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Il neo presidente della provincia di Cosenza inaugura il nuovo corso dell’ente provincia ed incontra il Prefetto Tomao.

L’incontro tra Franco Iacucci, presidente della Provincia di Cosenza, ed il Prefetto Gianfranco Tomao, è avvenuto ieri mattina, 3 febbraio, negli uffici di Piazza 11 Settembre.

Cordiale il colloquio.

Come riporta il comunicato stampa “La visita di Iacucci al Prefetto apre un ciclo di incontri finalizzati ad allacciare rapporti di proficua collaborazione con autorità ed enti locali, inaugurando un nuovo corso per la Provincia, scandito dal dialogo, dall'apertura verso l'esterno e dalla cooperazione istituzionale.”

Il presidente Iacucci, poi, si è intrattenuto con il rappresentante del Governo, al quale ha illustrato sinteticamente i punti salienti del suo programma, soprattutto per quanto concerne i settori di specifica competenza dell’amministrazione provinciale.

E’ stata inoltre valutata l’opportunità di rendere ancora più incisiva l’azione della Polizia Provinciale, in coordinamento con gli altri corpi operanti sul territorio, in particolare per la prevenzione ed il contrasto dei reati di tipo ambientale.

Ci sembra, questa opportunità, una ottima cosa in particolare per la possibile ed invocata lotta all’abbandono dei rifiuti proprio lungo le strade provinciali.

Chi altri infatti se non la polizia provinciale deve tutelare le strade della provincia?

Ricordiamo che il Corpo venne fortemente voluto dal Presidente della Provincia, on. Gerardo Mario Oliverio, ed istituito nel 2005

Tra le sue competenze rientra la polizia amministrativa, stradale, giudiziaria, di pubblica sicurezza, ma soprattutto l’ambiente

Siamo certi che con Iacucci presidente vedremo meno foto auto celebrative e più sanzioni ambientali, che chiediamo sin d’ora siano pubblicate sul sito della provincia a riprova della azione sul territorio..

Pubblicato in Cosenza

Certe volte i comunicati stampa rivendicano meriti impropri.
Altre volte, invece, ci riempiono di sciocchezze.
Ci scuseranno ma è così. Ecco il perché del titolo di questo articolo.

 

Avevamo anticipato che Nove personalità della provincia di Cosenza sarebbero state insignite con i titoli di commendatori e cavalieri dell’Ordine Emerito della Repubblica Italiana e così è stato.

 

La cerimonia di attribuzione degli attestati si è svolta nella sala degli stemmi del Palazzo Arcivescovile.

I titoli sono stati consegnati dal Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao.

Presente anche l’Arcivescovo Francesco Nolè oltre a numerosi sindaci del comprensorio.

Premiata la giornalista Rai Annarosa Macrì, per lungo tempo collaboratrice di Enzo Biagi; Antonella Lando, assistente sociale presso il Nucleo Operativo Tossicodipendenza;

Pierfrancesco Lincol, istruttore responsabile dei procedimenti della Polizia Municipale di Carolei; Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza.

Il docente Giacinto Ciappetta;

Leonardo Pasquale Greco, dirigente scolastico in pensione;

Ernesto Tarsitano, cancelliere capo in pensione, al quale la pergamena è stata consegnata dal procuratore Mario Spagnuolo

Antonio Cassano, luogotenente di Amantea delle Fiamme Gialle, premiato dal comandante provinciale della Guardia di Finanza Marco Grazioli e dal sindaco di Paola Ferrari;

Al sindaco Ferrari ha fatto eco il sindaco Sabatino la quale ha dichiarato:

«Come sia elevata la preparazione e la professionalità delle forze dell’ordine che operano sul comprensorio nepetino non è dimostrato soltanto dalle operazioni brillantemente condotte e da un’attività investigativa e di controllo di altissimo livello, ma anche dal valore complessivo di tanti uomini e donne che hanno scelto di servire lo Stato dal basso, indossando una divisa e adoperandosi per garantire sicurezza e tranquillità. L’onorificenza concessa al comandante della Tenenza delle Fiamme Gialle di Amantea, Antonio Cassano, è una sorta di certificazione dell’attenzione che i militari e gli agenti hanno nei confronti del territorio che necessita della loro presenza ed impegno».

«Al comandante Cassano è stato conferito il titolo di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana. Un traguardo raggiunto con fatica, lavorando quotidianamente per consentire all’illecito di emergere, premiando chi agisce nell’onestà».

«Il fatto che tale onore sia toccato ad un esponente di rilievo della Guardia di Finanza è evidentemente un segno del destino. Questo lieto evento potrà essere certamente indirizzato per aprire un confronto sereno e costruttivo tra la città ed i vertici delle Fiamme Gialle, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni, allo scopo di ricercare insieme quello che è uno dei tanti elementi che ci unisce: il bene comune. Come sindaco non posso dunque che esprimere, anche a nome della città, le mie più vive congratulazioni al comandante Antonio Cassano, con la speranza che il suo lavoro possa ancora e per lungo tempo essere al servizio della comunità».

 

Filippo Polito, comandante della stazione carabinieri di Lago, premiato del sindaco del comune di Lago;

Al sindaco di Lago s’ è unito il sindaco di Amantea la quale ha dichiarato

«In questo scenario di massima cooperazione con le forze dell’ordine rivolgo il mio personale apprezzamento e quello dell’intera comunità al comandante dei Carabinieri di Lago Filippo Polito che nella sua città d’origine, Pomigliano d’Arco, è stato nominato Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana. Polito ha prestato servizio anche ad Amantea mettendo in mostra non solo coraggio e determinazione, ma anche quell’umanità e quello spirito di servizio che caratterizza da sempre la Benemerita. A lui e alla sua famiglia gli auguri di tutti gli amanteani».

Locandina PaccheroInterverrà anche il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, alla sesta edizione del Pacchero d’argento che si svolgerà a Paola, venerdì prossimo 18 settembre.

 

Il premio, ideato da Salvatore Magarò, presidente dell’Associazione Più di Cento – Tana per la legalità, sarà conferito per il loro impegno nel contrasto alla criminalità organizzata e alla illegalità, all’Arcivescovo di Reggio-Bova Giuseppe Fiorini Morosini, a Vincenzo Linarello, presidente del Consorzio sociale Goel, a Domenica Cacciatore, già dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Corrado Alvaro di San Luca, a Salvatore De Siena, leader del Parto delle Nuvole Pesanti.

 

Saranno inoltre presenti il Questore di Cosenza Luigi Liguori, il Comandante Provinciale dei carabinieri Giuseppe Brancati, il comandante provinciale della guardia di finanza Marco Grazioli, La manifestazione sarà introdotta dai saluti del sindaco di Paola Basilio Ferrari e di Giovanni Marzullo, segretario Cisl territoriale Tirreno cosentino.

 

Il pacchero d’argento è realizzato ed offerto dalla gioielleria Carillon di Castiglione Cosentino. La manifestazione si svolgerà in Piazza IV novembrecon inizio alle ore 20.30.

 

Una seconda cerimonia è in programma il 26 settembre a San Pietro in Guarano, con Simona Dalla Chiesa che riceverà il premio dal colonnello Francesco Ferace, comandante dell’antifalsificazione monetaria dei carabinieri.

Pubblicato in Paola

Perviene e ne diamo pubblicazione il seguente comunicato stampa:

“Limita gravemente la democrazia la presenza ingiustificabile, nella ragioneria comunale di Amantea, del padre dell’attuale sindaco, Monica Sabatino”.

Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, che nel pomeriggio di oggi ha in proposito incontrato il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, denunciando, assieme alla consigliera comunale Cinque stelle Francesca Menichino, il fatto che il padre del sindaco di Amantea non sta affiancando nessuno nella ragioneria, come invece vuole la normativa per i funzionari collocati in pensione ma titolari di incarico gratuito.

La parlamentare e la consigliera Cinque stelle accusano: “Non è consentito che Sabatino padre si comporti come se fosse ancora un funzionario municipale in attività, partecipando di fatto ad attività amministrative”.

Altro capitolo affrontato dalle due esponenti del Movimento 5 stelle nell'incontro odierno col prefetto di Cosenza è stato il comportamento del segretario comunale di Amantea, Maria Luisa Mercuri, per verificare il quale Nesci annuncia iniziative alla Camera.

La parlamentare presenterà anche un esposto alla procura, per accertare eventuali responsabilità nell'adozione di atti municipali.

Nesci e Menichino concludono: “Ci auguriamo che sia anzitutto la Prefettura di Cosenza a segnalare alla magistratura la situazione che oggi abbiamo illustrato al prefetto Tomao, perché vi sia un pieno controllo di legalità.

Il contesto di Amantea merita attenzione, anche perché lì sono in corso delicati accertamenti della Dda di Catanzaro, legati alla stabilizzazione di vigili urbani precari”.

Pubblicato in Politica

Chiude così, con una fortissima affermazione la nota di Francesca Menichino del M5S.  Quasi che anche lei, come tanti, ne avesse un dubbio, non amletico, ma un dubbio corroborato da dati di fatto, un dubbio confermato dal ritardo negli interventi e dalla eccessiva discrezione degli interventi.

 

A che serve infatti lasciar “trasparire” una telefonata , di cui si parla, fatta dagli uffici della Prefettura di Cosenza, alla segretaria Maria Luisa Mercuri, nella sua qualità di dipendente del Ministero dell’Interno che segnalava( ove ce ne fosse bisogno) la non legittimità dell’incarico di Peppe Sabatino nell’Ufficio di staff, se tanto il rimedio della pezza messa allo strappo è ancora peggiore del danno?

Ora che cosa si aspetta in Prefettura per intervenire questa volta nella dovuta forma sostanziale che ne parlino quei pochi coraggiosi amanteani i quali, come Andrea Ianni Palarchio, Gigino el Tarik e Francesca Menichino (un altro parla ma non lascia comunicati), non temono reazioni?

Che cosa aspetta il Ministero per inviare ispettori capaci di “leggere” le carte, come invocava la senatrice Lo Moro”

Tanto, si sa, a giorni verrà ad Amantea “ Chi l’ha visto” per cercare la opposizione politica.

Ed , allora, ecco la dura reprimenda della Menichino:

“Che dietro la candidatura a sindaco di Monica Sabatino ci fosse l’ombra lunga e ingombrante del padre, ragioniere dell’Ente da quarant’anni, era più che ovvio.

Che il comune di Amantea fosse gravemente malato di familismo è un altro fatto acquisito e risaputo.

Ma che si arrivasse a tanto, a studiare e a cercare ogni stratagemma con sembianze di legalità per mantenere al posto di ragioniere chi è stato collocato a riposo è una situazione inaccettabile e vergognosa.

Che non fa onore a chi la pone in essere, sindaco e sodali, a chi la consente e la organizza, segretaria dell’ente, ed al ragioniere stesso che invece di rimanere arroccato sulle proprie funzioni avrebbe dovuto cercare di trasmettere, e già da molto tempo, le proprie competenze al successore da assumere attraverso pubblico concorso che era stato programmato già con una delibera del giugno del 2013, la stessa che, riteniamo illegittimamente, prorogava di 20 mesi la sua permanenza in comune.

Ed invece in un anno e mezzo il concorso non è stato ancora espletato, il decreto n. 90 ha costretto il responsabile del settore finanziario al collocamento a riposo a partire dal 1° novembre scorso, mentre “qualcuno “ studiava il metodo per farlo rimanere non solo in comune ma esattamente nelle sue funzioni.

Prima con la delibera 187 del 4 novembre che lo collocava a titolo gratuito nell’ufficio dello Staff del sindaco, situazione la cui già chiara illegittimità è stata esplicitata esattamente un mese dopo dalla circolare n. 6 del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione http://www.funzionepubblica.gov.it/media/1209105/circolare_6_2014.pdf .

E poi con la delibera 226 del 12 dicembre con cui Sabatino esce dallo staff e viene collocato ad “accompagnare nuovi incarichi di posizione organizzativa”, cioè la dott.ssa Mercuri .

Ma si dà il caso che la dott.ssa Mercuri non sia titolare di un nuovo incarico, e non ricopra posizioni organizzative, anzi ricordiamo alla dott.ssa Mercuri che ella non è dipendente del Comune ma del Ministero dell’Interno, e che solo temporaneamente svolge le funzioni dirigenziali nel caso che il comune sia privo dei relativi responsabili.

Ma se è prevista per legge questa sorta di “sostituzione temporanea” in capo al segretario si dovrebbe ritenere che sia capace di svolgerla senza aiuto di nessuno.

O si ritiene che la segretaria non sia all’altezza?

Da tutto ciò emerge una certezza: questa amministrazione ritiene di non potere fare a meno del ragioniere Sabatino, e cerca ogni strumento possibile per mantenerlo illegittimamente al suo posto.

Adesso però il M5S dice basta: ricordiamo al Sindaco il doveroso rispetto della legge, alla segretaria il suo compito di garantire la conformità dell’azione amministrativa allo statuto, alle leggi e ai regolamenti e a tutti i cittadini che ancora vanno in comune a parlare con il ragioniere di pretendere il rispetto dei propri diritti, primo fra tutti quello di avere un ragioniere che sia tale al Comune di Amantea.

Che ormai, in questa situazione, ci sembra alla deriva, come se fosse “una nave senza nocchier in gran tempesta”.

Ci rivolgiamo al Prefetto perché intervenga e restituisca così ai cittadini la possibilità di fidarsi ancora delle istituzioni, fiducia messa ormai a durissima prova.

Perché lo Stato, se c’è, deve fare sentire la sua presenza.

Pubblicato in Primo Piano

Il problema è sempre quello della presenza negli uffici ed affari del comune dell’ex dirigente comunale dr Giuseppe Sabatino, contestualmente anche padre del sindaco Monica Sabatino.

 

Un problema (nella accezione più lata di preoccupazione, grana, grattacapo, questione, seccatura) per qualcuno, un non-problema per talaltri.

Un’ eccezione alle regole per la “opposizione”, un’opportunità ordinaria, se non una necessità, per la maggioranza.

Ma la verità è che la maggioranza del mondo, presa da ben altre preoccupazioni, di questo problema-nonproblema se ne frega.

Qualcuno ne parla, pochissimi ne scrivono, molti pensano che “così fan tutti”!

Tra i pochissimi che ne scrivono il dr Ianni Palarchio Andrea che si è fatto carico di sostituire a coloro che dovrebbero essere la opposizione istituzionale e tale non sono.

 

Ed ecco cosa scrive:

“ Come ho più volte avuto modo di scrivere secondo il D.L. 90/2014 convertito in legge 114/2014,

alla quale successivamente si è aggiunta la Circolare esplicativa del ministero della Funz. Pubbl. n.

6/2014, il Dott. Sabatino non poteva essere un componente dello staff del Sindaco.

Egli in termini di legge non poteva rivestire un ruolo d 'indirizzo e di controllo in materia di bilancio e programmazione gestionale delle risorse ma avrebbe potuto esclusivamente AFFIANCARE IL NUOVO TITOLARE DELL'UFFICIO che precedentemente dirigeva.

L'amministrazione comunale, prendendo atto della circolare esplicativa emanata dal ministero,

attraverso la delibera 226 del 16 Dicembre 2014 ha modificato la composizione dello staff, escludendo il Dott. Sabatino dallo stesso e assegnandolo al ruolo di collaboratore della Dott.ssa

Mercuri attuale responsabile dell'area economica finanziaria.

Rammentando che la Dott.ssa Mercuri oggi al comune svolge un servizio part-time, avendo assegnate solo 16 ore settimanali, e ricordando che oltre a rivestire il ruolo di supplente del Responsabile Ragioneria e del Responsabile Tributi e' la Segretaria Generale dell'ente.

Visto che la circolare sopracitata ci dice esplicitamente che l'assunzione a titolo gratuito può essere fatta per far si che il dipendente in quiescenza trasferisca le proprie conoscenze e competenze al titolare del servizio .

Visto che ad Amantea alla data odierna non c'è nessun titolare mi chiedo:

A chi il Dott. Sabatino sta trasferendo le proprie conoscenze e competenze ?

Come è possibile garantire il servizio se il responsabile ha solo 16 ore settimanali e nello stesso

tempo deve ricoprire anche il ruolo di Segretaria Comunale e Responsabile Tributi ?

Può il Dott. Sabatino essere presente quando la Dott.ssa Mercuri manca ?

Non sarebbe stato più giusto e corretto aspettare un vincitore di concorso che diventasse titolare

dell'area economica finanziaria per farlo eventualmente affiancare?

Oggi più che mai posso sicuramente affermare che questa amministrazione verrà ricordata oltre

che per i refusi anche per i grovigli amministrativi in cui da sola si è accartocciata facendo

diventare vittima di tutto la Città .

Mi auguro che se ne stiano rendendo conto.

Qualcuno invece si sta chiedendo cosa sia venuto a fare il sig Prefetto d Amantea rassicurando la città con le sue affermazioni sul “principio” del verbo della legge e della legittimità che non sembra aver attecchito ed aver fatto molta strada.

Pubblicato in Politica

Potrebbe essere la sintesi dell’assemblea pubblica svoltasi oggi 26 novembre 2014 presso la sede della Confcommercio di Cosenza alla quale hanno preso parte il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, il Comandante dei Carabinieri della provincia di Cosenza, Giuseppe Brancati, le Associazioni provinciali dei consumatori ed i presidenti delle associazioni territoriali e di categoria provinciali, gli ordini professionali dei commercialisti e dei consulenti del lavoro e che si è aperta con gli interventi, in diretta streaming nazionale, del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e del Ministro dell'Interno, Angelino Alfano e del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

 

L’iniziativa è stata incentrata sugli effetti negativi delle attività criminali sulle imprese del terziario.

La recessione, che non ha risparmiato nessun settore e territorio, i cui effetti continuano a colpire le imprese, ha acuito i fenomeni illegali, amplificando le azioni della criminalità organizzata e la percezione di insicurezza dei territori.

Ma ecco i numeri dell’illegalità in Calabria come tratti dall’indagine Confcommercio – GfK Eurisko sui fenomeni criminali, e dalla quale emergono anche quest’anno dei dati allarmanti.

In Calabria gli imprenditori entrano in contatto con la criminalità con più frequenza (33%) rispetto alla media nazionale (15%).

Si percepisce maggiormente la presenza dei fenomeni criminali, per 1 imprenditore su 4 i livelli di sicurezza sono peggiorati e le aziende sono sempre più esposte all’attenzione delle organizzazioni criminali.

Per il 68% degli imprenditori calabresi il fenomeno maggiormente dannoso è rappresentato dai venditori abusivi, seguito dalla contraffazione (51%) e dai furti (43%).

Il 52% degli imprenditori ha subito esperienze di taccheggio nella propria attività.

Le problematiche maggiori che gli imprenditori riscontrano sul territorio sono: presenza di venditori abusivi (63%), negozi sfitti (40%), presenza di nomadi (28%), presenza di tossicodipendenti (14%), spaccio di droga (8%).

Le misure messe in atto per la sicurezza della propria impresa per contrastare racket e criminalità sono: telecamere/impianti d’allarme (32%), assicurazione (20%), vigilanza privata (14%), vetrina blindata (12%), denuncia alle autorità (15%), rivolgersi alle associazioni di categoria (13%)”. Sembra non sia più tempo di parole

Pubblicato in Cosenza

prefetto TomaoSvoltare per cambiare: “Non è possibile che queste intimidazioni non abbiano uno o più obiettivi”.

Lo dice l’onorevole Doris Lo Moro, nella sua qualità di Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, ed a conclusione del suo applaudito intervento, svoltosi giorno 8 novembre durante il consiglio comunale di Amantea avente ad oggetto “Discussione sui gravi fatti intimidatori subiti dal sindaci e dagli amministratori” .
Ed immediatamente prima aveva affermato che “ Non è possibile che partano 4 lettere intimidatorie e non si trovi una ragione”.
Ma aveva anche evidenziato che “ Il punto delicato che sollevano i prefetti nelle pubbliche audizioni della commissione è che c’è scarsa collaborazione nelle indagini”.
E per questo dopo aver assicurato che in commissione “Non ignoreremo il caso di Amantea”, aveva aggiunto:“ Invito l’amministrazione di Amantea nella sua interezza, consiglio comunale, amministrazione ed esecutivo, a fare una verifica seria sugli atti che si stanno portando in questo momento a compimento perché una matrice degli atti intimidatori ci deve essere”.
Si vede in queste parole la stoffa dell’ex magistrato penale , attività che Doris Lo Moro ha volto in Roma.
Poi, conclude chiarendo che “Voglio poter dire di aver partecipato ad un consiglio comunale che nella sua interezza, maggioranza e minoranza, su questa vicenda vuole fare chiarezza”.
E chiude con un forte invito : “ Gli atti dell’amministrazione devono essere messi disposizione”, un invito diretto da un lato anche agli investigatori , dall’altro agli amministratori.
Dalle carte, cioè, le ragioni della intimidazione e la verità sulle intimidazioni.
Perfettamente coincidente l’ intervento del Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, anche egli presente nel medesimo consiglio , durante il quale ha avuto modo di sostenere che legalità significa rispettare le regole, attuare le regole, anche le più semplici.
Una presenza quello del Prefetto che dimostra che lo Stato c’è ,come sostenuto quando ha affermato che “ Ho aderito all’invito – ndr del Sindaco- perché anche a livello visibile, di immagine, si sappia che lo Stato c’è, non solo su questo palco ma anche ai livelli più elevati”.
Ma lo Stato c’è continua il Prefetto non solo quando adotta “ misure dirette a fronteggiare la situazione e questo a prescindere da quella che è l’attività della magistratura e della polizia giudiziaria che faranno, ne sono sicuro, luce su questi atti”, ma soprattutto quando dichiara che “:È necessario , quindi, che si sviluppi una cultura della legalità , che ci sia la consapevolezza e la convinzione che si affermi soltanto attraverso il rispetto delle regole, parlo di regole e non soltanto di norme penali”.
Parole decise e forti concluse con un insegnamento ricco e pregno di saggezza istituzionale oltre che umana :” Legalità significa rispettare le regole, attuare le regole, anche le più semplici , e deve essere questa una scelta, una consapevolezza che poi che ci fa andare a testa diritta , senza scendere a compromessi”.
Dopo il consiglio il Coordinamento provinciale di Libera-Associazioni, “Roberta Lanzino” presente in consiglio comunale straordinario ha auspicato che il “Comune collabori lealmente con le Forze dell’Ordine e la Magistratura nelle indagini finalizzate a punire gli autori di questo intollerabile attacco alla democrazia e che i beni confiscati alla criminalità locale e affidati al Comune possano essere restituiti alla comunità con celerità e trasparenza”.
Ma conclude dichiarando che “ In linea generale, è nostra convinzione che un’amministrazione ha il dovere di scegliere col massimo rigore i propri collaboratori tra quanti non abbiano e non abbiano mai avuto legami familiari o economici con gruppi criminali in genere, o che non abbiano mai abusato di fondi pubblici o che non si siano mai macchiati per fatti di corruzione.
In secondo luogo, nelle proprie scelte politiche deve sempre privilegiare i valori della giustizia e dell’equità anche, se necessario, a discapito di quello dell’economicità.
Troppe volte-aggiunge Libera-, col pretesto del massimo ribasso, si è chiuso un occhio sulla qualità di appaltatori di opere o servizi.
In ultimo, ma non per importanza, appare essenziale ai fini della credibilità pubblica che tutti i procedimenti istituzionali (siano essi assunzioni, conferimenti d’incarico o committenze) siano improntati alla massima trasparenza, in modo da rendersi impermeabili ad ogni pressione clientelare o nepotistica”.
“Solo così si potrà riconquistare la fiducia, la stima, la solidarietà viva e visibile da parte di quei lavoratori e cittadini, la cui assenza, in consiglio, ha pesato molto di più delle pur importanti presenze istituzionali”.
Come dice il sindaco Sabatino, questi fatti siano occasione di riflessione per tutta la città e, possiamo aggiungere noi, di svolta per la ricerca della giustizia attraverso la correttezza dei comportamenti sociali politici ed amministrativi.

Pubblicato in Cronaca
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