
Per qualche secolo abbiamo creduto nella Storia come se fosse un’autostrada che ci avrebbe condotto verso un futuro meraviglioso come nessuno mai aveva immaginato. Si pensava di essere esentati. . . Oggi le persone vivono più a lungo. Ci sono anestetici. Siamo atterrati sulla luna. . . Applichiamo la ragione a tutto. Abbiamo perdonato gli errori del perché si sono verificati nei secoli bui. Ora, all'improvviso, mi ritrovo lontano da qualsiasi autostrada, appollaiato come un gabbiano sul bordo di una scogliera bagnata dal Mare di Ulisse. Questo avveniva un caldo sabato mattina di fine agosto. L’Ulisse era molto mosso e sulla criniera delle onde ho notato qualcosa di orripilante. Una striscia parallela alla spiaggia di circa dieci metri larga e oltre dieci chilometri lunga. La striscia era composta da materiale che normalmente finisce nella rete fognaria.
Non era la prima volta che notavo l’inquietante presenza di escrementi sul Mare di Ulisse. Questa volta, però, lo spessore del serpentone era notevole.
Ripensai alle parole di un premio Nobel di qualche anno fa: pronunciate dal chimico olandese Paul Crutzen che definiva l'era attuale dell'uomo, come L’alba di un’epoca dominata dall’uomo. Un periodo in cui gli esseri umani hanno cominciato ad avere un impatto enorme su tutto l'ecosistema terrestre.. Il chimico Paul Crutzen: durante un convegno sulla biosfera, annunciò che per quanto lo riguardava l’Olocene era da considerarsi concluso. Si era entrati in una nuova epoca geologica della Terra: l’Antropocene. Come scritto nel nome, in questa nuova epoca l’uomo avrebbe rimodellato la Terra, modificandone i sistemi fondamentali e di conseguenza ottenendo un’influenza decisiva sull’ecologia globale.
Ci sono alcune domande che emergono per le quali tracciamo una potenziale linea d'azione o pensiamo a uno scenario futuro da risolvere.
Questo è ciò che il nostro cervello non può fare nel background quando siamo svegli. Ma quel tipo di costruzione narrativa (costruire una storia) richiede di essere consapevolmente coscienti, che è una caratteristica dei sogni. Sappiamo che stanno accadendo.
Potrebbe essere necessario fare emergere nella coscienza quell'elaborazione della memoria dipendente dal sonno per essere in grado di risolvere quel tipo di problemi che richiedono lo sviluppo di un piano, oppure una narrazione o una trama.
La mia notte cominciò con il sognare George W Bush che mi stava mostrando come fotografare i gatti. Stava scrivendo opere teatrali su una lavagna come un allenatore di football... mostrando un piano d'azione per catturare i gatti presidenziali mentre deponevano uova multicolori dappertutto.
Devo essermi girato sull’altro lato del letto e mi sono ritrovato bloccato in mezzo all'oceano in una piccola barca con Pinocchio, mentre George W Bush continuava a mostrarmi come fotografare i gatti. All’improvvisola mia faccia veniva spruzzata con acqua salata. Ero bloccato in mezzo al Mare di Ulisse in una piccola barca con Pinnochio, e tutto ciò che avevamo da mangiare erano Froot Loops della Kellog’s. Mi sono reso conto che niente di quello che facevosarebbe mai stato paragonabile alla mia immaginazione. E no, non sto parlando di immagini sciagurate, superficiali e stupide come possono essere quelle di un fiume di escrementi che corre verso il mare.
Lo scrittore Robert Musil scriveva: “Se la stupidità non somigliasse così tanto al progresso, al talento, alla speranza o al miglioramento, nessuno vorrebbe essere stupido”.
Gigino A Pellegrini & G elTarik
“Mi devo contentare del suo alone brillante, di una luce riflessa, fuori dalla sua sfera.?” Battuta di Elena nella Commedia di W. Shakespeare “All's WellThatEndsWell” Tutto è bene quel che finisce bene”
Le nuove tecnologie hanno in questi anni rivoluzionato il modo di pensare e la convivenza umana. Sarebbe in atto una rivoluzione epocale, se è vero che le grandi tappe della storia sono segnate dal passaggio dal nomadismo alla stanzialità, quando le tribù nomadi di pastori si sono convertiti all'agricoltura; dall'affermarsi della macchina a vapore che ha sostituito la fatica muscolare umana; dalla comunicazione di massa e ora dall'informatizzazione interattiva, resa possibile dalla combinazione informativa elettronica e telematica, la quale ha aumentato a dismisura l'informazione, modificata la stessa logica razionale e resa possibile la fruizione di mondi virtuali.
A nessuno sfugge come gran parte delle notizie che leggiamo sono più o meno la stessa cosa, non importa quale giornale o sito web viene consultato: tutti sembrano riciclare notizie fornite dalla stessa “fonte-agenzia”. Poi ci sono gli incurabili ottimisti e gli Sparaballe, portavoce del potere costituito, che vanno in giro dicendo che il Web e il mondo digitale sono una panacea per il miglioramento dei diritti umani, delle condizioni di vita, dei diritti delle minoranze e via discorrendo.
In effetti il Web e tutta la nuova tecnologia avrebbero il potenziale per facilitare migliorie sociali. La dura realtà è che, il mondo digitale viene utilizzato dai potenti per erodere la privacy, aumentare la concentrazione del potere economico e aumentare le disuguaglianze.
La nuova tecnologia, nonostante le sue tante decantate promesse, nel voler migliorare l’aspetto “democratico” nella società moderna, ciò che è sotto gli occhi di chi vuol vedere, Internet è una forza che in realtà toglie libertà e capacità di agire alla maggioranza delle persone, per favorire interessi particolari del sistema di potere. 2500 anni fa Aristotele fotografava la situazione odierna dell’Occidente. Il filosofo greco diceva: “La democrazia esisterà quando gli indigenti, e non gli uomini potenti saranno i governanti”
Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione stanno producendo forme di controllo sempre più capillari ed invasive nella sfera privata di ognuno di noi, mettendo in discussione consolidati diritti e libertà fondamentali.
Basti pensare alla diffusione della videosorveglianza, la schedatura delle impronte digitali, anche degli studenti che utilizzano i buoni pasto, l’estensione del controllo al traffico su Internet. In quest’ottica, l’attività del difensore dei diritti umani, di dell’attivista politico, giornalista ed avvocato è sempre più a rischio.
In Italia esiste la Carta dei Diritti di Internet, approvata come Raccomandazione dalla Camera dei Deputati, solo nel novembre 2015. La Carta però, non vincola in nessun modo e può benissimo essere usata semplicemente come una guida per promuovere leggi sul digitale. A prescindere da questi esempi, il binomio tecnologia-libertà si declina ogni giorno nella vita di chiunque, in tanti di quei modi che ormai non ce ne accorgiamo nemmeno più. Sotto certi aspetti, siamo sempre più incapaci di riflessione e pensiero critico.Crediamo ciecamente che tutto ciò che la tecnologia e l’economia ci propongono e ci offrono sia davvero assolutamente nuovo e utile.
Durante tutti gli anni a cavallo fra il 1960-70 ho avuto modo di incontrare gli scritti del filosofo Theodor Adorno che dicevano, insieme a molte altre cose: “Solo chi capisce che il nuovo è identico all’antico, opera al servizio di ciò che sarebbe diverso”. Ma noi umani ipertecnologici,siamo ormai avviati verso la totale alienazione di noi stessi dalla realtà reale, essendo l’essere umano sempre più incapace di capire l’oggi guardando anche indietro.
Oggi, la conoscenza è sempre più pericolosa per il potente ricco estolto , per non dire del pensiero critico; e il potere non ama né l’una né l’altro. Infatti nelle scuole si insegnano competenze a fare e non conoscenza per pensare; e se gli studenti protestano contro l’alternanza scuola-lavoro e contro la scuola-azienda e chiedono una scuola che invece trasmetta conoscenza e soprattutto insegni pensiero critico, subito arriva la polizia con i manganelli.
Gigino A Pellegrini & G elTarik
La nostra nazionale di calcio guidata da Mancini ieri sera è stata sonoramente sconfitta dalla nazionale di calcio argentina guidata da un certo Messì. Gli azzurri con la testa bassa e con le lacrime agli occhi hanno abbandonato lo Stadio, Mancini, il nostro Commissario Tecnico, invece, intervistato dai giornalisti RAI ancora una volta ha ribadito che vuole portare questa nazionale in Qatar a disputare i prossimi campionati del mondo. Siamo pronti. Ce ne vuole coraggio. Ce ne vuole di faccia tosta. Che presuntuoso! Ma andiamo con ordine. Londra, Stadio di Wembley, giocano a calcio Italia e Argentina, finalissima 2022. Come era facile prevedere l’Italia subisce un’altra terribile batosta. Non fa male come contro la Macedonia del Nord che a Palermo lo scorzo marzo mandò la nostra nazionale di calcio all’inferno. L’Argentina è forte, ha giocatori come Messì, De Maria, Martinez che sanno davvero giocare a calcio e che alla palla sanno davvero darle del tu. Quella di ieri sera secondo gli esperti, quelli che hanno sempre incensato Mancini malgrado le debacle, doveva essere una partita di ripartenza. Ma con quei giocatori che Mancini ha messo in campo la strada è in salita, non si andrà da nessuna parte. Negli anni ho assistito a tantissime partite di calcio giocate dai nostri azzurri e spesso siamo stati battuti, ma mai dominati, umiliati, come ieri sera. In 90 minuti non siamo riusciti nemmeno una volta a tirare il pallone in porta avversaria. E’ stata una sconfittà? No, una completa disfatta. Dybala, giocatore argentino, che entra in campo al 90° minuto e dopo appena un minuto segna il terzo goal per l’Argentina. Così la sconfitta, prevedibile, è diventata anche una umiliazione. Dov’era la squadra di Mancini tanto osannata dai giornalisti RAI incominciando da Rimedio e da quel logorroico Di Gennaro, commentatore tecnico, che in 90 minuti non ne ha azzeccato una? E dire che undici mesi fa l’Italia aveva vinto sullo stesso terreno di gioco un Campionato Europeo battendo gli Inglesi. E’ stata una parentesi felice, un colpo di fortuna. Ci hanno salvato le parate di Gigio Donnarumma. Che parate! disse il Premier Draghi quando ha ricevuto gli azzurri a Palazzo Chigi. Eppure ieri sera i migliori giocatori italiani erano scesi in campo, ma davvero erano e sono i migliori? Giocatori tanto osannati, pagati milioni di euro, indicati ai posteri, giocatori che quando giocano in Italia nelle loro squadre di appartenenza sono dei fenomeni, poi quando varcano il confine non riescono neppure a segnare un goal alla Macedonia del Nord e alla Svizzera su calcio di rigore. Dov’era Il commissario Tecnico ieri sera? Dov’era il presuntuoso Mancini che con i suoi esperimenti ha fatto naufragare l’Italietta come fece Ventura 4 anni fa? Bisognava ripartire. Da dove? Arrivare dove? Partirà, la nave partirà, dove arriverà, nessuno lo saprà. Vogliamo ripartire per davvero? Via Mancini da Commissario Tecnico e via la maggior parte dei giocatori che hanno giocato la partita ieri sera. Ma il Mancio tira diritto, non si discute, pensa, però, al ripescaggio mondiale dell’Italia nel Qatar per far fare all’Italia l’ennesima figuraccia ed essere umiliati, strapazzati, beffeggiati da squadrette di Serie inferiori. Ma lui insiste. Qatar? Saremmo pronti. Questo sabato affronteremo la Nations League con Germania, Ungheria, Inghilterra, roba da rovinarci le ferie. Quei giornalisti Rai sopramenzionati hanno paragonato Mancini ad un certo Vittorio Pozzo. Esagerato!. Pozzo ha vinto 2 campionati mondiali, Mancini ha vinto sì tante partite di fila ma giocando con chi? Ma non si è neppure qualificato ai campionati mondiale del 2022.