Ricordate la vicenda della TASI, quella relativa al fatto che mancava la indicazione dellâobbligo del pagamento anche per i locali commerciali?
Ebbene ieri il consiglio comunale di Amantea ha trovato la soluzione.
Ecco come:
Lo rileviamo dalla nota stampa del dr Pastore, il quale scrive:
âLâapprovazione dei verbali ha consentito la modifica delle modalitĂ di pagamento della Tasi, correggendo lâerrore di trascrizione comparso sulla precedente delibera consiliare che lasciava intendere una possibile esenzione per le attivitĂ commerciali che di fatto non era prevista. Resta dunque fissata sia lâaliquota del due per mille su tutti gli immobili adibiti ad abitazione principale, sia quella dellâ1,5 per mille per gli immobili diversi dalle abitazioni principali, escludendo le aree fabbricabili. Nel caso in cui lâunitĂ immobiliare fosse occupata da un soggetto diverso dal titolare, lâoccupante è tenuto a versare la Tasi nella misura del 15 percento dellâammontare complessivo dellâimposta dovuta. Lâemendamento in questione è stato votato dai soli consiglieri di maggioranzaâ.
Scopriamo, cosĂŹ, che questa volta no si è trattato di un âre fusoâ ma di un âerro reâ .
Insomma câè sempre un âreâ di mezzo!
Non eravamo presenti per cui non possiamo darvi il nostro diretto convincimento, ma abbiamo ricevuto la seguente nota del dr Andrea Ianni Palarchio che abbiamo visto( dopo) essere stato presente in consiglio( uno dei pochissimi).
âDopo i refusi arrivano gli emendamenti (ma potrebbe essere un doppio errore ???).
Ho avuto modo di leggere il comunicato stampa riguardante il consiglio comunale tenutosi in data
24 ottobre e sono rimasto a dir poco esterrefatto da come la maggioranza abbia liquidato una
correzione che potrebbe diventare unica nella storia di tutte le amministrazioni italiane.
Ma andiamo ai fatti.
Durante l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti (tra cui quello riguardante la tasi)
l'assessore Tempo produce un emendamento (cosĂŹ lo chiama lui) chiedendo la modifica, non di
quanto da lui detto durante il consiglio e non correttamente trascritto nel verbale dalla segretaria,
ma delle parole sulla delibera approvata, chiedendo di sostituire nel dispositivo della delibera (e
ribadisco non nel verbale) il termine "abitazioni" diverse da quella principale con "immobili diversi"dalle abitazioni principali ed altre correzioni riguardanti gli immobili di categoria catastale A1, A8 e A9.
Ma è possibile modificare una delibera di consiglio già approvata ed efficace (vedi 2 per mille sulla
prima casa) con un semplice emendamento postumo ???
Che senso ha fornire la proposta di delibera prima del voto ai consiglieri se poi può essere
modificata dopo il voto ???
Non si sarebbe in questo caso, visto che ci si è accorti della presenza di un macroscopico errore,
dovuta fare una delibera correttiva della delibera precedente ???
Io mi auguro che i consiglieri d'opposizione (che hanno votato contro tale emendamento e contro
l'approvazione del verbale) mandino copia del verbale al Prefetto in modo che ci chiarisca bene a
tutti i limiti e i doveri dei consiglieri e del Consiglio Comunale.
Nel frattempo però possiamo dire che ad Amantea le delibere approvate in consiglio non possono
considerarsi definitivamente approvate almeno fino all'approvazione dei verbali successivi.
Dott. Ianni Palarchio Andreaâ
Resta una sola domanda alla quale dare risposta. Chi aveva commesso questo errore?
E resta comunque la riflessione sulla correttezza della Giunta Sabatino che lo dichiara.