BANNER-ALTO2
A+ A A-

clarisse filippoIl palazzo delle Clarisse è in vendita . Siamo arrivati a perdere una delle icone più suggestive di Amantea, forse quella più bella.

È l’ultimo atto della deriva senza fine che sta vivendo questa cittadina sempre più depressa ed abbandonata al suo destino.

Il palazzo delle Clarisse dotato di una bellezza unica conferitagli dal miracolo architettonico di una costruzione a strapiombo sulla roccia sotto la quale si apre la grotta del parco e forma con essa un’immagine unica.

È stato riportato al suo antico splendore quasi 40 anni fa con un esemplare restauro riscoprendo ambienti che nei secoli scorsi erano stati snaturati ed eliminando volumi sovrapposti che nulla avevano a che fare con la struttura originaria.

In tutti questi anni oltre a svolgere una funzione commerciale (un ristorante raffinato e albergo) è stato sede di innumerevoli eventi culturali. Dalle esposizioni di pittura ai concerti, conferenze ed altro. Tanti ruoli che lo hanno reso un’eccellenza della città, un biglietto da visita ed un riferimento culturale.

Certo, il palazzo resterà dov’è, ma non sarà la stessa cosa. Andrà magari in mano ad un magnate russo o un ricco arabo, o forse sarà comprato da una grande società. Chissà.

Sarà come perdere qualcosa della nostra identità, probabilmente sarà più difficile visitarlo o prendere un aperitivo su quel magnifico terrazzo guardando l’infinito.

Perché si è arrivati a questo punto?

Per il degrado e l’inaccessibilità in cui è ridotto il centro storico, quello che nei paesi normali è il primo luogo da visitare per un turista, e ora tagliata in due tronchi, di cui una, quella più antica chiusa sul lato sud dove è avvenuta la frana e l’accesso nord con un divieto di accesso per i non residenti. Più volte ne è stata chiesta la rimozione ma è ancora lì a provocare danni.

Ci sono due aspetti su cui vorrei soffermarmi. L’aspetto culturale e quello economico e sociale. Partiamo dal secondo, per il primo è necessaria una riflessione più ampia.

Nel centro storico a seguito di questa situazione anche altre attività sono state chiuse con perdita di posti di lavoro. Nelle sole Clarisse hanno perso il lavoro 15 persone. Un dramma in un momento di grande crisi.

Ma in realtà Amantea non ha mai considerato la componete culturale come fondamentale per l’economia del paese.

Non si spiega come sia possibile che non esista a Campora un polo archeologico e museale, che l’area del castello sia ancora privata, che non esiste un immobile dedicato dove organizzare esposizioni d’arte e altri eventi. Che in un territorio che si estende per 7-8 km esiste solo la piazza di Campora.

La Calabria è una regione povera e difficile. Dovremmo valorizzare i fattori identitari come elementi di attrazione. Ma abbiamo lasciato che si perdessero e li abbiamo dimenticati. Sono sempre stati considerati di secondo ordine. Delle due culture, quella marinara e quella contadina che sono la nostra origine non rimane nulla, tranne qualche libro, eccellente ma non accompagnato da spazi della memoria.

Il dominio della cultura del commercio ha orientato le scelte della città, soprattutto quando era il centro ricco del comprensorio e aveva poca concorrenza.

Ora le cose sono cambiate ed è evidente l’errore creato dallo squilibrio di questi valori. Oggi Amantea non attrae nessun tipo di investimento, al contrario gli stessi amanteani che possiedono capitali preferiscono investirli fuori. I nostri averi valgono molto meno di qualche anno fa.

Probabilmente è un fenomeno diffuso, ma sembra che da noi quello che è bellezza, la cultura e storia abbia un’importanza minore e per questa mentalità non si sia sviluppato un percorso che ci avrebbe portato ad essere un paese normale.

La mancanza di peculiarità ci rende parte del mucchio. Cosa abbiamo da offrire più degli altri? Il mare? In Calabria ci sono 800 km di costa, in molti casi ben più attrezzata della nostra.

Come se non bastasse, e come se fosse facile oggi ci troviamo di fronte alla peggiore versione di Amantea. Ci vuole talento.

Non c’è una sola cosa che funzioni, non un problema risolto, una città dove è tutto chiuso e quello che è aperto è peggio. Mi riferisco al centro storico, all’unico parco del paese, al lungomare e tante altre cose.

In aggiunta da un po' di tempo si è forzata quest’abitudine di eventi e decorazioni trash (tra l’altro costosi) che ci fanno perdere punti persino all’interno del mucchio.

Le vie cittadine vanno trattate come si tratta col trucco il viso di una donna. Ogni volto ha un codice visivo. Per esaltarne la bellezza si usa con delicatezza per magnificarne alcune parti e correggerne altre.

Qui invece si pensa di fare più colpo usando il trucco dei pagliacci da circo.filippo vita

E così con le manifestazioni che sono diventate rumori e laser. Ma che gente vogliamo attrarre?

Un disagio avvolto da un silenzio assordante, soprattutto da coloro che potrebbero e dovrebbero parlare e lo fanno in privato. Ma in pubblico parlano di argomenti innocui tipo i massimi sistemi, perché c’è sempre qualche favore che si può ottenere…

Spero di sbagliarmi ma ho condotto quasi da solo una specie di battaglia per la scuola media, quando era ancora in fase progettuale, ho denunciato l’indifferenza della gente (con conseguenti risentimenti). Il risultato oggi è alla vista di tutti.

Ripeto, spero di sbagliarmi ma sembra che il centro storico vada verso lo stesso destino. Curiosamente intorno ci gira qualche personaggio già protagonista per il caso Mameli..

Non guardate solo i vostri piccoli interessi. Sarete comunque coinvolti nel declino generale.

FILIPPO VITA

Pubblicato in Primo Piano

spiaggia 2021Nel corso di una vasta operazione di polizia ambientale finalizzata a garantire la fruibilità del demanio marittimo da parte della collettività, nei giorni scorsi, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, personale militare della Delegazione di Spiaggia di Amantea ha accertato l’abusiva occupazione di circa 2500 metri quadrati di suolo demaniale marittimo mediante l’installazione di opere e manufatti a servizio di diverse attività ricettive.

Nel corso delle indagini, i militari della Guardia Costiera hanno accertato che i soggetti responsabili delle occupazioni demaniali abusive mantenevano, all’interno delle aree assentite in concessione, alcune opere ben oltre il periodo indicato nelle concessioni stesse, aventi solo carattere stagionale, in assenza di qualsivoglia titolo abilitativo rilasciato dagli Enti competenti, e riscontrando, in taluni casi, la realizzazione di opere al di fuori dei limiti spaziali fissati dall’atto concessorio, impedendo di fatto la libera fruizione degli spazi demaniali marittimi.

I cinque responsabili delle violazioni di cui sopra sono stati tempestivamente deferiti all’Autorità Giudiziaria, mentre le strutture e le aree oggetto dell’accertamento sono state poste sotto sequestro preventivo dai militari operanti.

L’intervento condotto dai militari della Delegazione di Spiaggia di Amantea ha così consentito di accertare l’ennesimo reato perpetrato ai danni dell’ambiente costiero, in totale spregio delle pertinenti norme vigenti, in un’area di alto pregio naturalistico sottoposta al vincolo paesaggistico-ambientale.

L’attività di tutela dell’ambiente da parte della Guardia Costiera proseguirà senza soluzione di continuità al fine di salvaguardare e preservare lo stesso garantendone la fruibilità per la collettività.

Pubblicato in Primo Piano

verde pubblicoLe relazioni tra i cittadini sono più serene in un’area in cui si vive bene, si tende a rispettare l’ambiente: se è pulito e ordinato lo lascio pulito e ordinato. 

Viceversa, quando un luogo è mal tenuto e sporco, non ci si fa molti problemi a buttare una cartaccia, “tanto una in più o una in meno”.  

E’ forse cinico ammetterlo, ma molte persone ragionano così, la riqualificazione urbana può cambiare le cose e anche le abitudini.

La riqualificazione urbana è un termine che va molto di moda ma non sempre alle parole corrispondono i fatti. 

Sarebbe entusiasmante progettare una riqualificazione urbana, specialmente della propria città, da quello che abbiamo letto spesso gli interventi ci sono e funzionano. 

Quella più difficile è la riqualificazione urbana delle aree meno centrali e frequentate, quelle spesso sfruttate, per mettere ciò che non si può ospitare in bella vista nel centro o vicino a qualche prestigioso edificio. 

Fatta in modo virtuoso e permanente, la riqualificazione influisce positivamente sulla qualità di vita di tutta la città e non del solo quartiere interessato.

Quando parliamo di riqualificazione urbana intendiamo un “pacchetto” di azioni che mirano a recuperare e riqualificare il nostro patrimonio  preesistente, in particolare il nostro pensiero va al centro storico, al castello, al lungomare cittadino, alla scogliera di Coreca ed alla villa comunale, i veri punti di forza della città di Amantea.

La riqualificazione non riguarda solo ciò che è costruito ma anche e soprattutto gli spazi pubblici a fruizione dei cittadini per esempio l'isola ecologica.

La logica con cui si interviene deve mettere davanti a tutto il benessere dei residenti e il rispetto per l’ambiente. 

Quando si vuole fare sul serio, si associano alla rigenerazione degli edifici e degli spazi, anche interventi di tipo culturale, sociale, economica e ambientale.

Il significato letterale è abbastanza chiaro, il significato più “simbolico” della riqualificazione urbana riguarda molto la presa di coscienza del fatto che il mondo si può rendere un posto migliore in cui vivere, partendo dal sistemare l’angolo in cui viviamo.

Dal giardino della propria casa alla facciata del palazzo del proprio condominio, così si riparte, si rimette in moto una coscienza green e civica.

Non si può fare un intervento di riqualificazione urbana improvvisato ed estemporaneo, è necessario creare e presentare dei progetti, meglio se condivisi con più istituzioni o soggetti anche privati o di tipo associativo, ma che dovranno avere a cuore l’ambiente dal punto di vista sia sociale che ecologico.

La Villa Comunale, per esempio, da sempre frequentata da adolescenti e bambini con mamme o baby sitter a seguito, è il punto esatto da dove partire da una riqualificazione urbana, per noi è un bene così prezioso è bello, che per l'occasione, si presterebbe alla creazione di un legame tra residenti e progettisti tecnici.

Per noi basterebbe ben poco per esempio sistemare il parco giochi con delle attrezzature ben tenute e colorate, magari costruendo qualche casa sull'albero, recintare un’area per gli animali da compagnia o installare altre panchine e altre fontanelle che invitano le persone a vivere quello spazio ed a rispettarlo.

Parliamo quindi di rigenerazione urbana, un solo appello vogliamo fare dalle pagine del nostro portale, a tutti i tecnici presenti nel nostro comune, ad unirsi a creare magari una associazione, a collaborare per presentare un progetto che dia il via al risorgimento della nostra città, probabilmente la nostra rimarrà una utopica idea, ma non provarci sarebbe peggio di lasciarla morire.

C'è bisogno di unione nella nostra città, c'è bisogno di un senso di coesione cittadina culturale e mentale.

Pubblicato in Primo Piano

amantea grotta di amanteaChe cosa sono i "Luoghi del Cuore"? 

E’ come se infinite piccole fiammelle venissero accese nelle città, nei paesi aggrappati alle colline, lungo le frastagliate coste, attraverso le pianure, in mezzo agli alberi dei boschi, lungo i fiumi.

I "luoghi del cuore" sono quei luoghi che gli uomini hanno amato, vissuto, intravisto, sognato, con nostalgia ricordato.

Il "Luoghi del Cuore" è una campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo.

È il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare al FAI attraverso un censimento biennale i luoghi da non dimenticare.

Aiutaci a segnalare e votare i luoghi più belli della nostra città.

https://fondoambiente.it/myfai/i-luoghi-del-cuore

Dopo il censimento ricorda che il FAI sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di voti.

Pubblicato in Politica

centroChi governa la città oggi, ovvero i Commissari Straordinari del Comune di Amantea, devono avere a cuore massimamente la bellezza della città, per diletto dei forestieri, per onore, prosperità e accrescimento del centro abitato e dei cittadini.

Per tale motivazione ci auguriamo che la Commissione Straordinaria abbia l'umiltà di leggere questo nostro articolo, e proceda eventualmente per accedere a questo finanziamento, probabilmente non sarà possibile perché Il bando riguarda, in questo caso, i comuni sino a 10.000 abitanti, ma credo che sia questa la soluzione giusta per il nostro centro storico.

Comunque è stato posticipato al prossimo 29 giugno 2020, infatti, il termine ultimo per presentare domanda per i comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia a cui è rivolto l’avviso del MiBACT che destina 30 milioni di euro al finanziamento di interventi finalizzati alla riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei borghi e dei centri storici di piccola e media dimensione.

A rendere nota l'ulteriore proroga è lo stesso Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, alla luce delle disposizioni del Governo relative alle misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale (articolo 103, comma 1 e 5, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla Legge del 24 aprile 2020, n. 27, e articolo 37 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23).

L’Avviso - che impegna 20 milioni di euro a valere sul Programma di Azione e Coesione Complementare al PON Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020 e 10 milioni di euro a valere sul Piano operativo “Cultura e Turismo” FSC 2014-2020 - si propone di selezionare interventi finalizzati al rafforzamento dell’attrattività di borghi e piccoli centri storici, attraverso il sostegno di progetti innovativi di sviluppo turistico e il restauro e il recupero di spazi urbani, di edifici storici o culturali, nonché degli elementi distintivi del carattere identitario di questi luoghi. L’intervento vuole, inoltre, favorire processi di crescita socio-economica nei territori beneficiari, anche al fine di promuovere processi imprenditoriali che ne accrescano l’occupazione e l’attrattività.

Il finanziamento è concesso nella forma del contributo a fondo perduto, pari al 100% delle spese ammissibili, per un massimo di 1 milione di euro per beneficiario.

Dal link sottostante è possibile consultare l’avviso di proroga ed ottenere maggiori informazioni sul bando.

https://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Appalti/visualizza_asset.html?id=203943&pagename=230

Pubblicato in Politica

grotta amanteaUn buon motivo per andare a Reggio Calabria è sicuramente quello di visitare il museo dei bronzi di Riace ed anche godere del bel lungomare  e della vista della Sicilia e dell'Etna. Ed un buon motivo per andare a Paola è quello di visitare il convento di San Francesco di Paola. Ma perché visitare Amantea ? Eppure ci sono 10 , 100 motivi che lo suggeriscono. Amantea .

Amantea è la città dei tramonti fiammeggianti quando il sole scende dietro lo Stromboli. Amantea è il mare e delle spiagge(anche se le recenti mareggiate ne hanno mangiato più della gran parte ). Amantea è il castello della regina Giovanna , anche se é difficilmente visitabile. Amantea ha un bel lungomare parzialmente distrutto dalle recenti violenti mareggiate. Amantea ha una bellissima ma sconosciuta area antropologica. Amantea ha una bellissima villa comunale pur se da tempo abbandonata a se stessa. Amantea è la antica temesa di Omero ancora tutta da scoprire. Amantea ha il più antico

Mercato agricolo a km zero. Amantea ha uno dei più bei centri commerciali all'aperto. Amantea ha un affascinante seppur semi  abbandonato centro storico medievale. Amantea è il passato, il presente e se si volesse anche il futuro!

 recenti

Pubblicato in Primo Piano

belmonte-A Belmonte, in provincia di Cosenza, c’è l’unico albergo diffuso di tutta la Calabria: eco-sostenibile e rispettoso del territorio, ha fatto rivivere un intero borgo in via di abbandono. Un esempio virtuoso di come il turismo sostenibile possa favorire la rinascita di piccoli centri italiani che rischiano di sparire a causa dello spopolamento.

Case abbandonate dagli anni ‘70, un paese in via di abbandono, con tanta storia alle spalle ma lasciato a se stesso. Questo è il panorama che i membri dell’associazione A Praca si sono trovati di fronte quando hanno deciso di cimentarsi, con le proprie forze, in un’impresa sul proprio territorio e cioè in un albergo diffuso a Belmonte Calabro, in provincia di Cosenza. L’albergo diffuso è una tipologia di albergo per turisti che si basa su presupposti completamente diversi da quelli standard e che fondamentalmente ha lo scopo di inserire gli ospiti direttamente in piccole case che fanno parte del borgo stesso, le une vicine alle altre, gestite in maniera unitaria e con responsabilità nei confronti dell’ambiente.

“Abbiamo iniziato il restauro delle case di Belmonte quindici anni fa”, ci racconta Gianfranco Suriano, che fa parte dell’associazione che ha lanciato questa impresa, ideata da Pino Suriano. All’epoca si trattava di una vera e propria scommessa, nata dalla passione e anche da una buona dose di coraggio: “Noi volevamo pensare e credere che questa cosa avrebbe potuto funzionare, portando ad un beneficio non soltanto nostro ma anche per l’intero paese che era in stato di abbandono: da 4.000 abitanti eravamo arrivati a 2.000, con tutto ciò che ne consegue”.

Gianfranco e gli altri iniziano dunque a lavorare, ripristinando l’antico centro storico di Belmonte e utilizzando materiali di bio-edilizia o recuperando quelli già utilizzati anticamente. Il borgo, infatti, essendo stato abbandonato aveva preservato la sua integrità. Fanno tutto con investimenti privati, si entusiasmano, fondano l’associazione “A Praca”, un’impresa sociale, e girano in tutta Europa per pubblicizzarsi, farsi conoscere. E poi le “cose cominciano a girare per il verso giusto”: coinvolgono gli abitanti del paese e si innesca come un circolo virtuoso che negli anni lo fa rivivere.

Adesso, infatti, sono due anni che la stagione turistica non è limitata soltanto alla primavera-estate, ma attrae anche d’inverno. Tutto il resto è nato spontaneamente: ad esempio, ora ci sono alcune associazioni nel paese che si occupano di passeggiate nella natura (come “Living Nature”) o di escursioni in mountain bike. E di conseguenza giovani e disoccupati hanno trovato lavoro e sono rimasti a Belmonte invece di andarsene. Poi è nata anche un’associazione a livello regionale, “Borghi da ri…vivere”, che vuole porsi come interlocutrice a livello più ampio per salvare le bellezze nascoste della Calabria, per smuovere qualcosa, per fare ciò che la politica non riesce a fare. Lo scopo è quello di riqualificare i centri storici dei borghi, ma soprattutto di sensibilizzare gli imprenditori e i giovani, che sono gli unici che “responsabilmente possono far rinascere i piccoli borghi”.

“L’intento è stato quello di riqualificare il borgo senza però perderne l’identità, salvando l’antica tradizione millenaria che stava morendo”. E, ad esempio, soggiornare nell’albergo diffuso di Belmonte Calabro significa anche immergersi nel suo linguaggio, nella sua storia, nei suoi sapori: ogni casa ha il nome di una frazione del paese, che anticamente era collegata ad un sapere, ad un mestiere, e i prodotti tipici (come il bergamotto o il liquore al finocchietto selvatico) sono ancora lì, a disposizione degli abitanti e del turista.

“Abbiamo avuto tanti riconoscimenti e ne siamo contenti, ma non bastano”, commenta infine Gianfranco Suriano. Per riprendere in mano un paese – anzi, i paesi – della Calabria e non solo, ci vogliono i giovani e ci vuole chi investa sul territorio in modo responsabile. Quelli de “A Praca” lo hanno fatto e hanno innescato in circolo virtuoso. La Calabria è piena di storie simili a quelle di Belmonte, di paesini che aspettano di rivivere grazie alle loro stesse forze. Consapevolezza, amore per il territorio e un pizzico di follia sono gli ingredienti giusti per iniziare qualcosa, con i giusti investimenti. E poi il resto verrà da sé.

FONTE NOTIZIA

Pubblicato in Belmonte Calabro

scoglio-corecaIl mare è la nostra vera ricchezza. Uno dei nostri tesori più grandi, quello su cui puntare. MA è necessario tutelarlo, difenderlo, proteggerlo sul serio. Lo sappiamo tutti purtroppo che le acque del mediterraneo sono aggredite da inquinanti poco noti oltre che da materiale portato dai fiumi. E tutti sappiamo che il problema che i turisti avvertono come il maggiore sia la schiuma prodotta da oli, nitriti,nitrati,fosfiti, fosfati. Occorre fare qualcosa, cominciare a fare qualcosa. Ci vogliono risorse finanziarie e coraggio di osare e di cambiare le cose. Peraltro così offriremmo il volto nuovo e futuro della nostra città e del nostro turismo. Prendiamo allora la panna nascosta nei nostri magazzini e piazziamola davanti ai fiumi così da bloccare ogni immissione dentro il mare e poi controllando giorno per giorno che cosa ha bloccato. E poi compriamone una seconda per bloccare il trasporto di materiale, oli e schiuma. Un piccolo investimento per un grande risultato ed una immagine migliore di amantea. Per saperne di più prendete tra gli atti del consorzio cibtc il relativo progetto. Grazie. Giuseppe marchese

Pubblicato in Primo Piano

veltri minil'assessore al turismo Veltri ha convocato il primo incontro con gli artisti locali, le associazioni e le ONLUS per iniziare a definire il calendario  estivo  2019.

22 marzo 2019 ore 15:00 sala consiliare del Comune di Amantea

per maggiore info clicca sul link comuneamantea.gov.it

Pubblicato in Campora San Giovanni

veltri miniSembra facile essere un buon amministratore di un Comune.

Qualcuno pensa basti Dire si ad ogni richiesta espressa dai cittadini elettori anche facendo debiti che poi non si saprà come pagare o che saranno trasferiti alle future generazioni e magari dopo aver determinato un dissesto finanziario. Al contrario viene scarsamente apprezzato l'equilibrio che propone l, assessore Concetta veltri,in specie quando afferma che un assessore è parte di un sistema che comprime i ruoli individuali inquadrandoli in una ottica collegiale, ma in modo tale da lasciare ampi spazi di proposta politica. Ma ancora più spessore politico si segnala nella dichiarazione dell 'assessore al turismo di amantea quando rammenta come il programma turistico offra "incontro gioia ed immagine". Ed in questa ottica si impone siano comprese tutte le proposte di collaborazione da parte delle associazioni ancor più se gratuite lasciando le scarne risorse finanziarie alla attenzione al decoro della città ed alla promozione del territorio, una promozione innovativa ed attrattiva che deve avere immediato inizio anche quando come nel caso di amantea manchi il personale necessario alla bisogna. Al più che si ricorra a collaborazioni esterne che diano agli assessori quanto necessario.

Pubblicato in Campora San Giovanni
Pagina 1 di 2
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy