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Riceviamo e pubblichiamo ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. )

“Sono diversi anni che a Longobardi è istituito il servizio di volontariato.

Ora, il Comune ha stato modificato il Regolamento che ne regolava lo svolgimento, rendendolo più agile e conformandolo anche alle recenti normative del Governo e alle circolari della Corte dei conti.

L'Amministrazione comunale, quindi, in ossequio a quanto previsto dalla legge, da pubblicità alla cosa.

Avviso pubblico per l’iscrizione nell’elenco comunale del volontariato

Avvisiamo i cittadini che volessero svolgere attività di volontariato come da Regolamento comunale approvato il 29 giugno 2016, che detto Regolamento è stato modificato nella parte riguardante i “rimborsi”.

Con questa modifica, a differenza di quanto avveniva prima, i Volontari possono avere i rimborsi con una autocertificazione, fino a 150 euro al mese.

Eventuali richieste di rimborsi “oltre” questa cifra, vanno accompagnati da “ pezze giustificative”.

I settori dove si può svolgere il volontariato, sono :

   Settore sociale ;

   Settore culturale ;

   Settore ambiente ;

   Settore pulizie e rifiuti solidi urbani ;

   Settore archivio comunale ;

   Settore civile ;

   Supporto agli uffici ;

   Settore turistico e guide ;

   Protezione civile.

Per poter svolgere il Volontariato, gli interessati devono recarsi in Comune, Ufficio segreteria (Fulvio Chilelli) e fare la relativa richiesta.

Grazie per l’attenzione.

Il Sindaco Giacinto Mannarino”

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Stralcio della relazione del “revisore dei conti sul consuntivo 2017”

Se ancora qualcuno avesse dubbi, vi facciamo leggere la parte più significativa della relazione del Revisore dei conti, appunto sui conti del comune.

Scusateci per la complessità della cosa, ma si rende necessaria perché “qualcuno” diffonde in giro notizie non vere.

Sono cose “complicate”, lo capiamo, ma questa è la burocrazia, e, forse, “qualcuno”  non riesce a comprendere bene questi argomenti finanziari, altrimenti non negherebbe l’evidenza dei numeri e non diffonderebbe “altre verità” assolutamente senza senso, e si mette a diffondere notizie distorte e manipolate, estrapolando qualche frase del Revisore presa qua e la, magari parlando di argomenti (come ad esempio il “piano di riequilibrio”, che loro chiamano impropriamente “predissesto”), che sono ormai vecchi e superati, vecchi di ben sei anni, e superati dai numeri e dallo stato florido e perfettamente in regola dei conti comunali, tant’è che, se la legge ce lo consentisse, potremmo uscire oggi stesso dal “piano di riequilibrio”.

LEGGETE CON ATTENZIONE, E CAPIRETE LE INESATTEZZE CHE RACCONTA IN GIRO LA MINORANZA DI LONGOBARDI.

NEL 2017, OLTRE AD AVERE CHIUSO CON UN AVANZO DI AMMISTRAZIONE DI 556 MILA EURO E CON UN FONDO CASSA DI 429 MILA EURO, IL COMUNE DI LONGOBARDI HA RAGGIUNTO UN ALTRO IMPORTANTISSIMO OBIETTIVO : NON HA UTILIZZATO, NEMMENO PER UN GIORNO,  “L’ANTICIPAZIONE DI TESORERIA”, che è una cosa che, spesso, mette nei guai tanti Comuni, seppur c'erano disponibili, sotto questa voce, ben oltre 800 mila euro (la minoranza, ovviamente, queste cose non le cita…).

Il Revisore dei conti, infatti, scrive :

- che l’Ente non è in dissesto

- che l’Ente sta attuando un piano di riequilibrio finanziario pluriennale dal 2012;

- che si è provveduto a verificare la regolarità ed i presupposti delle variazioni di bilancio approvate nel corso dell’esercizio dalla Giunta

- che l’Organo di revisione ha verificato la regolarità delle procedure per la contabilizzazione delle entrate e delle spese in conformità alle disposizioni di legge e regolamentari; la corrispondenza tra i dati riportati nel conto del bilancio con quelli risultanti dalle scritture contabili; il rispetto del principio della competenza finanziaria nella rilevazione degli accertamenti e degli impegni; la corretta rappresentazione del conto del bilancio nei riepiloghi e nei risultati di cassa e di competenza finanziaria; la corrispondenza tra le entrate a destinazione specifica e gli impegni di spesa assunti in base alle relative disposizioni di legge; l’equivalenza tra gli accertamenti di entrata e gli impegni di spesa nelle partite di giro e nei servizi per conto terzi; il rispetto dei limiti di indebitamento e del divieto di indebitarsi per spese diverse da quelle d’investimento; il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica; il rispetto del contenimento e riduzione delle spese di personale e dei vincoli sulle assunzioni; il rispetto dei vincoli di spesa per acquisto di beni e servizi;

- che l’ente ha provveduto alla verifica degli equilibri finanziari ai sensi dell’art. 193 del TUEL con delibera n. 17 in data 10/07/2017;

- che l’ente ha provveduto al riaccertamento ordinario dei residui con atto della G.C. n.34 del 05/04/2018 come richiesto dall’art. 228 comma 3 del TUEL;

- che l’ente ha adempiuto agli obblighi fiscali relativi a: I.V.A.,, sostituti d’imposta e degli obblighi contributivi;

- che gli utilizzi, in termini di cassa, di entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti sono stati effettuati nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 195 del TUEL e al 31/12/2017 risultano totalmente reintegrati;

- che i pagamenti e le riscossioni, sia in conto competenza che in conto residui, coincidono con il conto del tesoriere dell’ente, Ubi banca filiale di Amantea, reso entro il 30 gennaio 2018 e si compendiano nel seguente riepilogo: il fondo di cassa al 31/12/2017 risultante dal conto del Tesoriere corrisponde alle risultanze delle scritture contabili dell’Ente, ed è di 429 mila euro ;

  • che l’Ente, nel 2017, NON ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria .
  • che l’analisi dei risultati finanziari generali evidenzia un avanzo di amministrazione pari ad euro 556 mila euro, che – conclude il Revisore -  conferma l’evoluzione positiva del risultato di amministrazione, in netta crescita rispetto agli esercizi precedenti.

Alla luce di questi “numeri”, naturalmente, il Revisore dei conti ha, ovviamente, espresso parere positivo ai conti del Comune.

Ma la minoranza, davanti a tutti questi parametri positivi e, per certi versi, addirittura straordinari, visto anche lo stato di tantissimi altri comuni,  e la crisi che attanaglia ancora l’intera Italia, cosa va a “ripescare” per cercare di parlare “male” e di “lamentarsi” di qualcosa? Il Piano di riequilibrio, che porta la data del 2012...!!! Oppure il fatto che quest’anno abbiamo incassato “un po in meno” di evasione rispetto all’ anno prima…!!! Incredibile, ma è così : non avendo argomenti validi, e non volendo in nessun modo ammettere la buona gestione di questa amministrazione guidata dal sindaco Mannarino, raschiano il barile per diffondere panico e disinformazione…

DATE RETTA AI GESTI, MAI ALLE PAROLE. I GESTI DIMOSTRANO, LE PAROLE ILLUDONO : in parole povere, cioè, ennesima figuraccia della minoranza di Progetto Longobardi, che continua pervicacemente e in preda ad un autentico delirio di arroganza e di inesperienza, a parlare di cose che evidentemente o non capisce, e quindi, sbaglia e commette gaffe in buonafede, oppure capisce perfettamente, e, allora, è in palese malafede.

E questi sarebbero il “nuovo” ?

E questi vorrebbero amministrare un Comune ?

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Scrivono i consiglieri di minoranza Nicola Bruno e Francesco Cicerelli alla maggioranza guidata dal sindaco Giacinto Mannarino

 

 

 

 

 

"Non possiamo dire il falso se citiamo testualmente la relazione dell'organo di revisione, allegata al rendiconto della gestione 2017, sullo stato di salute del nostro comune".

"Ribadiamo -continua il capogruppo di opposizione Nicola Bruno- che permangono, come risulta dal bilancio consuntivo 2017, i costi elevati e le gravi criticità del servizio idrico integrato, la cui spesa è stata di € 420.274,92 e della raccolta differenziata, che è costata € 372.335,61.

Il rendiconto, poi, evidenzia un timido risanamento, ma a totale scapito dei cittadini, con tasse al massimo, zero investimenti e zero servizi.

Quanto all'indebitamento, esso, come risulta dalla relazione dell'organo di revisione, a pagina 26, è pari ad € 5.544.366,64; come pure l'incidenza degli interessi passivi e del rimborso dei prestiti in conto capitale, sempre come risulta dalla predetta relazione, alla stessa pagina, è di € 427.663,24.

A ben vedere è il revisore a certificare dati e numeri e non certamente l'opposizione.

Non di meno bisogna ricordare che la maggioranza, come certificato sempre dal revisore dei conti, ha riconosciuto € 688.755,02 di debiti fuori bilancio.

Infine: "l'organo di revisione precisa, senza mezzi termini, -continua il consigliere Nicola Bruno- che un'eventuale mancata approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale -si legge nella relazione- da parte della corte dei conti, non consentirà il pagamento dei debiti con fondi di bilancio e potrà compromettere l'equilibrio economico e finanziario dell'Ente".

In altre parole "se la corte dei conti -conclude Bruno- dovesse approvare il c.d. predissesto, il comune rimarrebbe impantanato, in tasse al massimo, zero servizi e zero investimenti, per 15 anni, visto che la maggioranza, nella seduta consiliare del 6 marzo scorso, con nonchalance, ha allungato il predissesto di altri 5 anni; se viceversa, dovesse deliberare di non approvare il suddetto piano, andrebbe in dissesto.

Insomma, il fallimento politico ed economico di questa maggioranza è scritto nei suoi stessi documenti".  

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