Amantea sembra Pearl Harbur dopo l’attacco a sorpresa dei Giapponesi.
Navi potenti che sono affondate prima ancora di partire per la loro avventura nel mare magnum della politica locale.
Gommoni che sono scoppiati prima ancora di essere gonfiati sufficientemente per galleggiare.
Capitani di lungo corso in divisa gallonata che sfilano lungo i moli parlando di una avventura vincente che ha alla fine la certa conquista dell’isola segreta, dove la vince felicità, dove la cultura sarà l’elemento del riscatto sociale ( andremo tutti a teatro, sentiremo sempre canzoni e musica, balleremo in mezzo alle piazze, avremo tante sagre , sul modello del panem et circensis romano, quello che c’era prima che l’impero romano finisse), dove ogni angolo del territorio sarà dotato di fognatura,di acquedotto, di illuminazione pubblica, di strade, di marciapiedi, e tutti avranno una cooperativa che darà loro lavoro, ed avranno anche il segno della munificenza comunale con appositi concessione di contributi da 100 euro. Non hanno ancora una nave ma nessuno sembra accorgersene. Certo che prima o dopo si scoprirà che i soldi non ci sono ma sarà sempre dopo le elezioni. e poi chi mai potrà farlo? Nessuno. La tecnica è quella di coinvolgere sempre le stesse persone che portano con sé precedenti responsabilità , così che alla fine nessuno potrà parlare.
Nelle acque melmose del porto di Amantea girano tanti maiali armati, cioè sommergibili tascabili, guidati da sommozzatori d'assalto di lunga esperienza od appositamente addestrati. Navigano sommersi per evitare di essere scoperti e distrutti prima di compiere le loro micidiali missioni.
Qualcuno tenta di scoprirli intimando di non nascondersi dietro anonime sigle , di dire chi sono e soprattutto quanti sono. E’ importante sapere chi sono per sapere se sono come aria netta o e sono aria sporca. E’ importante sapere quanti sono per sapere se davvero sono temibili, di che cosa potrebbero essere capaci , visto che finora hanno soltanto parlato , e soltanto contro.
Ma ci sono anche eserciti di votanti esposti sui moli, sotto nobili insegne partitiche . Eserciti di franceschiello che fanno spesso esercitazioni ma che non si sa se siano capaci di fare le guerre politiche di cui la città ha bisogno per vincere la battaglia del suo futuro. Eserciti espressi da generali pronti a vendersi al nemico pur di appartenere al prossimo governo conservando il potere personale.
Qui e là fuma qualche sigaro ed il fumo viene confuso per quello di una ciminiera di una nave pronta a salpare l’ancora ed a partire.
Tanta gente che nuota tra i relitti dopo che si sono affidati allo schettino di turno. Gente che si è affidata “anima e core” ignara che su questa “nave” non ci sono nemmeno barche di salvataggio, non ci sono nemmeno salvagenti, gente che voleva salire sulla nave senza saper nemmeno nuotare!
C’è poi il solito "nacchennella", il damerino, quello per cui l'abito fa decisamente il monaco. Il dandy made in Amanthea, di un'eleganza estrema, affettata. Insomma un gagà. E come gli altri non si accorgono di far ridere. Gli manca solo il monocolo in ossequio all’etimo "n'a qu'un oeil" francese da cui deriva nacchennella.
C’è chi aspetta la sanatoria dei suoi abusi e c’è chi si impegna a darla, ignaro che intanto i suoi passi e forse le sue parole sono registrati.
C’è chi mentre il super commissario alla spending rewiew Carlo Cottarelli parla di eliminare 85.000 dipendenti pubblici non va in pensione per non perdere soldi e potere e continuare a fare qullo che vuole con la complicità dei novelli capitani ( non tutti, forse, od almeno speriamo).
Insomma nella rada di Pearl Harbur galleggianti od a fondo le macerie di una Amantea dove il commercio sta morendo, dove il turismo è in forte declino, dove l’edilizia è irrimediabilmente ferma, dove in sostanza crescono soltanto, le tasse, le contravvenzioni dei photored, la disoccupazione, la fame, la disperazione, il levantinismo, l’ipocrisia, la vergogna
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