“Esprimo la mia solidarietà al sindaco ed alla giunta ed agli assessori che sono stati oggetto di atti di minacce che, come avete visto, non hanno sortito alcun effetto”.
E qui scatta l’applauso della sala.
Lo stesso applauso che aveva accolto il saluto che Guccione aveva porto al sindaco Monica Sabatino venuta a sentire la serata di apertura della sua campagna elettorale in Amantea presso l’Hotel Mediterraneo.
Un arrivo gradito, al punto che i lavori non erano iniziati fintanto che il sindaco non si era presentata in sala.
Poi Guccione ha continuato affermando che :
“La loro determinazione nell’amministrare questa città sarà sempre più forte rispetto anche a questi atti che sono atti vigliacchi che tentano di minare la tranquillità delle proprie famiglie .
Ve lo dice uno che ci è passato per ben tre anni e che sa cosa in questi momenti si prova e le difficoltà ad andare avanti.
Sono particolarmente vicino a loro, cosi come il mio partito che attiverà quanto necessario perché la magistratura e le forze dell’ordine possano assicurare alla giustizia gli autori di questi fatti”
Poi ha sostenuto che :
“Loro- riferendosi agli amministratori oggetto di intimidazioni- non sono soli.
Ci sono tanti sindaci che a loro hanno manifestato la propria solidarietà
Ed infine ha chiuso evidenziando che :
“Chi colpisce loro colpisce anche tutti noi.
Non può passare la limitazione della democrazia e della legalità”.
Poi è tutta politica.
Amantea. La consigliera comunale Francesca Menichino non ha firmato il verbale della commissione elettorale , e per di più lo ha contestato.
Anzi, la consigliera ha scritto al sig Prefetto chiedendogli “di volere annullare le operazioni di nomina degli scrutatori avvenute nel Comune di Amantea nella data del 31 ottobre scorso e di voler convocare nuovamente la commissione elettorale comunale, o in ogni caso assumere tutti i provvedimenti che riterrà più opportuni”.
La Menichino ha dichiarato che il verbale “ non rappresenta affatto .. l’ accaduto, mentre rappresenta qualcosa di diverso, sia rispetto alla nomina degli scrutatori effettivi, sia rispetto alla nomina degli scrutatori supplenti, che anzi questi ultimi non la commissione ma altri hanno provveduto a nominare”
Non solo, ma la consigliera, e componente della commissione elettorale, contesta la mancata pubblicazione del verbale “di cui alla sottoscritta la segretaria non ha inteso fornire copia”.
La consigliera di M5S sostiene “ proprio, precipuo ed irrinunciabile, dovere rilevare ogni illegittimità che si osservi ed in qualsiasi momento la si osservi, nel corso dello svolgimento del mandato elettivo”.
In sostanza, secondo la consigliera, “tutta la procedura è viziata da illegittimità e non si conforma alle prescrizioni individuate dalla legge e dalla circolare ministeriale n.81/2014/ Area II/ S.E. che stabilisce che si debba procedere “alla nomina di quattro scrutatori per ogni sezione, ai sensi dell’art.20, primo comma, del T.U. 16 maggio 1960, n.570” e non alla nomina di “ un elenco congiunto di N.56 scrutatori scelti congiuntamente” come risulta dal verbale.
Non solo, ma, come detto relativamente ai componenti supplenti, non sarebbe stata la commissione a votarli, come per legge, e nemmeno a sceglierli, più o meno congiuntamente, “ ma altri” non identificati.
E quel che è più grave è che la consigliera chiede a SU il Prefetto “Laddove lo ritenga opportuno”. “ di valutare il comportamento complessivo della segretaria generale dell’ente dott.ssa Maria Luisa Mercuri.”
Un vero e proprio attacco frontale che sicuramente non resterà senza esito.
Sono possibili e forse da prevedere, cioè, reazioni dell’amministrazione e della stessa segretaria comunale.
Il problema che si pone ora è la logicità della notifica della nomina viste le osservazioni presentate.
Se la nomina, infatti, dovesse essere ritenuta non legittima, donde la sua ripetizione, che senso ha una tempestiva notifica?
Ma è ripetibile la riconvocazione della commissione o piuttosto il Prefetto nominerà un commissario ad acta che potrà scegliere il sorteggio?
Sono domande alle quali solo la Prefettura può rispondere.
Insomma un vero pasticciaccio!
Sicuramente però la Prefettura dovrà sciogliere con immediatezza il dilemma non potendosi mettere il dubbio le elezioni.
Nella foto la Menichino con l’ex sindaco ff Michele Vadacchino
Non c’è pace ad Amantea.
Quello che appariva incredibile sta avvenendo.
Sembra un gioco a rimpiattino.
Una prima busta con due proiettili a Franco Chilelli assessore al personale, poggiata sul suo Fiorino con il quale lavora.
Poi un’altra busta poggiata sulla Lancia Musa della quale si serviva il sindaco Monica Sabatino ma di proprietà della madre
E non basta. Ecco un’altra busta sull’auto di Felice Scudiero amico da tempo del vicesindaco GB Morelli.
Ed ora una quarta busta nella buca delle lettere dell’abitazione dell’assessore al bilancio ed ai lavori pubblici Sergio Tempo in via Tevere.
Erano le ore 13.00 circa di oggi 4 novembre , una giornata solare, quando la moglie dell’assessore Tempo ritorna a casa e trova nella cassetta delle lettere una busta con 2 proiettili.
Immediata la denuncia del fatto agli investigatori ed in particolare al comandante della locale
“I militari dell’Arma, come già fatto nelle scorse occasioni, hanno trattenuto la busta con il relativo contenuto per inviarlo alla scientifica, sperando che possano essere rinvenute tracce utili alle indagini.
Contemporaneamente è stato avvisato della questione anche il procuratore capo di Paola Bruno Giordano che conduce l’intera attività investigativa.
L’assessore, oltre a fornire la massima collaborazione alle forze dell’ordine ed alla magistratura, ha cercato di ricostruire i movimenti degli ultimi giorni per capire con esattezza il momento in cui la missiva è stata consegnata”.
E’ utile sapere quando la busta è stata consegnata.
Non può essere escluso in via di principio, infatti, che l’intimidazione possa essere stata fatta contestualmente alle altre se non prima.
Nella serata di ieri era stato lo stesso sindaco ad avanzare la correlazione tra le intimidazioni e le case sequestrate ed il TG3 aveva riportato la ipotesi di una “gola profonda”che avrebbe portato all’esterno il fatto che l’amministrazione comunale avrebbe firmato la lettera per la richiesta di assegnazione delle stesse case alle Forze dell’ordine.
Gola profonda perché la lettera non sarebbe stata ancora spedita alla Prefettura.
Chi sarebbe stato se non qualche amministratore od al massimo qualcuno che lavora nel comune, magari potrebbe essere un semplice dattilografo?
Oggi invece il comunicato stampa emanato dall’amministrazione comunale sposta in avanti la valutazione sui fatti occorsi sostenendo che “ a questo punto, data la ripetitività dell’azione, la tesi più accreditata sembra essere quella di un disegno criminoso che vorrebbe destabilizzare, attraverso il terrore e la paura, l’attuale assetto amministrativo”.
Non solo, ma questa ultima azione intimidatrice , se ultima sarà, accresce l’interesse delle autorità che domani 5 novembre si riuniranno per trattare “della questione “Amantea” e della recrudescenza criminale che sembra nuovamente avvolgere la città”.
Conclude il comunicato stampa che “L’amministrazione comunale intende proseguire nel suo compito, senza piegarsi ad un agire malavitoso, come voce e presidio delle persone perbene e della gente onesta”.
Intanto la comunità è preoccupata e si chiede “ cui prodest”?
A chi interessa sollevare questo enorme vespaio ?
E sopratutto perché?
Ed infine chi c’è dietro queste intimidazioni?
Domande alle quali dovranno rispondere gli inquirenti?