Amantea, aveva ragione Orofino: Cappelli alla fine si è dimesso davvero
Si. Aveva ragione Paolo Orofino che ha anticipato la notizia a ben prima del giorno delle reali dimissioni.
Si legge su Miocomune che “Alla base dei dissidi, fra l'altro, il prolungamento in servizio di due impiegati vicini alla pensione”
Non solo, ma l’articolo continua sostenendo che “ Nella lettera si fa riferimento anche all'ultima discussione dai toni tutt'altro che pacati avuti con l’assessore Sante Mazzei. Si riferisce di un violento attacco verbale, con pesanti ingiurie pronunciate alla presenza del sindaco e dei dipendenti comunali. Un riferimento anche alla frase lanciata dall'assessore Mazzei: “O lui o me”.
Ed infine sempre Miocomune aggiunge che “Cappelli rivendica la paternità politica del project-financing sul porto. «Ritenevo – scrive Cappelli al sindaco Tonnara - dopo tanti anni di disinteressato impegno, di meritare ben altra considerazione da parte tua. In questo clima avvelenato dalla presenza di persone che vogliono solo distruggere e non costruire, non c’è più posto per me».
Proprio questa ultima riflessione offre l’occasione per ritenere che la questione delle dimissioni essendo sottesa da un clima di “distruttori e non di costruttori” potrebbe anche risolversi in positivo nella misura in cui il Sindaco Tonnara, paziente rifinitore di questioni “umane” riuscirà una volta ancora a ritrovare per la sua Giunta la serenità che si è avuta finora.
In sostanza un chiarimento ed una stretta di mano appaiono possibili e, per taluni versi, doverosi se come dice Cappelli questa giunta intende costruire.
Porsi sul crinale della distruzione non serve alla città!
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Aveva ragione chi pensava che la vicenda del prolungamento del servizio dei dipendenti Sabatino e Zucco fosse in realtà un falso problema e che dietro ci potesse essere altro?. Non è dato sapere, ma forse, come diceva la buonanima, a pensar male spesso ci si indovina.
E prima di tutto lo aveva capito la “penna”, Paolo Orofino il cui intuito giornalistico ha avuto una seppur non necessaria conferma proprio stasera.
Ed, infatti, stasera, puntuale agli appuntamenti importanti, ( intuito?) si aggirava come una “faina” intorno al municipio. Auspice, forse, quel “foriero”, che, al tempo, più che una considerazione, era una forte sensazione.
Un caso, questa presenza? Certamente ,no! Non è da lui. Mestiere, professionalità, istinto, invece. Ed è così che lui è diventato inconsapevole valvola di sfogo di Marcello Socievole e di Sante Mazzei piombati giù dalla sala consiliare dove si svolgeva una importantissima riunione politica sul PSC( il Piano Strutturale Comprensoriale) e che erano fortemente arrabbiati( il termine esatto è un altro, che non è opportuno ripetere) contro l’assessore Cappelli.
Ma di questo leggerete domattina su Il Quotidiano.
Intanto cogliamo che Socievole è andato via dopo aver proferito considerazioni che, ci dicono, siano difficilmente ripetibili verso l’assessore Cappelli.
Mazzei, invece, che non sembra sia stato da meno, è rimasto in piazza davanti al Bar a parlare con Paolo Orofino e Antonio Rubino.
Già perché il tutto è avvenuto presente Salvatore Pirillo mentre fuori dal municipio stazionava come d’abitudine Rubino
Può anche darsi che tutto si risolva in un nulla di fatto, con scuse dell’uno o dell’altro se non reciproche, ma può anche darsi che la vicenda non riesca ad essere ricomposta dal “risanatore” per antonomasia che è Tonnara, nel qual caso ci saranno epiloghi politici. Una storia, anche questa, foriera di novità.
Quali difficile dire.
Ma, al contrario, forse ha ragione chi pensa che questa vicenda troverà soluzione appena si risolverà il problema del prolungamento del servizio dei dipendenti Sabatino e Zucco; od almeno di uno dei due.
A domani quindi. Dopo la lettura de Il Quotidiano altre riflessioni.
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Lo si era letto su “Il Quotidiano” che stasera ci sarebbe stata la riunione decisiva alla ricerca di una mediazione tra le parti in causa, perfettamente descritte dalla penna di Paolo Orofino, ritornato in campo, dopo una lunga assenza sui fatti di Amantea , con la “bomba” della querelle relativa alla proroga di Sabatino e Zucco.
E che la questione abbia un interesse vitale lo denota proprio la presenza stasera in Corso Umberto primo, giusto sotto la casa comunale, del giornalista in questione.
In attesa di che cosa? Un attento giornalista come lui davvero pensa ad una crisi della giunta Tonnara ? Sarebbe ben strano. Una giunta fortemente coesa ed inattaccabile è ben difficile che non trovi una soluzione ad una vicenda che almeno finora sarebbe stata facilissima da risolvere. Né esiste alcuna opposizione in grado di scuoterla!
In fondo la posizione di Cappelli, Carratelli e Tempo è giustificabilissima; basta usare per Zucco lo stesso metro che si usa per Sabatino, così da dimostrare che non si usano due pesi e due misure.
Né ha alcuna logica la giustificazione di gemellare il nuovo ragioniere ed il vecchio per trasferire abilità e conoscenze: se davvero questa fosse stata la logica si sarebbe dovuto almeno bandire il concorso. E proprio il fatto che non sia stato bandito è la palese dimostrazione della illogicità dell’assunto che concorre a far ritenere il futuro vincitore del concorso un inidoneo che senza il bastone del vecchio non è capace di fare il suo lavoro!
Ma forse la presenza del professionista del giornalismo amanteano ha una giustificazione diversa; sembra che questo tallonare vicenda e protagonisti voglia giungere prima degli altri e meglio degli altri ad un evento che potrebbe anche essere foriero.
A domani allora , per comprare di buon mattino Il Quotidiano
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