Perviene e pubblichiamo la seguente nota dell’Auser
“Nei primi giorni di maggio è stato concluso il 3° corso di informatica di base rivolto a persone di diversa età con scarsa o nessuna conoscenza dell’uso del computer. Organizzato dall’AUSER di Amantea con la collaborazione essenziale dell’I.T.S. “C. Mortati” che ha messo a disposizione i locali del Laboratorio Informatico e fornito assistenza del suo personale specializzato, il corso ha visto la partecipazione di una ventina di allieve e allievi anziani e giovani, italiani e stranieri che vivono nel nostro territorio.
Il Circolo AUSER di Amantea in questa circostanza vuole esprimere la propria gratitudine alla dirigenza e al Consiglio d’Istituto dell’I.T.S. “C. Mortati” per la meritoria vicinanza alla nostra associazione e al territorio. Un particolare ringraziamento va al prof. Gino Aloe per la sua quotidiana e costante presenza per garantire lo svolgimento del corso.
Un grazie e un abbraccio rivolgiamo anche ai nostri soci proff. Ilio De Luca e Tonino Perricone per l’impegno profuso nello svolgimento del corso, nonché agli altri soci collaboratori per l’assistenza fornita durante le lezioni.
Per la nostra Associazione la speranza che questa attività contribuisca alla vicinanza tra le diverse generazioni e ad accorciare le notevoli differenze nel campo della comunicazione tecnologica. Amantea, maggio 2013. Il Circolo Auser di Amantea”
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Primo Piano
Lo trovo in via della Libertà. Si vede che è infastidito più che arrabbiato. Ma forse mi sbaglio. Ed allora chiedo, anzi chiedo insistendo. Ed allora ecco che mi mostra un foglietto che era stato apposto dentro l’auto. Un foglietto dove è scritto “ Auser Servizio Assistenza anziana” e sotto la firma. Un foglietto che tentava di evitare una contravvenzione per mancata apposizione del tagliando per il parcheggio sulle strisce blu. E mi mostra anche la contravvenzione. Non parla ma è comprensibile che si sta chiedendo se sia giusto che a lui, socio dell’Auser che rende un servizio agli anziani, sia costretto, non solo ad usare gratis l’automezzo, non solo a salire peantipacchi di acqua al primo piano, ma anche a pagare il ticket delle strisce blu quando fa volontariato. E per pochi minuti.
Gli chiedo il permesso di fotografare il tutto e lui acconsente volentieri.
L’intento è quello di chiedere al comune di trovare una soluzione. E’ corretto che gli addetti al servizio non riconoscano legittimazione ad un foglietto come quello fotografato, ma è certo che non si contravvenziona una autoambulanza od un mezzo di soccorso pubblico anche se in sosta vietata. E parimenti il comune che concede autorizzazioni agli ultrasessantacinquenni potrebbe trattare in modo simile chi usa il proprio automezzo per il servizio di assistenza a quegli stessi anziani.
Per esempio, il permesso potrebbe essere dato all’anziano che lo trasferirebbe a chi lo assiste e solo sotto casa dell’anziano.
Forse una riflessione si impone.
D’altro canto l’ultrasessantacinquenne potrebbe chiedere un permesso stabile mentre ne serve solo uno provvisorio.
Dai, su ! Intelligenza, sensibilità e buona volontà sono le chiavi per una soluzione sempre, anche a questo caso.
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