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CamporaL’altro giorno il Consiglio Regionale della Calabria ha approvato la proposta di Legge Graziano per la modifica dei territori di Amantea e di Serra d’Aiello. Così Campora San Giovanni, la popolosa Frazione di Amantea si separerà da Amantea e nascerà un nuovo Comune “Temesa”.

Subito Luigi Socievole capolista della lista “Cambiamo rotta” si è fatto sentire ed è pronto a ritirare la sua candidatura a Sindaco di Amantea e la lista che lo sostiene. In un post su Facebook, amareggiato, ha definito il provvedimento regionale “Una pagina triste per la nostra comunità”. Ha invitato la lista avversaria “Nea Polis” capeggiata da Vincenzo Pellegrino di assumere la stessa posizione per protestare apertamente contro il comportamento assunto dalla Regione Calabria. Ha perfettamente ragione il candidato Sindaco Socievole. Domenica prossima 12 giugno, dopo due lunghi anni e mezzo di commissariamento del Consiglio Comunale di Amantea per infiltrazioni mafiose, si voterà finalmente per eleggere il nuovo consiglio comunale e il nuovo Sindaco e la Regione Calabria poteva aspettare almeno una decina di giorni per prendere quella decisione. Ha altresì ribadito che la Commissione straordinaria che attualmente governa la città è stata insensibile al grido di dolore dei cittadini amanteani. Non solo non ha ritenuto di dover esprimere alcun parere, ma, sebbene invitata, non ha nemmeno partecipato all’audizione della Commissione Regionale.

Caro Gigino, caro Vincenzo, se Campora San Giovanni, Frazione di Amantea, dovesse con il referendum staccarsi dalla nobile cittadina, sarebbe un duro colpo, una ferita profonda difficilmente rimarginabile. Mettetevi d’accordo, protestate, scendete in piazza, occupate pacificamente il Consiglio Regionale, fate sentire la vostra voce, la voce degli uomini liberi amanti della pace e della libertà. Perché tutta questa fretta? Non si poteva aspettare ancora un po’? Amantea sta vivendo ore difficili, domenica i cittadini andranno a votare. Ore tristi e buie si abbatteranno sui destini di una cittadina a noi tanto cara che ha dato i natali ai nonni paterni, al mio caro papà emigrato negli U-S-A-

La proposta di Legge reca il numero 54/12 ed è stata approvata quasi all’unanimità. Ora spetta al Presidente della Regione On. Occhiuto con proprio decreto indire nell’arco di 90 giorni un referendum, al quale, però, parteciperanno solamente i cittadini di Campora San Giovanni e di Serra d’Aiello escludendo quelli di Amantea. Stando così le cose il referendum dovrebbe raggiungere sicuramente il quorum richiesto e così Campora San Giovanni avrebbe finalmente la sua agognata separazione da Amantea. Secondo il Consigliere Graziano l’Assemblea ha scritto una bella pagina di democrazia partecipata, avendo recepito e concretizzato con coraggio e determinazione le istanze di una battaglia civica che nel territorio del basso  Tirreno cosentino si protrae da anni e che aveva solo necessità di essere recepita e normata.. Bene, ora si andrà a votare. Ma davvero i cittadini di Campora San Giovanni vorranno staccarsi da Amantea per poi unirsi ad un piccolissimo comune come Serra d’Aiello? On. Graziano mi saprebbe spiegare meglio quali sarebbero le attinenze importanti sia nel contesto storico-culturale che dell’assetto urbanistico infrastrutturale del territorio di Campora San Giovanni e di Serra d’Aiello? Usi, costumi, tradizioni sono diversi di quelli di Amantea.Il grande Totò direbbe:- Ma per piacere, non mi faccia ridere!- Si vede che Lei non conosce il territorio amanteano e che è intervenuto, forse, presentando la proposta di Legge, per motivi elettoralistici e per accontentare qualche cittadino camporese che conta ed è portatore di tanti voti. Un grande uomo politico che Lei dovrebbe conoscere diceva:- A pensare male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca-. Un certo Luigi Rubino su Facebook ha postato:- Suggeriamo all’On. Graziano di fare proposte serie e concrete per migliorare le condizioni dei calabresi e non di proporre leggi personali per soddisfare gli appetiti di Iacucci. Non faccio commenti.

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AmanteaIl prossimo 12 giugno si voterà per il rinnovo dei Consigli Comunali e per le elezioni dei Sindaci in molti comuni calabresi. Si voterà finalmente ( era ora dopo due anni di commissariamento del Consiglio Comunale) anche in Amantea dopo due lunghissimi anni di Commissariamento perché il Consiglio Comunale democraticamente eletto era stato sciolto dal Ministero degli Interni per presunte infiltrazioni mafiose. E non è stata la prima volta. Anche il caro indimenticabile amico Tonnara dovette subire la stessa sorte, poi però riabilitato. Dopo il voto verrà il bello. La Frazione di Campora San Giovanni vuole staccarsi da Amantea e chiede di legarsi al vicino Comune di Serra d’Aiello, molto ma molto più piccolo di Campora stessa. La guerra di secessione non è incominciata adesso ma da diversi anni, tanto è vero che proposta dal Consigliere Regionale Graziano ora è approdata in Consiglio Regionale per essere discussa e approvata. Ma perché questa popolosa Frazione vuole staccarsi da Amantea e unirsi ad un Comune così piccolo, piccolo, come Serra d’Aiello, che dopo aver perso l’Istituto Papa Giovanni XXIII° non ha davvero nulla da offrire? I motivi potrebbero essere tanti. Quello più importante, secondo i residenti della popolosa frazione, è la situazione debitoria del Comune di Amantea. Il Comune di Serra d’Aiello è favorevole all’annessione di Campora. Infatti la prima richiesta è partita da una Associazione “Ritorno alle origini di Temesa”. Successivamente il Comune di Serra d’Aiello ha votato all’unanimità l’avvio dell’iter di annessione del territorio della Frazione Amanteana. Ora spetterà alla Regione Calabria prendere una definitiva decisione. Ricordiamo che Campora San Giovanni è una Frazione molto popolosa, molto ma molto più popolosa di tutti i Comuni del Circondario di Amantea (vedi San Pietro in Amantea, Lago. Aiello Calabro, Cleto, Serra, Belmonte Calabro, Longobardi). Comprende finanche il Porto ubicato nello specchio d’acqua antistante la frazione e importanti infrastrutture, la zona industriale collocata all’interno dell’area ex PIP- Se davvero Campora dovesse staccarsi da Amantea, la bella, la gloriosa, la nobile cittadina, la perla del basso Tirreno cosentino, riceverebbe danni incalcolabili, perderebbe di prestigio senza calcolare i danni finanziari per il mancato introito di tasse, oneri e concessioni legati alla gestione del porto e gettito fiscale da parte delle imprese presenti nell’area ex Pip. Ma non è tutto. Amantea diventerebbe tutto ad un tratto un paesello visto che quasi la metà della popolazione vive nella Frazione e nel suo circondario. Della questione si è interessato ultimamente anche l’On. Antonio Lo Schiavo, consigliere regionale, il quale aveva chiesto di rinviare la discussione sulla proposta di modifica dei confini territoriali dei Comuni di Serra d’Aiello e Amantea, perché il 12 giugno ci saranno le elezioni amministrative in Amantea e sarebbe stato dunque opportuno sentire il nuovo Sindaco e i Consiglieri eletti. La sua richiesta, purtroppo, è stata respinta. Ora, penso, dovranno decidere con un referendum solo gli abitanti di Serra d’Aiello e quelli di Campora San Giovanni. Amantea esclusa. L’esito è scontato. Addio Campora, tanti auguri. Ma un giorno ti pentirai, Amantea checché dicano i detrattori, come dicevano gli antichi, dopo Napoli e Roma, è sempre la terza.

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Aveva più di un kg di marijuana nascosta in casa.

 

È stata una giornata non proprio tranquilla quella che ha avuto oggi un quasi 30 enne Amanteano residente a Campora San Giovanni, che verso le 15.00 di oggi si è sentito suonare al campanello di casa.

Alla porta c’erano gli uomini della forze dell’ordine con i cani antidroga, giunti fino al suo indirizzo a seguito di un’indagine iniziata nelle scorse settimane.

Tutto è partito da alcune sommarie informazioni che i Carabinieri di Amantea hanno ottenuto da fonti confidenziali, le informazioni raccolte in seguito all’apertura delle indagini e gli interventi di presidio del territorio comunale legati all’attività antidroga per le quali era emerso il sospetto di un’attività di spaccio.

 

Da lì, le brevi indagini, svoltesi in alcuni giorni della scorsa settimana che, con diversi pedinamenti, intercettazioni e servizi di appostamento, hanno portato a capire quell’era il modus operandi dei sospettati e l’identità di diverse persone.

 

Un’operazione che, con l’autorizzazione del giudice per le indagini preliminari, si è conclusa nella giornata di oggi, quando gli agenti della locale caserma dei Carabinieri di Amantea con l’ausilio delle unità cinofile in dotazione al corpo, hanno fatto visita a diverse abitazioni nella Frazione di Campora San Giovanni, le diverse perquisizioni domiciliari ordinate dal magistrato, si sono successivamente anche estese anche ai rispettivi veicoli dei sospettati.

 

L’Amanteano di circa 30 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, nascondeva un ‘panetto’ di 1 kg o più di marijuana, oltre a ciò pare che gli agenti abbiano rinvenuto anche un bilancino di precisione e tutto l’occorrente per il confezionamento delle sostanze stupefacenti.

Il giovane ragazzo è stato di fatti arrestato e per il momento sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa di processo.

La denuncia è quella di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Secondo i dati più recenti l'Italia è al secondo paese in Europa nell'uso di sostanze stupefacenti leggere, che di leggero non hanno più nulla se non la percezione del rischio.

Quattro milioni di persone, tra i 15 e i 64 anni, hanno consumato negli ultimi dodici mesi almeno un tipo di droga tra cannabis, cocaina, eroina, droghe sintetiche, nuove sostanze psicoattive.

Purtroppo, anche nella nostra città, molti giovani comprano e vendono sostanze illegali senza sapere che cosa effettivamente contengono.

Se poi si sentono male e vengono portati al Pronto Soccorso, il tempo richiesto per trovare l’antidoto tramite analisi di laboratorio può rivelarsi fatale.

 

L’augurio è che l’intensa attività della locale caserma dei carabinieri possa interrompere o comunque contenere le attività illegali di uso e spaccio delle sostanze illegali

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