese può offrire.

Nell'occasione, mi raccontò della sua esperienza di assessore alla Regione Lazio e poi di quella di Ministro e mi descrisse tante esperienze di eccellenza presenti nelle scuole italiane. 

 

Gli proposi la mia idea di sviluppare la cultura, l'istruzione e la ricerca nella mia regione partendo dal rafforzamento della lettura. 

Frutto di questa impostazione, fu, qualche mese dopo, il "Libro verde sulla lettura in Calabria", del quale scrisse la prefazione sostenendo che si trattasse di "una tappa significativa non solo per la Calabria, ma per l'intero paese. È tale perché delinea e propone una serie di iniziative assai concrete e dettagliate e, però, le prospetta in modo coordinato in quanto si ispira a una visione e concezione unitaria e articolata di ciò che possiamo e dobbiamo intendere per cultura". 

Ricordo le sue osservazioni profonde, il suo inquadrare il fenomeno della lingua come identità e sviluppo mentale, le sue riflessioni sulle conseguenze della lettura nello sviluppo economico e civile. 

Lo coinvolsi, sempre gratuitamente, come presidente di un comitato per la redazione di una legge regionale sulla valorizzazione del dialetto, che venne approvata all'unanimità dal Consiglio  Regionale nel 2012.

Ci siamo poi costantemente sentiti. Ho sempre tratto grandi motivazioni e intuizioni da quanto mi diceva, poiché era prodigo di suggerimenti e consigli. 

Nel 2013, la Calabria fu la prima regione "Ospite d'onore" al Salone del libro di Torino, inaugurato quell'anno da una mostra su Mattia Preti curata da Vittorio Sgarbi nella cornice della Reggia di Venaria Reale.

Durante quelle giornate presentammo "Il libro verde sulla lettura", illustrandone gli sviluppi a cominciare dal progetto "Un Libro per ogni nato", in base al quale per un intero anno consegnammo a tutti i nati nella regione un volume appositamente predisposto e che aveva per titolo  "Quando arriva la felicità". 

L'anno dopo in ottobre a Roma, insieme a Giuseppe De Rita, Umberto Broccoli e Giuseppe Roma, fu uno dei presentatori dello studio del Censis sul capitale culturale della Calabria, la prima ricerca del genere effettuata nel nostro Paese per individuare i reali fattori che potessero fare diventare la cultura un elemento centrale nella vita dei cittadini e nell'attività delle istituzioni.

Nel corso del suo intervento, de Mauro apprezzó il tentativo che era stato compiuto per creare un modello di sviluppo economico basato sulla cultura. 

Il mese successivo, con la fine della legislatura, si concludeva la mia esperienza di assessore, faticosissima ma a tratti esaltante.

Inviai, allora, una lettera in cui tracciavo un doveroso e sintetico resoconto dei risultati  raggiunti. 

La comunicazione più gentile e generosa me la scrisse proprio lui. Le sue parole davano un senso a un lavoro molto intenso e che, in ogni caso, non era ripetibile.

Mi scrisse per mail il 29 novembre 2014, alle ore 22.38:

"Caro Amico, mi permetta di chiamarLa così. E se con un raro colpo di genio il partito vincente si proponesse di salvaguardare tutto quello che Lei ha fatto di positivo per la cultura calabrese riproponendo Lei all'assessorato? È solo un sogno infantile? Un tempo, quando esisteva il partito comunista, era possibile parlare e discutere nelle sedi appropriate. Ora resta la malinconia di non sapere come trasformare stima e ammirazione per quel che Lei ha fatto in azioni concrete e opere. Mi conservi la Sua amicizia preziosa e vediamo che si può fare perché quel che Lei ha avviato continui.". 

È il ricordo più bello di quasi cinque anni di attività istituzionale. Anche perché era una considerazione, affettivamente di parte e improponibile, ma assolutamente disinteressata di chi valuta le persone per quello che riescono a fare.

Ho ripreso poi l'insegnamento all'Università. Per approfondire i miei studi, mi consultai più volte con lui per definire il significato di intelligence, che deriva non da "intus-legere" ma da "inter-legere", cioè mettere insieme, collegare, in quanto è una pratica che ha a che fare con l'intelligenza, la facoltà umana per eccellenza. 

Nel settembre del 2015, lo avevo invitato, insieme a Nicola Gratteri e Arturo Diaconale, all' "Università d'estate" di Soveria Mannelli, che aveva come tema "Ripartire dalle parole". Purtroppo non riuscì a venire, promettendomi che lo avrebbe fatto successivamente. Lo avevo chiamato a Natale proprio per questo.

Nel corso del nostro incontro, mi ero ripromesso di parlargli della vicenda del fratello Mauro de Mauro, giornalista scomparso nel 1969 e mai più ritrovato, la cui fine è ancora avvolta nel mistero.

Per me resta il dono della sua amicizia, la sua straordinaria figura di studioso da prendere ad esempio, unitamente all'inevitabile rimpianto di non averlo più ancora tra noi.

Ho voluto ricordare il mio rapporto con lui, per esprimergli la gratitudine di calabrese e di italiano, come amico e come rappresentante delle istituzioni.

Intendo, dunque, con gratitudine e affetto dargli merito che alcuni risultati raggiunti nella cultura calabrese, significativi o meno, sono stati possibili grazie al suo apporto disinteressato e prezioso.

In una delle sue ricerche, aveva evidenziato che circa il 76 per cento dei nostri connazionali non riesce a comprendere un semplice testo nella nostra lingua.

Con lui parlavo spesso delle ricadute che questo comportava in Italia sullo sviluppo dell'economia e sull'effettivo esercizio della democrazia.

Ecco, allora, il punto: tutto parte dalle parole. È questa probabilmente l'eredità che Tullio de Mauro, nella sua vita limpida e operosa, ci lascia.

Mario Caligiuri*

*Mario Caligiuri, fu l’assessore alla Cultura della Regione Calabria, che lanciò il progetto di sensibilizzazione chiamato “Calabria Jones” per avvicinare i giovani all’archeologia, visto che di beni archeologici è ricco il patrimonio locale. Questo progetto coinvolse quasi 5000 studenti in 107 scuole medie e si propose di alleviare i danni della ’ndrangheta, mostrando ai più giovani le tante risorse del territorio da sfruttare e valorizzare per la crescita comune ( da http://www.ilmegafono.org/calabria-jones-alla-scoperta-dei-beni-culturali/

Pubblicato in Italia

unicalLa sesta edizione del Master in Intelligence dell'Università della Calabria verrà inaugurata dal Sottosegretario alle informazioni per la sicurezza Marco Minniti sabato 26 novembre 2016 alle ore 9 presso l'aula magna "Beniamino Andreatta" dell'ateneo calabrese a Rende. Il programma prevede i saluti del Rettore Gino Mirocle Crisci, del Direttore del Dipartimento di Lingue e Scienze dell'Educazione Franco Altimari e del Presidente del Corso di Laurea di Scienze dell'Educazione Angela Costabile. La relazione introduttiva sarà svolta dal Direttore del Master Mario Caligiuri, che nel 2007, con il sostegno del Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, ha avviato questo percorso di studi sull'intelligence, primo del genere nelle università italiane. Seguirà intorno alle 10.30 la lectio Magistralis di Marco Minniti sul tema "L'intelligence e la Repubblica. Democrazia e sicurezza nel XXI secolo". È poi previsto un dibattito con gli interventi programmati dei professori dell'Università della Calabria del Presidente del Centro calabrese del Mediterraneo Islamico Alberto Ventura, del Presidente della John Dewey European Foundation Giuseppe Spadafora, dal Direttore del Laboratorio di Documentazione dell'Unical Roberto Guarasci, da Spartaco Pupo docente di Storia delle dottrine politiche e dal docente di Pedagogia della R-Esistenza dell'ateneo calabrese Giancarlo Costabile.

Pubblicato in Calabria

premioRiceviamo e pubblichiamo.
SOVERIA MANNELLI Si svolgerà giovedì 22 settembre a Soveria Mannelli nell’auditorium "Ermanno Critelli" della Casa Editrice Rubbettino, con inizio alle ora 18,30, la cerimonia di consegna della diciannovesima edizione del “Premio Calabriambiente”, riconoscimento che l’Amministrazione Comunale di Soveria Mannelli torna ad attribuire ad enti e persone che si siano, famosi o sconosciuti, particolarmente impegnati per la salvaguardia del patrimonio naturale e dei beni culturali nella regione. La manifestazione si svolge nell'ambito delle iniziative di "Essere a Soveria" che l'amministrazione comunale di Soveria Mannelli ha promosso dal 1988 e che rappresentano uno degli appuntamenti culturali più significativi dell'estate meridionale. 
Quest’anno, i destinatari del premio saranno: l’insigne archeologo e Presidente del Fondo Ambiente Italiano prof. Andrea Carandini ed il F.A.I. per il contributo dato alla tutela ed alla gestione dei beni ambientali e culturali italiani. Di recente, ricordiamo che il F.A.I. ha acquisito il suo primo bene in Calabria: il bosco monumentale di Fallistro ed il Casino Mollo in Sila. 
Il "Calabriambiente" fu ideato nel 1991 da Mario Caligiuri, allora Sindaco della cittadina della Pre-Sila Catanzarese, professore universitario di pedagogia della comunicazione, e da Francesco Bevilacqua, allora delegato regionale del W.W.F., avvocato, scrittore e ambientalista. La tradizione viene ripresa quest’anno per volontà dell’attuale sindaco di Soveria Mannelli Leonardo Sirianni. Interverranno: l'editore Florindo Rubettino (ricordiamo che Andrea Carandini ha recentemente pubblicato proprio con la Rubbettino un importante volume dal titolo “Paesaggi di idee”), il sindaco Leonardo Sirianni, il presidente regionale del FAI Anna Lia Paravati, lo scrittore Francesco Bevilacqua, il presidente della Fondazione "Italia Domani" Mario Caligiuri, il Rettore dell'Università della Calabria Gino Mirocle Crisci. Concluderà il premiato Andrea Carandini.
In passato il riconoscimento è stato assegnato a naturalisti come Fulco Pratesi, Franco Tassi, Mario Tozzi, Giuseppe Paolillo, a giornalisti come Grazia Francescato, Andreina Vanni, Salvatore Giannella, Maria Pia Talarico, Salvatore G. Santagata, Oloferne Carpino, a uomini di cultura come Maurizio Barracco, Mirella Stampa Barracco, Tonino Perna, Giancarlo Bregantini a testate giornalistiche come Airone e Meridiani, ad istituzioni e tutori dell’ordine come il giudice Francesco Neri, il Corpo Forestale, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, associazioni come il Club Alpino Italiano, a piccoli comuni come Nardodipace e Longobucco, ad artisti come Màrcia Theòphilo ma anche a tante persone comuni che, con modestia, senso civico ed abnegazione, hanno operato positivamente per tutelare realtà anche piccole e sconosciute nell’ambito delle bellezze naturali della nostra regione.

L'evento è stato organizzato col contributo della Rubbettino editore, della Fondazione "Italia Domani", dell'Associazione Culturale "Fiore di Lino" e della Pro Loco di Soveria Mannelli.

Pubblicato in Catanzaro

papa FrancescoIl prossimo 23 novembre, a Roma, in Piazza San Pietro Papa Francesco proclamerà un nuovo Santo calabrese: Nicola Saggio da Longobardi, appartenente all'Ordine dei Minimi.

Per preparare la comunità calabrese a questo grande evento di fede, l'assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha partecipato alla seduta del consiglio comunale straordinario di Longobardi, comune natale del futuro Santo. Nel corso dell'incontro, promosso dal primo cittadino Giacinto Mannarino, sono intervenuti anche il vicepresidente della Provincia di Cosenza Domenico Bevacqua, il Provinciale dei Minimi di Paola Padre Gregorio Colatorti e il postulatore della causa di canonizzazione Padre Ottavio Laino, che sta scrivendo un testo dedicato al futuro Santo, informando anche della ripubblicazione del libro di Antonio Bellantonio “Nicola Saggio. Più in alto delle aquile”. Caligiuri ha evidenziato come la Calabria sia una terra di grande spiritualità, ricordando, tra gli altri, San Fantino da Taureana, i monaci basiliani, i santi venerati dalle Chiese d'Oriente e d'Occidente San Nilo e San Bartolomeo, le figure gigantesche di San Francesco di Paola e San Bruno fino ai mistici dei nostri giorni Natuzza Evolo e Fratel Cosimo. L'assessore ha anche ribadito le iniziative nel turismo religioso e l'attenzione della Regione Calabria verso i beni ecclesiastici, a cominciare dalla Basilica di San Francesco di Paola, dove si trova la tomba del futuro Santo della Chiesa cattolica, Nicola Saggio da Longobardi.

santita Nicola Saggio Longobardi

Pubblicato in Longobardi

Seduta straordinaria del Consiglio Comunale in vista della prossima santificazione del Beato Nicola Saggio, prevista per il 23 Novembre a Piazza San Pietro, tra le proposte ci sarebbe la volontà di aggiungere al confalone comunale lo stemma del Beato Nicola.

 

A Longobardi Lunedì 21 Luglio si è riunito il Consiglio comunale in seduta pubblica, sessione straordinaria, relativo alla santificazione del Beato Nicola Saggio.

Presenti all’incontro l'Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri,il Vicepresidente della Provincia Domenico Bevacqua, il postulatore dell'Ordine dei Minimi che ha seguito la causa di canonizzazione del Beato Nicola Saggio, Padre Ottavio Laino e Padre Gregorio Colatorto,  Provinciale dei Minimi di Paola.

Si è entrati subito nel vivo della discussione sulla programmazione dell’evento, che vedrà la santificazione del Beato Nicola,  al quale l’intero paese ed enti vicini si stanno preparando a partecipare il 23 novembre c.a. a Piazza San Pietro e seguenti mesi. Il primo tra gli ospiti a prendere parola è stato il postulatore Padre Laino che brevemente ha dato cenno ai passi più importanti della vita del Beato Nicola confermando quest’ultimo come grande esempio da seguire. Cresciuto in amore, in purezza e in umiltà, consacrò se stesso ai poveri, la cui opera d’amore rappresentò la sua missione specifica: nei poveri, vedeva, serviva e amava Dio. Ha raccontato del  miracolo che ha permesso di concludere l’iter della canonizzazione e di come si svolgerà la giornata in Piazza San Pietro. Inoltre ha comunicato che si sta revisionando la stesura del libro “Nicola Saggio. Più in alto delle aquile” scritto da Bellantonio Alfredo ed ha accennato alla scrittura di un proprio libro dedicato anch’esso al futuro Santo.

Il dibattito è proseguito con l’alternanza di altri interventi da parte dell’illustre figure della Regione e Provincia, che nonostante i loro importanti impegni  sono voluti essere fortemente presenti in questo momento e hanno espressamente dimostrato la vicinanza e la gioia di queste istituzioni al Comune per il grande evento, il quale rende sicuramente onore alla terra calabrese. Entrambi hanno dichiarato che cercheranno di prestare un sostegno economico per garantire una parte delle spese da affrontare. Mentre Padre Gregorio si è indirizzato in un discorso più tecnico sulle giornate di Roma, secondo il quale oltre la giornata del 23 consiglia e invita tutti a rimanere anche alla Messa che si celebrerà il 24 Novembre, come Messa di ringraziamento;  sulla preparazione all’evento attraverso vari incontri e una Veglia antecedente alla Santificazione.  Il Sindaco ha presentato un progetto di lavoro articolato, rivolto alla giornata del 23/11/2014 quale prima tappa, ma che guarda all'interezza dell'avvenimento.

I gruppi di minoranza rappresentati dell’Avv. Bruno e Avv. Attanasio hanno esplicitamente affermato in pubblico alcune loro proposte, apprezzato l'iniziativa della maggioranza di governo. Tra le tante iniziative si sente la necessità di istituire una consulta permanente con competenze di amministrazione attiva che coordini al meglio l’evento della santificazione, proposta accolta all'unanimità dal consiglio comunale.

Il primo cittadino durante lo svolgimento del Consiglio ha colto l’occasione per porre l’attenzione di tutti la proposta del nuovo gonfalone dell'ente, sul quale verrà inclusa la figura del Beato.

La scelta di questo però verrà sottoposta alla popolazione longobardese attraverso un referendum popolare.

Possiamo evincere a tutti gli effetti che la comunità di Longobardi e tutti gli enti presenti al Consiglio stanno operando al meglio e con grande impegno per fronteggiare e sostenere  un evento del genere che sicuramente porterà aspetti positivi a tutta la collettività.

Pubblicato in Longobardi

penneL’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri informa che, nel corso della riunione della Commissione  "Una Calabria da scrivere", che si è tenuta questa mattina a Catanzaro a Palazzo Alemanni, è stato stabilito di svolgere "La giornata della scrittura: il racconto" in tutte le scuole calabresi il prossimo 29 settembre.La Commissione è presieduta dal paroliere Mogol ed è composta dagli scrittori Mimmo Gangemi, Santo Gioffrè, Roberto Bevacqua, Angela Bubba e Gioacchino Criaco, dall'editore Walter Pellegrini e dal dirigente vicario dell'Ufficio Scolastico Regionale Giuseppe Mirarchi.Nel corso della riunione di insediamento, introdotta dall’assessore Caligiuri,  si è preso atto dei testi inviati da parte degli studenti e, viste le interessanti premesse, si è deciso di indire appunto un'intera giornata in cui porre al centro della scuola calabrese l'importanza della scrittura, declinata nella modalità del racconto. L'Ufficio scolastico regionale invierà una nota a tutti i dirigenti in cui preciserà le modalità di partecipazione nella giornata del 29 settembre 2014, quando verrà scritto in contemporanea in tutta la Calabria singolarmente da ogni studente un racconto di circa due pagine. Ogni tipo di scuola (elementari, medie e superiori) potrà selezionate fino a tre racconti, da trasmettere entro il 15 ottobre 2014 all'assessorato regionale alla Cultura ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ). I racconti selezionati dalla Commissione verranno pubblicati per i tipi della Pellegrini editore. Gli autori verranno inoltre premiati con la "Penna d'argento" e con l'attestato delle eccellenze scolastiche calabresi."Considerata la crisi della scrittura nel nostro Paese - ha detto Mogol - , l'iniziativa della Regione Calabria è di straordinaria importanza". L’assessore Caligiuri ha evidenziato che “queste attività si svolgono nell'ambito delle promozione della lettura e della scrittura come premessa indispensabile dello sviluppo culturale e quindi economico”

Pubblicato in Catanzaro

Tra gli altri erano presenti il commissario cittadino Antonio Ciancio, il commissario regionale Mario Caligiuri e l'ex consigliere regionale Maurizio Feraudo.

Un Di Pietro che arriva a Cosenza con la propria auto( ha anche sbagliato strada)

Un Di Pietro che dichiara di considerarsi un militante

Un Di Pietro che non accusa ma si accusa di tanti errori.

“Essere fuori dal parlamento non vuol dire essere fuori dalla politica”

“Oggi ricomincio”.“Italia dei valori ricomincia dall'anno zero”

Abbiamo subito un salasso elettorale di cui responsabilmente e umilmente prendiamo atto”

“Siamo orgogliosi di quel che abbiamo fatto in questi anni con referendum e leggi di iniziativa popolare, con l'azione di governo che abbiamo svolto”

“Abbiamo fatto il nostro dovere di opposizione sia con il governo Berlusconi che con il governo Monti. Ne abbiamo pagato le conseguenze e siamo stati isolati”. 

“Ho detto a Beppe Grillo stai attento non sbagliare come ho fatto io: prima sperimentali e poi mandali in parlamento perchè quando diventi forza politica importante, come siamo diventati noi solo qualche anno fa ci sono tanti avvoltoi. Ti girano intorno, si presentano mettendosi il vestito immacolato ma sotto la sottana fanno il mestiere più antico del mondo. Si vendono al primo offerente. Ho sbagliato a fare alcune scelte” 

Foto GazzettadelSud

Pubblicato in Cosenza

Katia Stancato, economista e imprenditrice sociale, oggi candidata al Senato della Lista che sostiene Monti, fino ad oggi Portavoce Forum Terzo Settore Calabria, si chiede se Mario Caligiuri sia ancora assessore.

E lo fa con la seguente nota: “ Abbiamo scoperto oggi che Mario Caligiuri è ancora assessore regionale alla cultura: chiunque al posto suo, dopo lo scandalo di Sibari e il testo unico che accomuna i teatri alle sagre, si sarebbe dimesso .

Il problema vero è che Caligiuri disconosce il patrimonio culturale calabrese ed appartiene a quella casta di politici cooptati che uniscono l’assenza del consenso a quella di umiltà.

Anche su Francesco di Paola, il nostro patrono, le sue negligenze sono state evidenti : nessun cenno al Cinquecentenario della morte, fra tre anni, né all’amore che Lizst nutriva nei confronti del grande Santo.

Invece di polemizzare con chi è autorevole per definizione e vita personale come il ministro Riccardi, Caligiuri farebbe bene a tornare ai suoi simpatici studi ed alle sue parodie allegoriche che, trasbordate in un ruolo non confacente alle sue risorse, sono diventate tragicomiche”

Riportiamo la forte affermazione della candidata Montiana , ma crediamo sia utile per la ricerca della verità e la difesa del proprio ruolo che, come ha fatto Antonio Caridi, assessore regionale alla Attività produttive, che ha replicato alla d.ssa Katia Stancato in merito al finanziamento delle aree industriali regionali, anche l’assessore Caligiuri replichi a quanto ormai costantemente la Stancato dice di lui, pronti alla massima divulgazione.

“Qui tacet consentire videtur”, dice la famosa locuzione latina. O no?

Pubblicato in Calabria
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