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Il interviene sullo “svuota mento” dell'o spedale cittadi no. Una nota del Comitato popolare “Mi chela Bonavi ta” chiama in causa i sindaci del compren sorio.

Questo il testo integrale diffuso dal Comitato : “Questo Comitato prende atto di una campagna di “svuotamento” della struttura del “San Francesco”.

Vengono spudoratamente addotti pretesti assolutamente inconsistenti pur di raggiungere l’obbiettivo.

Perfino la questione della frana mirabilmente smontata nell’ultima nota di Liberisempre,.

Da tempo circolano voci di iniziative che si vorrebbero adottare soprattutto a livello radiodiagnostico che ne metterebbero in ginocchio definitivamente l’attività con lo spostamento di gran parte della stessa presso la struttura ospedaliera di Cetraro, assieme ad altre iniziative che depotenziano settori decisivi (questione emergenza-urgenza) quali il Pronto Soccorso efficiente grazie al sacrificio degli operatori tutti, ortopedia, chirurgia ed altro ancora.

L’intervento del Comitato oggi a distanza di pochi giorni dal sit-in e dall’ultima nota riveste carattere d’urgenza tendente a scoraggiare gli ideatori di tali “manovre” e avvertirli che la popolazione tutta della Città e del comprensorio, (Sindaci svegliatevi) così come per il passato attuerà tutte le forme di protesta per sconfiggere tali tentativi.

Il Comitato prende atto amaramente di un comportamento dei responsabili , dal dirigente del settore radiodiagnostico dott. Lopez, novello Giano bifronte che qui taglia servizi e altrove nastri, allo stesso commissario Filippelli, di muoversi assecondando mire e prospettive dei potenti di turno di una politica che rottama donne e uomini in carne ed ossa assieme ai diritti costituzionalmente sanciti.

Il Comitato intende ricordare all’esimio Governatore Oliverio, prima molto presente, oggi illustre assente, che così stanno le cose e che si sarebbero defilati anche i promotori di incontri o tavoli tecnici che dir si voglia dei quali si era dichiarato sostenitore nelle parate politiche.

Ma c’è di più: preoccupa il silenzio delle forze politiche presenti in Consiglio Comunale, la pochezza dell’azione dell’Amministrazione, la timidezza e il silenzio di parte dei sindacati. Per una questione d’ordine morale questo Comitato che ha rappresentato e rappresenta ancora i sacrosanti interessi popolari, non può non chiedere, esimio Governatore, le dimissioni dei responsabili inadempienti se non dovessero desistere dal perseguire iniziative qualificabili quali misfatti.

Questa sanità calabrese, ormai nel baratro per come tutti la dichiarano, che costa lacrime e sangue al popolo della Calabria, non ha assolutamente bisogno che al danno si aggiunga la beffa”

Insomma ognuno ha i suoi problemi .

Amantea molti di più!

Pubblicato in Paola

Campora San Giovanni: Motociclista si salva solo grazie al casco.

 

Erano quasi le 11 del mattino sulla SS18 in località Campora San Giovanni di fronte alla stazione carburanti della Total quando l’ex consigliere comunale Antonio Gagliardi proveniente da sud si immette nell’impianto ed imbatte violentemente con il ciclomotore che proveniva da Amantea, diretto al porto cittadino.

 

Il ciclomotore guidato da Massimo Aloe non può evitare il violento scontro con l’autovettura guidata dal Gagliardi e viene sbalzato a terra.

 

Viene immediatamente chiamato il 118 che accompagna l’Aloe al vicino ospedale di Paola presso il quale viene sottoposto ad accertamenti e cure e successivamente nel pomeriggio inviato a casa con diversi giorni di prognosi.

 

Nessun problema invece per l’autista dell’auto che torna a casa senza alcun problema e con i soli danni al mezzo.

Lo scooterone invece viene prelevato dall’apposito caro attrezzi e portato in officina.

Sulla strada resta una grande macchia di olio e benzina.

Intervengono anche i vigili urbani di Amantea con una pattuglia guidata da Franco Policicchio che provvede alla rilevazione mentre la vigilessa Di Rende Maria Cinzia gestisce l’intenso traffico auto veicolare.

Per fortuna si trova a passare il vigile Amendola Andreas che pur non in servizio si ferma per aiutare il collega Policicchio nelle rilevazioni

Le rilevazioni

Sopra la vigilessa Di Rende Maria Cinzia

 

Sotto:Lo scooterone viene portato via

Pubblicato in Cronaca

Una triste vicenda quella che ha visto coinvolti due uomini uno dei quali ha estratto l'arma ed ha ferito alla testa il giovane 21enne. Tanta la paura nel tratto di Piazza Commercio, mentre l'aggressore un venditore di Napoli è stato immediatamente portato nella vicina Caserma dei Carabienieri di Amantea.

Erano le 07:30 circa di stamattina quando la ancora sonnecchiante fiera di Amantea 2014 è stata scossa un grave episodio di accoltellamento conseguente ad una lite tra due “ferari”.

Tutto è avvenuto nell’area adiacente a via Margherita nella parte prossima a piazza Commercio

Paolo un “feraro” napoletano come sembra facesse di solito “pretendeva” merce dalla Famiglia Scognamiglio la quale, non era più disponibile a fornirla visto che Paolo normalmente non la pagava.

Stando alle informazioni raccolte sembra quindi che Paolo fosse recidivo e che tra l’altro fosse appena uscito dal carcere.

Queste le ragioni della triste vicenda raccolte tra gli stessi addetti della storica fiera amanteana.

Gli animi si sono accesi, le voci alzate.

Sembra a tal punto che Paolo, il feritore sia scappato verso la propria auto (vedi foto) parcheggiata in via Margherita numero civico 2 e nella quale con ogni probabilità aveva nascosto l’arma, seguito dal giovane ventiduenne poi rimasto ferito.

Ed è proprio nei pressi che Paolo ha ferito alla testa il giovane Mario.

Il sangue è schizzato violento e copioso.

Tanto che le tracce sono ancora avvertibili sulla carreggiata e soprattutto sul marciapiede di Via Margherita e soprattutto sul marciapiedi di Piazza Unità d’ Italia. (vedi foto)

 

Immediata l’allerta di Vigili e Carabinieri e del 118

Ancora più immediato il soccorso al giovane Mario da parte di una commerciante di Amantea che ha provato a fermare la copiosa emorragia con un asciugamano bagnato e pressato sulla ferita.

“Era preoccupato ed aveva le mani fredde “ ci ha confidato la soccorritrice che con spirito materno lo ha soccorso.

Poi è arrivata l’autoambulanza che ha provveduto immediatamente ad altri soccorsi trasferendo il giovane nel vicino nosocomio di Paola dove ancora si trova visto la abbondante perdita di sangue avuta.

I vigili di Amantea , in particolare Rizzo e Mendicino, hanno proceduto alla ricerca del feritore rinvenendolo nei pressi e che era ferito anche lui alla mano.

Il feritore non ha opposto alcuna resistenza anzi ha addirittura dichiarato “ Sto aspettando i Carabinieri”.

Ed infatti di li a breve i Carabinieri sono giunti ed hanno proceduto a portare in caserma il feritore per le dovute indagini e per il prosieguo dell’iter giudiziario

Le Forze dell’ordine hanno anche proceduto a rimuovere l’auto del feritore (vedi foto).

 

Molta la sorpresa espressa dagli stessi “ferari” e dai commercianti della zona e dalla gente del posto che ha sentito taluni le grida, tal’altri le sirene.(vedi foto)

 Peraltro la efficienza dei soccorsi e delle Forze dell’ordine hanno fatto “scomparire” la vicenda al puto che nemmeno due ore dope le notizie si sfilacciavano fino al punto da diventare diverse e diafane.

Pubblicato in Primo Piano

“Sfasciume pendulo sul mare”. Giustino Fortunato, l’ emerito meridionalista dell'Ottocento, che così definì l'Italia, resta di una straordinaria modernità. Giustino Fortunato descriveva il degrado idrogeologico del Sud agli inizi del '900, ricordando che nei secoli passati la pioggia era una grazia per l'agricoltura, i pascoli, l'approvvigionamento idrico. Ora non più, è una calamità. Da Nord a Sud, ogni volta che piove la penisola frana o si allaga. A rotazione in tutte le regioni i disastri non mancano. Siamo in "stato di calamità permanente". Ma forse dipende dall’uso irrazionale, assurdo, anzi “folle” che l’uomo fa del territorio. Forse dipende dall’arroganza della scienza ingegneristica che presume di sanare le stupidaggini con il cemento. Il cemento per sanare la speculazione cementizia. Ed anche l’abbandono del territorio.

Facile allora che tanto, se non tutto frani.

Tocca alla fragile collina dell’ospedale di Paola il cui piede viene inciso dai lavori di costruzione di una strada

E bene fa, come ha fatto, il PM della procura di Paola Maria Camodeca ad acquisire presso il comune di Paola “permessi a costruire, relazioni idrogeologiche, autorizzazioni varie”, atti da esaminare per valutare le eventuali responsabilità per quanto sta accadendo alla collina dell’ospedale di Paola.

Non ci sono ad oggi iscritti nel registro degli indagati ma le ipotesi di reato sono pesanti e vanno dal disastro colposo all’abuso d’ufficio; ovviamente, per il momento, a carico di ignoti.

Calamità naturale e solo calamità naturale o sottovalutazione della fragilità geologica della collina? Omissione di controlli od approssimazione comportamentale?.

Non è sempre e solo la natura matrigna, forse, anche, l’uomo è presuntuoso, sciocco ed approssimato.

Pubblicato in Basso Tirreno
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