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Nella tarda serata di ieri un giovane ventenne ha tentato il suicidio gettandosi in mare

Si tratta di un giovane lettone ventenne domiciliato a Cetraro, nel cosentino.

 

Qualcuno ha segnalato la presenza del giovane sulla spiaggia ed il suo tentativo di suicidio al 118 ed alla Polizia di Stato

Il 118 allertava anche la Guardia Costiera.

Il personale della Guardia Costiera è intervenuto immediatamente inviando precauzionalmente via mare la Motovedetta S.A.R. CP 851 e una pattuglia da terra condotta dal Tenente di Vascello Gabriele Cimoli, Comandante del porto di Cetraro, con al seguito due volontari di truppa.

La sala Operativa del Commissariato di Paola ricevuta la segnalazione allertava le volanti in servizio che intervenivano sulla spiaggia di Cetraro, ed il cui personale, dopo un accurato controllo del tratto di spiaggia segnalato, individuava in mare, immerso fino alle spalle, un giovane.

Il giovane che, vedendo gli agenti ha inveito immergendosi ancora di più nell'acqua.

Per farlo desistere dal gesto suicida, i poliziotti si sono lanciati in mare e, coadiuvati da personale della Capitaneria di Porto di Cetraro, lo hanno afferrato.

Il giovane si divincolava, ma gli agenti sono riusciti a tirarlo fuori dall'acqua mettendolo in salvo sulla spiaggia, dove si accasciava e si lasciava andare ad u pianto liberatorio.

Sul posto sono arrivati intanto gli operatori del 118 che hanno trasportato il giovane presso l’Ospedale di Cetraro.

Sono in corso accertamenti allo scopo di stabilire le ragioni del gesto.

Pubblicato in Cetraro

Nel tardo pomeriggio di avantieri, Agenti della Volante, nell’ambito del piano di contrasto alla criminalità diffusa ha arrestato un cittadino rumeno colto in flagranza di reato per furto con destrezza di un orologio marca Swaroski presso un negozio di preziosi ubicato in centro città.

 

In particolare dopo un lungo inseguimento, iniziato da Piazza Kennedy, e successivamente proseguito con vari equipaggi delle Volanti, tempestivamente intervenuti sul luogo del delitto, allertati dall’esercente, si riusciva a bloccare la fuga del ladro all’altezza di Viale Mancini.

Gli Agenti della Polizia di Stato a causa della traffico cittadino si ponevano all’inseguimento del malfattore a piedi e riuscendolo a bloccare dopo circa 300 mt., nella circostanza il cittadino romeno opponeva resistenza all’arresto provocando ferito lacero contusa ad uno degli Agenti della Polizia di Stato che senza non poche difficoltà riusciva ad immobilizzarlo grazie all’intervento di altri Colleghi.

 

Successivamente l’arrestato, presso gli uffici della Questura veniva sottoposto ad accurata perquisizione personale che permetteva il rinvenimento della refurtiva celata nelle parti intime. 

Dalla successiva attività investigativa, con l’acquisizione dei filmati della video sorveglianza della gioielleria veniva acclarati ulteriori elementi di reato a carico dell’arrestato.

Pubblicato in Cosenza

Controlli straordinari della Polizia di Stato a circoli e locali nella città di Paola. 

 

 

Personale della Polizia di Stato in servizio al Commissariato P.S. di Paola, nell'ambito del piano straordinario dei controlli amministrativi predisposto dal Questore della provincia di Cosenza Dr. Luigi LIGUORI, ha effettuato, controlli straordinari a circoli e locali pubblici.

Alle verifiche ha partecipato, per quanto di competenza, anche personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Dipartimento di Prevenzione Unità Operativa (SIAN) Tirreno.

 

In particolare è stata controllata una pizzeria d’asporto nel centro abitato della cittadina e si è accertato che, i locali non consentivano una buona prassi di igiene alimentare nonché una adeguata manutenzione strutturale e delle attrezzature in uso, l’impianto elettrico non a norma, il bagno e lo spogliatoio erano privi delle prescritte bocchette di aerazione.

 

Tutti gli alimenti venivano riposti in un unico banco frigorifero in maniera promiscua non tenendo conto delle varie tipologie di conservazione.

La titolare, che serviva anche le bevande e gli alimenti al banco, è risultata priva del prescritto attestato di alimentarista.

Inoltre la titolare, in ordine alle autorizzazione riguardanti il locale esibiva agli uomini della Polizia di Stato, copia del documento di registrazione all’Ufficio S.C.I.A. privo di firma dell’ente competente, per cui sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati alla verifica di genuinità dello stesso.

A seguito del controllo, si è provveduto all’immediata sospensione dell’attività e alle conseguenti sanzioni amministrative previste.

Pubblicato in Paola

Sfortunato il 45 enne paolano Carlo Sarpa.

Si era da poco appropriato del portafoglio di un impiegato che presta servizio presso l’Agenzia delle Entrate di Paola ma questi lo scopre.

 

L’impiegato tenta allora di farsi restituire la somma, ma il Sarpa lo avrebbe spinto con violenza e si da alla fuga.

Sono le 15.30

L’impiegato lo insegue fuori dall’Ufficio delle Entrate, urlando, chiedendo aiuto

Proprio in quel momento per colmo della sfortuna passa una volante del Commissariato di P.S. Paola del Reparto Prevenzione Crimine

Gli agenti intuiscono tutto e bloccano Carlo Sarpa, già noto alle forze dell'ordine e con obbligo di dimora.

 

Gli operatori di Polizia hanno quindi sottoposto l'uomo a perquisizione personale ed addosso è stata trovata la somma corrispondente a quanto dichiarato dal dipendente.

Il Pm di turno ha quindi disposto la detenzione a regime degli arresti domiciliari.

Pubblicato in Paola

Nessun comunicato sul sito della Questura di Cosenza relativo alla massiva presenza della Polizia di Stato nel territorio amanteano.

Per darne notizia dobbiamo allora riferirci esclusivamente a quanto visto ed alle informazioni circolate con il passaparola.

Molte le auto che hanno di fatto costituito una rete all’accesso alla città.

Ma si ha notizia dell’accesso presso vari uffici locali.

Non è dato sapere cosa cercassero e tantomeno su cosa indagassero.

Le uniche cose che abbiamo colto sono la speranza che la Polizia giunga presto a contribuire alla pulizia della città operando per evitare ogni comportamento illecito o comunque parziale e , probabilmente, i timori di chi ha da temere.

Non è affatto vero in sostanza che Amantea non voglia lottare contro le illegittimità , anzi, per vero, cerca di affrancarsi da ogni invadenza del malaffare.

Da qui la attenzione ogni volta che le Forze dell’ordine la presidiano , come ieri, in attesa di un posto di Polizia stabile a presidio della legalità

Pubblicato in Primo Piano

Polizia di Stato. Attività del commissa riato di P.S. di Paola (CS)

Nei giorni scorsi, la Poli zia di Stato ha denuncia to a piede libero due cittadini di Amantea D.V. B., di 54 anni, e D.V.P., di anni 22, per i reati di furto e ricettazione.

 

A carico dei due, legati da vincoli di parentela, infatti, emergevano precise responsabilità in merito al furto ed alla ricettazione di vari oggetti preziosi, custoditi all’interno di una cassaforte di una abitazione ove i due effettuavano pulizie domestiche.

 

La proprietaria dell’abitazione non riusciva tuttavia ad indicare con precisione l’epoca in cui i preziosi erano stati asportati, poiché aveva da tempo smarrito la chiave della cassaforte al cui interno erano custoditi i gioielli di famiglia; riuscendo poi ad aprirla, si avvedeva che l’interno la cassaforte medesima era completamente vuoto.

L’attività degli investigatori si rivolgeva quindi verso i vari negozi di “compro oro” della zona;  presso uno di tali esercizi commerciali, venivano reperiti alcuni verbali di vendita degli oggetti trafugati, corredati delle copie dei documenti di identità dei venditori.

Non appena effettuati i dovuti riscontri, anche fotografici, nel corso dei quali la vittima del reato aveva modo di riconoscere quanto sottrattole, si avviavano le procedure di rito nei confronti dei due presunti autori del furto, denunciandoli a piede libero.

Pubblicato in Primo Piano

E’ giunto alle prime luci dell’alba di oggi nel porto di Vibo Valentia Marina, scortato dai mezzi navali della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, il Supply Vessel “BOURBON ARGOS”, battente Bandiera del Lussemburgo con a bordo i medici senza frontiere. La grande nave di soccorso, dirottata nei giorni scorsi su tre distinti eventi sar nelle acque del Canale di Sicilia dal Centro di Soccorso Nazionale del Comando Generale della Guardia Costiera Italiana, aveva a bordo 342 migranti di varie nazionalità africane.

       I migranti, alloggiati sul ponte della Nave, già visitati durante la navigazione di trasferimento dallo staff medico imbarcato sulla nave al momento del soccorso, si presentavano in discrete condizioni di salute, fatta eccezione per otto migranti per i quali si è reso necessario il ricovero presso il Nosocomio di Vibo Valentia.

Gli stessi erano stati recuperati nei giorni scorsi nelle acque del Canale di Sicilia, a bordo di tre gommoni alla deriva. Tra i migranti soccorsi 272 uomini, 64 donne di cui 2 in stato di gravidanza e 6 minori.

Il dispositivo di accoglienza e verifica disposto dal Prefetto di Vibo Valentia Dott. Giovanni Bruno, ha visto impiegate le varie forze dell’Ordine – Polizia – Carabinieri – Guardia di Finanza – Guardia Costiera – Forestale, Vigili del Fuoco, l’ASP di Vibo, la Protezione Civile e le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio, che hanno contribuito ognuno, per quanto di competenza, alle attività predisposte nelle riunioni di coordinamento tenutesi ieri presso la sede della Guardia Costiera di Vibo Valentia e presiedute dal Prefetto.

I primi a salire a bordo del Pattugliatore, sono stati i Sanitari del 118, che hanno effettuato le verifiche sanitarie dei migranti e delle donne in stato di gravidanza.

Subito dopo sono salite le Squadre interforze di Polizia Giudiziaria della Squadra Mobile della Polizia di Stato, del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Guardia Costiera di Vibo Valentia.

Le attività d’indagine svolte dal Pool investigativo interforze, finalizzato ad individuare eventuali “scafisti”, si è concluso dopo diverse ore di raccolta di testimonianze fornite da taluni migranti, che hanno contribuito a definire le responsabilità dello scafista, di nazionalità del Gambia.

Il presunto scafista è stato posto in stato di fermo a disposizione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia.

Successivamente si è provveduto alle attività di sbarco dei migranti, all’identificazione ed al trasferimento degli stessi con i pullman nelle strutture ricettive secondo un piano di accoglienza predisposto dal Ministero dell’Interno.

In particolare una trentina migranti permarranno nella Provincia di Vibo ed i rimanenti verranno trasferiti nelle altre Regioni.

Sbarcati i naufraghi, la Nave “BOURBON ARGOS”, ha poi ripreso la regolare navigazione.

Pubblicato in Vibo Valentia

La Polizia ha portato a termine le indagini iniziate dopo il tentato suicidio da parte di un assuntore minacciato dagli spacciatori.

Una intera famiglia provvedeva allo spaccio.

Tra gli arrestati due fratelli, la madre e un cugino della moglie di uno dei fratelli.

Ecco i sette arrestati : i fratelli Luca e Danilo Torcasio, la madre, Teresa Espino, 58 anni, Luigi Notarianni, Simone Torchia, Ubaldo Ciliberto ed Enrico Monterosso.

Lo spaccio di eroina e cocaina avveniva  nel quartiere Capizzaglie di Lamezia Terme.

Uno degli indagati è anche accusato di tentata estorsione per avere chiesto ad alcuni tossicodipendenti di pagare somme di denaro non dovute a titolo di risarcimento per non aver saldato l'acquisto di dosi prese in precedenza minacciandoli, in caso contrario, di gravi ritorsioni e, in alcuni casi, anche di morte.

Dagli accertamenti compiuti dopo il tentativo messo in atto da un giovane lametino nel giugno 2014, è emerso che lo stesso aveva subito qualche giorno prima pesanti minacce di morte da parte di un componente del gruppo, già noto alle forze dell'ordine per precedenti specifici, se non avesse consegnato una somma di denaro, metà della quale per precedenti forniture di droga.

Alle indagini ed agli arresti ha proceduto il personale del Commissariato della Polizia di Stato di Lamezia Terme.

Pubblicato in Lamezia Terme

La Questura di Cosenza emana il seguente comunicato: 

 

Oggi 28 novembre 2014 in Cosenza, personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Paola (CS), coadiuvato da personale della Squadra Mobile  ha  dato esecuzione ad una misura coercitiva  emessa dal Tribunale di Paola, a carico di TRINNI Mario  di anni 43 da Cosenza, per i reati di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale.

Il TRINNI, soggetto pluripregiudicato  già noto per episodi di  intemperanze nei confronti delle Forze di Polizia, si era reso autore di una manovra automobilistica pericolosa e azzardata, durante la Fiera di Amantea, nei primi giorni di novembre, affollata di gente e di autovetture, mettendo in pericolo l’incolumità pubblica e non fermandosi all’ alt intimato, con l’utilizzo della paletta di servizio, dai poliziotti del Commissariato che, per fermarlo, sono stati costretti ad un inseguimento lungo la statale tirrenica, resa ancora più pericolosa dalla presenza di numerosi pedoni che camminavano per strada in quel frangente.

La Procura di Paola ha ritenuto particolarmente grave la condotta tenuta dal TRINNI, chiedendo a suo carico, al competente G.I.P., l’emissione della misura cautelare in carcere, tramutata però dallo stesso giudice in obbligo di dimora nel territorio del Comune di Cosenza con divieto di uscire nelle ore notturne.

Il quarantacinquenne, Gianfranco Andreoli, è stato arrestato dalla polizia di Paola con l'accusa di lesioni ai danni dell'ex compagna.

Secondo la denuncia della donna di 51 anni Gianfranco Andreoli l’ha malmenata al punto da romperle alcune costole.

La donna è stata immediatamente portata nell'ospedale di Cetraro

Il successivo controllo medico ha riscontrato le fratture al costato ed ha giudicato la donna guaribile in trenta giorni.

La donna mentre veniva picchiata è riuscita a chiamare la polizia che ha sentito in diretta le urla della donna dolorante dopo le botte subite.

Sempre nell’ambito della operazione è stato denunciato in stato di libertà per tentata estorsione e induzione alla prostituzione Maurizio Orfino, già noto alle forze dell’ordine, il quale, da tempo, la minacciava per estorcerle del denaro ed indurla a prostituirsi contro la sua volontà.

Pubblicato in Paola
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