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logo camÈ questa l’idea-guida per cui si batte il neo comitato civico del territorio che ha a cuore il benessere dei cittadini e dei luoghi che vi abitano. Uno dei capisaldi del comitato, infatti, è quello di stimolare le istituzioni alla presentazioni di nuovi progetti, in vista del Recovery Fund.
In particolare sono 4 i punti che il comitato ha posto come propri obiettivi: si tratta degli interventi manutentivi sulla pompa di sollevamento fognario al fine di evitare i cattivi odori nella stagione estiva; della sistemazione della stradina che dal Torrione porta verso il mare passando sotto la ferrovia, senza attraversare la statale, che per un pedone rappresenta una pericolosità; la riprogrammazione e il potenziamento del servizio di ritiro della differenziata sul lungomare d’estate.
Infine il completamento della pista ciclabile. In merito a quest’ultimo progetto il comitato ha dato suggerimenti realizzando diverse proposte progettuali e quindi dando veste grafica all’idea, sottoponendola ad un pubblico dibattito cittadino. “Si tratta di un’opera che finalmente collegherebbe Campora ad Amantea – specifica il comitato – sicuramente finanziabile con gli ingenti Fondi del recovery Plan che stanno per arrivare che, com’è noto, è indirizzato proprio a progetti green”.

lungo camp

 

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stella

Tiene ancora banco in città l’articolo scritto alcuni giorni fa sul nostro portale, in merito alla grave situazione dei cani randagi radunatisi in branco lungo tutto il territorio Comunale.

 

In nostro accorato appello di segnalazione di pericolo, ha seguito una nostra missiva, indirizzata alla Commissione Straordinaria, sulle continue e crescenti lamentele sulla diffusione del fenomeno del randagismo nella nostra città.

 

Abbiamo stamane ricevuto una nota stampa di una associazione di volontari su Campora San Giovanni che vi riportiamo in toto:

 

“L’associazionismo e il volontariato nella comunità di Campora San Giovanni sono ormai note, questa volta, da un’idea di una cittadina Camporese, nasce un Giovane Gruppo Animalista.

 

Il giovane Gruppo di Volontari in collaborazione con le educatrici e collaboratrici della scuola materna comunale, in sintonia con i veterinari della zona e i Pet Store di Campora San Giovanni, ha prodotto una raccolta fondi per tentare di arginare il fenomeno del Randagismo presente in una determinata zona della città, provvedendo non solo all'adozione di ben due cucciolate ma anche alla sterilizzazione delle mamme.

 

 

Questa azione in particolare riguarda la storia di Stella, una cagnetta che ormai da circa 3 anni ha trovato rifugio nelle vicinanze della scuola materna, Stella dopo aver dato alla luce i suoi cuccioli, (i quali hanno tutti trovato casa sicura grazie ai nostri volontari) è stata visitata, sterilizzata, toilettata e riportata nella sua “casa” dove verrà coccolata dalla sua “famiglia” ovvero i vicini di quartiere e le stesse collaboratrici scolastiche.

 

 

Ci teniamo a precisare che la cagnetta non è stata adottata dall’asilo bensì rimarrà liberamente di girovagare ma sotto il controllo vigile dei volontari stessi!

 

Lo stesso gruppo di Volontari continuerà il suo operato affinché tutti i randagi trovino una sana vita in sintonia con la popolazione, si ringrazia per tanto tutti coloro hanno donato e continueranno a farlo”.

 

Bella azione di volontariato a Campora San Giovanni, di cui restiamo favorevolmente sorpresi, per tutti noi si usa il termine volontariato per definire un aiuto, in questo caso i ragazzi di Campora hanno rivolto le loro attenzioni ed il loro tempo libero verso il creato che sia natura o mondo animale sempre in modo totalmente gratuito e spontaneo. 

 

Il volontariato da sempre aiuta lo sviluppo e la salute mentale di chi lo compie, aiutando chi ne ha bisogno, sviluppiamo un senso civico, di appartenenza ed una serenità a livello mentale. 

 

Auguriamo alla nascente azione di volontariato un proseguo attivo e collaborativo, in una città dalle mille difficolta dove c’è bisogno di un impegno forte e costante e di un duro lavoro sempre più impegnativo.

 

Speriamo che i ragazzi di Campora abbiano abbastanza carburante per spingersi ad andare avanti anche su altre sfide, con la speranza che le vincano tutte.

Ad Majora

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cani randagi campora
Abbiamo ricevuto negli scorsi giorni un accorato appello da parte di una cittadina di Amantea, che facciamo nostro, su un attacco subito dal suo cane da un branco di randagi la scorsa settimana.

 

La stessa ha denunciato l’accaduto alla Procura della Repubblica di Paola, atteso che le responsabilità oltre a quelle da ascrivere alla pubblica amministrazione sono comunque da ricercare nella mancanza di senso di responsabilità e senso civico di ognuno di noi.

Quotidianamente ormai si rileva sul territorio urbano una presenza davvero rilevante di branchi di cani randagi, che rappresentano un costante pericolo per l’incolumità e la salute pubblica dei cittadini;

 

Le segnalazioni di pericolo e paura da parte di alcuni residenti ad uscire delle proprie abitazioni soprattutto nelle prime ore del mattino e nelle ore notturne continuano ad aumentare, basti pensare che la signora, che ci ha segnalato l’accaduto, ha proibito addirittura al figlio di portare a spasso il cane di sera per paura che potesse accadere qualcosa;

In una società civile come la nostra sono ingiustificabili episodi di questo tipo, se si pensa al numero sempre maggiore di famiglie con un animale domestico ed alle politiche di tutela e benessere degli animali condotte dal Ministero dell’Ambiente.

 

In Italia ogni anno vengono abbandonati migliaia di cani sulle strade, sulle autostrade, sulle tangenziali e, non fa eccezione la nostra città con gli abbandoni, soprattutto estivi.

Tale è il fenomeno di una illegalità che, dopo alcuni anni che avevano lasciato ben sperare, è tornato a dilagare.

Nell’arco degli ultimi anni sono pervenute segnalazioni di randagi da aiutare, poiché vaganti su strade a scorrimento veloce, come sulla nostra strada statale 18, e per le quali i cittadini avevano cercato invano di allertare istituzioni e vigili urbani.

Randagismo è un fenomeno che non conosce “crisi”, l’osservatorio nazionale ha documentato, da fonti regionali che sono circa 4 mila i cani randagi in Calabria, di cui oltre 2 mila nella sola provincia di Cosenza.

 

 

Dall’ultima rendicontazione annuale (riferita all’anno 2016) inviata dalle regioni e dalle province autonome al Ministero della Salute, risultano 6.000.000 cani di proprietà e 590.000 cani randagi di cui solo un terzo ospitati nei canili rifugio.

Una popolazione di cani che, se non sottoposta a controllo demografico attraverso la sterilizzazione, rappresenterà ogni giorno di più un pericolo per la collettività.


Infatti, quando, soprattutto nelle zone ad alta densità di randagismo, i cani si radunano in branchi, questi possono diventare ferali.

Ed è quanto avviene spesso nelle nostre campagne nel sud Italia.

E’ un abominio, non un fenomeno naturale, creato dall’abbandono e dall’ignoranza.

E a farne le spese sono tutti: uomini ed animali.


E’ inutile dire che il controllo dei branchi, rispetto alla presenza del cane solitario e randagio che vive abitualmente in un quartiere, è più problematico.

La loro presenza nelle aree verdi e cittadine, con le frequenti incursioni su strade anche a veloce scorrimento, può rappresentare un grosso pericolo, in particolar modo per gli incidenti stradali causati proprio dall’attraversamento stradale dei randagi.

Infatti ogni anno perdono la vita sulle strade italiane 22.00 cani, di cui più di 4.500 solo nei mesi di Luglio e Agosto e questi dati ci fanno comprendere la grandezza del fenomeno e l’incidenza del fattore di rischio anche per gli utenti della strada.

A seguito della segnalazione pervenuta nella nostra redazione alcuni giorni fa da parte di una cittadina Amanteana, proprietaria di un cane, e delle continue e crescenti lamentele sulla diffusione del fenomeno del randagismo nella nostra città, vorremmo porre al Comune di Amantea una serie di domande che lunedi provvederemo a protocollare, indirizzandole alla nostra Commissione Straordinaria:

  1. Quante denunce per morsi di cani randagi sul territorio sono state segnalate presso gli Uffici Comunali e presso il Comando dei Vigili Urbani, e quante denunce sono state presentate alla Magistratura?
  2. Ci sono state, e se si, quante si riferiscono a morsi su persone adulte e quante a morsi su bambini?
  3. Quali sono gli organi competenti che dovrebbero gestire e far fronte alle denunce dei cittadini in merito?
  4. Su chi ricade la responsabilità o meglio l’irresponsabilità in caso di non intervento a seguito di segnalazioni?
  5. Esiste o quando verrà redatto ed approvato il “REGOLAMENTO COMUNALE SUI DIRITTI DEGLI ANIMALI”, proposto dall’Assessorato all’Ambiente Regionale?
  6. Quali interventi farà il Comune per fronteggiare l’emergenza randagismo?
  7. È propenso ad avviare, in collaborazione con l’Asp, un’intensa campagna di sterilizzazione e a collocare nei vari quartieri cittadini dei referenti comunali che sorveglino la presenza o meno di randagi?

Vigileremo e vi terremo aggiornati in caso ci fossero novità.

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