Il viso tirato e gli occhi lucidi, Nicola Adamo si è presentato puntuale in conferenza stampa, in una sala gremita nonostante l'ora, le 13.30 nel centro storico di Cosenza. Gli appunti scritti a mano, accanto il suo avvocato Ugo Luciano Celestino. All'indomani della notifica del provvedimento di sequestro preventivo nell'ambito dell'inchiesta sull'eolico l'ex vicepresidente della giunta regionale ha detto - “Mi voglio difendere – ha aggiunto- nel processo e non fuori dal processo. Piena fiducia nella magistratura” “ Accetterò- ha aggiunto- qualunque sia il giudizio” “ Il timore – ha spiegato è che la stessa serenità ed equilibrio che riconosco alla magistratura giudicante non ci sia stata durante le indagini”
“ Non voglio- ha aggiunto – lanciare accuse, ma l'esame delle carte processuali mi porterà ad individuare pupi e pupari di questa vicenda”.
Nicola Adamo ha poi raccontato della notifica dell'atto giudiziario “hanno bussato alle 8:30 alla mia porta, poi gli agenti sono rimasti con me quattro ore ad attendere il via libera per l'esecuzione del provvedimento”. “ Mentre vi parlo- ha sottolineato- in questo momento non mi è stato ancora notificato l'esecuzione del provvedimento” “ Stamattina – ha precisato infine – ho scoperto in banca che il provvedimento era stato eseguito”
“ La cifra a me sequestrata è di 875 euro”
“ Il mio patrimonio- ha detto – consta in una casa di mia proprietà e di una casa dove vivo intestata a mia moglie.”
“ Non credo- ha concluso alla cosiddetta giustizia ad orologeria- ma è una coincidenza che il provvedimento mi venga notificato a due giorni dal voto”.
Infine ha reso noto che sarà attivo un sito in cui aggiornerà mese dopo mese, la sua situazione economica” GdS
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La Procura di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per 11 persone di cui 3 giuridiche. Il processo è quello relativo ad una presunta tangente di due milioni e 400.000 euro promessa, ed in parte spesa, per la realizzazione del Parco eolico "Pitagora" di Isola Capo Rizzuto e l'adozione da parte della Regione Calabria delle "Linee guida sull'eolico". Gli 11 sono politici, imprenditori e funzionari regionali. Il pm, Carlo Villani, ha chiesto il rinvio a giudizio e ora il gup, Tiziana Macrì, fisserà la data dell'udienza preliminare.
Rispetto all'avviso di conclusione delle indagini, emesso nel dicembre scorso, nella richiesta di rinvio a giudizio,manca il nome del funzionario regionale Domenico Lemma. E’ probabile che per questi la Procura chiederà l'archiviazione.
Alcuni dei reati contestati agli otto indagati ed alle tre società, invece, vengono contestati in concorso con l'ex assessore regionale all'Ambiente della giunta di centrosinistra, Diego Tommasi, per il quale la Procura ha aperto un fascicolo che è uno stralcio all'inchiesta principale.
Inizialmente nei confronti di Tommasi la Procura aveva chiesto l'archiviazione, ma successivamente dopo una serie di interrogatori, tra cui quello di Lemma, è stata chiesta la revoca della richiesta ed é stato aperto un nuovo fascicolo.
Per la vicenda relativa al pagamento della presunta tangente restano quindi coinvolti tra gli altri
-l'ex vicepresidente della giunta regionale di centrosinistra, Nicola Adamo;
-l'amministratore e socio della Piloma srl, Saigese spa e Loda service, Giancarlo D'Agni, ritenuto dall'accusa stretto collaboratore di Adamo;
-l'imprenditore Mauro Nucaro e
-l'ex dirigente esterno del settore commercio artigianato ed energia del dipartimento Economia della Regione, Carmelo Misiti.
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Crotone