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acquaLongobardi - "Abbiamo chiesto, nei giorni scorsi, al consiglio comunale, tramite interpellanza, se il sindaco ha provveduto ad inoltrare alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti, come da impegno assunto, richiesta di parere circa la possibilità di rimborsare il canone acqua ai tanti cittadini che ancora, oggi, non hanno l'acqua potabile". E’ quanto affermano i consiglieri di opposizione del comune di Longobardi, Franco Cicerelli e Nicola Bruno. "Stiamo chiedendo invano -continua il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- sin dalla seduta consiliare del 6 dicembre 2016, la riduzione delle bollette dell'acqua per i cittadini serviti dai serbatoi che non erogano acqua potabile. E solo dopo la presentazione, lo scorso novembre, dell'emendamento agli schemi di bilancio 2018, finalizzato ad ottenere il giusto rimborso del canone, in favore dei cittadini interessati, la maggioranza si è impegnata a richiedere il parere alla corte dei conti. Ma, ad oggi, non avendo avuto alcun riscontro, abbiamo sollecitato, con interpellanza dello scorso 21 marzo, la risposta dell'amministrazione comunale, in quanto, non è tollerabile che la giunta guidata dal sindaco Giacinto Mannarino sia solerte nell'approvare le tariffe ma inerte nell'applicare la riduzione agli aventi diritto". D'altronde "l'immobilismo -prosegue il consigliere Bruno- è la cifra di questa maggioranza: non hanno approvato il piano strutturale comunale, terminato i lavori di manutenzione "ordinaria" degli acquedotti, ripristinato la vecchia fontana del centro storico. E' gravissimo che da giugno 2017, l'acqua proveniente dai serbatoi Salice, Fiorino, Palaserra, Rupe, Palieri, Arenella e Suvarello, possa essere utilizzata, ancora, oggi, per "soli scopi igienici". A distanza di nove mesi, ci viene da chiedere quanto durino i lavori di manutenzione "ordinaria"! Non accettiamo la politica dell'immobilismo di questa maggioranza sulla salute e la sicurezza dei cittadini". Ma "questo -conclude Bruno- è il loro modus operandi".

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Riceviamo e pubblichiamo:

Come ogni anno, anche nel 2017 abbiamo dedicato particolare attenzione alla pulizia del nostro territorio.

I cittadini di Longobardi hanno visto all’opera in TUTTE le zone del territorio comunale, incaricati del Comune che tagliavano erba, pulivano cunette, raccoglievano spazzatura, pulivano la spiaggia e gli sbocchi a mare.

E questo, TUTTO l’anno, non solo l’estate.

Possiamo dire con certezza che siamo uno dei pochissimi comuni che pulisce il territorio TUTTO l’anno, anche d’inverno. 

ANCHE NEL 2018, infatti, le pulizie sono in corso, infatti ABBIAMO INIZIATO ESATTAMENTE IL 18 GENNAIO SCORSO. 

Nella quasi totalità dei comuni, anche per una questione di risorse economiche, generalmente le pulizie vengono fatte a luglio e ad agosto, noi invece le facciamo tutto l’anno.

Addirittura, siamo forse l’unico comune che pulisce persino le piazzole di sosta sulla SS18, basta farsi un giro e ci si rende conto della differente situazione tra i vari comuni.

Ci sembra doveroso ricordarlo, perché ormai la gente si è abituata a questo “servizio continuo” 12 mesi l’anno, e sembra una cosa “normale”, ma normale non lo è affatto.

Questa attività continua, viene sottolineata e apprezzata molto anche dalle popolazioni degli altri comuni, dove vedono la grande differenza tra Longobardi e loro….

Certo, nessuno è perfetto, e sicuramente si può fare di più, ma lamentarsi di Longobardi sarebbe veramente da ingrati, visto quello che facciamo e quello che “passano” i cittadini di tanti altri comuni.

Dall’estate 2017, inoltre, abbiamo migliorato anche il servizio della raccolta differenziata, aumentando i “giri” degli addetti e l’orario di apertura della piazzola di sosta, visto il particolare momento estivo, e tale miglioramento sarà confermato anche quest’anno. 

Anche la spiaggia, come ogni anno, è stata pulita continuamente, tutti i giorni.

Naturalmente, cerchiamo sempre di migliorare, non ci culliamo sugli allori, il territorio di Longobardi è molto vasto (oltre 19 km/q), con oltre 200 km di strade comunali, più le piazze, le villette a verde, le vie rurali ecc., e con una spiaggia lunga 3 km e larga mediamente 70 metri, quindi oltre 210 mila metri/quadri di arenile.

E, succede, che tu inizi le pulizie di tutto il territorio, e, quando hai finito, devi ricominciare daccapo, anche perché ci sono “personaggi” incivili che buttano di tutto in ogni posto…

Poi ci sono le intemperie, che provocano caduta alberi, frane, pietre sulle strade, specialmente in montagna e nelle aree rurali, ma anche qui il Comune interviene nel più breve tempo possibile.

In questo periodo, inoltre, come ogni anno, sarà pulita anche la spiaggia, che a Longobardi appunto inizia ogni anno con l’arrivo della santa Pasqua.

Non luglio e agosto soltanto, dunque, ma marzo-aprile.

Parliamo sempre di turismo e di accoglienza, e anche in questa ottica, l’amministrazione comunale di Longobardi, da sempre, ritiene doveroso e importante pulire la spiaggia e tenere decoroso il territorio anche prima dei mesi estivi, facendo quindi fatti e non chiacchiere.

Le pulizie e il decoro ambientale sono possibili anche grazie all’istituto del “baratto”, che qui a Longobardi viene utilizzato già da tre anni.

Ndr: Complimenti!

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Ecco cosa scrive la minoranza.

"A seguito della legge di bilancio per il 2018, che ha modificato l'art. 243-bis del Tuel, la maggioranza ha deciso di prolungare l'agonia del predissesto fino al 2028!".

E’ quanto affermano i consiglieri di opposizione del comune di Longobardi, Franco Cicerelli e Nicola Bruno.

 

"Infatti, nell'ultima assise consiliare, tenutasi nei giorni scorsi, la maggioranza, guidata dal sindaco Giacinto Mannarino, ha approvato -commenta il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- la rimodulazione del predissesto, prolungando la condizione di difficoltà del nostro ente di altri 5 anni, mentre 10 anni erano un tempo sufficiente per mettere a posto i conti.

Il predissesto che, come è noto, è volto a scongiurare la situazione di dissesto, di cui è responsabile questa giunta, veniva approvato dalla maggioranza, per una durata decennale, con deliberazione consiliare n° 7 del 18/03/2013, rigettato, poi, dalla corte dei conti che, con provvedimento del 31/07/2014, deliberava di "non approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale...valutando lo stesso non congruo ai fini del riequilibrio finanziario dell'ente".

Il 2 settembre 2014, con deliberazione consiliare n° 11, la maggioranza, targata Mannarino, riproponeva il piano di riequilibrio.

Da allora, il predissesto, introdotto nell'ordinamento nel 2012, ha registrato frequenti modifiche e integrazioni (D.L. 35/2013, convertito nella legge 64/2013; D.L. 69/2013, convertito nella legge 98/2013; D.L. 16/2014, convertito nella legge 68/2014), l'ultima delle quali, intervenuta a cura della legge di bilancio per il 2018, ha consentito ai comuni -continua il consigliere Nicola Bruno- in predissesto di rimodulare o riformulare il proprio piano di riequilibrio finanziario pluriennale e la maggioranza, anzichè cercare di uscire il prima possibile dal predissesto, con nonchalance, ha allungato a 15 esercizi la durata dell'agonia".

Ora "le misure negative del piano -conclude Bruno- peseranno non solo sui nostri figli ma anche sui nostri nipoti, con la stiratura a 15 anni!

Non erano forse sufficienti 10 anni di sacrifici da parte dei cittadini, già, oltremodo, "vessati"?

Perchè l'amministrazione ha chiesto dei tempi supplementari, visto che predissesto vuol dire tasse al massimo, zero servizi e zero investimenti?".

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