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Abbiamo detto che forse mai le azioni investigative intraprese dalle Forze dell’Ordine hanno avuto la intensità attuale e potrebbero avere la risonanza che si riesce ad intuire.

Questo, ovviamente, se gli investigatori riusciranno a raggiungere i risultati sperati; compito non facile ma possibile, sia per la qualità degli accertamenti esperiti che per la  capacità professionale posta in campo.

Tra tutti i filoni di indagine certamente quello relativo ai proiettili inviati agli amministratori è apparso e sicuramente è quello di maggior interesse.

Una intimidazione  che è si è intuito immediatamente essere anomala, atipica al contesto politico amanteano e peraltro pervenuta 5 mesi dopo le elezioni.

Una intimidazione che  ha suscitato apprensione nella città ed ovviamente nell’amministrazione, ma che  ha indotto anche prime ed importanti riflessioni , la più importante delle quali è stata quella relativa al numero ed alla personalità degli intimiditi.

Perchè soltanto al sindaco, all’assessore Morelli, all’assessore Tempo ed al già consigliere Chilelli, quasi che “gli altri” non fossero importanti? E quali le ragioni di questa azione?

Si opinò per un riferimento allo sgombero delle ville, ma la pista non apparve credibile .

E così le indagini seguirono altre piste tra cui quella delle cooperative o comunque quella legata al lavoro, il vero problema di Amantea.

La intuizione divenne forte quando si ebbe cognizione che la indagine sarebbe stata affidata alla Guardia di Finanza sempre coordinata dalla DDA.

Ed è quest’arma che sta lavorando con intensità, mettendo in campo la storia delle cooperative amanteane , il personale dalle stesse chiamato a lavorare  pur non essendo delle stesse socio, le assegnazioni del lavoro e quant’altro .

Ma non può certamente escludersi che a dare peso alle indagini possano esserci intercettazioni anche ambientali e dichiarazioni “interne”.

Il problema è sempre lo stesso: il lavoro.

Se uno lavora ad Amantea è uno che conta; se non lavora vale poco.

Ed il lavoro lo danno solo le cooperative.

prefetto TomaoSvoltare per cambiare: “Non è possibile che queste intimidazioni non abbiano uno o più obiettivi”.

Lo dice l’onorevole Doris Lo Moro, nella sua qualità di Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, ed a conclusione del suo applaudito intervento, svoltosi giorno 8 novembre durante il consiglio comunale di Amantea avente ad oggetto “Discussione sui gravi fatti intimidatori subiti dal sindaci e dagli amministratori” .
Ed immediatamente prima aveva affermato che “ Non è possibile che partano 4 lettere intimidatorie e non si trovi una ragione”.
Ma aveva anche evidenziato che “ Il punto delicato che sollevano i prefetti nelle pubbliche audizioni della commissione è che c’è scarsa collaborazione nelle indagini”.
E per questo dopo aver assicurato che in commissione “Non ignoreremo il caso di Amantea”, aveva aggiunto:“ Invito l’amministrazione di Amantea nella sua interezza, consiglio comunale, amministrazione ed esecutivo, a fare una verifica seria sugli atti che si stanno portando in questo momento a compimento perché una matrice degli atti intimidatori ci deve essere”.
Si vede in queste parole la stoffa dell’ex magistrato penale , attività che Doris Lo Moro ha volto in Roma.
Poi, conclude chiarendo che “Voglio poter dire di aver partecipato ad un consiglio comunale che nella sua interezza, maggioranza e minoranza, su questa vicenda vuole fare chiarezza”.
E chiude con un forte invito : “ Gli atti dell’amministrazione devono essere messi disposizione”, un invito diretto da un lato anche agli investigatori , dall’altro agli amministratori.
Dalle carte, cioè, le ragioni della intimidazione e la verità sulle intimidazioni.
Perfettamente coincidente l’ intervento del Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, anche egli presente nel medesimo consiglio , durante il quale ha avuto modo di sostenere che legalità significa rispettare le regole, attuare le regole, anche le più semplici.
Una presenza quello del Prefetto che dimostra che lo Stato c’è ,come sostenuto quando ha affermato che “ Ho aderito all’invito – ndr del Sindaco- perché anche a livello visibile, di immagine, si sappia che lo Stato c’è, non solo su questo palco ma anche ai livelli più elevati”.
Ma lo Stato c’è continua il Prefetto non solo quando adotta “ misure dirette a fronteggiare la situazione e questo a prescindere da quella che è l’attività della magistratura e della polizia giudiziaria che faranno, ne sono sicuro, luce su questi atti”, ma soprattutto quando dichiara che “:È necessario , quindi, che si sviluppi una cultura della legalità , che ci sia la consapevolezza e la convinzione che si affermi soltanto attraverso il rispetto delle regole, parlo di regole e non soltanto di norme penali”.
Parole decise e forti concluse con un insegnamento ricco e pregno di saggezza istituzionale oltre che umana :” Legalità significa rispettare le regole, attuare le regole, anche le più semplici , e deve essere questa una scelta, una consapevolezza che poi che ci fa andare a testa diritta , senza scendere a compromessi”.
Dopo il consiglio il Coordinamento provinciale di Libera-Associazioni, “Roberta Lanzino” presente in consiglio comunale straordinario ha auspicato che il “Comune collabori lealmente con le Forze dell’Ordine e la Magistratura nelle indagini finalizzate a punire gli autori di questo intollerabile attacco alla democrazia e che i beni confiscati alla criminalità locale e affidati al Comune possano essere restituiti alla comunità con celerità e trasparenza”.
Ma conclude dichiarando che “ In linea generale, è nostra convinzione che un’amministrazione ha il dovere di scegliere col massimo rigore i propri collaboratori tra quanti non abbiano e non abbiano mai avuto legami familiari o economici con gruppi criminali in genere, o che non abbiano mai abusato di fondi pubblici o che non si siano mai macchiati per fatti di corruzione.
In secondo luogo, nelle proprie scelte politiche deve sempre privilegiare i valori della giustizia e dell’equità anche, se necessario, a discapito di quello dell’economicità.
Troppe volte-aggiunge Libera-, col pretesto del massimo ribasso, si è chiuso un occhio sulla qualità di appaltatori di opere o servizi.
In ultimo, ma non per importanza, appare essenziale ai fini della credibilità pubblica che tutti i procedimenti istituzionali (siano essi assunzioni, conferimenti d’incarico o committenze) siano improntati alla massima trasparenza, in modo da rendersi impermeabili ad ogni pressione clientelare o nepotistica”.
“Solo così si potrà riconquistare la fiducia, la stima, la solidarietà viva e visibile da parte di quei lavoratori e cittadini, la cui assenza, in consiglio, ha pesato molto di più delle pur importanti presenze istituzionali”.
Come dice il sindaco Sabatino, questi fatti siano occasione di riflessione per tutta la città e, possiamo aggiungere noi, di svolta per la ricerca della giustizia attraverso la correttezza dei comportamenti sociali politici ed amministrativi.

Pubblicato in Cronaca

Dopo la paura derivata dagli atti intimidatori e la riflessione generata dal consiglio comunale straordinario che si è tenuto nello scorso fine settimana nell’auditorium del Campus dedicato alla memoria di “Francesco Tonnara”, è ora il momento della reazione.

 

La magistratura, così come anticipato dal prefetto Gianfranco Tomao, ha già potenziato il monitoraggio del territorio, intensificando controlli e perquisizioni. «La presenza delle forze dell’ordine – ha spiegato il prefetto – c’è sempre stata e non è mai venuta meno.
Oggi c’è un motivo in più per rafforzarla. Le misure adottate consentiranno alla città di Amantea di continuare a vivere nella legalità e nella tranquillità».
Anche la politica è pronta a fare la sua parte. Il vice sindaco Giovanni Battista Morelli su questo particolare aspetto ha le idee chiare.
«Non dobbiamo sentirci soli – ha dichiarato lo stesso Morelli – in un momento così difficile.

La città di Amantea ha riempito il teatro del Campus ed ha mostrato vicinanza e affetto.
La paura c’è e rimane.
Il nostro obiettivo non è certamente quello di diventare eroi o dei martiri.
Continuiamo ad amministrare perché è il coraggio che deve prevalere e lo facciamo nella trasparenza e nella legalità, garantendo la massima condivisione possibile nelle decisioni democratiche che l’esecutivo intenderà adottare. Siamo pronti e aperti, nel rispetto dei ruoli, al confronto con l’opposizione per tornare ad operare nella normalità.

È questo ciò che vogliamo con tutte le nostre forze. L’obiettivo è duplice: investire sul lavoro e sulla cultura per togliere linfa alla criminalità. Presto andremo a deporre nella splendida cornice del parco della Grotta una targa che intitolerà il sito alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e possiamo prendere spunto anche dal contributo alla discussione fornito dal professore Alfonso Lorelli, istituendo un premio per la legalità destinato agli studenti».
Un contributo importante, da questo punto di vista, potrà essere svolto dai parlamentari che hanno assistito al civico consesso e che rivestono ruoli importanti nello scacchiere nazionale dell’antimafia. «Urge – ha evidenziato Enza Bruno Bossio, membro della commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali – interfacciarsi con le forze dell’ordine per capire cosa sia successo ad Amantea. La reazione consiste non soltanto nel comprendere il fenomeno, ma nel mostrarsi uniti contro di esso. Gli amministratori hanno dimostrato con i fatti di non voler abbassare la testa.
La Calabria resta povera se è la criminalità organizzata a imperversare sul territorio, recuperando somme ingenti di denaro da investire poi nei circuiti finanziari internazionali. La mafia vuole solo la soggezione di chi governa e dei cittadini e noi dobbiamo dimostrare che siamo più forti di loro».
«La Calabria – ha dichiarato la senatrice Doris Lo Moro – non può permettersi di essere messa in ginocchio dalle azioni intimidatorie perpetrate ai danni degli amministratori. La rivalsa deve necessariamente partire da qui, da Amantea come dalle altre città che sono costrette a confrontarsi con questa realtà».

Pubblicato in Politica

Grande attesa in città per il consiglio comunale in sessione straordinaria convocato per l’8 novembre 2014 , alle ore 10.00 , presso il Campus intitolato alla memoria dell’ex sindaco Franco Tonnara.

 

Un solo punto all’ordine del giorno:

“Discussione sui gravissimi atti intimidatori subii dal Sindaco e da alcuni Amministratori”.

È difficile amministrare in Calabria.

La prova nelle intimidazioni che subiscono amministratori e dirigenti e funzionari pubblici.

E la Calabria lo scorso anno 2013 ( ultimi dati disponibili) è stata la terza in Italia per numero di intimidazioni.

Ben 75 pari al 19% del totale in Italia

Preceduta solo dalla Puglia con il 21 % e dalla Sicilia con il 20%.

Solo il 20 nel nord ed il restante 20 % nel resto dl sud

Intimidazioni in crescita del 66% dal 2010.

E l’8 novembre si parlerà di queste nuove intimidazioni

Ma soprattutto a livello formale, politico, sociale

Si parlerà della solidarietà espresso dallo stesso mondo politico, in primis Wanda Ferro e Mario Oliverio. Ma non solo loro.

Ad esprimere la solidarietà umana mostrando la propria individuale sensibilità d’animo anche Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio, Orlandino Greco, Salvatore Magarò, Gianpaolo Chiappetta, Carlo Guccione, Mario Caligiuri , Ennio Morrone.

E sempre tra i politici anche la minoranza presso il comune di Amantea tra cui Sante Mazzei, Miriam Bruno, Veltri Concetta, Francesca Menichino e Sergio Tempo

Ed ancora solidarietà è stata espressa dalle associazioni onluss operanti nel comune di Amantea.

“Alla seduta sono stati invitati i rappresentanti delle massime istituzioni nazionali, regionali e provinciali, unitamente ai referenti delle forze dell’ordine chiamati, in questa delicatissima fase, ad uno sforzo ulteriore per assicurare all’intera collettività un adeguato livello di sicurezza e di controllo. Parteciperanno ai lavori consiliari anche gli studenti degli istituti superiori presenti ad Amantea: una scelta condivisa dalla dirigenza scolastica per fare in modo che le nuove generazioni possano prendere atto di quelle che sono le problematiche del territorio, allontanandosi da quegli atteggiamenti malavitosi che offendono l’intera comunità. Amantea, così come accaduto in passato, ha già scelto di vivere in modo civile e democratico, nel rispetto del prossimo e delle regole”, così recita il comunicato stampa dell’amministrazione comunale.

Saranno presenti diversi sindaci del compresorio

Sembrano poi certe le presenze di Vanda Ferro e Mario Oliverio, Ernesto Magorno ed Enza Bruno Bossio.

Potrebbero anche essere presenti il Ministro degli affari regionali Maria Carmela Lanzetta ed il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao che ha garantito una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio, un gesto fortemente gradito dalla cittadinanza che spera che da questa maggiore e più qualificata presenza possa discendere un tempestivo accertamento degli autori delle intimidazioni e del loro significato.

Al di là della forma il problema resta sempre lo stesso.

È necessario capire, è necessario sapere.

Le intimidazioni non finiranno mai se non si comprende che cosa vogliono gli intimidatori.

Pubblicato in Politica

Non c’è pace ad Amantea.

Quello che appariva incredibile sta avvenendo.

Sembra un gioco a rimpiattino.

Una prima busta con due proiettili a Franco Chilelli assessore al personale, poggiata sul suo Fiorino con il quale lavora.

Poi un’altra busta poggiata sulla Lancia Musa della quale si serviva il sindaco Monica Sabatino ma di proprietà della madre

E non basta. Ecco un’altra busta sull’auto di Felice Scudiero amico da tempo del vicesindaco GB Morelli.

Ed ora una quarta busta nella buca delle lettere dell’abitazione dell’assessore al bilancio ed ai lavori pubblici Sergio Tempo in via Tevere.

Erano le ore 13.00 circa di oggi 4 novembre , una giornata solare, quando la moglie dell’assessore Tempo ritorna a casa e trova nella cassetta delle lettere una busta con 2 proiettili.

Immediata la denuncia del fatto agli investigatori ed in particolare al comandante della locale

“I militari dell’Arma, come già fatto nelle scorse occasioni, hanno trattenuto la busta con il relativo contenuto per inviarlo alla scientifica, sperando che possano essere rinvenute tracce utili alle indagini.

Contemporaneamente è stato avvisato della questione anche il procuratore capo di Paola Bruno Giordano che conduce l’intera attività investigativa.

L’assessore, oltre a fornire la massima collaborazione alle forze dell’ordine ed alla magistratura, ha cercato di ricostruire i movimenti degli ultimi giorni per capire con esattezza il momento in cui la missiva è stata consegnata”.

E’ utile sapere quando la busta è stata consegnata.

Non può essere escluso in via di principio, infatti, che l’intimidazione possa essere stata fatta contestualmente alle altre se non prima.

Nella serata di ieri era stato lo stesso sindaco ad avanzare la correlazione tra le intimidazioni e le case sequestrate ed il TG3 aveva riportato la ipotesi di una “gola profonda”che avrebbe portato all’esterno il fatto che l’amministrazione comunale avrebbe firmato la lettera per la richiesta di assegnazione delle stesse case alle Forze dell’ordine.

Gola profonda perché la lettera non sarebbe stata ancora spedita alla Prefettura.

Chi sarebbe stato se non qualche amministratore od al massimo qualcuno che lavora nel comune, magari potrebbe essere un semplice dattilografo?

Oggi invece il comunicato stampa emanato dall’amministrazione comunale sposta in avanti la valutazione sui fatti occorsi sostenendo che “ a questo punto, data la ripetitività dell’azione, la tesi più accreditata sembra essere quella di un disegno criminoso che vorrebbe destabilizzare, attraverso il terrore e la paura, l’attuale assetto amministrativo”.

Non solo, ma questa ultima azione intimidatrice , se ultima sarà, accresce l’interesse delle autorità che domani 5 novembre si riuniranno per trattare “della questione “Amantea” e della recrudescenza criminale che sembra nuovamente avvolgere la città”.

Conclude il comunicato stampa che “L’amministrazione comunale intende proseguire nel suo compito, senza piegarsi ad un agire malavitoso, come voce e presidio delle persone perbene e della gente onesta”.

Intanto la comunità è preoccupata e si chiede “ cui prodest”?

A chi interessa sollevare questo enorme vespaio ?

E sopratutto perché?

Ed infine chi c’è dietro queste intimidazioni?

Domande alle quali dovranno rispondere gli inquirenti?

Pubblicato in Politica

Riceviamo dalla signora Franca Dora Mannarino (nella foto, al centro), che ringraziamo, il seguente comunicato stampa che immediatamente pubblichiamo:

“Gli atti intimidatori subiti dal sindaco Monica Sabatino, dal vice Giovanni Battista Morelli e dal consigliere Franco Chilelli devono servire come stimolo per non abbassare la guardia e per proseguire all’unisono per tutelare la società civile.

In questo modo la negatività di un gesto che va condannato con forza e determinazione si trasforma in azione positiva e tende ad emarginare coloro che vorrebbero una città piegata e non pronta alla riflessione ed alla reazione.

La voce delle associazioni che sostengono la crescita sociale di Amantea e dei comuni limitrofi è forte e chiara.

«Siamo pronti a fare la nostra parte – spiegano i referenti delle associazioni – collaborando con le istituzioni che rappresentano l’architrave della nostra democrazia e che devono essere difese contro gli attacchi vili di chi vuole destabilizzare un’intera città, in nome del profitto e del controllo.

Invitiamo il sindaco Monica Sabatino ad andare avanti col proprio mandato, tenendo sempre bene in mente che quando si mantiene fede alle regole e si agisce nel rispetto della legalità non si è mai soli. Prima di essere volontari siamo genitori e figli, uomini e donne che convivono con gioie e dolori, con paure e timori.

E siamo ben consapevoli di quali possano essere le preoccupazioni di un amministratore.

Ma sappiamo anche di non essere soli, di poter contare l’uno sull’altro.

Ed oggi è questo il messaggio che vogliamo lanciare: gli amministratori onesti che tornano a casa con la certezza di aver operato nel giusto saranno sempre al nostro fianco.

Noi con loro e loro con noi.

Pronti ad affrontare i percorsi più duri come quello che si è appena prospettato.

Abbracciando il sindaco è come se abbracciassimo la città dell’onestà, della trasparenza e della legalità».

Questo è il pensiero condiviso delle seguenti associazioni: “Piccolo teatro popolare il Coviello”, “Auser”, “Il tassello onlus”, Fidapa, “Prospettive”, “Avis Amantea”, “Unitalsi”, “CP Produzioni”, “Camminando onlus” e “Centro studi per l’impresa sociale”.

Pubblicato in Primo Piano

E lo fa con un comunicato stampa di oggi 3 novembre 2014 nel quale si legge:

“A nome di tutti i candidati della Lista La Nuova Primavera, esprimo profondo sdegno e vicinanza agli Amministratori del nostro Comune per le gravi intimidazioni subite nei giorni scorsi.

Siamo sicuri che la preziosa attività investigativa delle Forze dell’Ordine consentirà di assicurare alla giustizia i responsabili di tali inquietanti e vili atti che offendono la dignità non solo di chi li ha subiti ma di un’intera Città.

Riteniamo fondamentale per la nostra Comunità che a questi episodi inqualificabili siano contrapposte, da parte di tutti i settori sani della Città di Amantea, azioni utili al rafforzamento sempre maggiore della convivenza civile tra le persone.

Tale risultato potrà essere perseguito solo attraverso l’applicazione e la diffusione di modelli e comportamenti quotidiani improntati, in modo inequivocabile, ai principi di legalità.”

Gianfranco Suriano Portavoce - La Nuova Primavera “

Un comunicato, come si nota con una semplice lettura non approssimativa, come purtroppo è comune di questi tempi, che segnala la strada per giungere ad una città serena, civile e vivibile.

Bastano modelli e comportamenti improntati ai principi di legalità.

In modo inequivocabile.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa:

E l’Amantea degli onesti reagisce. Stringendosi intorno al sindaco Monica Sabatino e a tutti gli altri membri dell’esecutivo. Il telefono del centralino del comune, così come il cellulare del primo cittadino e la casella di posta elettronica, è stato letteralmente invaso da messaggi e da attestati di stima e di solidarietà. Andare avanti, con la schiena dritta, facendo del proprio meglio per supportare la comunità che intende crescere e svilupparsi nella trasparenza e nella legalità. Due princìpi che hanno illuminato fin dal momento dell’insediamento l’esperienza di governo del sindaco Sabatino e che evidentemente non sono stati ben accetti da coloro che non hanno rispetto del vivere civile e che ritengono di poter gestire il territorio non per la crescita della collettività, ma per tornaconto personale.

La magistratura farà il suo corso. La Procura della Repubblica di Paola ha già aperto un fascicolo che racchiude i tre atti intimidatori subiti non solo dal sindaco, ma anche dal vice Giovanni Battista Morelli e dal consigliere Franco Chilelli. Anche il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao si è messo in contatto con la Sabatino, non soltanto per manifestare la propria vicinanza, ma per comunicare che della questione “Amantea” si discuterà in maniera approfondita in una riunione convocata ad hoc nella mattinata di mercoledì 5 novembre. Un primo ma significativo segnale che segue la convocazione del consiglio comunale aperto e straordinario che avrà luogo sabato 8 novembre alle ore 10.30 presso la sala consiliare di corso Umberto I. Un civico consesso diverso dal solito, aperto ai contributi della cittadinanza e della gente perbene, ma anche delle scuole, con gli studenti che potranno assistere in prima persona ad una pagina quanto mai significativa di democrazia partecipata e di tutela della legalità.

Agli atti anonimi della criminalità organizzata l’amministrazione comunale ha dunque deciso di rispondere partendo dalle istituzioni e da quelli che sono i simboli che essa rappresenta e che devono essere difesi non soltanto da chi occupa ruoli di responsabilità ma da ogni componente onesto della società civile. L’assemblea consiliare sarà un’occasione di confronto tra la classe politica e la comunità, tra giovani e adulti, tra uomini e donne nel rispetto della convivenza civile e, soprattutto, delle regole.

Uguale sensibilità è stata mostrata dal mondo politico che, a prescindere dal colore e dagli schieramenti, ha incoraggiato l’amministrazione a non demordere e a proseguire nell’azione di governo. Anche i rappresentanti delle forze politiche saranno presenti alla seduta di sabato prossimo.

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Domani mattina i cinque consiglieri della minoranza si incontreranno per fare le opportune valutazioni sui gravi fatti occorsi al sindaco al vice sindaco ed al consigliere Franco Chilelli

Saranno presenti per Insieme per la Città , Sante Mazzei, Miriam Bruno e Veltri Concetta, per La Nuova primavera Spirito Libero, Sergio Ruggiero e per M5S, Francesca Menichino

Saranno anche presenti altri politici amanteani di varie estrazioni ma tutti estranei alla attuale maggioranza

Le ragioni dell’incontro sono dettate dalla preoccupazione di quanto sta succedendo nella città .

Al termine dell’incontro sarà emanato un breve comunicato.

Amantea 2.11.2014                                       Francesca Menichino, Concetta Veltri, Miriam Bruno

                                                                       Sante Mazzei, Sergio Ruggiero

La nota stampa del comune di Amantea

Dopo il sindaco Monica Sabatino ed il consigliere di maggioranza Franco Chilelli anche al vice sindaco Giovanni Battista Morelli è stata fatta recapitare una busta contenente due proiettili, anch’essi calibro 9.

Il ritrovamento è avvenuto nel corso della mattinata di oggi, domenica 2 novembre, in via Roma.

Sul parabrezza dell’autovettura di uno degli amici più cari dell’assessore al turismo è stata collocata una busta contente le pallottole.

Sulla busta era riportato a chiare lettere il nome di Morelli quale destinatario della particolare missiva. Anche in questo caso, come per i precedenti, la vettura si trovava parcheggiata all’aperto ed era facilmente raggiungibile da chiunque.

Il vice sindaco, prontamente avvisato dell’accaduto, si è recato dai Carabinieri della locale stazione, guidata dal comandante Massimiliano Diamanti sotto il coordinamento del tenente Antonio Villano della Compagnia di Paola. e forze dell’ordine hanno requisito sia l’involucro, sia i proiettili per poi inviare il tutto al reparto d’investigazioni scientifiche ed individuare possibili elementi utili alle indagini.

Di quello che sembra essere l’ennesimo avvertimento ai danni degli amministratori è stato messo a conoscenza anche il procuratore capo di Paola Bruno Giordano che dovrà fare luce sull’intera vicenda.

Come già evidenziato sia da parte del primo cittadino, sia del delegato al personale ed ai servizi cimiteriali, anche il vice sindaco ha offerto massima collaborazione alle forze dell’ordine ed alla magistratura, tenendosi a disposizione per ogni esigenza.

Gli inquirenti nelle prossime ore passeranno al setaccio l’attività amministrativa posta in essere dall’esecutivo e dall’intero consiglio comunale.

L’obiettivo è individuare non solo gli esecutori, ma anche i mandanti dell’azione criminosa.

Da questo punto di vista qualche risposta potrebbe giungere dalle registrazioni effettuate dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza che sono già state acquisite per essere visionate nel dettaglio.

Nelle prossime ore il primo cittadino incontrerà i componenti dell’esecutivo per strutturare le iniziative politiche e sociali da contrapporre a quella che potrebbe configurarsi come un’offensiva chiara e diretta da parte della criminalità organizzata.

Il sindaco ha dichiarato: «Francamente non abbiamo idea di chi può aver messo in atto questi gesti. Noi - ha aggiunto - non ci lasceremo intimorire. Andremo avanti nel nostro lavoro e nella nostra azione amministrativa»

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