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Redazione TirrenoNews

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Questo il senso del comunicato stampa di FdI del Basso Tirreno Cosentino

“La macchina elettorale sta per partire e si incominciano ad intravedere alcuni corridori. Partiti, movimenti, singoli, fanno sentire la propria voce, magari esprimendo il proprio dissenso sul modo in cui la politica oggi gestisce il nostro comune, invitando al cambiamento di rotta, anche se a ben guardare di nuovo c’è ben poco.

Ma la città è pronta a cambiamenti radicali? O piuttosto si tornerà al voto con il solito metodo: votare il parente, l’amico, il politico utile.

Si invoca sempre il cambiamento, ma poi si votano le stesse persone, eppure dovremmo ormai aver capito che quel metodo non è buono e va cambiato!

“Nuova classe dirigente”, “valori”, termini puntualmente utilizzati da chi si presenta come l’alternativa, ma che troppo spesso rimangono sulla carta, in concreto nessuno dice cosa si è fatto per la città e si è pronti a fare, ci si limita a chiedere il voto “a credito” senza aver mai offerto nulla che faccia pensare ad un possibile riscontro futuro, senza pensare che così facendo aumenta la sfiducia e il distacco dei cittadini dalle istituzioni.

Noi siamo convinti, che per far recuperare alla politica credibilità, e alla città il terreno perso, è necessario dare la possibilità all’elettore di poter votare uomini e donne che credono nei valori della Democrazia, Trasparenza, Meritocrazia e Legalità, che si impegnino a mettere a disposizione le proprie energie nell’interesse dell’intero popolo amanteano, attraverso un constante contatto con i cittadini, i quartieri, le frazioni, il territorio tutto.

Una cioè ad nuova, credibile e dinamica classe dirigente, che sappia guardare al quotidiano, alla vivibilità del territorio - che più volte noi abbiamo invocato - alla strada sporca, all’arredo urbano sgangherato, alla viabilità caotica, ad una politica solidale che tenga conto della fasce deboli, degli anziani abbandonati a se stessi, dei giovani senza lavoro, dei diversamente abili a cui, per esempio, è privato anche la passeggiata su via Margherita perché i marciapiedi non sono adeguati, così in molte altre strade! (oggi qualcuno se ne avvede, aria di elezioni o forse cambiamento!), che sia pronta, e magari abbia già dimostrato sul campo, di credere in quei valori che spesso vengono utilizzati come semplice cartello elettorale e che allo stesso tempo voglia metterli in pratica.

Da ottimisti, speriamo che in occasione delle prossime elezioni ci sia quel cambio di rotta, da molti auspicato, a partite dalla formazione delle liste elettorali che ci si dovrebbe sforzare di comporre tenendo in considerazione delle mutate condizioni sociopolitiche, della necessità di dare spazio ai giovani e alle donne, alla dinamicità e al confronto, anche se ciò potrebbe comportare per qualcuno fare un passo indietro magari spronando la discesa in campo del nuovo.

Fdi osserva il dibattito politico e non esclude anzi auspica un confronto con le formazioni politiche locali, sostiene ancora una volta la necessità di un programma semplice, di pochi punti, sulla base del quale può decidere di aderire ad un progetto politico, attraverso un proprio candidato in una lista civica o anche con l’appoggio esterno, perché quello che abbiamo a cuore non sono le poltrone ma il bene della Città”.

Da Platì a Buccinasco, ma il Sindaco non lo vuole!

Sabato, 08 Febbraio 2014 14:48 Pubblicato in Italia

Buccinasco si ribella contro la presenza del presunto boss di ‘ndrangheta Rocco Barbaro, considerato il nuovo referente della ‘ndrangheta in Lombardia.

E si rivolge al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri: “Ministro Cancellieri, non ci lasci soli”.

Il sindaco del comune milanese Giambattista Maiorano scrive al guardasigilli esprimendo la propria preoccupazione per la scarcerazione di Barbaro (leggi), e per la decisione dell’Ufficio per l’esecuzione penale esterna di Milano di inserire – per il recupero - u Sparitu in un’azienda della città, da sempre terra di conquista della criminalità organizzata calabrese.

“Non Le nascondo, Signor Ministro – scrive il primo cittadino -, la mia e la preoccupazione dell’Amministrazione comunale e dei cittadini che rappresentiamo. Consideriamo inopportuna e indesiderata questa presenza e reclamiamo da parte Sua un’azione di ristabilimento e di riconsiderazione di un scelta, a nostro avviso, del tutto sottovalutata anche al fine di recuperare quel clima di fiducia nelle istituzioni e nella loro capacità di presenza”.

Barbaro, detto u Sparitu, è nato a Platì il 30 giugno 1965, ed è figlio di Francesco Barbaro detto Ciccio u Castanu, classe 1927, “una delle figure più importanti di tutte le ‘ndrine platiote”.

E’ considerato dagli investigatori il nuovo referente delle cosche calabresi in Lombardia. Una convinzione confermata dalle parole intercettate di Agostino Catanzariti, reggente del clan Papalia arrestato l’8 gennaio 2014 soprannominato vangelo: “Lui è capo di tutti i capi (…) di quelli che fanno parte di queste parti”. Un ruolo che potrebbe ricoprire con maggiore facilità ora, dopo l’operazione antimafia di inizio gennaio – nella quale al momento Barbaro non risulta coinvolto – che ha portato in carcere dieci presunti appartenenti alle cosche dei Barbaro-Papalia (leggi).

U Sparitu , dopo dieci anni di latitanza e altrettanti in carcere per traffico di droga (non ha mai subito condanne per associazione mafiosa), dal 12 luglio scorso ha iniziato il suo periodo di affidamento ai servizi sociali a Buccinasco, presso un gommista di via Idiomi.

La paura, ragionano gli investigatori dell’antimafia milanese, è che dopo gli arresti dei grandi capi (i fratelli Papalia) e delle nuove leve, “su Corsico e Buccinasco c’è – almeno all’apparenza – un vero e proprio vuoto di potere”. Pronto a essere colmato. Per questo, “appena riottenuta la piena (o quasi) libertà di movimento, Rocco Barbaro si trasferisce da Platì a Buccinasco”. Una preoccupazione avvertita anche dal sindaco Maiorano, consapevole dei danni che la ‘ndrangheta ha causato nella sua città e in tutta la Lombardia. “Buccinasco e la sua Amministrazione – scrive ancora il primo cittadino – sono memori della storia che ha investito la città. L’hanno compresa e con caparbietà intendono uscirne a testa alta con efficaci azioni di contrasto e di vigilanza coerentemente con quanto la nostra gente si aspetta. Non bastano però buone prassi amministrative, iniziative tese a diffondere la cultura della legalità, manifestazioni contro i fenomeni criminogeni della varie mafie, se poi, oltretutto completamente ignorati, qualcuno provvede a rimandarci persone così poco raccomandabili” Da Ilfattoquotidiano

Qualche commento:

  1. renzopiano che affare l'italia unita per il nord
  2. Piero Testori Ormai è ufficiale: in Italia per fare in modo che lo Stato ti aiuti a trovare un posto di lavoro devi essere un delinquente. Da noi vige il detto "La mancanza di delitto non paga"!
  3. SpecialOne Hanno ragione, il boss mafioso torni a casa sua, in parlamento.
  4. Boccaveritas buccinasco si ribella e il governo che fa? approva il decreto svuota carceri! Va bhe anche questo lo fanno per il "bene" del paese!
  5. continua

“Ho letto, tempo fa, l’articolo di tirrenonews che lanciò l’allarme sul pericolo delle cicche di sigarette che vengono buttate per terra e che poi finiscono nella rete delle cosiddette acque bianche, sfaldandosi così da lasciare il tabacco e le ceneri del tabacco fino al mare.

Proprio per averlo apprezzato quando ho visto i portacenere pubblici mi sono rallegrato.

E vederli sufficientemente pieni mi ha anche dato l’idea di una città che , in qualche modo, è rispettosa dell’ambiente.

Però vorrei segnalare al vs sito che questi portacenere non mi appaiono affatto idonei

Non è curiosità che mi spinge a chiedere se possibile di sapere con quale logica sono stati scelti

Quando piove si riempiono di acqua, come si vede nella foto, e l’acqua scioglie le cicche accelerando l’immissione degli inquinanti nell’ambiente.

Non solo ma l’acqua poi resta fino a quando il sole non la fa evaporare

Non mi sembra una scelta felice

E’ possibile partecipare al comune la opportunità di una scelta diversa?”

E’ questo il senso del “richiamo” che ci è pervenuto stamani da parte di un concittadino e nostro lettore.

Giriamo la domanda al nostro comune anche se temiamo di non ricevere mai una risposta .

Ricordiamo tre cose.

La prima è che esistono posacenere da esterno specificatamente realizzati per evitare di riempiersi di acqua

La seconda è che il comune potrebbe acquistare posacenere portatili intestati al comune da affidare per il loro uso nelle spiagge, nei campi sportivi ed in altri luoghi di incontro ed al fine di educare al miglior rispetto dell’ambiente.

La terza è che tutti posacenere dovrebbero ( potrebbero ) recare la scritta “Il comune di Amantea invita a non fumare”.

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