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La nota stampa del comune di Amantea

Dopo il sindaco Monica Sabatino ed il consigliere di maggioranza Franco Chilelli anche al vice sindaco Giovanni Battista Morelli è stata fatta recapitare una busta contenente due proiettili, anch’essi calibro 9.

Il ritrovamento è avvenuto nel corso della mattinata di oggi, domenica 2 novembre, in via Roma.

Sul parabrezza dell’autovettura di uno degli amici più cari dell’assessore al turismo è stata collocata una busta contente le pallottole.

Sulla busta era riportato a chiare lettere il nome di Morelli quale destinatario della particolare missiva. Anche in questo caso, come per i precedenti, la vettura si trovava parcheggiata all’aperto ed era facilmente raggiungibile da chiunque.

Il vice sindaco, prontamente avvisato dell’accaduto, si è recato dai Carabinieri della locale stazione, guidata dal comandante Massimiliano Diamanti sotto il coordinamento del tenente Antonio Villano della Compagnia di Paola. e forze dell’ordine hanno requisito sia l’involucro, sia i proiettili per poi inviare il tutto al reparto d’investigazioni scientifiche ed individuare possibili elementi utili alle indagini.

Di quello che sembra essere l’ennesimo avvertimento ai danni degli amministratori è stato messo a conoscenza anche il procuratore capo di Paola Bruno Giordano che dovrà fare luce sull’intera vicenda.

Come già evidenziato sia da parte del primo cittadino, sia del delegato al personale ed ai servizi cimiteriali, anche il vice sindaco ha offerto massima collaborazione alle forze dell’ordine ed alla magistratura, tenendosi a disposizione per ogni esigenza.

Gli inquirenti nelle prossime ore passeranno al setaccio l’attività amministrativa posta in essere dall’esecutivo e dall’intero consiglio comunale.

L’obiettivo è individuare non solo gli esecutori, ma anche i mandanti dell’azione criminosa.

Da questo punto di vista qualche risposta potrebbe giungere dalle registrazioni effettuate dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza che sono già state acquisite per essere visionate nel dettaglio.

Nelle prossime ore il primo cittadino incontrerà i componenti dell’esecutivo per strutturare le iniziative politiche e sociali da contrapporre a quella che potrebbe configurarsi come un’offensiva chiara e diretta da parte della criminalità organizzata.

Il sindaco ha dichiarato: «Francamente non abbiamo idea di chi può aver messo in atto questi gesti. Noi - ha aggiunto - non ci lasceremo intimorire. Andremo avanti nel nostro lavoro e nella nostra azione amministrativa»

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Entrano nell'appartamento e rubano tutto l'oro, questa la triste avventura della signora Gemma, residente nel quartiere di Catocastro.

 

Gemma F. rientra nella sua abitazione nel centro storico di Amantea, nel quartiere Catocastro.

Sono le 19.30 circa.

Come al solito apre la porta del garage per entrare l’auto.

Chiude la porta e sale al primo piano.

Gemma vive sola.

Non c’è nessuno ad aspettarla a casa.

Prova ad aprire la porta in cima alle scale che permettono l’accesso dal garage al primo piano e si rende immediatamente conto del fatto che nell’appartamento ci sono i ladri.

Esce e chiama un amico che accorre immediatamente.

E subito dopo arrivano a sirene spiegate i Carabinieri della locale stazione ed i vigili urbani di Amantea.

Intanto i ladri scappano dalla porta che si apre sulla parte opposta al garage su Via Indipendenza n 37.

L’accesso delle Forze dell’ordine permette di scoprire che i ladri sono entrati da un balconcino aggettante su via indipendenza forzando, poi, con un piede di porco uno dei balconi.

Il balconcino è facilmente accessibile.

Bastano due persone una delle quali sale sulle spalle dell’altro mentre l’altro resta a fare il palo.

Gemma F. scopre che i ladri le hanno messo a soqquadro la intera casa e le hanno rubato tutto il suo oro.

Agli investigatori di cercare tracce per accertare i responsabili del furto.

Qualcuno ha pensato ai negri che sono ospiti ad Amantea, ma è poco credibile.

Qualcuno ha pensato ad un possibile rapporto con le presenze indotte dalla fiera di Ottobre.
Anche a questo è poco credibile.

Forse è più credibile che in un abitato come quello di Catocastro dove ci sono tante abitazioni disabitate che è inutile forzare aver aperto una delle poche abitate proprio quando la proprietaria non c’è può significare che possa trattarsi di qualcuno del luogo che ha programmato il furto proprio durante la fiera ed in un orario nel quale si può facilmente essere fuori casa per comprare i prodotti offerti durante l’evento fieristico.

Certo la povera Gemma è rimasta impaurita e sconvolta al punto che non ha voluto dormire nella sua abitazione ed ha preferito passare la nottata presso suoi amici.

E non si esclude nemmeno che possa decidere di trasferirsi in un luogo più abitato che non il centro storico di Catocastro , un quartiere che resterà ancora più desolato e disabitato.

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Solo certe donne possono capire le donne ed i loro problemi.

Solo le donne sembrano sapere che il tumore della mammella è il tumore più frequente nella popolazione femminile e la principale causa di morte nelle donne occidentali tra i 40 ed i 50 anni.

Solo le donne si preoccupano giustamente del fatto che ogni anno è diagnosticato un tumore a 40.000 donne e che mediamente una donna su otto sviluppa un tumore mammario nel corso della vita, nel 30% in donne con età inferiore a 44 anni, nel 35% di donne comprese tra 44 e 65 anni ed il rimanente 35% dopo i 65 anni.

Solo le donne sembra sappiano che la mortalità si attesta su circa 13.000 donne e che in Calabria il numero medio di decessi è di circa 250 donne per anno mentre i ricoveri annuali ammontano a 1500 circa.

Solo le donne hanno la percezione che le molte donne calabresi ammalate di tumore al seno emigrano sanitariamente verso altre regioni.

Se ne hanno la possibilità finanziaria.

Solo le donne sembra sappiano, infine, che l’indice di fuga maggiore per patologie oncologiche è quello della Calabria con il 55% e che la malattia tumorale che con più frequenza comporta migrazione sanitaria è il tumore della mammella.

Parlo de “ La donne Scelgono” la onluss che ha donato al Poliambulatorio di Amantea (Cs) un mammografo , forse perché Amantea è la seconda città per abitanti di tutto il distretto sanitario tirrenico che non aveva un mammografo.

Ed è sempre necessario capirne le ragioni e sapere chi ha voluto mantenere Amantea nell’abisso di carenze sanitarie nel quale si trova e che crea una diseguaglianza estrema di diagnosi precoce sanitarie tra donne e donne, tra paesi e paesi.

Donne che non si riempiono la bocca del fatto che la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea riconosce alla persona il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ricevere cure mediche e che questo diritto è anche previsto dalla nostra Costituzione all’art.32.

Donne che non fanno parole ma operano nel sociale con carattere e forza.

E lo hanno fatto con il dono di un mammografo che sarà addirittura esente da ticket per le donne tra i 50 e i 69 anni e soprattutto riducendo i tempi di attesa che non supereranno i 15 giorni.

Un dono che le impegna direttamente e con loro la stessa ASP “a migliorare notevolmente il servizio sanitario in relazione a una delle più gravi e temute patologie,che colpiscono la Calabria con una mortalità maggiore rispetto ad altre aree del Paese”.

Il mammografo è stato donato del novembre del 2013.

Ora finalmente dopo un inaccettabile ed increscioso ritardo di un anno ci giunge notizia che nei prossimi giorni sarà finalmente attivato il servizio che inizierà da lunedì 3 novembre.

Una data fatidica per tutte le donne del Basso Tirreno Cosentino.

Un ringraziamento a Caterina Gangale che si è impegnata per rendere possibile questo miracolo che permetterà alle donne del BTC di ricevere la necessaria attenzione.

In particolare il mammografo permetterà gli accertamenti anche a tutte le persone che non sono riuscite a raggiungere Cetraro per la mancanza di collegamenti.

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