E’ quello che ha dichiarato il dipendente del comune di Aprigliano
Ma aveva intascato 120mila euro del Comune.
Parliamo di Mario Chiodo, quarantenne dipendente del comune di Rota Greca e di Aprigliano, entrambi nella provincia di Cosenza accusato di truffa e peculato.
A denunciarlo il sindaco Piergiorgio Le Pera che ha portato alla caserma dei carabinieri un faldone con 24 mandati di pagamento.
A insospettire il sindaco è proprio la mole di pagamenti che sono stati effettuati nel periodo di lavoro nei confronti del funzionario.
I pagamenti non avevano – si legge nell’ordinanza – nessuna causale e i mandati di pagamento erano sottoscritti dallo stesso beneficiario.
Ad accodarsi a Le Pera c’è anche il revisore dei conti del Comune che, notate le irregolarità, ha portato i documenti al comando dei carabinieri.
Così con l’avvio delle indagini per Chiodo viene formalizzata l’accusa di truffa e peculato.
L’operazione eseguita dal comando stazione dei carabinieri di Aprigliano coordinati dalla Procura della Repubblica di Cosenza è stata molto lunga ed articolata vista la mole di documenti che sono stati esaminati per ricostruire le modalità con cui il dipendente pubblico avrebbe realizzato la sottrazione indebita di denaro pubblico.
Il meccanismo per realizzare la truffa, ricostruito dall’Arma dei carabinieri, si realizzava ponendo a fondamento un fittizio movimento di delibere comunali realmente esistenti; poi il dipendente effettuava verso i propri conti correnti, con cadenza mensile, bonifici di importo variabile, compresi tra 500 e 2.500 euro.
Il gruzzolo di soldi, prelevati da capitoli di bilancio che erano di volta in volta differenti, non potevano destare i sospetti degli organi deputati a vigilare sulle somme di denaro in entrata ed uscita dalla casse del comune, poiché celate tra migliaia di movimenti bancari.
Oltre al sequestro disposto dal giudice, l’amministrazione comunale di Aprigliano ha sospeso il funzionario, nel periodo di svolgimento delle indagini, in attesa di ulteriori provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria.
Il giudice delle indagini preliminari ha disposto il sequestro di una casa e di una macchina del funzionario che per valore sono equivalenti ai fondi che sarebbero stati illecitamente sottratti al solo Comune di Aprigliano: 121.158,41 euro.
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Alto Tirreno
Il Tribunale di Cosenza ha condannato gli ex amministratori del Comune di Aprigliano.
Le pene inflitte sono: tre anni di carcere per l’ex sindaco Gabriele Perri ( nella foto) (attuale consigliere comunale, a cui e’ stata comminata anche un’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni).
Gli altri imputati, tutti ex assessori, dovranno scontare: un anno di reclusione Roberto Lucente; un anno e due mesi Giulio Lepera; un anno e otto mesi Mario Curcio; e sei mesi Mauro Mele.
Il reato contestato e’ di abuso d’ufficio e gli episodi risalgono al 2012.
Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Antonio Cestone, gli ex amministratori avrebbero affidato illecitamente incarichi a professionisti esterni.
Sotto la lente della Procura, ad esempio, l’incarico affidato a una stagista o a un elettricista.
Ma, per la difesa all’epoca dei fatti non c’era al Comune nessun dipendente che possedesse i requisiti necessari, come la laurea, per svolgere quelle funzioni.
E – sempre secondo la difesa – gli incarichi sarebbero stati affidati a personale esterno non potendo fare progressioni verticali in base a quanto prevedeva la legge Brunetta.
L’inchiesta prese il via da un esposto presentato dall’allora consigliere di minoranza Franco Vigna, che si rivolse anche alla Corte dei Conti.
Nessun problema, ovviamente, là dove la minoranza manca o tace.
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Cosenza
La squadra mobile di Cosenza pone fine ad uno scandaloso business dei profughi;quello di Aprigliano mettendo i sigilli alla struttura di contrada Spineto.
Un storia sofferta quella del CARA di Aprigliano dove erano ospitate circa 60 persone con alcune donne somale rinchiuse in uno scantinato senza finestre ed altri migranti costretti a dormire tra i vani delle scale.
Quest’inverno poi sembra che siano state lasciate senza nè riscaldamenti nè elettricità.
La struttura di contrada Spineto, condotta dalla cooperativa "Sant'Anna" gestita dal trentatreenne Presidente della Cooperativa di Pedace nonchè assessore del PD nella giunta apriglianese, Carmelo Rota,
Il centro ospitante richiedenti asilo è di proprietà di M.S. di anni 65.
Ambedue sono stati indagati per i reati di concorso in abuso edilizio ed altro.
Nel cda della cooperativa pare vi sia anche Marco Morrone imprenditore famoso per le sue cliniche private, fratello del presidente del consiglio comunale di Cosenza Luca e figlio dell’onorevole leader di Forza Italia in Calabria Ennio Morrone.
Dalle indagini condotte dal personale della Polizia di Stato sono emersi una serie di abusi edilizi e false documentazioni. Inoltre, i locali della struttura sono risultati essere privi di Certificati di Agibilità e gravati da problemi igienico-sanitari derivanti da precari allacci alle reti fognarie.
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Cosenza
5 gli eventi sismici nell'arco di 17 minuti tutti nella zona della Sila.
Davvero tanta la paura dei calabresi ed in molti si sono riversati per le strade di Cosenza e delle cittadine limitrofe all’epicentro.
Succedeva 106 anni fa il terremoto distruttivo delle ore 05:20 una scossa terribile, localizzata nelle acque dello Stretto, del 9° della scala Mercalli. Uno dei più potenti sismi della storia italiana che sconvolse Reggio Calabria e Messina, causando la morte di circa 100mila persone.
Deve essere stato questo il pensiero di alcuni, pochi secondi dopo aver avvertito il terremoto di domenica sera.
Non vi sono segnalazioni relative a danni a strutture o informazioni circa feriti.
L’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia riporta cinque eventi, uno di magnitudo 4.4 (scala Ricther) delle 22.43 e gli altri quattro a seguire, chiamati anche di assestamento di magnitudo leggermente più basso 3.4 delle 22:46, mentre la terza di magnitudo 2 alle 22:51, 2.3 delle 22:53 e di 2.2 delle 23:00.
L’epicentro avvenuto nella Sila Cosentina alla profondità di 11,1 km questi i comuni in prossimità dell’epicentro APRIGLIANO (CS), CASOLE BRUZIO (CS), CASTIGLIONE COSENTINO (CS), CELICO (CS), CELLARA (CS), FIGLINE VEGLIATURO (CS), LAPPANO (CS), MANGONE (CS), PEDACE (CS), PIANE CRATI (CS), PIETRAFITTA (CS), ROVITO (CS), SAN PIETRO IN GUARANO (CS), SERRA PEDACE (CS), SPEZZANO DELLA SILA (CS), SPEZZANO PICCOLO (CS), TRENTA (CS), ZUMPANO (CS).
In continuo Aggioramento:
Una delle rare foto del Terremoto distruttivo del 28 Dicembre 1908 nello stretto di Messina che rase al suolo Reggio Calabria e Messina
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Cosenza