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Amantea. La consigliera comunale Francesca Menichino non ha firmato il verbale della commissione elettorale , e per di più lo ha contestato.

Anzi, la consigliera ha scritto al sig Prefetto chiedendogli “di volere annullare le operazioni di nomina degli scrutatori avvenute nel Comune di Amantea nella data del 31 ottobre scorso e di voler convocare nuovamente la commissione elettorale comunale, o in ogni caso assumere tutti i provvedimenti che riterrà più opportuni”.

La Menichino ha dichiarato che il verbale “ non rappresenta affatto .. l’ accaduto, mentre rappresenta qualcosa di diverso, sia rispetto alla nomina degli scrutatori effettivi, sia rispetto alla nomina degli scrutatori supplenti, che anzi questi ultimi non la commissione ma altri hanno provveduto a nominare”

Non solo, ma la consigliera, e componente della commissione elettorale, contesta la mancata pubblicazione del verbale “di cui alla sottoscritta la segretaria non ha inteso fornire copia”.

La consigliera di M5S sostiene “ proprio, precipuo ed irrinunciabile, dovere rilevare ogni illegittimità che si osservi ed in qualsiasi momento la si osservi, nel corso dello svolgimento del mandato elettivo”.

In sostanza, secondo la consigliera, “tutta la procedura è viziata da illegittimità e non si conforma alle prescrizioni individuate dalla legge e dalla circolare ministeriale n.81/2014/ Area II/ S.E. che stabilisce che si debba procedere “alla nomina di quattro scrutatori per ogni sezione, ai sensi dell’art.20, primo comma, del T.U. 16 maggio 1960, n.570” e non   alla nomina di “ un elenco congiunto di N.56 scrutatori scelti congiuntamente” come risulta dal verbale.

Non solo, ma, come detto relativamente ai componenti supplenti, non sarebbe stata la commissione a votarli, come per legge, e nemmeno a sceglierli, più o meno congiuntamente, “ ma altri” non identificati.

E quel che è più grave è che la consigliera chiede a SU il Prefetto “Laddove lo ritenga opportuno”. “ di valutare il comportamento complessivo della segretaria generale dell’ente dott.ssa Maria Luisa Mercuri.”

Un vero e proprio attacco frontale che sicuramente non resterà senza esito.

Sono possibili e forse da prevedere, cioè, reazioni dell’amministrazione e della stessa segretaria comunale.

Il problema che si pone ora è la logicità della notifica della nomina viste le osservazioni presentate.

Se la nomina, infatti, dovesse essere ritenuta non legittima, donde la sua ripetizione, che senso ha una tempestiva notifica?

Ma è ripetibile la riconvocazione della commissione o piuttosto il Prefetto nominerà un commissario ad acta che potrà scegliere il sorteggio?

Sono domande alle quali solo la Prefettura può rispondere.

Insomma un vero pasticciaccio!

Sicuramente però la Prefettura dovrà sciogliere con immediatezza il dilemma non potendosi mettere il dubbio le elezioni.

Nella foto la Menichino con l’ex sindaco ff Michele Vadacchino

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Non c’è pace ad Amantea.

Quello che appariva incredibile sta avvenendo.

Sembra un gioco a rimpiattino.

Una prima busta con due proiettili a Franco Chilelli assessore al personale, poggiata sul suo Fiorino con il quale lavora.

Poi un’altra busta poggiata sulla Lancia Musa della quale si serviva il sindaco Monica Sabatino ma di proprietà della madre

E non basta. Ecco un’altra busta sull’auto di Felice Scudiero amico da tempo del vicesindaco GB Morelli.

Ed ora una quarta busta nella buca delle lettere dell’abitazione dell’assessore al bilancio ed ai lavori pubblici Sergio Tempo in via Tevere.

Erano le ore 13.00 circa di oggi 4 novembre , una giornata solare, quando la moglie dell’assessore Tempo ritorna a casa e trova nella cassetta delle lettere una busta con 2 proiettili.

Immediata la denuncia del fatto agli investigatori ed in particolare al comandante della locale

“I militari dell’Arma, come già fatto nelle scorse occasioni, hanno trattenuto la busta con il relativo contenuto per inviarlo alla scientifica, sperando che possano essere rinvenute tracce utili alle indagini.

Contemporaneamente è stato avvisato della questione anche il procuratore capo di Paola Bruno Giordano che conduce l’intera attività investigativa.

L’assessore, oltre a fornire la massima collaborazione alle forze dell’ordine ed alla magistratura, ha cercato di ricostruire i movimenti degli ultimi giorni per capire con esattezza il momento in cui la missiva è stata consegnata”.

E’ utile sapere quando la busta è stata consegnata.

Non può essere escluso in via di principio, infatti, che l’intimidazione possa essere stata fatta contestualmente alle altre se non prima.

Nella serata di ieri era stato lo stesso sindaco ad avanzare la correlazione tra le intimidazioni e le case sequestrate ed il TG3 aveva riportato la ipotesi di una “gola profonda”che avrebbe portato all’esterno il fatto che l’amministrazione comunale avrebbe firmato la lettera per la richiesta di assegnazione delle stesse case alle Forze dell’ordine.

Gola profonda perché la lettera non sarebbe stata ancora spedita alla Prefettura.

Chi sarebbe stato se non qualche amministratore od al massimo qualcuno che lavora nel comune, magari potrebbe essere un semplice dattilografo?

Oggi invece il comunicato stampa emanato dall’amministrazione comunale sposta in avanti la valutazione sui fatti occorsi sostenendo che “ a questo punto, data la ripetitività dell’azione, la tesi più accreditata sembra essere quella di un disegno criminoso che vorrebbe destabilizzare, attraverso il terrore e la paura, l’attuale assetto amministrativo”.

Non solo, ma questa ultima azione intimidatrice , se ultima sarà, accresce l’interesse delle autorità che domani 5 novembre si riuniranno per trattare “della questione “Amantea” e della recrudescenza criminale che sembra nuovamente avvolgere la città”.

Conclude il comunicato stampa che “L’amministrazione comunale intende proseguire nel suo compito, senza piegarsi ad un agire malavitoso, come voce e presidio delle persone perbene e della gente onesta”.

Intanto la comunità è preoccupata e si chiede “ cui prodest”?

A chi interessa sollevare questo enorme vespaio ?

E sopratutto perché?

Ed infine chi c’è dietro queste intimidazioni?

Domande alle quali dovranno rispondere gli inquirenti?

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa:

E l’Amantea degli onesti reagisce. Stringendosi intorno al sindaco Monica Sabatino e a tutti gli altri membri dell’esecutivo. Il telefono del centralino del comune, così come il cellulare del primo cittadino e la casella di posta elettronica, è stato letteralmente invaso da messaggi e da attestati di stima e di solidarietà. Andare avanti, con la schiena dritta, facendo del proprio meglio per supportare la comunità che intende crescere e svilupparsi nella trasparenza e nella legalità. Due princìpi che hanno illuminato fin dal momento dell’insediamento l’esperienza di governo del sindaco Sabatino e che evidentemente non sono stati ben accetti da coloro che non hanno rispetto del vivere civile e che ritengono di poter gestire il territorio non per la crescita della collettività, ma per tornaconto personale.

La magistratura farà il suo corso. La Procura della Repubblica di Paola ha già aperto un fascicolo che racchiude i tre atti intimidatori subiti non solo dal sindaco, ma anche dal vice Giovanni Battista Morelli e dal consigliere Franco Chilelli. Anche il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao si è messo in contatto con la Sabatino, non soltanto per manifestare la propria vicinanza, ma per comunicare che della questione “Amantea” si discuterà in maniera approfondita in una riunione convocata ad hoc nella mattinata di mercoledì 5 novembre. Un primo ma significativo segnale che segue la convocazione del consiglio comunale aperto e straordinario che avrà luogo sabato 8 novembre alle ore 10.30 presso la sala consiliare di corso Umberto I. Un civico consesso diverso dal solito, aperto ai contributi della cittadinanza e della gente perbene, ma anche delle scuole, con gli studenti che potranno assistere in prima persona ad una pagina quanto mai significativa di democrazia partecipata e di tutela della legalità.

Agli atti anonimi della criminalità organizzata l’amministrazione comunale ha dunque deciso di rispondere partendo dalle istituzioni e da quelli che sono i simboli che essa rappresenta e che devono essere difesi non soltanto da chi occupa ruoli di responsabilità ma da ogni componente onesto della società civile. L’assemblea consiliare sarà un’occasione di confronto tra la classe politica e la comunità, tra giovani e adulti, tra uomini e donne nel rispetto della convivenza civile e, soprattutto, delle regole.

Uguale sensibilità è stata mostrata dal mondo politico che, a prescindere dal colore e dagli schieramenti, ha incoraggiato l’amministrazione a non demordere e a proseguire nell’azione di governo. Anche i rappresentanti delle forze politiche saranno presenti alla seduta di sabato prossimo.

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