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Redazione TirrenoNews

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Buon natale amici amanteani.

E soprattutto buon natale a Letta e ad Alfano.

Ancora una volta ci prendono per i fondelli.

Ci hanno detto “Abbiamo tolto l’IMU”

Ed invece non è così!

Hanno tolto l’IMU è stata tolta solo per il 4 %, la differenza si dovrà pagare.

Anche ad Amantea!

L’unica cosa è che per farci passare un buon Natale( sic!) il versamento lo potremo fare entro il 16 gennaio.

Intanto ecco i 59 comuni su 405 che dovranno pagare grazie ai propri amministratori:

Provincia di Catanzaro: Belcastro (aliquota al 6 per mille), Catanzaro (6), Chiaravalle Centrale (5), Curinga (6), Guardavalle (6), Miglierina (6), Montepaone (5), Soverato (6), Squillace (4,5).

Provincia di Cosenza: Aiello Calabro (aliquota al 4,5 per mille), Altilia (5), Amantea (5,5), Casole Bruzio (5,2), Castiglione Cosentino (5,5), Cervicati (5), Cosenza (6), Dipignano (4,5), Figline Vegliaturo (4,8), Fuscaldo (6), Grimaldi (6), Laino Castello (5,5), Lungro (6), Marano Marchesato (4,8), Marano Principato (5,5), Paola (6), Piane Crati (5), Rocca Imperiale (5), Rovito (5), San Fili (5), San Giovanni in Fiore (6), San Pietro in Guarano (6), Serra D'Aiello (6), Serra Pedace (5), Terranova da Sibari (5).

Provincia di Crotone: Casabona (aliquota al 6 per mille), Cirò Marina (6), Cutro (5).

Provincia di Reggio Calabria: Bova Marina (6), Bruzzano Zeffirio (5), Camini (6), Campo Calabro (5,8), Cittanova (5), Giffone (5), Melito di Porto Salvo (5), Monasterace (6), Motta San Giovanni (6), Placanica (6), Roccella jonica (5), Samo (6), San Procopio (6), Scilla (6), Taurianova (6).

Provincia di Vibo Valentia: Briatico (aliquota al 6 per mille), Francica (5,5), Mileto (4,4), Monterosso Calabro (5), Nardodipace (6), Soriano Calabro (6), Vibo Valentia (6).

Il Sole 24 avverte che si tratta di un elenco provvisorio perché i comuni hanno tempo fino al 5 dicembre per cambiare la percentuale.

Ah, per non apparire ingiusti, buon Natale anche ai nostri amministratori.

Calabria. Parroco accusato di abuso su minori.

Sabato, 30 Novembre 2013 14:07 Pubblicato in Catanzaro

Un giovane sacerdote avrebbe abusato di 17 ragazzini, tutti minori di 14 anni, nel periodo in cui ha svolto il suo mandato di parroco tra il 2007 e il 2010.

Ad indagare i PM Alfredo Cianfarini, Emanuela Costa e Giovanni Bombardieri.

Una indagine aperta 3 anni fa, iniziata per le confidenze di alcuni minori ai propri genitori.

E proprio 3 anni fa lì’11 dicembre 2010 il sacerdote è improvvisamente sparito e si dice che sia in una parrocchia del centro Italia.

Ora l’indagine è stata chiusa. E l'avviso di conclusioni delle indagini che è stato notificato ai legali difensori dell'ex parroco, gli avvocati Aldo Truncè e Silvano Cavarretta che hanno già depositato una dettagliata memoria difensiva.

Il sacerdote si chiama don Roberto Mastro, ex prete di Belcastro.

Don Roberto Mastro fu nominato presbitero della parrocchia di San Michele Arcangelo in Belcastro dall’arcivescovo della Diocesi di Crotone Santa Severina, Domenico Graziani, il 1 ottobre 2007.

Don Roberto ha fondato un gruppo scout, ha favorito la formazione di una Confraternita della Misericordia gemellata con quella di Isola Capo Rizzuto e ha aperto un sito web informativo sulle attività della chiesa locale.

Belcastro è un piccolo paesino di circa 1000 abitanti al confine tra Catanzaro e Crotone.

Un pool di periti non catanzaresi ha dichiarato attendibili i racconti dei minori che avrebbero confermato di aver avuto "rapporti di natura sessuale" con il parroco.

Soltanto uno dei ragazzini avrebbe negato categoricamente il resoconto dei compagni m senza essere creduto né dai PP.MM. né dal GIP Tiziana Macrì.

“Dopo rubata Santa Chiara ecco le porte di ferro!”. Già dopo che si è allagato anche la sede centrale della protezione civile, ecco l’allarme metereologico inviato per tempo:

“Il Centro Funzionale Multirischi dell’Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha diffuso alle ore 13:30 di oggi, venerdì 29 novembre 2013, due importanti documenti che riguardano l’avviso di criticità per possibili precipitazioni intense (A2) ed il Bollettino di criticità regionale per rischio idrogeologico e idraulico (BCR).

Le comunicazioni sono state immediatamente trasmesse al Dirigente Settore Protezione Civile - Delegato dal Presidente della Giunta Regionale (D.P.G.R. 13/2006) presso la Sala Operativa Regionale - Regione Calabria – Catanzaro, nonché, per conoscenza, al Dipartimento Nazionale Protezione Civile a ROMA e alle Prefetture della Calabria.

“I fenomeni legati alla forte perturbazione che insite sulle aree meridionali della penisola previsti – fanno sapere dal Multirischi Arpacal - dovrebbero intensificarsi ulteriormente tra il tardo pomeriggio di sabato e la giornata di domenica e potrebbero determinare fenomeni di dissesto da localizzati a diffusi e di intensità da media ad elevata, tali da costituire pericolo per la incolumità delle persone che si trovano nelle aree a rischio”.

“In particolare, in base agli ultimi e più attendibili modelli previsionali – prosegue il Multirischi dell’Arpacal - è stata dichiarato il livello di allerta 2 (il più alto della scala) per le zone CALA 3, Cala 4, Cala 5 e Cala 6, ovvero per il tirreno meridionale e per tutta la costa ionica; per le zone di allerta Cala 1 e Cala 2 (tirreno centro settentrionale) è stato invece dichiarato il livello di allerta 1” (sul sito del Multirischi www.cfd.calabria.it sono pubblicati gli avvisi e le relative mappe esplicative, ndr).

Il Centro Funzionale Decentrato della regione Calabria continuerà a seguire l’evolversi della situazione in contatto con le prefetture, la regione e le locali strutture di protezione civile, che stanno assumendo tutte le iniziative necessaria alla tutela delle pubblica e privata incolumità.

Si invitano comunque i cittadini a porre la massima attenzione nello svolgimento delle attività quotidiane, in particolare con quelle che dovessero interferire con situazioni di rischio (sottopassi, aree in frana, scantinati ecc.). A tal riguardo, sul sito del Dipartimento della Protezione Civile nazionale (www.protezionecivile.gov.it ) sono consultabili alcune norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo.

Si ribadisce, infine, che, come in altre occasioni dichiarato dal Direttore del Centro Multirischi, ing. Raffaele Niccoli, “l’unico ente istituzionalmente preposto alla raccolta e alla fornitura dei dati climatici in Calabria, soprattutto ai fini di Protezione Civile, è il Centro Funzionale Multirischi (CFM) dell’ARPACAL, derivazione diretta dell’Ufficio Idrografico e Mareografico del Compartimento di Catanzaro già facente parte dei Servizi Tecnici Nazionali”.

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