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Se apriamo la televisione le TV pubbliche e private ci propinano la guerra tra i partiti, le bugie e fesserie della politica e dell’economia. Insieme i danni del maltempo in Inghilterra, Francia, Danimarca. Ed ancora il freddo, la pioggia e la nebbia in val Padana e sulle Alpi.

Cero non dimentichiamo che le cose ,da Roma in su, vanno molto meglio che da noi in Calabria.
Una Calabria che insieme ai politici bugiardi ed incapaci ha una economia surrettizia, che vive, cioè, solo insufflata abbondantemente da fondi pubblici, una disoccupazione altissima ed irreversibile, al punto che la emigrazione ha ripreso a correre come negli anni 50-60 , una distanza inibitiva di rapporti ed incontri facili, sia economici che culturali, una sanità politicizzata e per questo inefficiente, e tantissimi altri limiti.

 

Ma il Signore è giusto e non dimentica gli ultimi, come fanno gli uomini.

Ed allora ci regala un clima meraviglioso, un sole brillante, un mare eccezionale.

Qualche foto scattate oggi 30 ottobre.

La gente sulla spiaggia a prendere il sole ed a fare i bagni

Nella foto due romani ritornati dopo aver trascorso tutto agosto sulle spiagge amanteane.

Una scorsa al giornale, una chiacchierata e la considerazione che forse non è giusto che si sia solo noi a godere di queste giornate d’incanto.

Ed allora , ehi, voi del Nord (d’Italia e d’Europa) che aspettate a scendere ad Amantea ?

Gli alberghi sono vuoti ( salvo gruppi nutriti di Inglesi, Irlandesi, tedeschi, alcuni dei quali hanno anche comprato casa) ed in bassa stagione.

Scendere ad Amantea anche nei mesi autunnali ed invernali può sembrare una scommessa ma che molto spesso è facile vincere.

Scriveteci se vi torna comodo!

Che mare!

Romani in spiaggia

 

Pubblicato in Italia

L’Europa si autoriconosce unica proprietaria del Mediterraneo e dispone una serie di divieti di pesca che stanno uccidendo la piccola pesca calabrese.

Ormai è quasi tutto vietato.

La pesca del Tonno rosso.

La pesca della rosa marina.

L’uso delle lampare.

L’uso della sciabica.

Le lenze da terra con più di 5 ami.

Ed è di questi giorni che viene reso noto che fino al 30 novembre il pesce spada non si tocca.

Un divieto che riguarda sia i pescatori professionali che quelli sportivi.

E sono proprio le Capitanerie di porto che informano sul decreto direttoriale del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali del 29 febbraio scorso che fino al 30 novembre prossimo vieta la pesca, la detenzione a bordo, il trasbordo e lo sbarco di esemplari di pesce spada.

In particolare, poi, i pescatori sportivi, anche fuori dal periodo di divieto generale, per la cattura di tale specie devono essere in possesso di uno specifico nulla-osta rilasciato dagli uffici delle capitanerie di porto, così come avviene per il tonno rosso.

Nei casi di violazione sono previste pesanti sanzioni: (da 4.000 euro in su per i pescatori professionali e da 1.000 per quelli sportivi, oltre al sequestro del pescato e degli attrezzi.

Nientemeno il divieto è frutto delle raccomandazioni dell’Iccat (International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas), l’organizzazione internazionale di cui è parte contraente l’Unione europea (ed alle cui determinazioni sono dunque vincolati gli stati membri di quest’ultima), che tutela gli stock ittici delle specie oggetto di eccessivo sfruttamento, sia nell’Oceano Atlantico che nel Mediterraneo.

Pensate che la Calabria deve importare il pesce consumato dalla sua popolazione

Insomma l’EUROPA si appropria del mare Mediterraneo, ma non fa nulla quando lo stesso mare diventa teatro di un esodo biblico di migranti africani ed asiatici.

Per questi casi l’Europa non c’entra ed il mare è solo Italiano.

Se l’Europa è questa voglio scendere!

Pubblicato in Calabria

Buona politica e buon giornalismo sono stati i protagonisti di un incontro svoltosi nell’ambito dei “Venerdi letterari” promossi dal Grand Hotel La Tonnara.

Pubblico attento e protagonista . Come poche volte, attesi gli interventi di vari spettatori tra cui Giuseppe Marchese, del consigliere comunale Antonio Rubino e del consigliere della regione Calabria Antonio Scalzo.

Il tema di straordinaria attualità e di fortissimo interesse“ la Calabria:” Tra crisi economica e lavoro che non c’è. Quali risposte dall’Europa”, ha visto la introduzione di Orfeo Notaristefano che ha ricordato i parametri socio economici fortemente negativi della nostra regione nel panorama europeo ed in quello italiano, la fortissima disoccupazione, il calo dei consumi, il collasso delle imprese, il forte abbattimento del PIL regionale.

E’ seguito l’intervento dell’europarlamentare che ha evidenziato come ormai si debbano accettare perfino talune rinunce potestative degli stati europei al fine di ricondurre le linee di sviluppo nell’alveo del più spinto europeismo della stessa.

In questa ottica la possibilità di attrarre conseguentemente gli stessi destini regionali, Calabria compresa.

Certo ha sostenuto Pirillo la Calabria ha incredibili ritardi nell’impiego dei fondi FSE(lui quando era assessore regionale ha impiegato tutti i fondi europei, compresi quelli lasciati dal suo predecessore) ed ovviamente questi ritardi contribuiscono all’arretramento della nostra regione.

In questa ottica di massimizzazione dell’attenzione europea la buona notizia delle prime risorse destinate esclusivamente al lavoro dei giovani, ma anche in questo caso occorre sempre che esista un apparato tecnico- amministrativo e politico regionale che si impegni nella direzione dello sviluppo della Calabria e del lavoro per i giovani.

Tanto più, questo è il messaggio finale di Pirillo, quando la crisi economica è fortissima. In questi casi occorre dispiegare la migliore politica, ad ogni livello, soprattutto quello regionale. La politica in sostanza deve operare al massimo proprio nei momenti difficili : una considerazione che importa riflessioni individuali sulla qualità del governo attuale della Calabria!!! Riflessioni che restano in ognuno di noi!!!

Riceviamo e pubblichiamo il seguente apporto culturale :

“Ci sono politologi illuminati, in Europa e negli Usa, che studiano i problemi attuali dell’Europa e del Mondo per capire come l’Europa ed il Mondo si evolveranno e soprattutto quale sarà lo sviluppo possibile delle sue micro e macro aree.

Moltissima attenzione viene data al mediterraneo che è già stata culla della civiltà, ma che sembra possa diventare culla delle civiltà

Quale posto al mondo infatti ha tre continenti che si affacciano sulle sue rive?

Quale posto al mondo ha tanti Stati affacciati alle sue coste?( Spagna, Francia, Italia, Grecia, Albania, Montenegro, Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Malta, Gibilterra, Monaco,Turchia, Siria, Libano,Israele, Palestina, Egitto,Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Ceuta)

Quale posto al mondo ha più di 79 Atenei, appartenenti ai paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo ?(Unione delle Università del Mediterraneo (Unimed) fondata nell’ottobre del 1991)

Tra i tanti il politologo tedesco Claus Leggewie autore del volume uscito in Germania: “Zukunft im Süden” che in tedesco significa “Futuro al Sud”.

Sono in tanti a dire “Basta con l’eurocentrismo, l’Europa guardi al Mediterraneo”ed a sapere che è “ “Il Mediterraneo che salva l’Europa”.

Forse per questo tanti hanno un insano appetito per l’Italia! Chi altri se non l’Italia può essere ponte tra l’Europa ed il Mediterraneo?”

Pubblicato in Mondo
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