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lavoro-in-GermaniaOggi anno sono circa 30mila gli italiani che emigrano in Germania per cercare fortuna. Ma quali sono i lavori che possono fare gli italiani in Germania?

E’ un dato di fatto che in Germania si parli il tedesco, pertanto per essere immessi a pieno titolo nel mondo del lavoro tedesco sarebbe necessario conoscere la lingua.

Sebbene siano in tanti a pensare che per trovare un lavoro in Germania sia sufficiente parlare inglese, in verità questo non è vero. La concorrenza dei tantissimi immigrati che ogni giorno arrivano in Germania è sempre più feroce, per cui la conoscenza della lingua diventa un discriminante che molto spesso determina l’assegnazione o meno del posto di lavoro. 

Teoricamente gli italiani possono fare qualsiasi tipo di lavoro in Germania, a patto che abbiano un livello di conoscenza del tedesco almeno B1.

Tipologia di lavori svolti da italiani in Germania 

A parte qualche professionista che svolge un lavoro molto specializzato come: ingegnere, tecnico o medico, la maggior parte dei nostro connazionali, in Germania, svolge altri tipi di lavori.

Quelli dove sono impegnanti la maggior parte di italiani sono:

Edilizia 

Sono molti i connazionali che lavorano in questo settore in Germania. Parliamo soprattutto di muratori, ma anche di manovali, piastrellisti, carpentieri ed altri tipi di artigiani. Per svolgere questo tipo di attività spesso viene richiesto almeno una conoscenza basilare del tedesco lavorativo per essere in grado di comprendere esattamente i lavori da svolgere. Può succedere a volte che non venga richiesta la conoscenza del tedesco qualora in squadra siano presenti altri italiani che conoscono la lingua e quindi possano fungere da interpreti.

Operai 

Le numerose fabbriche tedesca sono sempre alla ricerca di nuove braccia, per svolgere lavori più o meno qualificati. Fabbriche automobilistiche, alimentari e di altri prodotti oltre che assumere direttamente, spesso si avvalgono dell’utilizzo di normali agenzie del lavoro, come Adecco, Ranstad, Synergie, ecc. Oltre queste modalità di assunzione è possibile trovare lavoro anche attraverso una delle tante Leihfirme presenti su tutto il territorio tedesco.

Le Leihfirme sono agenzie che assumono il personale direttamente alle loro dipendenze lo mandano a lavorare in aziende che ne hanno bisogno, per un determinato arco di tempo.

Anche in questo caso viene richiesto un livello di conoscenza del tedesc,o almeno basilare, per poter comunicare sul lavoro.

Logistica

Anche gli addetti alla logistica sono sempre fortemente richiesti in Germania, dai magazzinieri ai corrieri e a tutti gli altri addetti della filiera. A parte alcune aziende internazionali, (tipo Amazon), e solo per alcuni tipi di lavoro, in cui potrebbe essere sufficiente la conoscenza dell’inglese, in tutti gli altri casi è necessario conoscere il tedesco, il cui livello varierà in base al ruolo ricoperto.

Infermiere 

Fra i lavori nel settore sanitario, gli infermieri sono quelli che sono maggiormente carenti in Germania e vi è una grandissima richiesta. Per svolgere questo tipo di lavoro oltre che dover omologare la laurea italiana in infermieristica, è necessario conoscere molto bene la lingua tedesca. Questo è facilmente compensibile perché ci si deve rapportare con i pazienti, somministrare farmaci, fare terapie, ecc per cui sono assolutamente vietati fraintendimenti o l’impossibilità di capire perfettamente i degenti. A tal proposito molte agenzie organizzano anche corsi di lingue per i gli infermieri che desiderano lavorare in Germania.

Ristorazione 

Una tipologia di attività sempre in auge per quanto riguarda il numero di italiani impiegati in Germania è il settore della ristorazione.

Tanti sono i connazionali impiegati presso ristoranti, gelaterie e bar gestiti da italiani in Germania. Sono  migliaia i pizzaioli, cuochi, camerieri, lavapiatti, baristi che lavorano sia in maniera permanente che come lavoratori  a tempo determinato durante la stagione estiva.

Questa tipologia di lavori presenta due vantaggi, il primo è che, di solito, viene fornito, anche il  vitto e l’alloggio gratuito. Il secondo è che spesso non viene richiesta la conoscenza della lingua tedesca o soltanto una conoscenza basilare se si svolge un’attività in cui si è a contatto con il pubblico.

Cercare lavori per italiani in Germania

Per cercare questi lavori è possibile recarsi in Germania e, una volta sul posto, consegnare direttamente il proprio curriculum presso i locali o le attività gestite da italiani.

L’altra possibilità è quella di affidarsi alla rete per cercare lavoro attraverso internet e partire con un contratto già in tasca.

In questo caso il sito web migliore a cui affidarsi è BakeaGo.com, che contiene numerose offerte di lavoro divise per città e per categoria professionale.

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Dunce-HatGli errori, gli strafalcioni del Sindaco di Roma Sig. Virginia Raggi sono ormai giornalieri. A pochi giorni di distanza della targa intitolata ad “Azelio” Ciampi e Ciampi Presidente della Repubblica 1920-2016, un altro grave errore vi dobbiamo segnalare. E questa volta i cittadini romani sono davvero indignati. Su Facebook la prima cittadina indica il 19 maggio 1943 e non il 19 luglio 1943 il bombardamento da parte degli Alleati su San Lorenzo a Roma. Virginia Raggi su Facebook:- Oggi in occasione del 77esimo anniversario della Liberazione di Roma, ho incontrato a porta San Paolo il partigiano Mario Di Maio, testimone del bombardamento di San Lorenzo avvenuto il 19 maggio del 1943….- Dicevano i latini che “Errare humanum est”, ma per Virginia Raggi perseverare negli errori è ormai diventata un’abitudine diabolica. Tre errori in una settimana sono davvero troppi e poi quello storico è davvero imperdonabile. Per colpa della Signora Roma è diventata senza volerlo la protagonista indiscussa degli errori storici. Nel primo caso si è mangiata la “g” di Azeglio, nel secondo caso Ciampi esercitò il suo ruolo di Capo dello Stato per 96 anni, praticamente sin dalla nascita, ora sbaglia pure una data storica che tutti gli italiani conoscono, il bombardamento di Roma del 19 luglio 1943, che ha causato migliaia di morti e migliaia e migliaia di feriti e la distruzione di palazzi e monumenti storici. Certamente quel massiccio bombardamento e quelle migliaia di morti hanno portato alla caduta del Regime Fascista. Se non ci fosse stato il bombardamento forse non ci sarebbe stata la riunione del Gran Consiglio del Fascismo, la caduta di Mussolini e il suo arresto da parte del Re Vittorio Emanuele. Virginia, ritorna a scuola! Vada a lezione di storia da un maestro elementare! Rimandata a settembre in Italiano e Storia. I suoi errori hanno fatto il giro del Web e tutti ridono alle sue spalle. Ma, cara Sig.ra, conosce Francesco De Gregori? Il noto cantante dedicò a quel triste avvenimento una delle sue canzoni più belle “San Lorenzo”. – Cadevano le bombe come neve il 19 luglio a San Lorenzo, sconquassato il Verano dopo il bombardamento tornano a galla i morti…..- E Signora mia neppure sa che il Papa, Pio XII, quel triste giorno, senza preavviso, lasciò il Vaticano e raggiunse il quartiere San Lorenzo senza scorta? Non ha mai visto quella foto famosa del Santo Padre immortalato dai fotografi che spalanca le braccia davanti ai romani? Senta a me, ritorna a scuola. Non è mai troppo tardi.

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napoleone
di Ferruccio Policicchio

 

La vita di Napoleone Buonaparte ha sempre esercitato un grande fascino su biografi, storici, studiosi di tattiche e problemi militari e soprattutto per l’ascesa che portò l’oscuro ufficiale di artiglieria corso da Comandante l’Armata d’Italia a Primo Console e via via ad Imperatore. Perciò è difficile racchiudere qui, in poche righe, una biografia tanto intensa dalle origini ad una adolescenza burrascosa, dall’avventura in Francia alle prime campagne d’Italia, dal paese dei Faraoni al colpo di Stato fino alla campagna di Russia e al tramonto dell’astro.

 

Hitler visitando la sua imponente tomba di porfido rosso, in un mattino del giugno 1940, si tolse il cappello.

Ad Ajaccio, principale città della Corsica, nasceva il 15 agosto 1769, quartogenito di Carlo Maria, avvocato, e Letizia Ramolino. A nove anni entrava in un mondo nuovo, il passaggio dalla vita di famiglia a quella di un collegio militare che lo scosse profondamente. Con disciplina dovette affrontare gli urti della vita in un mondo fanciullesco dove la sua posizione era tutt’altro che privilegiata, mantenuto a distanza anche se di famiglia aristocratica ma squattrinata.

 

Durante il Decennio 1806/15, prima attraverso il fratello Giuseppe e il cognato Gioacchino Murat poi, il suo potere giunse fino in questi luoghi. Creando una monarchia amministrativa rivoltò il regno di Napoli abolendo la feudalità, sopprimendo alcuni ordini monastici e, affiancando alle preesistenti provincie, con la loro creazione, istituì i comuni, i circondari ed i distretti. Elevò la città di Amantea a sede di distretto (due anni dopo passato a Paola). Furono creati, per amministrare i comuni, i Decurionati e, a partire dal 1.1.1809, l’ufficio dello Stato Civile in ognuno di essi.

 

Biografie, aneddoti, memorie e vite romanzate dal giorno della sua morte si sono moltiplicate e sono cresciute a dismisura.

 

Alla notizia della sua morte (5 maggio 1821 nell’isola di S. Elena), Manzoni scrisse l’ode «Il cinque maggio» fra il 17 e il 20 luglio 1821. Nel grande condottiero il poeta ricerca l’uomo e il suo travaglio interiore, collocandone la vicenda terrena nella riflessione più vasta dell’intimo rapporto tra l’anima e l’eterno. La sfera religiosa è infatti centrale nel componimento.

 

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