I carabinieri lo hanno sorpreso all’interno di un’auto, mentre, munito di coltello a serramanico, era intento a scartare pacchi e pacchetti.
Durante i servizi di controllo del territorio svolti dai reparti della compagnia carabinieri di Lamezia, infatti, l’attenzione di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile che perlustrava l’area di Sant’Eufemia è stata colpita da un’autovettura in sosta.
Insolito l’orario e insolita la posizione del veicolo, parcheggiato sulla strada non troppo distante dal locale Centro Meccanizzazione Postale, dove viene smistata tutta la corrispondenza in arrivo e in partenza della regione Calabria.
I carabinieri, insospettitisi, si sono avvicinati all’abitacolo ed hanno sorpreso l’uomo.
La circostanza è apparsa particolarmente insolita agli operanti che hanno pertanto approfondito il controllo.
Il dipendente L.P.G., 59 anni, è risultato essere un dipendente del centro postale ed i pacchi all’interno dell’autovettura, più di quaranta, erano tutti sigillati con tanto di mittente, destinatario e timbro di annullo postale.
Da una successiva e più accurata ricostruzione dell’accaduto, si è accertato che il “furbetto” delle poste, durante i suoi turni di servizio allo smistamento corrispondenza, intercettava tutti quei pacchi e quelle missive non tracciabili, indisturbato li sottraeva e si appropriava del contenuto.
Per lui sono inevitabilmente scattate le manette mentre i militari stanno cercando di risalire a tutti quei destinatari che ormai avevano rinunciato all’idea che quei pacchi smarriti potessero giungere presso le rispettive abitazioni.
Stamane, in sede di rito per direttissima l’arresto è stato convalidato ed è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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Lamezia Terme
Poste Italiane ha premiato quattordici uffici calabresi.
Qualità del servizio, attenzione al cliente e affidabilità dei prodotti.
Sono le parole chiave che hanno permesso a quattordici uffici postali della Calabria di ottenere risultati di eccellenza e di aggiudicarsi il riconoscimento che spetta a chi mette a segno le migliori performance nel corso dell’anno.
Gli uffici postali calabresi hanno conquistato, grazie all’attività dei propri operatori, i primi posti nell’offerta della vasta gamma di servizi e prodotti Postali, Finanziari (Pagamenti e Risparmio) e di Comunicazione, ciascuno nella propria categoria individuata sulla base del traffico di clientela.
Ai primi posti gli uffici di: Reggio Calabria Centro, Polistena, Taurianova, Marina di Gioiosa Ionica, Roccella Ionica; Campora San Giovanni, San Giovanni in Fiore, Trebisacce; Catanzaro Lido/1, Lamezia Terme, Decollatura; Crotone/3, San Mauro Marchesato; Vibo Valentia centro.
La premiazione dei vincitori si è svolta a Paestum, in occasione dell’incontro dell’area Territoriale Sud Campania - Calabria di Poste Italiane, che include 15 filiali e 1665 uffici postali, e che ha riunito oltre cinquecento persone, tra dirigenti, personale di staff e Operatori di Sportello.
Durante la giornata, il Responsabile di Area, Roberto Minicuci, ha sottolineato le sfide e le opportunità che Poste Italiane deve raccogliere: innovazione, semplificazione, accompagnare le famiglie e la Pubblica Amministrazione verso la nuova economia digitale: “I risultati conseguiti non solo dagli uffici postali premiati ma da tutta la rete attiva nell’area Campania - Calabria dimostrano che Poste Italiane anche grazie alla sua capillarità resta la cassaforte sicura dei risparmi degli italiani.
Risultati dovuti alla grande qualità del lavoro di squadra svolto e alla capacità di porre sempre il cliente al centro dei nostri interessi per rispondere al meglio ad ogni sua esigenza.
Il successo nella raccolta risparmio conferma il ruolo fondamentale che Poste Italiane gioca sul territorio e nelle scelte dei risparmiatori”.
Nel corso dell’incontro sono stati consegnati riconoscimenti anche ad altri uffici che hanno raggiunto risultati di rilievo in specifiche categorie.
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Campora San Giovanni
In Calabria il servizio sarà attivo a breve in 21 uffici
I cittadini potranno accedere alla rete internet con pc, smartphone o tablet
Un Paese più digitale ma anche più moderno e facile per i cittadini, le imprese e la Pubblica Amministrazione: è l’obiettivo principale del Piano strategico Poste 2020, che prevede il lancio del nuovo servizio WiFi gratuito, facile e sicuro negli uffici postali.
Accedere alla rete dagli Uffici Postali sarà semplice e a portata di click: basterà infatti registrarsi comunicando il proprio numero di telefono mobile al quale verrà inviato un messaggio con le credenziali per l’accesso al WiFi. A quel punto, attraverso smartphone, tablet o pc sarà possibile navigare in internet, dialogare sui social network o lavorare in attesa del proprio turno allo sportello.
In Calabria, a partire dal 30 giugno, il collegamento alla rete internet per tutti i cittadini sarà attivo in 7 uffici postali: Reggio Calabria Centro, Locri, Catanzaro Centro, Lamezia Terme, Cosenza via Veneto, Roges, Crotone Paternostro. Il servizio sarà esteso a breve ad altri 14 grandi uffici.
“Il progetto WiFi – dice l’AD di Poste Italiane, Francesco Caio – rientra nella missione che ci siamo dati per i prossimi anni nel Piano Strategico Poste 2020: vogliamo essere gli architetti di un’Italia più digitale e stiamo lavorando per rendere migliore la vita delle persone, includendo tutti, e con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione, per aiutare il Paese nel passaggio dall’economia tradizionale a quella digitale”.
“Si tratta – conclude Caio - di un altro passo nello sviluppo di prodotti e servizi semplici e sicuri per le persone, le imprese e la Pubblica amministrazione previste nel Piano Poste 2020 che, con investimenti per oltre 3 miliardi di euro, punta a fare di Poste Italiane l’azienda leader del processo di cambiamento e di avanzamento economico e sociale del Paese, permettendo a tutti di cogliere le opportunità di sviluppo offerte dal digitale”.
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Calabria
Siamo alle solite. Sta per arrivare una strage di uffici postali.
Negli anni scorsi le Poste hanno ipotizzato la chiusura o rimodulazione oraria di 1156 uffici postali di cui 100 in Calabria e di questi100 ben 38 in provincia di Cosenza.
Ricorderete che ci fu una levata di scudi.
Tra i tanti l’allora presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio il quale affermò che :” Ancora tagli e tagli. Altro che macelleria sociale. Qui, in nome dell`affermazione esasperata di una logica esclusivamente ragionieristica basata sul rapporto costi-ricavi, si continuano a cancellare, come se nulla fosse, i diritti fondamentali dei cittadini conquistati a fatica con anni di lotte e sacrifici. Agli scippi del governo Berlusconi che ha dirottato verso le regioni del Nord trenta miliardi di euro del Fondo delle aree sottoutilizzate (Fas) destinati al Mezzogiorno e alla Calabria si sono aggiunti prima i tagli lineari del governo Monti alle scuole, alle università, ai treni, agli ospedali, alle Province e agli uffici giudiziari (Preture, Tribunali, Uffici dei Giudici di Pace, ecc.) e ora la chiusura degli uffici postali che, insieme alle farmacie, alle scuole e alle stazioni dei Carabinieri rappresentano, in molti piccoli centri della nostra provincia, gli ultimi avamposti della presenza dello Stato”.
Ora veniamo a conoscenza che non sono più 1156 gli uffici postali interessati ma soltanto 1050 di cui 450 da “ dislocare su uffici vicini” ( che intelligenti ! Invece di dire che vengono chiusi dicono che vengono dislocati!) e 600 da rimodulare negli orari e giorni di apertura!
Migliora invece la situazione in Calabria. Non sono più 100 ma soltanto 66 e cioè 25 uffici da chiudere mentre 41 apriranno a singhiozzo.
Nella provincia di Reggio Calabria il maggior numero di chiusure: ben 15 chiusure e solo 9 razionalizzazioni”.
Ora aspettiamo la dura presa di posizione di Oliverio al quale ricordiamo le sue parole:” . …….. saremo vigili e attenti e ci opporremo a qualsiasi eventuale ipotesi di chiusura degli uffici postali con tutte le nostre forze e con tutti gli strumenti a nostra disposizione per fare in modo che, soprattutto in molti centri della nostra provincia maggiormente esposti a rischio spopolamento, lo stato sociale non diventi solo un vago e lontano ricordo».
Le Poste Italiane dichiarano che : «Il piano di rimodulazione degli uffici postali adegua l’offerta all’effettiva domanda sul territorio tenendo fermo il principio della centralità del cittadino e della massima attenzione e capillarità al servizio e la tenuta dei livelli occupazionali».
Ed Amantea?
Non è dato sapere se la “posta della piazza” sarà chiusa o rimodulata,ricordiamo sono che nel piano degli scorsi anni ne era prevista la chiusura; non si esclude che resti ma rimodulato negli orari.
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Economia - Ambiente - Eventi
Difficile se non impossibile non correlare i due fatti.
Insomma le Poste sono in salute, al punto che “investono” 75 milioni di euro nel salvataggio di Alitalia ( qualcuno pensa che siano state , come dire, “fortemente”suggerite).
E nessuno esclude che possano essere “chiamate” a farlo ancora (e di più!).
Ed allora come fare ad aiutarle?.
Ci pensa l’AGCOM ( l’autorità garante per le comunicazioni) la quale “autorizza” le Poste ad aumentare il costo delle lettere e delle raccomandate
Le lettere possono passare da 0,70 centesimi a 0,95 centesimi di euro, cioè l’aumento del 35%
Le raccomandate possono passare da 3,60 euro a 5.40, cioè un aumento del 50%
Che schifo!
“Calma , calma! E’ solo una possibilità, dice l’AGCOM, mica un obbligo”
E poi Poste comunque dovrà programmare "gli incrementi di prezzo in non meno di due distinte variazioni, ciascuna delle quali non superiore al 60% dell'incremento di prezzo complessivo, avente efficacia almeno annuale".
E nessuno sembra aver letto la decisione la quale a pagina 10 , punto 31 ricorda che “l’incremento di prezzo subito dalla posta Prioritaria, dal 1 gennaio 2013, pari al 18%, a fronte del quale i volumi di traffico nello stesso anno si sono ridotti di circa [omissis] punti percentuali “.
E nessuno né la carta stampata né il mondo del web segnala che ( vedi di seguito) per una volta tanto avevamo una tariffa media in Europa ( 070 cm di euro), per quanto superiore a quella francese, ed ora con gli aumenti potremo essere i terzi.
Però forse salveremo Alitalia e gli stipendi d’oro che paga.
Grazie presidente Letta, grazie e cattivo Natale e 2014, come il nostro!
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Italia
Hanno dormito fino a tardi i rapinatori che hanno provato a rubare le pensioni del piccolissimo borgo di san Pietro in Amantea.
O forse avevano da fare altrove.
Sta di fatto che si sono presentati nell’ufficio postale solo intorno alle 12.30.
Nell’ufficio c’erano 4 utenti
Sono entrati 2 malviventi
Uno aveva il casco
L’altro si è abbassato sul viso un passamontagna
Quest’ultimo era armato di una mazza con la quale ha provato disperatamente a rompere il vetro dell’ufficio mentre il dipendente era proprio da questo vetro protetto
Intanto gli utenti hanno avuto la possibilità di allontanarsi
Alla fine i due rapinatori sono andati via a mani vuote
La struttura ha resistito ai forti colpi di mazza.
Sono intervenuti carabinieri che hanno sentito i cittadini che hanno assistito al colpo
Le indagini proseguono
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Basso Tirreno