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Incendio MarinellaUna notte, quella del passaggio tra il 2014 ed il 2015 a dir poco movimentata, tra incendi, liti ed interventi delle forze dell'ordine.
Il primo giorno di un anno, di speranza e di ripresa (forse) si apre nel peggiore dei modi.

 

Un capodanno difficile quello appena trascorso.

Ma questa volta i botti ed i fuochi pirotecnici non c’entrano niente.

Nessun incidente a coloro che hanno acceso fuochi e quindi nessun ferito.

Ma tanto altro sì!

 

I carabinieri di Amantea bloccano la festa de “La pecora nera”

Mancavano pochi minuti alle tre di notte quando i Carabinieri di Amantea, guidati dal maresciallo Massimiliano Diamanti e quelli del Nucleo radiomobile di Paola si sono recati in Piazza unità dì’Italia interrompendo la festa musicale che si svolgeva in Piazza Unità d’Italia davanti al Pub La Pecora nera in principale punto di incontro dei giovani del basso tirreno cosentino.

Sembra che la festa sia stata autorizzata dal comune , ma sul fatto sembra siano in corso indagini, in particolare riferite alla legittimità della autorizzazione stessa, musica compresa, ma fino alle 03 del mattino dell’1 gennaio 2015.

Ma non sono mancate le lamentele da parte dei vicini di casa che non potevano dormire per il volume della musica.

La solita dicotomia tra il diritto al divertimento dei giovani ed il diritto al riposo delle restanti persone.

Abbiamo sentito in merito alcuni giovani i quali ci hanno riferito “Eravamo in piazza a scambiarci gli auguri, ascoltando un pò di musica. Molti non volevano andare a spendere un salato biglietto di ingresso al veglione de “Il Borgo della marinella” che costituiva l’alternativa alla musica offerta dal comune o da “La pecora nera” non sappiamo, ma comunque un fatto positivo per la città di Amantea. Abbiamo assistito all’intervento delle Forze dell’ordine ignari, in verità, di quando cessasse la autorizzazione del comune.

D’altro canto che ci fosse lo supponevamo per il fatto che il comune aveva fatto montare dai propri operai sia il palco che i box che peraltro sono apparsi indispensabili per la fastidiosa pioggerellina che cadeva”.

 

Incendi e liti al veglione de “Il Borgo della marinella”.

Si svolgeva normalmente il solito frequentato veglione de “Il Borgo della marinella” e niente sembrava far trasparire problemi.
Qualcuno aveva pagato il biglietto, altri si erano” Imbarcati” alla portoghese saltando i recinti dalla parte opposta all’ingresso principale.
Cose normali, però. Peraltro ,dentro, il servizio d’ordine funzionava alla grande e teneva tutti sotto controllo.
Ma qualcosa sicuramente non era andato come al solito.
La festa era nel bel mezzo del suo svolgimento quando prendeva fuoco una Golf che si trovava sulla stradella interpoderale dopo l’ingresso principale dell’albergo Ristorante La marinella.
Un fuoco impazzito, rapido, inarrestabile che portava l’auto ad una totale distruzione.
E non bastando il fuoco spinto dal vento si estendeva all’auto successiva, una piccola punto che veniva anche essa avvolta dalla fiamme che con rapidità si distruggeva letteralmente , totalmente, senza che nessun soccorso potesse esserle portato.
D’altro canto quando il fuoco arriva al carburante la benzina esplode e diffonde le fiamme intorno senza alcun freno.
Amantea come ben noto non ha una caserma dei vigili del fuoco.
I più vicini sono a Paola e per quanto vogliano essere tempestivi i tempi di percorrenza sono notevoli, in particolare quando l’incendio attinge autoveicolo che hanno tantissime componenti altamente infiammabili.
E le fiamme non si sono fermate e si sono spinte ancora più avanti attingendo una Punto. Tutte e tre le auto sono state totalmente distrutti, comprese le targhe.
Una delle cose più strane apparse a chi si è avvicinato al luogo dell’incendio sono i resti fusi dei cerchioni in lega speciale , bolle argentee sparse sul nero del catrame.

Poi l’arrivo dei Vigili del Fuoco è riuscito a fermare l’incendio che aveva attinto anche una Fiat Seicento di proprietà della signora Cima.

L’auto, infatti, risulta incendiata per metà.

Le indagini, il dolo, le cause dell’incendio.

Le indagini sono svolte dall’Arma dei carabinieri.

Difficile per la violenza dell’incendio non pensare che si sia trattato di un evento doloso.

Purtroppo della Golf, la prima auto attinta dal fuoco, non è rimasta nessuna delle due targhe per cui diventa difficile capire a chi appartenesse.
Diciamo questo per una supposizione affatto peregrina e cioè che se di evento doloso si tratta l’attentatore ben sapeva a chi appartenesse l’auto ed a chi, quindi, il fuoco avrebbe distrutto l’autovettura.
Questo salvo che non si sia trattato di un incendio destinato a distruggere tutte le auto.
Verso questa ipotesi ci si potrebbe orientare ove sia vera la voce che ci dice che le auto poste lontano dall’ingresso del veglione appartenessero a lavoratori del Borgo della marinella, quasi che se di evento doloso si possa trattare questo potrebbe essere diretto anche alla struttura e non al personale che di opera.
Certo che se un onesto lavoratore per guadagnare magari 50 euro deve rischiare di perdere l’auto siamo davvero ad un triste inizio di anno!

 

La lite tra avventori ed il 118.

Sembra poi che verso la prima mattinata ci sia stata una lite tra frequentatori del veglione.
Niente di eccessivamente grosso tanto che non tutti i presenti ne hanno avuto contezza, ma sembra che sia stato fatto intervenire il 118 del le eventuali necessità del caso.

 

L’auto di un amministratore comunale
Una ultima stranezza è quella dei gravi danni registrati dalla Lancia Musa che appartiene ad un amministratore del comune di Amantea, e, sembra, in uso al figliolo.
L’auto è stata presa a calci, le sono stati rotti i tergicristalli, gli specchi retrovisori, ed altro ancora.
L’auto pur potendosi muovere è rimasta nel parcheggio del Borgo Marinella.

 

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Pubblicato in Primo Piano
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