Riceviamo la seguente nota partecipataci dall’architetto Filippo Vita ed ovviamente la pubblichiamo senza assumere responsabilità su quanto dichiarato:
“DISGRAZIA AMANTEANA
Nel 1976 vivevo in tempi universitari a Firenze.
In periodi post esami mi dedicavo a vendere a Piazzale Michelangelo, ma anche a Ponte Vecchio o in rare occasioni al mercato del Porcellino, insieme a tanti nostri amici di nazionalità e culture diverse, piccole produzioni manuali.
Se devo essere onesto ( e anche un pò in colpa) ho condiviso parte della mia vita con un indecente mediorientale che si chiama Adib Naimet Allah Fateh Ali che faceva piu soldi di me da commesso ai banchi sotto gli Uffizi.(ognuno ha i suoi peccati).
Prendevamo spunti ognuno dell'altro.
La sinistra povera e creativa.
Una di queste sere in cui noi con le nostre "bagattelle" da caricare sull'autobus, che erano valigette, borse di plastica , zaini contenenti il nostro lavoro quotidiano ci mettevamo sul nostro autobus é successo qualcosa mi ha insegnato dignità e decenza.
Un anziano disabile dopo aver bacchettato con la sua stampella il mezzo il cui conduttore non si era fermato (secondo me non lo aveva visto) rifiutava il passaggio in automobile di un signore che si era offerto di accompagnarlo a casa.
Aspettando oltre un'ora affinche' arrivasse il medesimo conduttore, prendere i suoi dati e denunciarlo. Esempio di sofferenza associata a dignita'.
Anno 2018 sud Italia Amantea
C'e' un assesore comunale, predisposto a questo ruolo, che chiama un operatore culturale e gli chiede semmai quest'anno hanno intenzione di fare qualcosa.
Costui , l’operatore arrogante gli chiede: ma tu che mestiere fai? Possibile che da settembre scorso non hai manco letto le carte protocollate che ti ho mandate? Che mestiere fai?
Il tipo non particolarmente simpatico incalza la nostra assessora e gli chiede: ma insomma ci date il permesso di usare per quei giorni questo parco o no?
Te le vuoi leggere queste carte te ti ho inviate fin dal mese di settembre?
A questo punto interviene il nostro sindaco che anzichè chiamare il suo assessore e chiedere spiegazioni come un buon padre di famiglia, con metodi diciamo… meridionali contatta personalmente l'antipatico, magari pure un pò extracomunitario.
Lo offende e gli dice di andarsi a fare il suo festival a Belmonte.
Come si era permesso di offendere la sua collaboratrice.
Stamattina poi il suggello. La replica del segretario del PD.
La risposta di un giovanotto partitico che come al solito non si sa bene di cosa si occupi. Che si indigna e addirittura si sente offeso. Ma non da risposte.
Ma a grutta cià dati o no. Ehhh ma tu china si? Ti vo litigare.
TU HAI BISOGNO DI LITIGARE CON ME! Fine giugno.
La premessa era funzionale alle esperienze, gli errori (tanti) della nostra vita. il divertirci su quello che siamo riusciti a costruire su questo prato che è la nostra vita e che l'amministrazione comunale di Amantea ha pensato bene di proporre come nuovo modello di verde urbano. Erba dappertutto.
E quanto la gioventu' sia regredita.
DISGRAZIA AMANTEANA”
NdR. Ovviamente se l’amministrazione comunale intendesse rispondere il sito è disposizione.
Giuseppe Marchese