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Grillo - liveSi avvicina il ritorno in Calabria di Beppe Grillo nelle sue vesti originarie di esilarante attore comico. Dopo un lungo periodo di silenzio, in cui si è occupato soprattutto di politica, Beppe Grillo ritorna a Teatro con “Io sono il peggiore”, come lo definisce lui stesso: “lo spettacolo delle rivelazioni, dove tutti sono coinvolti e nessuno è escluso!”.

Dalla religione alle silenziose guerre economiche, passando per il metaverso, fino al lato oscuro dell’ambientalismo, nel grande ritorno sulle scene del comico italiano più spiazzante, caustico e “odiato” di tutti i tempi, Grillo affronta tutti i principali temi dell’attualità italiana e mondiale, “come non si è mai visto”. Durante lo spettacolo si avvarrà di immagini su un grande schermo e di contributi video via internet. Non mancheranno richiami all’attualità locale e improvvisazioni con il pubblico, secondo lo stile del “one man show” originalissimo che lo ha reso uno dei comici italiani più applauditi di sempre.

Tre le date in Calabria: 11 aprile al Teatro Comunale Grandinetti di Lamezia Terme, 13 aprile al Teatro Garden di Rende, 14 aprile al Teatro Vittoria di Diamante, inizio show ore 21:00.

In base ai dati di prevendita, si direbbe che la politica non ha fatto bene al comico, protagonista in passato di numeri record nei più grandi palasport italiani. Bene il dato di Diamante, dove si va verso il sold out, discreto quello di Rende con metà dei biglietti venduti, negativo quello di Lamezia, dove evidentemente i suoi fan si sono dissolti.

La prevendita dei biglietti continua su www.ticketone.it e in tutti i punti Ticketone (Prezzo dei biglietti, compreso diritti di prevendita: primo settore € 39,00; secondo settore € 34,50; terzo settore € 29,00; quarto settore € 25,00). Informazioni allo 0968441888. Per Diamante bisogna rivolgersi alla biglietteria del Teatro (tel. 098581055). Le date calabresi del tour, distribuito come sempre da Marangoni Spettacoli, sono organizzate in Calabria dalla Show Net di Ruggero Pegna con la collaborazione dell’Associazione Teatrale I Vacantusi nell’ambito del progetto Arteca, Dedo Eventi e Tirreno Festival.

“C’è bisogno di ridere e il comico Beppe Grillo è garanzia assoluta di risate e divertimento, con la sua ironia mai banale e la capacità di toccare problematiche scottanti, anticipando spesso ciò che lui riesce a vedere prima di tutti” – dicono Pegna, Morelli dei Vacantusi e De Luca di Dedo Eventi, che aggiungono – “Poi, politicamente, ognuno può avere legittimamente le sue idee. Anche Gino Paoli è stato perfino un deputato impegnato in politica, ma le sue canzoni sono le più belle canzoni d’amore di sempre!”.

Pubblicato in Calabria

Ecco la prova nella lettera di Matteo Renzi a Beppe Grillo:

 

“Caro Beppe Grillo, ti rispondo da blog a blog dopo aver letto le tue frasi su mio padre.

 

Non sono qui per discutere di politica. Non voglio parlarti ad esempio di garantismo, quello che il tuo partito usa con i propri sindaci e parlamentari indagati e rifiuta con gli avversari. Quando è stata indagata Virginia Raggi io ho difeso la sua innocenza che tale rimane fino a sentenza passata in giudicato. E ho difeso il diritto-dovere del Sindaco di Roma di continuare a lavorare per la sua città. Ma noi siamo diversi e sinceramente ne vado orgoglioso.

Niente politica, per una volta.

 

Ti scrivo da padre. Ti scrivo da figlio. Ti scrivo da uomo.

Da giorni il tuo blog e i tuoi portavoce attaccano mio padre perché ha ricevuto qualche giorno fa un avviso di garanzia per “concorso esterno in traffico di influenza”. È la seconda volta in 65 anni di vita che mio padre viene indagato. La prima volta fu qualche mese dopo il mio arrivo a Palazzo Chigi: è stato indagato per due anni e poi archiviato perché – semplicemente – non aveva fatto niente.

Vedremo che cosa accadrà. Mio padre ha reclamato con forza la sua innocenza, si è fatto interrogare rispondendo alle domande dei magistrati, ha attivato tutte le iniziative per dimostrare la sua estraneità ai fatti.

Personalmente spero che quando arriverà la parola fine di questa vicenda ci sia la stessa attenzione mediatica che c’è oggi. La verità arriva, basta saperla attendere.

Ma tu, caro Grillo, oggi hai fatto una cosa squallida: hai detto che io rottamo mio padre. Sei entrato nella dinamica più profonda e più intima – la dimensione umana tra padre e figlio – senza alcun rispetto. In modo violento.

In una trasmissione televisiva ieri ho spiegato la mia posizione, senza reticenze. Da uomo delle istituzioni ho detto che sto dalla parte dei giudici. Ho detto provocatoriamente che se mio padre fosse colpevole meriterebbe – proprio perché mio padre – il doppio della pena di un cittadino normale. E ho detto che spero si vada rapidamente a sentenza perché le sentenze le scrivono i giudici, non i blog e nemmeno i giornali.

Per decidere chi è colpevole e chi no, fa fede solo il codice penale, codice che pure tu dovresti conoscere, caro Beppe Grillo.

Dire queste cose costa fatica quando è indagato tuo padre. Ma è l’unico modo per rispettare le Istituzioni. Perché quando hai giurato sulla Costituzione, quando ti sei inchinato alla bandiera, quando hai cantato l’inno nazionale davanti a capi di stato stranieri rimani uomo delle Istituzioni anche se ti sei dimesso da tutto. Anziché apprezzare la serietà istituzionale tu hai cercato di violare persino la dimensione umana della famiglia. Non ti sei fermato davanti a nulla, strumentalizzando tutto.

Allora lascia che ti dica una cosa.

Mio padre è un uomo di 65 anni, tre anni meno di te. Probabilmente ti starebbe anche simpatico, se solo tu lo conoscessi. È un uomo vulcanico, pieno di vita e di idee (anche troppe talvolta).

Per me però è semplicemente mio padre, mio babbo.

Mi ha tolto le rotelline dalla bicicletta, mi ha iscritto agli scout, mi ha accompagnato trepidante a fare l’arbitro di calcio, mi ha educato alla passione per la politica nel nome di Zaccagnini, mi ha riportato a casa qualche sabato sera dalla città, mi ha insegnato l’amore per i cinque pastori tedeschi che abbiamo avuto, mi ha abbracciato quando con Agnese gli abbiamo detto che sarebbe stato di nuovo nonno, mi ha pianto sulla spalla quando insieme abbiamo accompagnato le ultime ore di vita di nonno Adone, mi ha invitato a restare fedele ai miei ideali quando la vita mi ha chiamato a responsabilità pubbliche.

Questo è mio padre. Buttati come sciacallo sulle indagini, se vuoi, caro Beppe Grillo. Mostrati per quello che sei. Ma non ti permettere di parlare della relazione umana tra me e mio padre. Perché non sai di che cosa parli e non conosci i valori con i quali io sono cresciuto.

Spero che i tuoi nipoti possano essere orgogliosi di te come lo sono di Tiziano Renzi i suoi nove nipoti Mattia, Francesco, Gabriele, Emanuele, Ginevra, Ester, Maddalena, Marta e Maria.

E spero che un giorno ti possa vergognare – anche solo un po’ – per aver toccato un livello così basso.

Ti auguro una buona serata. E ti auguro di tornare umano, almeno quando parli dei valori fondamentali della vita, che vengono prima della politica.

Matteo Renzi”

A tutti, per favore , non oltre!

Pubblicato in Italia

VallecratiRende (Cs) - L'Europa multerà l'Italia con 62,69 milioni di euro come risarcimento per i danni causati dall'inquinamento per via delle acque reflue, con l'aggiunta di 347mila euro per ogni giorno che passa senza interventi.

 

La Commissione europea chiede da tempo all'Italia che “le acque reflue urbane siano raccolte e trattate in modo adeguato, al fine di prevenire gravi rischi per la salute umana e l’ambiente”.

In Calabria sono stati individuati 13 agglomerati con i sistemi fognari e depurativi non a norma. Uno di questi è quello del Consorzio Valle Crati. Ma già nel 2012 sono stati stanziati 35 milioni di euro per il completamento della rete fognaria nei Comuni consorziati e il miglioramento del depuratore di Coda di Volpe, con la Delibera CIPE n. 60/2012, ma incredibilmente l’amministrazione del Consorzio non è riuscita a spendere questi soldi e si parla addirittura della perdita del finanziamento. Lo Stato, naturalmente, girerà la parte di multa comminata dall'Europa alla rispettiva regione, e così saranno i cittadini calabresi a pagare le inefficienze della classe politica che occupa i posti di comando di enti che dovrebbero gestire i servizi primari per i cittadini.

 

Il nome del Consorzio Valle Crati è associato, infatti a brutti ricordi: le mani dei partiti si sono posati su quello che è sempre stato un carrozzone politico e i risultati sono stati i fallimenti, i disservizi, le aspre lotte e finanche denunce varie tra gli uomini di Occhiuto e quelli di Adamo per la presidenza, le macchine che bruciano, gli operai non pagati per mesi e mesi, i Comuni che non pagano, che denunciano irregolarità amministrative o deliberano per l’uscita dal Consorzio, che pongono continui dubbi sull'effettiva prestazione dei servizi.

 

Nel 2013, ad esempio, Il depuratore fu sequestrato perché non depurava: le macchine adibite al filtraggio erano tutte spente, alcune risultavano rotte, altre malfunzionanti.

In ogni caso, anche se tutto avesse funzionato alla perfezione, i liquami prodotti da migliaia di famiglie non sarebbero stati trattati.

Il Movimento 5 Stelle di Rende ha denunciato, anche pochi giorni fa, il proprio sdegno per l’incredibile silenzio del sindaco Manna. Il primo cittadino non ha, infatti, mai avuto nulla da dire sulla gestione a dir poco dubbia del bando di gara, sulle gravissime irregolarità, riscontrate dal Comune stesso, rispetto alla modifica statutaria finalizzata alla trasformazione del Consorzio in azienda speciale, sulle manovre sospette per la costituzione di nuove società interamente partecipate dal Consorzio, sulla mancata consultazione, per come previsto dalla legge, del Consiglio Comunale. Manna ha continuato a difendere questa dirigenza invece di chiederne l’immediata sfiducia.

Gli attivisti del Meetup Cosenza – amici di Beppe Grillo si associano alla richiesta di sostituzione del CDA del Consorzio, ancora di più dopo i pesanti rilievi mossi dalla la Procura della Repubblica di Cosenza, così come divulgati dalla stampa locale. Ma il sindaco Occhiuto preferisce considerare prioritari per la città le luminarie e i musicanti, cosicché anche da Cosenza, che pure è il Comune capofila del Consorzio, arriva un’assordante silenzio.

La mancanza di adeguati sistemi di raccolta e trattamento nelle zone contestate - afferma la Commissione Ue - “pone rischi significativi per la salute umana, le acque interne e l’ambiente marino”. Per questo il Movimento 5 Stelle non può fermarsi in questa battaglia che stiamo portando avanti per eliminare la gestione partitica dai vertici del Consorzio e affidarla a persone competenti che possano gestire e far funzionare i servizi come si deve e a favore dell’ambiente e dei cittadini.

 

Domenico Miceli - Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende

Meetup Cosenza - Amici di Beppe Grillo

Pubblicato in Cosenza

Il M5S ha inviato il seguente comunicato stampa relativo al problema di Coreca.

 

La consigliera Menichino aveva chiesto ai consiglieri di aderire alla sua proposta di convocazione del consiglio comunale. Ecco cosa è successo.

 

Scrive il M5S:

“Lo scoglio di Coreca è da tempo sotto la lente di ingrandimento, e da giorni ormai la politica amanteana ci sta dando spettacolo sul tema.

Qualche giorno fa il nostro consigliere Francesca Menichino si era rivolta a tutti gli altri componenti dell’Assise per condividere la richiesta di convocazione di un consiglio, essendo ormai prossimi alla Conferenza di servizi che deciderà se rendere o meno esecutivo il progetto.

Ebbene, a parte noi, solo il consigliere Ruggiero ha firmato. Forse con una prospettiva opposta alla nostra ma per lo meno con la stessa nostra idea di rendere tutto trasparente, perchè ognuno si assuma in un senso o nell’altro le proprie responsabilità in modo pubblico. Così non la pensano evidentemente i consiglieri di maggioranza, nessuno dei quali ha avuto l’autonomia di aderire alla richiesta. E Mazzei invece ha definito l’iniziativa “inusuale per forma e per sostanza”:  lo ringraziamo per il complimento perchè essere diversi dagli “usi” di questa politica  che lui frequenta da circa trent’anni ci riempie di orgoglio. Una cosa è certa: i consiglieri di maggioranza e una parte della minoranza hanno adottato comportamenti  “usuali”, e di certo uguali”.

Ma ecco cosa vuole il M5S di Amantea:

“Sia chiaro, il MoVimento 5 Stelle di Amantea, forte anche della sensibilizzazione sul tema di tutto il MoVimento, essendo la nostra una squadra che agisce in sinergia dal locale al nazionale, non è “per partito preso” contro un’opera di salvaguardia di Coreca che comprenda opere strutturali sul posto, ma non accetta che tutti quelli che hanno speculato per decenni sulla costa amanteana, permettendone la progressiva erosione, si presentino oggi come paladini dell’ambiente. Principalmente siamo dell’avviso che i soldi pubblici debbano servire per finalità pubbliche e non per favorire privati o gentili comitati d’affari”.

Ed ecco le osservazioni e contestazioni:

“Ciò che viene spontaneo chiedersi, considerato che Amantea è da sempre una città a vocazione turistica, una delle “perle del tirreno”, per citare un noto politico amanteano rottamato proprio dal MoVimento, è: Come mai questi salvatori della patria hanno permesso un abusivismo edilizio dilagante su tutto il nostro territorio, soprattutto lungo la costa? Perchè non si sono preoccupati e non si preoccupano della pulizia e della manutenzione delle foci dei torrenti?

Noi pensiamo che il problema dell’erosione di Coreca vada affrontato facendo un discorso a tutto tondo, guardando anche a quello che è stato fatto in passato, e non solo, sotto il nostro naso: le famose T tra San Lucido e Paola, il progressivo abbandono dei fiumi e dei torrenti che sfociano a mare (da Paola fino a Falerna), sempre più ostruiti da case abusive e rifiuti, un uso selvaggio nei decenni passati dell’arenile marino, anche questo tollerato da tutte le amministrazioni locali, la presenza di una ferrovia costruita nel periodo dell’unità d’Italia e praticamente sempre lasciata allo stesso posto e mai ammodernata, la presenza di un porto turistico in un punto dove non sarebbe dovuto essere fatto e, soprattutto, la presenza di abitazioni ed edifici commerciali abusivi proprio a ridosso del mare.

Ed infine le conclusioni:

BeppeGrillo SalviamoCoreca“Il MoVimento 5 Stelle, insieme ai comitati e alle associazioni che stanno dimostrando sensibilità sul tema, vuole confrontarsi su questo tema ritenendo che, se una soluzione debba individuarsi allo scopo di salvaguardare Coreca e tutto ciò che essa rappresenta per il turismo locale, non si può prescindere dalle considerazioni fatte sopra.

E’ in questo senso che lavoreremo, insieme ai cittadini, per il nostro bene comune e quello dei nostri figli, con professionisti del settore concettualmente contrari all’idea di qualsiasi cementificazione selvaggia che invece, con il nuovo Piano Strutturale, il Comune di Amantea dimostra (purtroppo) di voler continuare a perseguire”.

La parola era ed ora resta alla maggioranza che deve assumersi le ovvie responsabilità da cui discenderanno onori od oneri.

 

Pubblicato in Politica

E’ pervenuto oggi alle ore 12,48 il seguente comunicato al quale i quotidiani locali hanno dato ampia risonanza. Con la nota di trasmissione veniamo anche informati che “nella mattinata altre decine di attivisti e simpatizzanti stanno inviando singole mail individuali di protesta contro il metodo seguito dai sedicenti attivisti che fanno capo alla sig.ra Menichino, allo staff di Beppe Grillo per opporsi alla certificazione della lista”. Ne diamo doverosa pubblicazione:

“La presente è per rendere pubblico il comportamento autoritario, antidemocratico e vergognoso di cui si sono macchiati alcuni sedicenti attivisti del Movimento Cinque Stelle di Amantea, che nella seduta del 13 Febbraio 2014, con modalità illegittime e forzate hanno individuato il portavoce candidato sindaco di una lista per le elezioni amministrative del comune di Amantea, nonché redatto un comunicato stampa con cui si dichiarava la presentazione della stessa a nome dell’intero movimento e di tutti i suoi membri.

In tale seduta l’ordine del giorno era in realtà la discussione delle modifiche al regolamento affinché si risolvesse l’ambiguità dello stesso a proposito del diritto di voto. Difatti al termine della precedente riunione tenutasi in data 11.2.2014, nessun formale altro ODg è stato fissato, tantomeno una richiesta di votazione, ma appunto solo quello di fare chiarezza sulle modalità di voto e sugli aventi diritto.

Il risultato è un documento, pubblicato sui giornali locali e sul web, dal quale si evince invece, che in sole due settimane (dal 14 al 28 Febbraio) questo portavoce - candidato dovrebbe porre in essere tutto ciò che il gruppo, per somma colpa degli stessi individui che tale documento hanno redatto, non solo non è stato in grado, ma neanche ha provato a scegliere, con i metodi propri del movimento, mediante le consultazioni tra gli iscritti, ( comunarie) i candidati ideali per presentare una lista di cittadini che abbiano a cuore gli interessi della città alla luce delle idee del Movimento.

E’ importante sottolineare che non è dato sapere chi ha effettivamente votato tali decisioni, ed in base a quale regolamento, in quanto nella riunione del 13.2.2014 molti dei presenti alla precedente non sono intervenuti perché o impegnati, oppure perchè convinti dagli stessi sedicenti attivisti, che nessuna lista si sarebbe presentata, in quanto loro stessi propendevano per tale soluzione, avendolo dichiarato apertamente ed essendo stati registrati previo consenso. Altri si sono allontanati perché offesi dalle continue interruzioni, altri in disaccordo con il metodo seguito.

Il risultato apparso invece sui media è una votazione addirittura per “ acclamazione” ovvero niente di più lontano dai metodi del movimento ed indegno persino di un regime dittatoriale.

Nella precedente riunione sono state rappresentati alcuni fatti gravi riguardanti dei “ consigli” a non intervenire, inoltrati per sms ad eventuali partecipanti a quella riunione che sono stati vissuti come delle palesi intimidazioni. Circostante queste tutte ignorate dall’organizer del gruppo Meetup e da gli stessi sedicenti attivisti.

Ma la situazione si rivela in tutta la sua gravità solo se si considerano gli eventi che hanno preceduto tale seduta. La crisi ha infatti inizio nel Novembre del 2013, quando l’attuale portavoce ( al momento neppure iscritta al movimento nazionale), scelto con i metodi di cui sopra, si è resa referente , speriamo in buona fede, di un moto interno teso ad attenuare la voce, ed al limite escludere dal gruppo, quelle persone che facevano notare quanto difficile fosse riconoscere nelle idee e nelle posizioni di diversi componenti del gruppo una linea politica congrua con il Movimento. Da allora tale sottogruppo, con il colpevole assenso o tolleranza dell’organizer, ha intrapreso la strada delle riunioni non ufficiali, nelle quali solo tali sodali, nonché un paio di persone nuove che ignoravano i precedenti, erano invitati. Parallelamente a queste riunioni private, in tutte le consuete riunioni settimanali lo stesso gruppo si ostinava a monopolizzare le sedute con un solo argomento: la pretesa dell’allontanamento volontario di uno dei membri del gruppo. La strategia adottata da questi insisteva sul boicottaggio e su ripetuti tentativi di emarginazione e colpevolizzazione del soggetto interessato, per meri motivazioni personalistiche e caratteriali, guardandosi bene, però, dal richiedere una votazione ufficiale sull’espulsione dello stesso. Una volta acclamato il mancato ottenimento del fine prefissato questo gruppo ha deciso, complice l’organizer del Meetup, di “congelare” il gruppo stesso.

“Congelamento” che, si badi bene, interessa solo il gruppo ufficiale, non quello privato che continuava ad incontrarsi regolarmente per organizzarsi al fine della lista elettorale. Tale situazione si perpetra nonostante le richieste di assemblea pervenute sui canali ufficiali da parte di membri abituali del gruppo, e dura fino al 11 Febbraio, data in cui viene finalmente stabilita una nuova assemblea del Meetup.

A tale assemblea si è constatata la presenza di un gran numero di persone mai viste prima; presenza facilmente comprensibile alla luce del motivo per cui la stessa era stata convocata: ovvero l’imminente scadenza del tempo utile per la certificazione della lista da parte dello staff del Movimento. La riunione si conclude comunque senza aver deliberato nulla, alla luce sopratutto della mancanza di un’interpretazione univoca del regolamento sul diritto di voto.

Dato interessante che suscita perplessità e che induce a riflettere, è che indistintamente tutti i membri del sottogruppo , compreso il portavoce candidato a sindaco, abbiano espressamente manifestato l’intenzione di non essere disponibili ad una candidatura perché non ne sussistevano i presupposti ambientali. In tale riunione dell’ 11.2.2014 molti che avevano invece dato la propria disponibilità a candidarsi sono usciti dalla riunione senza che nessuno li avesse preavvisati su cosa si sarebbe continuato , atteso che la maggioranza, seppur non formalizzata e composta non solo da iscritti al Meetup , ma anche da alcuni simpatizzanti neppure iscritti al blog nazionale , si erano dichiarati indisponibili a formare la lista.

Tuttavia e di colpo, a distanza di soli due giorni, nell’ultima riunione del 13.2.2014, proprio coloro i quali avevano manifestato tale avversità, cambiano improvvisamente idea, senza però darne alcuna motivazione, ritenendo altresì superfluo discutere sul regolamento interno e sui meccanismi di votazione, ma chiedendo immediatamente di individuare, in assenza di altri possibili candidati, il nome del solo portavoce candidato sindaco!

Con una candidatura unica e in assenza di altri attivisti allontanatisi anche a seguito di interruzioni negli interventi e culminati persino con offese e minacce , viene pertanto individuato con il metodo descritto l’attuale portavoce al quale sono stati conferiti addirittura “ ampi poteri” nella formazione della restante lista dei candidati , con un meccanismo di tipo bulgaro, indegno non solo del movimento, ma persino di una riunione di sovversivi.

I firmatari di tale comunicato, pertanto, ritenendosi autentici portatori, da tempo non sospetto, dei veri valori del movimento 5 Stelle, a cui orgogliosamente appartengono, prendono nettamente le distanze da tali metodi , che tanto somigliano , anzi persino superano in negativo, quelli adottati dai partiti tradizionali , non ritenendosi in alcun modo rappresentati da persone, che per quanto rispettabili, accettano una investitura antidemocratica ed illegittima, pur di ricoprire un ruolo che richiederebbe invece una votazione ampia, trasparente e capace di raccogliere il consenso di tutti coloro i quali hanno condiviso quel progetto, con i metodi propri del movimento.

Non possiamo quindi accontentarci di assistere passivamente alla distruzione di nobili ideali che hanno portato via tempo ed energie, in nome di figure subentrate da pochissimo tempo nel movimento ed alcune addirittura da pochi giorni, che nulla hanno apportato di concreto alla risoluzione dei problemi della città sia in termini di proposte che di apertura collettiva, ma hanno solo fatto valere l’arte del complotto e della mistificazione, in nome della distruzione personale e di fini poco chari.

Non abbiamo ascoltato una sola parola su programmi ed idee concrete, su come alleviare la crisi economica e sociale che distrugge pian piano una intera comunità, che fa perdere ogni speranza e prospettiva ai giovani e che annienta persino ogni rapporto interpersonale. Non una parola netta di contrasto su questa classe dirigente locale, ma solo moderazione ed ipocrisia finalizzata all’utilizzo improprio di un simbolo che racchiude ben altri valori ed impegni concreti.

Non abbiamo nulla di personale, a differenza di tali sedicenti attivisti, né contro il c.d. portavoce pseudo candidato, né contro nessun altro, sia pur sottolineando come è per noi impossibile accettare lezioni sul movimento da soggetti che sino a poche ore fa appartenevano ad altre formazioni e che sono stati magicamente catapultati sul nostro territorio persino da altre regioni. Da tutti si accettano consigli e buone opere, ma le stesse devono essere accompagnate da contenuti ed idee praticabili, non certo da scissionismi e personalismi volti a imbrattare l’immagine del movimento a livello locale e nazionale.

Chiediamo pertanto a tali sedicenti attivisti ed in primis al cd. Portavoce, di fare pubblica ed immediata ammenda sul proprio comportamento, ritenendo al contrario di dover rappresentare tali documentati e gravissimi episodi, su un piano non solo strettamente locale.

Invitiamo altresì a tutta la cittadinanza a voler presenziare alle eventuali prossime riunioni in modo da valutare con la propria onestà e democrazia tutto quello da noi sostenuto.

Firmato Attivisti Mov. 5 Stelle Amantea ( CS)

Rosa Cappelli

Carlo Russo

Elio Caruso

Giampiero Caruso

Luigi Cantoro

Vanessa Magliocchi

Vincenzo Lavorini

Antonio Mannarino

Salvatore Politano”

Due le domande che ci hanno già rivolto alcuni nostri lettori:

- M5S avrà una sua lista?

- Che cosa ne pensa Grillo?

Pubblicato in Politica

Dal Blog di BEPPEGRILLO.IT:

"Quello che sta succedendo alla Camera e' incredibile! Allucinante. Il collega Riccardo Fraccaro M5S pronuncia sul finanziamento ai partiti queste parole: "noi siamo saliti in alto per difendere la nostra Carta fondamentale con il costitution day, ci avete chiamato moralisti e multato per questo. Voi invece vi arroccate nel bunker per tenervi stretto il malloppo e noi continueremo ad opporci e a chiamarvi ladri". Dal PD (menoelle, ndr) e dal PDL si alzano cori di protesta, tutti i partiti ci gridano "FUORI, FUORI, FUORI". Chi non rispetta il referendum sul finanziamento ai partiti del 1993 continua a mettere le mani in tasca ai cittadini e chi fa questo e' un ladro! I deputati del PD si sono avvicinati minacciando, augurandoci la morte, dicendo "vi aspettiamo fuori, vi ammazziamo" (speriamo che ci sia tutto nello stenografico). A quel punto la Presidente Sereni ha detto una frase gravissima, una censura preventiva: "se lei deputato Fraccaro ridice quella parola li'"... Frase gravissima di una Presidente non piu' in grado di gestire l'aula. Giachetti e' del PD (menoelle, ndr), Baldelli e' del PDL, loro sono in grado, l'On. Sereni no. A quel punto ha sospeso la seduta e noi siamo in aula perche' gruppi di deputati del pd, come bravi di bassa categoria, ci aspettano con fare minaccioso alle porte. Ora stanno defluendo." #mollateilmalloppo Alessandro Di Battista

CLICCA QUI PER VISIONARE IL VIDEO

Pubblicato in Italia

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato

“Sono assolutamente indignato per la vile aggressione subita ad opera di esponenti del Movimento 5 Stelle mentre manifestavo, assieme ad amici e seguaci della mia associazione ambientalista, il mio dissenso verso l'elezione di un uomo di parte, come Prodi, a presidente di tutti gli italiani e ricordavo come nel governo da lui presieduto si è avuta la sciagurata esperienza di un ministro all'ambiente come Pecoraro Scanio".

Lo dichiara Vincenzo Pepe, presidente nazionale di FareAmbiente – movimento ecologista europeo.

“Mi urlavano – continua Pepe – di andare via perché la piazza era la loro e io non avevo alcun diritto di manifestare”.

“Spero che non sia questa la democrazia più volte decantata dal portavoce del M5S Beppe Grillo, che impedisce a un pacifico cittadino presidente di un’associazione ambientalista riconosciuta, di esprimere le proprie idee”.

 

Pubblicato in Mondo

Il Movimento 5 Stelle di Amantea è pronto a videoproiettare a Piazza Commercio il comizio finale di Beppe Grillo

Anche ad Amantea in piazza Commercio, come in molte piazze d'Italia, questa sera si assisterà - dalle 21 - all'attesa proiezione video del comizio di chiusura campagna elettorale del Movimento 5 Stelle, in diretta da Roma.

Beppe Grillo, che parlerà da piazza San Giovanni in Laterano, farà il suo ultimo appello ed incitamento agli elettori (specialmente a quelli ancora indecisi) per raggiungere uno storico traguardo: l'elezione in Parlamento di decine di cittadini non legati ad alcun vecchio partito della Seconda Repubblica.

Una autentica rivoluzione formale e nei contenuti: il M5S sarà il primo movimento politico (lo è già in alcune regioni come la Sicilia) a rinunciare ai rimborsi, all'odioso meccanismo del finanziamento pubblico dei partiti, che consente di sperperare denaro pubblico in quantità industriale. Sul palco e in piazza in tanti avranno poi modo di apprezzare le numerose proposte che vengono dal Movimento, che smentiranno le idiozie di quanti ancora sono convinti che i "grillini" sono solo protesta e non in grado di progettare un'Italia migliore.

Un'italia che non deve lasciare indietro nessuno: tutti dobbiamo sentirci comunità e confidare in uno Stato che aiuta davvero chi è in condizioni di estrema difficoltà, sia esso un disoccupato o un imprenditore. L'Italia, e il Sud, possono ripartire alla grande, ma prima i palazzi romani devono cambiare pelle e testa. Il cambiamento è già iniziato e si chiama Movimento 5 Stelle.  

Pubblicato in Primo Piano

Depositate le liste dell’M5S in Calabria. Ci sono Imprenditori, operai, professionisti, disoccupati, impiegati nelle liste calabresi per Camera e Senato del movimento di Grillo.

Nessun amanteano e da qui una malcelata delusione  per non esservi organizzati in tempi utili, visto il buon risultato che si ipotizza nella città alle prossime consultazioni. Intanto prosegue il tour di Beppe Grillo, denominato "Tsunami Tour" impegnato oggi ad Avellino e Salerno.

Tutto questo, mentre ad Amantea gli attivisti del Movimento 5 stelle, si preparano al primo incontro aperto previsto per sabato 26 gennaio, ore 17:00 presso il parco della Grotta.

  

Ecco le liste:

Alla Camera sono candidati:

 

Dalila Nesci di Tropea,

Sebastiano Barbanti Cosenza,

Federica Dieni Campo Calabro,

Paolo Parentela Catanzaro,

Ivan Pastore Cosenza,

Melania Di Bella Tropea,

Isabella Cimino San Giovanni in Fiore,

Salvatore Salvaguardia Reggio Calabria,

Dario Elia Cosenza ,

Roberto Gatto Mendicino,

Massimo Belsito Acri,

Laura Ferrara Cosenza,

Antonio Vivacqua Rende,

Luigi Palermo Rende,

Giovanni Caccavo Crotone,

Domenico Scarpino Savelli,

Enzo Orlando Rossano,

Bachisio Canu Rende,

Massimo Cugnetto Lamezia Terme,

Gianpaolo Garofalo Cosenza,

Francesco Molinari Montalto Uffugo,

Nicola Morra Cosenza,

Vincenzo Frustaci Crotone,

Giuseppe Auddino Polistena,

Giorgio Raso Corigliano Calabro,

Raffaella Greco Montalto Uffugo,

Maria Pia De Rango Castrolibero,

Peppino Accoti Villapiana,

Massimiliano Aloe Rende,

Giovanni Luca Monaco Paola.

Al senato,invece, sono candidati

Francesco Molinari Montalto Uffugo,

Nicola Morra Cosenza,

Vincenzo Frustaci Crotone,

Giuseppe Auddino Polistena,

Giorgio Raso Corigliano Calabro,

Raffaella Greco Montalto Uffugo,

Maria Pia De Rango Castrolibero,

Peppino Accoti Villapiana,

Massimiliano Aloe Rende,

Giovanni Luca Monaco Paola

Pubblicato in Calabria

Beppe Grillo inizia il suo Tsunami Tour da Pistoia mentre Bersani apre la campagna da Catanzaro

Stamane il ministero dell’Interno, dopo aver esaminato i 219 simboli depositati per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, ha emesso il suo verdetto, ammettendone ben 169.
E’ il Viminale a renderlo noto ed ha spiegare che 16 simboli sono stati definitivamente esclusi dalla competizione, causa documentazione carente, mentre per i restanti 34 “ricusati” si procederà con la sostituzione del contrassegno, entro le 48 ore successive.

Tra i ricusati vi è anche il simbolo che ricalcava il (Movimento 5 Stelle) ma anche quelli del premier uscente Mario Monti (“Comitato Monti presidente”) e di Antonio Ingroia (“Rivoluzione Civile”)
Dopo la notizia Beppe Grillo, come preannunciato da giorni, si è messo in moto ed ha dato il via al suo “Tsunami Tour”, la prima tappa di oggi è stata Pistoia e si è trovato di fronte una piazza Duomo gremita di gente.
Mentre chiuderà stasera dalle ore 21:00 da piazza Chiara Gambacorti (piazza della Pera) a Pisa.
Al via anche stasera la campagna elettorale del PD e di Bersani, dal capoluogo della Calabria.
Una Catanzaro che l’ha accolto in modo caloroso, ed è da lì che Bersani, rispondendo ad domanda sul possibile patto di desistenza con la coalizione guidata da Ingroia, risponde con un secco:  "Non facciamo nessun patto con posizioni politiche che vanno in diverse direzioni". 

Pubblicato in Italia
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