Ricordate quell’Italia a forma di stivale che era diventata una nazione quando i Savoia avevano mandato Garibaldi ad annettere prima il regno delle due Sicilie e poi la Roma dei Papi?
Quella che 100 anni fa per conservare i suoi confini ha sacrificato 651 mila soldati?
Quella che ha combattuto una guerra mondiale nella quale sono morti 589 mila civili?
Beh, non esiste più.
Lo ha dichiarato proprio il Presidente Mattarella durante la Cerimonia di consegna delle decorazioni dell’Ordine Militare d'Italia dicendo: “I nostri confini sono, ormai, quelli dell'Unione Europea”.
Beh! Dirlo proprio il 4 novembre ci sembra una offesa a chi ha dato la vita per la patria, per la terra dei suoi avi, per la famiglia, per il futuro dei suoi figli.
C’è un po’ di confusione, forse.
Se i confini degli italiani sono quelli dell’Europa , è evidente che gli “italiani” non esistono più e che ormai ci sono soltanto “europei”.
E se gli italiani sono soltanto europei vuol dire che nemmeno l’Italia esiste più.
O al massimo l’Italia è una regione dell’Europa.
E’ una posizione già datata, in verità, Mattarella aveva parlato di confini anche a Vinitaly, dicendo che il vino è passato ”Da prodotto antico a chiave di modernità: un esempio di valorizzazione di assetti esistenti che si è rivelato risorsa preziosa anche nelle fasi più dure della crisi. Il risultato è stato un successo parimenti nell’export. I numeri che, in questa giornata, sono stati ricordati ne sono testimonianza conferma di come il destino dell’Italia sia legato al superamento delle frontiere e non al loro ripristino”.
Basta frontiere , allora.
Tutto aperto. Tutto di Tutti. Ma non degli Italiani.
Già gli italiani ormai non ci sono più. L’Italia non è più un nazione.