- A)“Amantea.Che cosa ti ha portato la Befana?” Chiede il misterioso amanteano alla città
- a)“Ma come? Ancora credi alla Befana?” Risponde la città.
- A)“Perché non dovrei crederci? Tu non credi, ancora, alla politica, o meglio ai politici?” Risponde un po’ piccato l’amanteano cercando di far ritornare la sua città sul binario del gioco di domande e risposte, ben sapendo che il dialogo tra la città ed i cittadini sembra essersi spezzato da tempo, forse irrimediabilmente.
b)“Touché!”. Risponde amaramente Amantea. “Già ! Hai ragione credere ai politici è come credere alla Befana”.
A)Ed allora il misterioso cittadino spara il suo “Lo sai quale è la differenza tra la befana ed i politici? “
b)“No!” Risponde dopo un lungo attimo di riflessione e guardandosi intorno alla ricerca di suggerimenti od indicazioni che,però, non pervengono
A)Sorride sornionamente l’amanteano, intuendo di avere di fronte una città vecchia e che non si aggiorna, che non vive il suo e nostro oggi, che non sa rispondere ad una domanda, che manca di fantasia, che non sa sorridere di se stessa e nemmeno delle sue componenti…..... “La prima è che normalmente la befana porta doni, mentre i politici portano fregature e tasse”
“La seconda è che la befana tratta i bambini da bambini, mentre i politici trattano tutti come bambini.
“La terza è che la befana dura un giorno, ed invece i politici quando va male durano 5 anni e se va malissimo si ricandidano”
“La quarta è che la befana viene festeggiata mentre i politici si festeggiano da soli.
“ E potrei continuare…..”
b)“ Insomma si capisce che ai politici preferisci la befana: ma poi?” chiede la città.
A)“No! Ci stiamo perdendo. T i ho chiesto cosa ti ha portato la befana?” Insiste il cittadino, ora un po’ infastidito. “ Doni o cenere e carboni?”
b)“Ok, ok! Mi hanno telefonato tantissime persone chiedendomi di interporre i miei buoni uffici per farle eleggere sindaci per i prossimi anni, promettendomi mare e monti. Pensa che uno di loro, sapendo quanta amarezza avverto per la dissacrazione urbanistica del “mio” territorio, mi ha detto che bloccherà tutto il selvaggio processo urbanistico in essere destinando lo spazio residuo libero ad opere di urbanizzazione, primarie e secondarie, tipo parchi a verde , piste ciclabili, parcheggi, eccetera. Ed un altro mi ha detto di non credergli perché proprio lui ha investito comprando un sacco di terreno che ora intende rendere edificabile. Non so a chi credere…!”
A)“A nessuno, a nessuno!” Ricorda che sono politici…..” interrompe l’amanteano.
b)Amantea lo guarda, perplessa. “ Ma insomma tutti coloro che si candidano sono ipocriti?” domanda la città.
A)“No! Almeno spero. Forse qualcuno che vuole salvarti ancora c’è! Ma deve amarti intensamente, perché solo amando te riuscirà ad amare gli amanteani. Diffida allora di chi vuole candidarsi per avere un posto al sole. Di chi ha finora dormito lasciando che tu piano, piano morissi, come stai morendo, ed ora pensa di potersi spendere per salvarti. Guardati intorno e vedi in che stato ti ritrovi . E soprattutto comincia a capire chi ne sia responsabile. Un’ultima cosa. Attenta non è, né sarà mai, la befana a portarti qualcosa. Dovrai essere tu ad insistere per scegliere cosa ti serve e per averla. Ecco perché questa volta se vuoi salvarti dovrai saper scegliere i nuovi amministratori”.
b“ E come faccio? Dammi un suggerimento.” Chiede la città
A)“Prova a cambiarli. TUTTI.” Risponde l’amanteano
b)“ Forse hai ragione! Ci proverò. Ma tu riferisci agli amanteani che ho bisogno di loro. Ma solo di quelli che mi amano più di se stessi”
A)”Lo farò!”