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Forse è solo un effetto natalizio, ma il fatto potrebbe avere anche un aspetto elettoralistico.

Parliamo della proposta del PD calabrese( di tutto il PD sembra nessuno escluso) che chiede di stabilizzare gli oltre 5000 LSU ed LPU calabresi, quale “atto di giustizia”, ma solo perché queste persone “svolgono mansioni essenziali al funzionamento stesso degli enti locali nella nostra regione”.

Chi ci ha segnalato il problema e la nota compiegata si è domandato se sia legittimo che lo Stato assuma e paghi il personale degli enti locali; e di essi solo una parte.

Crediamo di no, anzi ne siamo certi, ed invero ci sorprende che la politica italiana (tutta, senza eccezione- sembra) che ha dato luogo al pateracchio degli LSU ed LPU oggi faccia come i coccodrilli e pianga.

Ma noi siamo certi che gli LSU ed LPU oltre alla pazienza hanno anche la saggezza per capire.

Ecco la nota:

“Come deputati calabresi del centrosinistra abbiamo presentato in Commissione Bilancio della Camera una serie di emendamenti alla Legge di Stabilità per avviare il processo di contrattualizzazione e di stabilizzazione degli oltre cinquemila LSU e LPU calabresi.

Gli emendamenti saranno discussi in Commissione Bilancio la prossima settimana.

Nel frattempo abbiamo avviato una costante interlocuzione con i Ministeri dell’Economia, del Lavoro e della Funzione Pubblica al fine di individuare le necessarie coperture finanziarie ai provvedimenti da noi proposti.

La stabilizzazione dei precari calabresi resta, per quanto ci riguarda, un atto di giustizia nei confronti di lavoratori che oggi svolgono mansioni essenziali al funzionamento stesso degli enti locali nella nostra regione e che, nel contempo, sono privi di ogni diritto.

Per la realizzazione di questo obiettivo, pertanto, non lasceremo nulla di intentato nei prossimi giorni.

Roma, li 6 dicembre 2013

Ecco i firmatari in ordine alfabetico Ferdinando Aiello, Demetrio Battaglia, Rosy Bindi, Vincenza Bruno Bossio, Franco Bruno, Bruno Censore, Stefania Covello, Alfredo D’Attorre, Ernesto Magorno, Nicodemo Nazzareno Oliverio, Nicola Stumpo.

Pubblicato in Italia

Aieta, sindaco di Cetraro, si conferma “capopopolo” che difende tutto e tutti.

Difende i dipendenti delle comunità montane quando non ricevono lo stipendio.

Difende gli LSU/LPU che non ricevono le indennità

E convoca i sindaci del Tirreno Cosentino per concordare le azioni e le proposte comuni da portare a Roma .

Un appuntamento fissato per domani 15 novembre, ore 16,30, presso la sala Consiliare del comune di Cetraro.

Non sarà presente il comune di Amantea perché il comune di Amantea ha stabilizzato i suoi LSU/LPU.

Saranno invece presenti i comuni che non hanno stabilizzato i propri LSU/LPU o che hanno utilizzato in eccesso ed al di sopra di ogni possibilità di stabilizzazione gli operai usati in lavori di pubblica utilità e che oggi sono alla ricerca di stabilizzazioni da farsi a spese dello Stato o della regione.

Auguri

Ricordiamo che il Governo ha convocato la regione Calabria per il 21 novembre

Pubblicato in Cetraro

Parigi.“Vogliamo pane,vogliamo pane” e fu la prima rivoluzione francese.

Reggio Calabria.“Vogliamo lavoro, vogliamo lavoro”e può iniziare la prima rivoluzione calabrese.

Peraltro questa volta i 5200 LPU ed LSU non sono soli. Insieme con loro i sindacati, uniti in questa lotta, e molti sindaci dei comuni calabresi.

Parliamo di quei sindaci che da oltre 15 anni utilizzano costantemente LPU ed LSU per assicurare una vasta serie di servizi essenziali alla collettività.

Una condizione inaccettabile.

Queste amministrazioni non possono sfruttare ancora questi lavoratori.

Se li utilizzano allora li assumano e li paghino!.

E lo Stato deve togliere eventuali vincoli alla loro assunzione.

Ora in particolare con il governo Letta si avverte la disponibilità di onorevoli del PD e del PDL alla stabilizzazione dei precari ed i lavoratori calabresi che, esasperati ma consci di questo momento favorevole, hanno minacciato che, in caso di risposte negative o poco soddisfacenti, «sfonderanno le porte di Palazzo Campanella».

Siamo ai prodromi della rivoluzione civile ed a nulla sembra serva la blindatura del portone da parte di carabinieri e poliziotti, assieme a personale in borghese della Digos della Questura di Reggio Calabria e ad agenti della Polizia provinciale e della Polizia municipale.

Deve essere anche superato il problema posto dal Consiglio di Stato che nelle sue sentenze ha sottolineato che: « le caratteristiche dei lavori socialmente utili non ne consentono la qualificazione come rapporto di impiego; e ciò per la considerazione che il rapporto dei lavoratori socialmente utili trae origine da motivi assistenziali (rientrando nel quadro dei c.d. ammortizzatori sociali); e riguarda un impegno lavorativo certamente precario; non comporta la cancellazione dalle liste di collocamento; presenta caratteri del tutto peculiari quali l'occupazione per non più di ottanta ore mensili, il compenso orario uguale per tutti (sostitutivo della indennità di disoccupazione) versato dallo Stato e non dal datore di lavoro, la limitazione delle assicurazioni obbligatorie solo a quelle contro gli infortuni e le malattie professionali».

Pubblicato in Reggio Calabria

Enza Bruno Bossio, Bruno Censore, Ferdinando Aiello, Mario Oliverio, si spendono per la stabilizzazione dei precari calabresi. Un atto di coerenza del PD, non solo un fatto avente valenza politica. 5-6000 precari da stabilizzare significano almeno 15-20 mila voti, una entità capace di sovvertire qualsiasi risultato elettorale. E per la stabilizzazione si invoca il Governo .

Riceviamo e pubblichiamo:

“Come rappresentanza della deputazione del centrosinistra calabrese abbiamo svolto stamani un incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario Patroni Griffi sulle problematiche degli LSU-LPU e in generale del precariato in Calabria.

Oltre ad esprimere apprezzamento per la tempestività con cui il Sottosegretario ha accolto la nostra richiesta di incontro vogliamo dichiarare soddisfazione per i contenuti emersi nel confronto.

Alle nostre proposte, attentamente valutate, è stata dichiarata piena disponibilità del rappresentante del Governo per verificarne la possibilità di azioni risolutive.

Abbiamo inteso, innanzitutto, esporre i termini emergenziali della drammatica condizione in cui versano i lavoratori che da diversi mesi non percepiscono le indennità loro spettanti.

A Patroni Griffi, abbiamo chiesto che, considerata la gravità della situazione, sia il Governo Nazionale in via eccezionale e straordinaria a poter assicurare la copertura dell’impegno finanziario per l’anno 2013 dal momento che finora la Regione Calabria ha omesso di prevedere nel proprio bilancio la quota di finanziamento a suo carico.

In tal senso abbiamo proposto che il Governo Nazionale, possibilmente in tempi rapidi, provveda ad emanare uno specifico decreto legislativo.

Abbiamo, inoltre, sottolineato con forza la necessità di pervenire a misure strutturali per assicurare una prospettiva di vita e di lavoro a migliaia di lavoratori che da oltre 15 anni sono costretti a vivere in una odiosa condizione di precarietà ed insicurezza.

Patroni Griffi ha convenuto con noi affinché la Legge di Stabilità sia un’opportunità per approvare una specifica norma legislativa finalizzata ad autorizzare gli enti pubblici della Calabria ad assumere gli LSU-LPU, anche in ruoli sopranumerari, con contratto a tempo indeterminato ed a tempo parziale di almeno 26 ore settimanali.

A tale norma occorre assicurare almeno per il prossimo biennio una sufficiente copertura finanziaria da parte dello Stato, al fine di poter garantire la stabilizzazione di un significativo numero di lavoratori.

Non è ammissibile che le ultime stabilizzazioni risalgano agli anni 2007/2008.

Lo svuotamento del bacino degli LSU-LPU e anche dei lavoratori ex legge 15 è un necessario intervento per iniziare a prosciugare un’area vasta di precariato che in Calabria conta migliaia di persone con altri profili professionali e diverse forme contrattuali.

Faremo di tutto,pertanto, per assicurare il nostro impegno affinché nei prossimi giorni la questione LSU-LPU della Calabria si possa imporre tra le priorità dell’agenda parlamentare e governativa.

Roma, li 7 novembre 2013Enza Bruno BossioBruno CensoreFerdinando Aiello

Non solo Bruno Bossio, Censore ed Aiello, anche Mario Oliverio interviene a sostegno della proposta dei senatori calabresi di stabilizzazione LSU-LPU.

Riceviamo e pubblichiamo la nota del presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio : “Esprimo apprezzamento e sostegno all’emendamento alla Legge Finanziaria presentato nei giorni scorsi dai senatori calabresi per ottenere la stabilizzazione definitiva degli oltre 5000 lavoratori impegnati in attività socialmente utili e di pubblica utilità che stanno vivendo in questi giorni, insieme alle loro famiglie, una situazione di grande disagio e preoccupazione, poiché da diversi mesi non percepiscono le indennità loro spettanti. Con questo emendamento, infatti si chiede al governo nazionale di autorizzare gli enti pubblici calabresi ad assumere tali lavoratori dal 1° gennaio 2014, anche in posizioni sopranumerarie, con un contratto a tempo indeterminato ed a tempo parziale di 26 ore settimanali e di concedere in favore della Regione Calabria, con provvedimento del Ministro dell’economia e delle finanze, un contributo aggiuntivo pari a 40 milioni di euro per l’anno 2014 e pari a 30 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015. Lo svuotamento del bacino degli Lsu-Lpu e anche dei lavoratori ex legge 15 è un fatto assolutamente necessario se si vuole realmente cominciare a prosciugare una vasta area di precariato che in Calabria conta migliaia di persone con profili professionali e diverse forme contrattuali. E’, quindi, necessario stabilizzare definitivamente questi lavoratori che rappresentano una vera e propria risorsa per la nostra regione, un capitale umano già formato, che non può essere disperso e sul quale, invece, occorre credere ed investire. E’ giunto il momento di mettere la parola fine ad un percorso che dura ormai da oltre 15 anni e che consente agli enti di utilizzare questi lavoratori in posizioni anche strategiche ed apicali sfruttando i loro titoli di studio e la professionalità da questi acquisita, continuando a mantenerli in una condizione di grave precarietà e insicurezza. Occorre passare dalle parole ai fatti. La Provincia di Cosenza nel corso di questi anni ha stabilizzato tutti i suoi lavoratori precari. Per quanto ci riguarda continueremo ad assicurare tutto il nostro impegno affinchè su questa vicenda l’attuale governo possa finalmente scrivere una parola definitiva e finalmente risolutiva”.

Ora la parola tocca a Letta che sicuramente terrà conto delle invocazioni del PD calabrese stabilizzando tutti i precari. Impossibile che il PD calabrese stia scherzando! Impossibile che Letta non tenga conto di quanto chiesto da Enza Bruno Bossio, Bruno Censore, Ferdinando Aiello, Mario Oliverio. Che PD sarebbe quello calabrese e che credibilità politica avrebbero in Calabria Oliverio e gli altri se Letta non stabilizzerà tutti i precari calabresi?

Pubblicato in Calabria

La Corte Costituzionale con sentenza n 18 del depositata il 14/02/2013 e pubblicata sulla G. U. del 20/02/2013, ha dichiarato parzialmente illegittima la legge della Regione Calabria 23 dicembre 2011, n. 47 (Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e procedurale – Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2012. Articolo 3, comma 4, della legge regionale n. 8/2002. Il giudizio di legittimità costituzionale relativo agli articoli 10, 14, 15, 16, comma 3, 17, 26, 32, 43, 44, 50, 52, comma 4, e 55, comma 1, ha viso soccombente la regione Calabria. Non sussistono le condizioni giuridiche affinché la Regione Calabria possa liquidare agli Enti utilizzatori le risorse finanziarie. Stop, quindi, all’impegno di risorse per gli stipendi dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. Il Dipartimento n. 10 della Regione Calabria “Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione professionale, Cooperazione e Volontariato”, ha annunciato che, a seguito delle disposizione della Consulta, «il Dipartimento Bilancio, Settore Ragioneria Generale, ha restituito, non impegnata, la proposta di decreto di impegno fondi per sussidi e integrazioni Lsu/Lpu annualità 2013 per effetto della predetta sentenza». Comunque la regione fa sapere che si sta redigendo una norma transitoria da sottoporre al Consiglio regionale del prossimo 25 marzo per legittimare la continuazione dei rapporti di utilizzazione, eventualmente anche sotto altro titolo normativo, e il relativo utilizzo delle risorse già stanziate nel bilancio 2013 per gli Lsu/Lpu.

Per approfondimenti ecco la sentenza http://www.cortecostituzionale.it/actionPronuncia.do

Pubblicato in Calabria
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