Alcuni manifestanti ospitati in un CAS nel Comune di Fuscaldo hanno occupato stamattina la carreggiata della statale tirrenica inferiore, ma sono stati fatti allontanare ben presto dalle forze di polizia
Nel centro di accoglienza per migranti di Fuscaldo la situazione è tutt'altro che sotto controllo.
Gli ospiti chiedono incessantemente maggiori diritti, ma soprattutto lamentano l'insofferenza all'isolamento a cui sono sottoposti.
Tra loro ci sono cinque positivi al Covid-19 e per sicurezza, dal momento che condividono lo stesso stabile, sono stati tutti posti in quarantena.
Ma le lamentele, che vanno avanti da giorni, questa mattina sono sfociate in una breve ma intensa protesta, che ha visto alcuni migranti occupare la strada statale tirrenica con valige e oggetti ingombranti.
Sul posto sono arrivate subito le forze dell'ordine e i manifestanti, tra cui una donna in gravidanza, hanno subito sgomberato l'area, ma la preoccupazione rimane.
La situazione difficile, e una comunicazione forse non del tutto adeguata, potrebbe ancora innescare sentimenti di rabbia, come già accaduto ad esempio in casa nostra, dove i migranti nelle scorse settimane hanno dato vita a numerosi scontri.
Il primo cittadino, Gianfranco Ramundo, invita alla calma ma tra il malcontento generale e lo spettro di un disastro economico all'orizzonte, la gestione della situazione si fa sempre più complicata, per questo, chiede con veemenza il rispetto delle norme igieniche e delle distanze di sicurezza, ma tra chi sottovaluta la portata dell'evento ignorando le disposizioni e chi nega del tutto la pandemia, ogni giorno la situazione si fa sempre più drammatica.