Migliaia di manifestanti sono scesi per le strade di Hong Kong sfidando la polizia con una marcia non autorizzata.
Vestiti di nero e molti mascherati nonostante il divieto, i manifestanti hanno invaso Causeway Bay, popolare quartiere dello shopping.
La manifestazione segue l'avvertimento della Cina che venerdì ha detto che non avrebbe tollerato alcuna sfida al sistema di governo di Hong Kong.
La polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere la protesta.
Molti manifestanti hanno intonato gli inni nazionali britannici e statunitensi, sventolando bandiere straniere con alcuni che hanno chiesto l'indipendenza.
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In democrazia le elezioni, sia a livello nazionale che locale, sono momenti importanti dove tutti i cittadini sono chiamati ad eleggere i propri rappresentanti avendo la possibilità di scegliere tra proposte politiche diverse e alternative.
Il semplice andare a votare, non avendo la possibilità di scegliere tra proposte politiche alternative, non rende concreta e attuata la democrazia.
Io credo che anche a livello amministrativo abbiano una loro importanza i riferimenti culturali, le grandi idee come riequilibrio tra salari e profitti, diminuzioni delle diseguaglianze, redistribuzione della ricchezza, assistenza sociale, reddito garantito, pensioni, rispetto delle regole democratiche, ecc..
Anche un piccolo paese viene amministrato, e non secondo il mio giudizio ma per i tanti esempi, in modalità diverse da persone (giovani o meno giovani che siano!) che hanno posizioni differenti rispetto a questi grandi temi e che hanno differenti visioni del mondo e dei rapporti sociali e insieme competenze appropriate!
Pur nel tempo del tramonto delle ideologie penso che nessuna persona culturalmente onesta possa dire che sia indifferente, per esempio a Roma, votare Meloni-Salvini, Fassina, Marchini, Raggi,Giachetti!
Gli elettori di Cleto il prossimo 5 giugno (dopo il tormentone della rottamazione!) si troveranno a dover sceglier tra due liste guidate rispettivamente da Giuseppe Longo e Armando Bossio.
Considerato che nel 2011 sono stato capolista della lista “CLETO FUTURO” e dal 2011 al 2015 sono stato Consigliere di minoranza, non essendo presenti, come “CLETO FUTURO”, nella competizione elettorale del 5 giugno, ritengo mio dovere nonché obbligo civile e politico, in primis nei confronti degli elettori di “CLETO FUTURO” e poi di tutti i cittadini di Cleto, di dare alcune informazioni.
I due capilista Longo-Bossio sono i rappresentanti odierni di famiglie che per circa 50 anni sono state alleate nella DC, poi confluite insieme nel PD e nel 2009 e 2011 insieme a sostegno della la lista “Stella del Sud” con capolista Giuseppe Longo.
Questo dato storico, brevemente richiamato, è assolutamente meno importante del fatto politico attualissimo che dal 2011 al 2015 Giuseppe Longo e Armando Bossio hanno amministrato Cleto, come Sindaco e Vicesindaco.
In questi 4 anni noi di“CLETO FUTURO”, abbiamo potuto verificare (e lo abbiamo anche documentato puntigliosamente!), giorno dopo giorno, che la cultura politica, il modo di praticare la politica,del Sindaco e del Vicesindaco sono stati assolutamente all’unisono e indistinguibili.
Mai un contrasto, mai neanche un cenno di discussione su scelte amministrative importanti ((concorsi mancati—concorsi fatti-acqua(a Cleto sono arrivate bollette da 6000,00 euro)-spazzatura (famiglie con 4 figli e con meno di cento metri quadrati costretti a pagare oltre 600,00 euro!)-Pisl-Piano Regolatore- lavori pubblici realizzati-incarichi -pianta organica- tasse-manovra tributaria ecc.)).
Nessuna differenza sul rispetto delle regole democratiche (vedi interrogazioni delle minoranze e modalità di discussione e approvazione dei Bilanci).
Mai nessuna differenza nel prestare attenzione alle sollecitazioni delle minoranze! Mai nessuna differenza nel favorire la trasparenza e la partecipazione dei cittadini attraverso gli strumenti informatici.
Unico scontro, in quattro anni, tra Longo e Bossio (c’è anche stato un Consiglio Comunale ad hoc) la questione della parcella dell’avvocato Barba.
E su questa questione, per la prima volta, come “CLETO FUTURO” e insieme all’altra minoranza rappresentata da Giuseppe Filice, abbiamo ritenuto condivisibile la decisione assunta dal Sindaco Giuseppe Longo.
Di fatto Longo e Bossio non hanno messo mai in atto pratiche politiche e scelte amministrative differenti.
Di fatto oggi non rappresentano proposte amministrative alternative! Politicamente, per come hanno amministrato, pur se molto diversi per età,sono gemelli omozigoti!
Non c’è una ragione politica evidente e desumibile dagli atti comunali che possa giustificare che oggi Longo e Bossio si presentano concorrenti!
Questo è un dato oltre che democraticamente inquietante anche molto raro se non certo unico.
E’ in questi casi che possiamo affermare che la democrazia si restringe!
E’ la prima volta nella storia politica di Cleto!
Fino al 1990 le liste sono state da una parte DC e dall’altra PCI-PSI. E con tutti i limiti,le difficoltà e gli errori comunque si confrontavano due mondi culturalmente e politicamente assolutamente differenti.
Ma per venire alle ultime elezioni del 2009 e del 2011, la presenza delle tre liste, Furano-Longo-Filice, a confronto dell’oggi,hanno rappresentato una ricchezza democratica da rimpiangere,in quanto, almeno nelle storie politiche dei capilista, si poteva riconosce (con le vecchie ma non del tutto desuete classificazioni!) una destra, un centro e una sinistra, cioè culture politiche e prassi politiche (senza volere dare qui giudizi di valore!) semplicemente differenti e alternative.
Gli elettori di Longo, di Filice e quelli che hanno dato il voto di preferenza a Bossio alle elezioni amministrative del 2011, non per rapporto amicale-parentale-clientelare, ma per condivisione culturale e politica, il 5 giugno non dovrebbero avere problemi nell’esprimere il loro voto.
La difficoltà l’avranno di sicuro tanti elettori di “CLETO FUTURO” che vorrebbero esprimere un voto libero dai rapporti amicale-parentale-clientelare.
Per questo sento il dovere di dire pubblicamente quale è il mio orientamento odierno.
Non volendomi rassegnare al fatto che il destino politico di Cleto sia quello di votare per rapporti amicale-parentale-clientelare,il 5 giugno a Cleto, mi troverò costretto ad esercitare il mio diritto di voto, ma di annullare la scheda.
Questo non vuol dire che non seguirò attentamente la campagna elettorale e che non valuterò ,le iniziative, le idee e le competenze che metteranno in campo tutti i candidati e in particolare modo i candidati che si presentano per la prima volta!
Alle tante persone che mi dicono che non vogliono andare a votare,anche se comprendo,in questa situazione, questo atteggiamento,voglio dire che l’astensione ha un significato politico diverso dal recarsi a votare e votare scheda bianca o di annullare la scheda. Non permettete a nessuno di privarvi del vostro diritto-dovere di voto!
Questa mia posizione pubblica,considerata la mia storia politica a Cleto, la dovevo, per onestà intellettuale, a tutti quegli elettori che per più volte mi hanno dato la loro fiducia e a tutti i cittadini.
In chiusura rilievo e un suggerimento alle due liste.
Pur nel rispetto delle persone, la presenza nelle liste di non residenti a Cleto (due nella lista Bossio e uno nella lista Longo) è un fatto avvilente che sembra sottoscrivere il declino del nostro paese che non ha neanche più la possibilità di fare liste con candidati che abbiano scelto di vivere a Cleto!
Consapevole che potrebbe cadere nel dimenticatoio e/o suscitare ilarità, vorrei invitare i capilista e tutti i componenti delle due liste che hanno a cuore la democrazia e il bene di Cleto ad organizzare confronti diretti tra rappresentanti delle due liste per confrontarsi su problematiche quali Tasse-Manovra Tributaria- Pianta Organica- Bilancio Comunale- Acqua- Raccolta Differenziata- Viabilità-Trasparenza e Partecipazione ecc..
Pur stante,e soprattutto, quanto riportato sopra,queste iniziative (coinvolgendo,oltre ai capilista, anche i candidati che si presentano per la prima volta!) potrebbe servire,forse,per dare almeno qualche minimo elemento di valutazione-differenziazione a quei cittadini (io compreso) che vorrebbero avere elementi per scegliere di affidare l’Amministrazione del proprio paese alle persone che meglio li rassicurano per competenza e per orientamenti culturali e politici.
Sarebbe questo almeno un gesto di responsabilità politica!
Giuseppe Furano
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Calabria
La Democrazia è simile ad un delicatissimo congegno composto da un articolato sistema di pesi e contrappesi in un perenne precario equilibrio.
La Minoranza è parte essenziale di questo meccanismo: se non funziona la Minoranza, il dispositivo democratico perde il proprio equilibrio e si guasta e la Democrazia rischia di non esistere più.
Compito della Maggioranza, infatti, è quello di governare, e compito della Minoranza è quello di controllare e verificare gli atti ……..
E, quando serve, è dovere della Minoranza trasformarsi in Opposizione, anche dura, tenace, inflessibile.
Solo nei regimi autoritari Maggioranza e Minoranza condividono sempre le stesse posizioni.
Come insegna Kelsen la garanzia giurisdizionale della Costituzione è lo strumento idoneo pr la garanzia delle minoranze e per la realizzazione del sistema democratico, la cui essenza è la non onnipotenza della maggioranza. Spetta, cioè, alla minoranza opporsi alla dittatura della maggioranza.
Una minoranza efficiente ed efficace garantisce quindi il buon governo della comunità.
Non è assurdo affermare che un cattivo funzionamento del governo di maggioranza può essere indotto da una cattiva minoranza.
Una minoranza passiva e silente oltre che tradire il proprio elettorato crea problemi alla stessa maggioranza.
Ed è proprio con questa consapevolezza che ad Amantea la minoranza osserva, controlla, verifica, e, quando è necessario, contesta e denuncia.
Anche ad alta voce, con volantini, con manifesti, con denuncie alle competenti autorità.
Una protesta fatta in nome e per conto della comunità che ha dato il proprio voto perché sia garantita la continua esistenza della democrazia , per evitare errori, carenze, intrallazzi e quant’altro.
Ed è con questa consapevolezza che ad Amantea la minoranza grida forte la propria protesta contro una maggioranza incapace ed inetta.
O no? Forse mi sbaglio!
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Politica