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online documentiAvere a che fare con una pubblica amministrazione può risultare spesso complicato. La burocrazia, soprattutto nel nostro paese, tende ad essere macchinosa e ad avere tempi piuttosto lunghi. Come se non bastasse, le procedure burocratiche per l'ottenimento di un documento, sia esso un accertamento o una verifica di qualsiasi genere, si rivelano spesso complesse ed articolate, al punto da rendere necessario l'intervento di un tecnico specializzato in grado di gestire la pratica nella maniera corretta. Nel corso degli ultimi anni, però, si è cercato di porre rimedio a questa situazione e l'espansione della tecnologia digitale ha giocato un ruolo di primo piano.

La digitalizzazione degli archivi

Per rendere più snello ed agevole l'espletamento delle pratiche concernenti la pubblica amministrazione, il Governo ha approntato una misura per la progressiva digitalizzazione degli archivi (Testo Unico in materia di documentazione amministrativa, D.P.R. 445/2000). Nello specifico, il testo di legge imponeva alle pubbliche amministrazioni di "realizzare o revisionare sistemi informativi automatizzati finalizzati alla gestione del protocollo informatico e dei procedimenti amministrativi".

In aggiunta, le disposizioni in materia prevedevano anche, da parte delle P.A., una valutazione "in termini di rapporto tra costi e benefici" relativa al "recupero su supporto informatico dei documenti e degli atti cartacei dei quali sia obbligatoria o opportuna la conservazione". In sintesi, il testo unico ha imposto sia la creazione di un database digitale sia la digitalizzazione dei documenti più importanti conservati nei preesistenti archivi cartacei.

I sistemi digitali devono garantire sicurezza ed integrità, la registrazione corretta di ogni singolo protocollo e consentire sia il reperimento delle informazioni relative ad un dato documento, sia la consultazione dello stesso. Infine, il sistema deve essere organizzato in modo tale da garantire la corretta catalogazione e consultazione dei protocolli registrati.

Le agenzie di pratiche online

Ciascuna pratica relativa alla pubblica amministrazione è gestibile attraverso il sito di riferimento di un ente specifico. I portali governativi sono corredati di guide informative e specifiche sezioni in cui reperire la modulistica necessaria all'espletamento di una particolare formalità.

In alternativa, è possibile rivolgersi anche a siti specializzati in servizi di pratiche online. All'indirizzo https://www.ivisura.it/, ad esempio, è possibile farsi un'idea di quali servizi vengano forniti da questo genere di portali.

L'iter, in genere, è molto semplice: una volta selezionato il 'prodotto' da acquistare, si compilano i campi di testo necessari a reperire le informazioni richieste o il documento desiderato e, entro tempi generalmente piuttosto brevi, si riceve un prospetto contenente il prodotto acquistato (è necessario indicare un indirizzo e-mail al quale ricevere il documento).

Per quanto riguarda, nello specifico, la gamma di servizi offerti dai siti di pratiche online comprende:

- visura catastale (e correzione di visura catastale)

- visura procedure in corso

- visura soci azienda

- visura camerale

- visura ipotecaria

- planimetria catastale (e correzione di planimetria catastale)

- mappa catastale

- calcolo di superficie planimetrica

- visura ipocatastale (completa o di singola nota)

- visura, mappa o planimetria da Google Maps

- visura atti immobiliari

- ispezione in Conservatoria

- bilancio aziendale

- visura targa veicolo

- visura telaio veicolo

- certificato cronologico del veicolo

- preventivi per servizi tecnici.

I siti specializzati all'interno di questo particolare settore offrono agli utenti anche la possibilità di documentarsi in prima persona, per mezzo di guide dettagliate ed approfondite inerenti ad ogni tipo di servizio erogato o formalità reperibile all'interno dei registri pubblici.

In sintesi, i servizi acquistabili presso un sito di pratiche online riguardano diversi enti e registri nazionali: il catasto, la Conservatoria, le Camere di Commercio e il PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Il principale vantaggio offerto da questo genere di portali è la possibilità di ottenere quanto richiesto in tempi molto brevi (indicati in maniera esplicita). I costi, infine, tendono ad essere piuttosto omogenei: le differenze sono dettate spesso e volentieri dalla modalità di fornitura del servizio (una consegna più rapida può rappresentare un fattore di maggiorazione della tariffa).

Pubblicato in Italia

Incredibile! Mario Oliverio da ragione a Nicola Gratteri. Il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri denuncia che i colletti bianchi sono diventati più pericolosi delle coppole.

In Calabria dipendenti pubblici più pericolosi della ’ndrangheta”.

Per il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, «prima ancora della politica e della ’ndrangheta, il problema della Calabria sono i quadri della pubblica amministrazione».

Dopo aver seguito gli ’ndranghetisti nelle boscaglie dell’Aspromonte durante la stagione dei sequestri di persona, ricostruito le rotte del narcotraffico fino al Sudamerica, ora il magistrato, che da quasi trent’anni vive sotto scorta, punta su chi siede sulle comode poltrone degli uffici appena inaugurati della Cittadella regionale.

«Ci sono direttori generali - ha spiegato intervenendo a una manifestazione a Reggio Calabria - che da vent’anni sono nello stesso posto, e da incensurati gestiscono la cosa pubblica con metodo mafioso».

Un centro di potere cresciuto sulle spalle di «una politica debole che non ha la forza e la preparazione tecnico-giuridica per affrontare il problema della gestione dei quadri.

Per amministrare la cosa pubblica basterebbe un po’ di buon senso - ha detto ancora Gratteri - ma la parte procedurale dei meccanismi di appalto è governata da un centro di potere che è lì da sempre.

Anche per questo quando mi hanno proposto di candidarmi ho detto di no».

Quello che è incredibile è la dichiarazione di Mario Oliverio, governatore della Calabria, il quale dichiara «Sottoscrivo convintamente la valutazione del procuratore Gratteri».

E poi, insiste ,dicendo che “Quello della burocrazia è un problema più che politico direi ( nientemeno) che di democrazia».

E poi aggiunge «Si avverte una pressione, una presenza che definirei un macigno, uno schema sempre uguale di burocrazia dominante. Sono dell’idea che questa struttura abbia avuto un peso tutt’altro che secondario nel ritardato processo di sviluppo della Calabria».

Insomma una dichiarazione di resa, quasi a dire che la Calabria è così indietro non per una politica sciatta ma per una burocrazia corrotta.

Ma, ci scusi “governatore”, chi ha nominato questi dirigenti, chi li gestisce, chi permette loro di bloccare il futuro della nostra terra?

Ma quello che appare incredibile è che LUI chieda una mano ai cittadini calabresi invitandoli a denunciare comportamenti scorretti e soprusi

Ed ancora più incredibile è che sempre LUI assicuri che dopo le invocate denunce “ noi e la magistratura saremo al loro fianco”.

Nessuno gli ha spiegato che la magistratura può indagare anche LUI se non garantisce una corretta gestione dell’ente ?

Sono due anni che è alla regione e non ha attivato nessuna forma di tutela della efficienza dalla burocrazia, nessun controllo sostanziale e nemmeno nominato una struttura anticorruzione.

La verità che nessuno dice è che questa burocrazia è così potente che nessuno si mette contro di essa , perché tutti per essere eletti hanno bisogno dei loro voti!

Pubblicato in Calabria

Fin quando ci saranno magistrati come Gratteri c’è davvero speranza di giustizia.

Ecco la sua ultima dichiarazione in vista del suo arrivo a Catanzaro.

"Io non sono diventato delinquente soltanto perché sono nato in una famiglia onesta", "bastava nascere da un'altra parte e adesso magari sarei in galera, o morto".

Lo dice in un'intervista a Repubblica Nicola Gratteri che da lunedì sarà a capo della Procura di Catanzaro.

"Ho fatto arrestare migliaia di persone, compreso il mio compagno di banco", afferma.

La 'ndrangheta lo vorrebbe morto e la paura c'è: "Quando vedo in fondo alla strada una luce che non dovrebbe esserci, oppure un'auto che non dovrebbe stare lì.

La paura la devi allenare, la devi addomesticare per andare avanti", aggiunge.

Quando arriva, "mi diventa amara la lingua", dice. Catanzaro è "una scommessa, un'altra sfida. So già che passerò un annetto a chiedere rinforzi, mi servono almeno altri nove sostituti procuratori, adesso sono sedici: pochi".

"Non faccio le ferie dal 2013, da dieci anni non vado al mare, da trenta non entro in un cinema, è buio, troppo pericoloso, non si rischia la vita degli altri per un film".

Per Catanzaro ha già qualche idea: "Vorrei la cittadella giudiziaria nell'ex ospedale militare chiuso da dieci anni".

"Qui l'emergenza dura da un secolo, eppure il problema della Calabria non è la 'ndrangheta ma la pubblica amministrazione, con i quadri che spesso sono figli incensurati di delinquenti", spiega. Davigo?

"So che lui è un provocatore intelligente".

Vicino alla nomina di ministro della Giustizia, Gratteri racconta che rimase "a parlare due ore con Matteo Renzi, mi disse 'lei ha carta bianca, voglio che pensi una riforma per noi, la difenderò io, mi siederò al suo fianco in Parlamento'".

Invece "abbiamo formato una commissione libera che ha lavorato gratis, proponendo la modifica di 150 articoli di legge ma il Parlamento è lento, un imbuto, prende tutto a pezzetti".

"La riforma del processo a distanza è passata alla Camera, speriamo (Ansa)

Pubblicato in Catanzaro

lagoGli amministratori e i dipendenti del comune di Lago, unitamente a quelli di Amantea, Cleto e Longobardi si ritroveranno il prossimo 25 gennaio, a partire dalle ore 15.30 presso la sala consiliare del centro nepetino, per discutere e confrontarsi su quanto regolato dalla legge 190/2012 e sulle tematiche dell’anticorruzione nella gestione della cosa pubblica.

 

L’incontro, introdotto dalla presenza di Nicola Falcone che ha effettuato molte ricerche sull’argomento, ha anche finalità formative, tanto che ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza.

«Per avversare il malaffare amministrativo – evidenza il sindaco di Lago Vittorio Cupelli – esiste un articolato quadro di norme del Codice penale che rappresenta, nel complesso, la via giudiziaria contro il fenomeno corruttivo nella Pubblica Amministrazione. Dal 2012 il legislatore ha imboccato un’ulteriore “via”, mediante leggi dirette a rafforzare le logiche di prevenzione della corruzione.

 

La legge 190 del 2012 e le normative derivate inducono gli enti a strutturare un percorso possibilmente “auto-organizzativo” attraverso l'adozione di proprie misure di prevenzione. Da qui la necessità di interagire tra comuni vicini, allo scopo di scambiarsi idee ed opinioni, per dare forma e sostanza ad un percorso che sia quanto più condiviso e lineare.

Il presupposto logico alla base di questo modus operandi è che le misure di tipo penale e repressivo non siano più sufficienti ad affrontare il dilagare del fenomeno corruttivo, perché giungono solo a posteriori. Urge dunque prevenire. La Legge 190 è la fonte primaria della moderna prevenzione alla corruzione: sollecita una pluralità di ruoli volti al controllo; rafforza la funzione della Corte dei conti e concede più azione alla Prefettura; pone l'esigenza di un Piano nazionale anticorruzione; obbliga le singole ad adottare un proprio piano triennale di prevenzione della corruzione; promuove l’adozione di un codice “interno” di comportamento; introduce prescrizioni specifiche, come la tutela delle segnalazioni di illeciti da parte degli stessi dipendenti. Agli stessi impiegati, infatti, si pone il divieto di ricevere regali.

La norma in sé, pur difficilmente evitando comportamenti di corruzione perché, presumibilmente, chi è intenzionato a accettare tangenti non si fa certamente intimorire da potenziali sanzioni disciplinari, aggredisce la zona grigia delle condotte.

I dipendenti, inoltre, sono tenuti a segnalare al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito di cui siano venuti a conoscenza e devono astenersi su decisioni e attività amministrative in presenza di interessi propri o di parenti.

Pubblicato in Primo Piano
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