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auto fognaIl prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio ha deciso di vietare la circolazione degli autospurgo dal 1 luglio al prossimo 15 settembre. 

La decisione è stata presa, si legge in una nota, «in considerazione degli elementi di conoscenza che fanno ritenere, quale possibile causa del fenomeno di inquinamento delle acque marine lo svuotamento abusivo degli autospurgo nelle ore notturne».

Il prefetto di Cosenza, inoltre, ha assunto questa iniziativa anche in relazione «all’aumento considerevole della presenza turistica nelle zone costiere, unitamente all’eventuale non fruibilità del litorale marino, qualora inquinato, potrebbero dar luogo a manifestazioni di protesta con conseguenti turbative dell’ordine pubblico».

Un primo passo dichiarato di guerra all'inquinamento del litorale costiero, finalmente una presa di posizione su un problema che riguarda l'intera regione, ma sappiamo tutti che da solo non basta, bisogna dichiarare guerra agli allacci abusivi e agli illegali scarichi fognari direttamente a mare, speriamo che anche lì si faccia sentire la Prefettura.

Pubblicato in Cosenza

Per caso si scopre dove finisce l’acqua potabile della cittadina.

Non solo piscine, non solo orti, non solo giardini, ma soprattutto perdite della rete.

E’ un fenomeno tipico delle cittadine costruite sulla sabbia .

 

 

 

Dove cioè le perdite della rete creano finte strade, ma sotto il bitume c’è il vuoto.

E così, stamattina l’autospurgo si ferma per sturare una fogna.

Ma il volenteroso autista non fa in tempo a scendere per attendere al delicato compito che la ruota posteriore sinistra sprofonda in una buca.

Così profondamente che non riesce ad uscirne da solo.

Arrivano subito i soccorsi portati al personale delle cooperative che utilizzano la ruspa comunale

Intanto l’autista dell’autospurgo scarica il mezzo dell’acqua in esso presente( vedi foto) al fine di agevolare la manovra di sollevamento.

Viene chiusa la strada e un dipendente delle cooperativa si improvvisa vigile per evitare problemi al traffico

C’è un’auto che impedisce le operazioni di soccorso

E’ un bagnante ma non si sa dove abiti.

Il comune non ha mai attivato ( e sarebbe il caso) un idoneo servizio atto a sapere in tempo reale gi ospiti della città

Anzi nemmeno quali siano le abitazioni che vengono fittate

Ed allora occorre cercare il proprietario attraverso la targa.

Alla fine tutto si mette a posto

L’autospurgo scaricato viene sollevato ed il traffico di Via Lepanto riaperto.

L’unica nota negativa è che sembra abbiamo infastidito il personale delle cooperative

Nessun problema.

Da oggi in poi ci ripromettiamo di farlo sempre, ancora più intensamente, anche “ se la mazzetta c’è”

Intelligenti pauca.

Pubblicato in Primo Piano

Il fuoco di un incendio fa paura.

Forse anche ai Vigili del Fuoco che pur lo affrontano con coraggio, con perizia e con mezzi tecnici adeguati.

Ovviamente quando sono disponibili.

Il problema è quando non lo sono perché impegnati in altri luoghi ed in altri incendi.

E’ il problema che ha dovuto affrontare ieri sera il consigliere comunale di San Pietro in Amantea Valentino Socievole.

Ha telefonato al 115 ma i Vigili del fuoco erano impegnati altrove e non potevano muoversi.

Che fare allora?

Poi il pensiero è andato alla vicina Amantea il cui comune è dotato di una autobotte da utilizzare in questi casi .

Ma il consigliere non si è perso d’animo.

E così Valentino ha telefonato al sindaco Mario Pizzino segnalando la gravità del problema e la impossibilità dell’intervento dei pompieri.

Con alto senso di responsabilità il neo sindaco ha fatto quello che ha potuto.

Siccome l’autobotte è da tempo “in attesa di riparazione” ha inviato l’autospurgo con alla guida il buon Fabrizio Cima che non si è certo rifiutato (vedi foto)

“Impossibile -dice Socievole- non ringraziare il sindaco di Amantea che nello spirito di collaborazione indispensabile tra paesi vicini ( il fuoco peraltro non si ferma ai confini dei comuni) e con grande senso di responsabilità, ci ha aiutato. Diversamente non sapevamo come fare”.

E poi di seguito”Questa occasione mi permette di richiamare l’attenzione di tutti i sindaci della nostra zona sulla necessità di riprendere la antica collaborazione che un tempo univa in consorzio il basso tirreno cosentino.

Ringrazio anche il bravo Fabrizio Cima per la sua disponibilità.

Devo poi segnalare che in questi momenti mi sono trovato vicino in tutto l’ assessore Danilo Caruso”.

Noi, invece, vogliamo segnalare il pregevole intervento del “mini pompiere” Alessio Socievole che non “ha mollato il papà e l’incendio” fino a quando non è stato spento.

Tutto è bene quel che finisce bene!

Pubblicato in Basso Tirreno

Leggiamo che il prefetto di Cosenza “in considerazione degli elementi di conoscenza che fanno ritenere quale possibile causa del fenomeno di inquinamento delle acque marine lo svuotamento abusivo degli autospurgo nelle ore notturne, al termine di una Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze dell’Ordine, al quale hanno preso parte anche le Capitanerie di Porto di Corigliano Calabro e di Vibo Valentia, ha adottato una ordinanza di divieto di circolazione, su tutto il territorio della provincia, per i veicoli adibiti allo spurgo di pozzi neri o condotti fognari, nel periodo compreso tra il 10 luglio e il 15 settembre 2017, dalle ore 22.00 alle ore 6.00. Tanto in considerazione della circostanza che l’aumento considerevole della presenza turistica nelle zone costiere, unitamente alla eventuale non fruibilità del litorale marino, qualora inquinato, potrebbero dar luogo a manifestazioni di protesta con conseguenti turbative dell’ordine pubblico”.

Ma si può emanare una ordinanza sulla base di un “ritenuto possibile”?

Ed ancora, si può emanare una ordinanza sulla base della eventualità di turbative dell’ordine pubblico indotte dalla non fruibilità del litorale marino, qualora inquinato?

Ma davvero si suppone che la fogna immessa di notte nelle acque fluviali sia avvertibile all’indomani sulle spiagge a sud della foce?

Ma come si fa a distinguere la fogna immessa dagli auto spurgo da quella immessa dai pozzi neri e dalle reti dei comuni non muniti di depuratori e con depuratori non funzionanti?

Ma scherziamo?

Non è piuttosto un “dagli agli untori” di manzoniana memoria?

E poi perché signor Prefetto non dispone ben più rigidi controlli sugli autospurgo- sia di giorno che di notte- da parte delle Forze dell’ordine ?

O meglio ancora perché non si impone un controllo satellitare degli auto spurgo che girano per la nostra provincia, così da sapere in ogni istante dove sono?

Con tutto il rispetto Eccellenza ma se queste ordinanze fossero o fossero state efficaci come mai il mare sarebbe ancora e sempre inquinato?

Pubblicato in Cosenza

E’ una lotta disperata quella per tutelare la pulizia delle acque marine.

 

Una lotta disperata se si arriva a vietare la circolazione degli autospurgo nelle ore notturne partendo da presupposto che di notte ognuno può fare ciò che vuole.

Per esempio avvicinarsi alla spiaggia e scaricare a fogna direttamente nelle acque marine.

O peggio ancora avvicinarsi ad un fiume o torrente e scaricare la fogna nelle sue acque.

 

Un comportamento che usano in tanti senza che mai nessuno, ripeti nessuno veda nulla e sporga la relativa denuncia.

Ha cominciato il Prefetto di Vibo Valentia, Guido Nicolò Longo, ha adottato un’ordinanza di divieto di circolazione dei veicoli adibiti allo spurgo di pozzi neri e condotte fognarie in ore serali e notturne.

 

Il provvedimento si è reso necessario a seguito della constatazione, nell’ambito del confronto interistituzionale avviato sul tema, che una delle possibili cause del fenomeno dell’inquinamento delle acque marine - che ha dato spunto anche per iniziative di movimenti spontanei di cittadini a denuncia del medesimo - potrebbe essere rappresentata dall’illecito svuotamento degli autospurgo in campo aperto nelle ore serali e notturne.

 

Al fine di prevenire e contrastare tali eventualità, è stato quindi disposto il divieto di circolazione, nell’ambito della provincia di Vibo Valentia, ai veicoli adibiti allo spurgo di pozzi neri o condotte fognarie dalle 19.30 alle ore 6 nel periodo compreso tra il 10 maggio ed il 30 settembre 2017.

Il provvedimento è stato trasmesso, oltre che alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, alle Forze di Polizia, ai Corpi di Polizia Municipale e agli Enti proprietari delle strade perché ne venga assicurata la scrupolosa applicazione

Si potrebbe fare molto altro, ma occorrerebbe un miracolo di intelligenza!

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