Se non riceverà sufficiente sostegno internazionale, la Turchia potrebbe essere costretta a riaprire la rotta verso l’Europa per i ”rifugiati siriani”.
Lo ha dichiarato il presidente Recep Tayyip Erdogan durante un discorso ad Ankara ripreso dall’emittente satellitare “al Arabiya”.
Erdogan ha ribadito che la Turchia è determinata a realizzare una “zona di sicurezza” nel nord-est della Siria in collaborazione con gli Stati Uniti entro la fine del mese di settembre, ma è anche pronta ad agire da sola se necessario.
A quel punto, ha spiegato il capo dello Stato, l’obiettivo di Ankara è di trasferire nella “zona di sicurezza” almeno un milione di rifugiati siriani sui 3,65 attualmente ospitati in Turchia.
Un “fardello” che, in ogni caso, il paese “non è in grado di gestire da solo”: la Turchia “non ha ricevuto il sostegno necessario dalla comunità internazionale” e “sarà costretta ad aprire le porte”. Agenzia Nova
EUROPA UE, NEWS giovedì, 5, settembre, 2019