Violentarono una ragazza dopo la serata in discoteca: 5 arrestati tra i 18 e i 23 anni
Il fatto è accaduto il 23 giugno nel mantovano
La ragazza aveva accettato un passaggio per tornare a casa, ma nel parcheggio era stata aggredita da un ragazzo e dai suoi amici comparsi all'improvviso
Violentarono una ragazza fuori da una discoteca di Mantova, lo scorso 23 giugno: e ora, dopo mesi di indagini, sono stati arrestati.
Sono cinque le persone ritenute responsabili della violenza sessuale ai danni di una 22enne fermati dai carabinieri di Mantova: hanno tra i 18 e i 23 anni, quattro sono residenti a Cutro (in provincia di Crotone) e uno a Gussola (Cremona), ma tutti gravitano nella zona di Reggio Emilia.
Sono stati portati nelle case circondariali di Cremona, Reggio Emilia e Crotone: uno di loro, ancora minorenne all'epoca dei fatti, è stato arrestato su disposizione della procura per i Minorenni di Brescia.
La violenza risale al 23 giugno: la ragazza aveva accettato l'invito a essere accompagnata a casa da parte di un ragazzo conosciuto nel locale.
"L'atto di apparente gentilezza si è però ben presto rivelato una trappola inestricabile - si legge in una nota dei carabinieri - poichè la vittima, a fronte dell'accampata scusa del ragazzo di raggiungere il posto ove aveva parcheggiato l'autovettura, è stata in realtà accompagnata sino ai margini del parcheggio esterno del locale, ove, approfittando dell'ora tarda, del buio e dell'area isolata, è stata violentemente percossa e poi sopraffatta con disprezzo anche dai complici, che nel frattempo si sono materializzati".
I fermati saranno sottoposti all'interrogatorio di garanzia per le imputazioni di violenza sessuale di gruppo, lesioni personali, violenza privata e furto
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Storia locale della Calabria
Amici carissimi, oggi anche le chiese in Italia sono diventate luoghi insicuri per le donne. Tutti sappiamo che la chiesa è un luogo di preghiera, così è sempre stato. Ma oggi, purtroppo, accadono cose strane. Non si va in chiesa per pregare ma per violentare una donna. Quello che sto per raccontarvi è davvero accaduto all’interno della chiesa di San Giuseppe Artigiano a Villanova di Guidonia in provincia di Roma e non in un paesino sperduto dell’Aspromonte o del Gennargentu. La vittima è una donna di 57 anni che è stata aggredita da un uomo di 34 anni del posto mentre si trovava in chiesa a pregare. Il malvivente si è introdotto in chiesa e approfittando della totale assenza di fedeli si è avvicinato quatto quatto alla malcapitata signora mentre era intenta a pregare seduta sui banchi della chiesa. All’improvviso l’ha afferrata da dietro e l’ha scaraventata a terra colpendola con calci e pugni. Poi le ha strappato la camicetta per poterla palpeggiare e infine le ha abbassato i pantaloni e la biancheria intima per poterla stuprare. La donna ha cercato di difendersi sferrando anche lei calci e pugni all’aggressore e ha incominciato ad urlare chiedendo aiuto. Una signora che si trovava in chiesa è subito accorsa in suo aiuto e ha avvertito la Polizia. Fortunatamente l’aggredita con l’aiuto dell’altra donna è riuscita a divincolarsi e così lo stupro non si è consumato. La Polizia è giunta in chiesa prontamente ed è riuscita a bloccare il malvivente che ancora si trovava in chiesa. E’ stato arrestato con le accuse di lesioni personali e violenza sessuale ed ora si trova rinchiuso nel carcere di Rebibbia. La donna è in buone condizioni e non ha avuto bisogno delle cure mediche.
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Italia
Un animatore turistico, in servizio in un villaggio della costa ionica Catanzarese, è stato denunciato a piede libero con l'accusa di violenza sessuale.
A fare scattare la denuncia è stata una turista di 29 anni, residente in Calabria.
Secondo le indagini dei carabinieri della Stazione di Botricello, partite dopo il racconto della ragazza, l'animatore avrebbe rivolto più volte attenzioni nei confronti della giovane.
Un atteggiamento che non avrebbe destato sospetto, dal momento che l'animatore svolgeva comunque il suo lavoro con gli ospiti del villaggio.
Qualche sera fa, lo stesso animatore, un ragazzo di colore residente nel Nord Italia, avrebbe chiesto alla ragazza di fare una passeggiata.
Una volta raggiunta la spiaggia, il giovane trentenne avrebbe baciato la ragazza, quindi l'avrebbe violentata.
La violenza sarebbe stata anche certificata dalla visita medica.
Il dramma sarebbe stato ancora più grave per il fatto che la donna, secondo quanto ricostruito, aveva fatto voto di castità.
La ragazza, in evidente stato di shock, ha confessato tutto ad alcune amiche, quindi ha presentato denuncia alla locale Stazione dei carabinieri.
L'animatore è stato allontanato dal villaggio della costa ionica ed è stato trasferito in un'altra struttura calabrese.
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Calabria
Ieri pomeriggio gli agenti della Questura di Cosenza sono intervenuti in centro città a seguito di una segnalazione pervenuta presso la Sala Operativa.
Nella telefonata si chiedeva l’aiuto dei poliziotti a causa della presenza di un uomo che aveva già sfondato la vetrata di un negozio.
Giunti sul posto, gli agenti della Volante hanno constatato che un magrebino di 22 anni, A. K., dopo aver colpito violentemente con calci la vetrina dell’esercizio tentava di introdursi al suo interno.
Bloccato dai poliziotti il giovane continuava a divincolarsi, sferrando calci, pugni e brandendo un taglierino.
Dopo averlo immobilizzato e accompagnato negli uffici della Questura è stata ricostruita la dinamica dei fatti.
Pochi minuti prima di andare in escandescenza il cittadino marocchino, aveva aggredito una donna, che in compagnia delle due figlie minorenni, aveva parcheggiato l’auto vicino al negozio vandalizzato.
Nonostante la signora cercasse disperatamente di sottrarsi alle sue “attenzioni”, l’uomo insisteva palpeggiandola e minacciandola con un taglierino dopo averle sferrato dei colpi violenti sul viso.
Liberatasi dalla presa, la signora si è rifugiata dentro al primo negozio che ha incontrato nel suo tragitto.
Il ventiduenne si è così scagliato contro la vetrina, lesionandola e facendola uscire dalle guide, continuando ad urlare frasi condite da gravi minacce di morte.
L’arrivo degli operatori di Polizia ha posto fine al delirio del ragazzo impedendogli di causare ulteriori danni non solo alla vittima terrorizzata, alle due figlie, ad un suo familiare nel frattempo accorso in aiuto ed alla titolare del negozio.
Le azioni violente del ventiduenne pare siano proseguite non solo negli Uffici della Questura, tanto da rendersi necessario l’intervento di personale sanitario del 118 per una terapia sedativa, ma anche in auto durante la traduzione in carcere disposta dalla Procura della Repubblica di Cosenza, al punto tale da danneggiare il finestrino posteriore e parte degli interni della Volante.
Accompagnato nel carcere di via Popilia A. K. dovrà ora rispondere dei reati di violenza sessuale aggravata, danneggiamento aggravato, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Il Questore della Provincia di Cosenza Giancarlo Conticchio invita tutti a continuare a denunciare soprusi e violenze compiuti verso chi è più debole.
Presso la Questura sono disponibili le foto dell’arrestato per eventuali riconoscimenti.
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Cosenza
Lamezia Terme - Avrebbe negato ogni accusa mossa nei confronti dell’ex consigliere comunale Luigi Muraca, cl. 1968, la minorenne che è stata ascoltata oggi nel corso dell’incidente probatorio al Tribunale di Lamezia.
La vicenda è emersa nel dicembre scorso: l’ex consigliere comunale è in carcere da allora, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata.
Tutto è scaturito da alcune intercettazioni relative ad altre indagini.
Da lì gli ulteriori accertamenti da parte della Guardia di Finanza, con le quali sarebbe emerso come l’ex consigliere avrebbe in più circostanze rivolto pesanti attenzioni sessuali nei confronti di una minorenne.
Un quadro accusatorio che ha portato prima al provvedimento di fermo emesso dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Salvatore Curcio ed eseguito dai finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro.
Dopo il fermo e la convalida dell’arresto da parte del Gip, è stata rigettata poi la richiesta presentata dai difensori di Muraca al Tribunale del Riesame sulla scarcerazione.
Secondo quanto emerso, gli approcci sessuali nei confronti della ragazza sarebbero stati intercettati all'interno dell'automobile dell'ex consigliere.
A chiedere l’incidente probatorio era stata la difesa, rappresentata dagli avvocati Anselmo Torchia e Domenico Anania.
Una richiesta alla quale si era opposto il pubblico ministero Maffia.
L’ascolto è avvenuto nell’aula protetta del Tribunale con un consulente che ha interloquito con la ragazza.
Starà al giudice, ora, in base a quanto dichiarato dalla giovane e a quanto emerso nel corso delle indagini e con le intercettazioni, fare le sue valutazioni.
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Lamezia Terme
La tredicesima edizione di “Racconti e desideri storie di sogni e realtà”, che avrà luogo sabato 25 novembre a partire dalle ore 18.45 nel complesso conventuale di San Bernardino ad Amantea (Cs), non sarà incentrato soltanto sul conferimento dei premi alle eccellenze nepetine che si sono distinte nell’arco dell’anno, ma affronterà, con decisione, il tema della violenza contro le donne. Il 25 novembre, infatti, ricorre la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, istituita dall’assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999. Così come fatto in passato per altre argomentazioni, la direzione artistica della kermesse ha deciso di strutturare uno spazio dedicato a coloro che, da anni, operano nella lotta contro le varie forme di violenza di genere. Sulla base di tale scenario interverranno l’avvocato Ilaria Dolores Lupi del Foro di Cosenza, responsabile della sezione “Dalla parte delle donne” nell’ambito della GDD Fashion Week, e la psicologa clinica Libera Reale che, oltre ad operare presso il Centro di riabilitazione pediatrica di Acri, è la referente del gruppo sulle “dipendenze affettive” presso il Cat (Club alcolisti in trattamento) della stessa città.
«L’obiettivo – spiega Ilaria Dolores Lupi – è riprendere il confronto sul tema delle dipendenze affettive, intese come condizione di soggezione psicologica ed emotiva che rende la donna vulnerabile e quindi potenziale vittima di violenza, già affrontata la scorsa estate durante la tredicesima edizione della Grotta dei Desideri, con la partecipazione del prefetto e del vice prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao ed Emanuela Greco, delle psicologhe Simona Musacchio e Libera Reale, e della giornalista Federica Montanelli. Nello specifico saranno “raccontante” le nostre realtà territoriali, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere un sistema di politiche sociali volte a contrastare l’odioso fenomeno della violenza sulle donne. La violenza contro le donne rappresenta una violazione dei diritti umani oltre che una forma di discriminazione ingiusta ed ingiustificata- Si rende dunque necessario intervenire con un piano di contrasto mirato e strutturato a vari livelli, partendo proprio dalle piccole realtà territoriali».
Sulla scia del classico talk-show televisivo conoscenza e riflessione cammineranno di pari passo. Oltre ai premi conferiti a coloro che con il loro agire quotidiano hanno raggiunto traguardi professionali di altissimo livello in diversi campi cognitivi, verranno accolti anche i migliori studenti delle quattro scuole superiori presenti in città: un riconoscimento che vuole essere una sorta di buon auspicio per le nuove generazioni che inseguono il proprio futuro. L’appuntamento è dunque fissato per sabato 25 novembre alle ore 18.45 (dopo la celebrazione della Santa Messa) ad Amantea nella suggestiva cornice del convento di San Bernardino.Per essere sempre informati basta collegarsi alla pagina Facebook ufficiale: www.facebook.com/raccontiedesideri/.
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Italia
I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Messina, nei confronti di un giovane di 26 anni accusato di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 9 anni.
La denuncia ai carabinieri è stata presentata nei giorni scorsi da parte della madre della vittima
La madre aveva percepito alcuni preoccupanti segnali da parte della figlia.
La denuncia ha dato il via alle indagini disposte dalla Procura, che hanno identificato il 26enne come responsabile dei fatti.
L’accusa è di aver abusato di una bambina di 9 anni.
Per questo un 26enne è stato arrestato e condotto in carcere con un’ordinanza di custodia cautelare, come deciso dal gip di Messina.
Il ragazzo è ora detenuto nella Casa circondariale “Gazzi” di Messina con l’accusa di violenza sessuale.
Messina18 Ottobre 2017
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Italia
Una normale serata di spettacolo, quella inaugurale del Magna Graecia Film Festival a Catanzaro Lido, dove una moltitudine di persone si sta godendo l’evento cinematografico nella nuova aerea portuale del capoluogo.
Tra questi anche una donna che, in compagnia del marito e di un’altra coppia di amici, sta guardando il primo film in gara. Non c’è più posto a sedere e quindi non le rimane altro da fare che appoggiarsi con le braccia su un muretto e assistere allo spettacolo.
Improvvisamente, però, un uomo le si sarebbe avvicinato lentamente alle spalle appoggiandosi con forza contro il suo fondoschiena, spingendola e tenendola schiacciata conto il muretto e facendole sentire il membro.
La vittima, colta alla sprovvista e spaventata, inizia ad urlare facendolo fuggire e attirando anche l’attenzione di due carabinieri liberi dal servizio che intuiscono subito ciò che è appena accaduto e iniziano ad inseguire l’uomo, che tenta invano di dileguarsi tra la folla, venendo bloccato poco dopo.
Il fuggitivo è molto agitato e non vuole farsi identificare ma i militari, che nel frattempo hanno ricevuto il supporto di altri carabinieri in servizio nel Quartiere marinaro, lo portano via dall’area portuale, dove moltissimi curiosi vengono temporaneamente distratti dalla visione del film.
Nella caserma di villa Trieste, la vittima, che non si è ancora ripresa shock subito, sporge denuncia nei confronti dell’uomo che - identificato in un 53enne (G.N.) originario di Palermiti (nel catanzarese) ma residente a Torino, e con precedenti per simili reati - viene arrestato con l’accusa di violenza sessuale e resistenza a Pubblico Ufficiale.
I militari, che lo hanno perquisito, effettuando anche una ricerca nella sua abitazione di Palermiti, gli sequestrano un notebook il cui contenuto verrà verificato attentamente, oltre al suo smartphone dove, nell’immediato, vengono ritrovati contenuti multimediali voyeuristici.
Data la gravità dei fatti il 53enne è stato condotto nel carcere di Siano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Cn24
Questo il titolo di Catanzaro Informa Violenza sessuale tra la folla ieri sera al Mgff, arrestato un 53enne Foto di Catanzaro Informa
Questo il titolo de Il lametino Tenta violenza sessuale in pubblico, 53enne arrestato a Catanzaro
Questa la traduzione di Iacchitè : Tenta di violentarla durante il “Film Festival”: arrestato un 53enne italianissimo. Ergo “i cattivi siamo noi italiani”, gli altri no!
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Catanzaro
Un cittadino della Guinea è sul bordo della strada ed alza il pollice per chiedere un passaggio.
Un uomo si ferma e lo fa salire.
Kalabae gli chiede soldi ma riceve un rifiuto.
Ed allora , per quanto strano, forse incredibile, lo violenta.
Non solo ma lo fotografa.
Mamadou Kalabae, 26enne con precedenti in materia di sostanze stupefacenti, vive attualmente in uno degli appartamenti della ex struttura denominata Residence degli Ulivi.
Poi comincia minacciarlo di diffondere le foto e gli chiede soldi. Tra 200 e 500 euro.
Il violentato vista la insistenza decide di porre fine alla vicenda e denuncia il tutto ai carabinieri
I Carabinieri organizzano una trappola.
Stabiliti il giorno, l’ora ed il luogo, filmano addirittura il momento della consegna dei soldi.
Poi l’arresto in flagranza di reato.
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Basso Tirreno
Abusava di una ragazza disabile con la consapevo lezza della madre della vittima, sua convivente.
Un uomo di 63 anni è stato arrestato a Lamezia Terme, assieme alla convivente di 55 dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.
La ragazza, affetta dalla nascita da ritardo mentale, era oggetto di insulti da parte dei due che ritenevano non denunciasse mai gli abusi.
La violenza è stata scoperta grazie al lavoro di un'equipe di esperti.Ansa.
“I Carabinieri della Nucleo Operativo della Compagnia di Lamezia Terme hanno arrestato Elena Rubino, 55 anni e il convivente Emilio Giovanni Scalercio, 63 anni, responsabili in concorso tra loro dei reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia della donna, affetta sin dalla nascita da ritardo mentale grave. "Non ce la faccio più”, avrebbe detto la ragazza con un filo di voce e tra le lacrime mentre era chiusa nella sua stanza nel silenzio, frase che ha fermato il cuore di tutti gli addetti ai lavori.
L’attività dell’Arma è stata condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, mediante l’impiego di un’equipe composta “ad hoc” che ha lavorato in sordina con attività non intrusive nei confronti della vittima e l’obiettivo unico di proteggere la ragazza e liberarla dalla sua terribile situazione.
Dalle indagini è emerso che giornalmente la donna subiva ripetutamente insulti e mortificazioni da parte dei due, consapevoli che la vittima non sarebbe stata creduta e certi che non avrebbe parlato. L’attività svolta dagli investigatori ha consentito di scoprire come la vittima, venisse giornalmente e ripetutamente anche abusata sessualmente dall’uomo e con la piena consapevolezza della madre. Sempre nel corso dell’attività sono stati riscontrati altri abusi che sono al vaglio di ulteriori approfondimenti.
Le richieste e i riscontri raccolti nel corso del tempo sono stati pienamente condivisi ed accolti dall’Autorità Giudiziaria che con apposita ordinanza ha disposto per entrambi l’arresto e la conseguente traduzione presso le case circondariali di Castrovillari e Vibo Valentia."
Fonte: Il Lametino
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Lamezia Terme