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Governare un paese, una provincia, una regione, uno stato non è mai facile.

Ancora più oggi, in un momento, cioè, difficile e nel quale i valori fondanti delle antiche comunità si sono persi, in un momento, cioè, in cui tutti pretendono diritti senza praticare i doveri.

 

I Romani, ad esempio, già conoscevano gli opportuni mezzi di controllo.

Ed infatti a Giulio Cesare si attribuisce il detto “panem et circenses” (pane e spettacoli).

Non a caso i giochi gladiatori venivano offerti da possidenti e magistrati della città per essere graditi anche per la plebe.

Più recentemente molti storici, tra cui lo stesso romanziere e giornalista francese Alexandre Dumas, raccontano che il re Ferdinando di Borbone avesse una sua personale regola di governo, quella delle“tre F di Ferdinando: feste, farina e forca”.

Sosteneva che il popolo per prima cosa va distratto con continui festeggiamenti: funzioni religiose, balli, spettacoli gratuiti in grado di allontanare lo sguardo dai problemi reali, creare aggregazione e, soprattutto, far provare gratitudine per i governanti.

Inoltre un popolo, quale esso sia, non si ribella se riesce a mettere il pane sulla tavola tutti i giorni

Domata la “panza”, infatti, si riduce la rabbia contro i potenti.

Intelligentemente Ferdinando comprese che i sudditi divertiti e sfamati dovevano, comunque, temere l’autorità.

La forca era la paura e per questo le esecuzioni venivano svolte in pubblica piazza, in presenza di tutta la cittadinanza: tutti dovevano assistere, tutti dovevano comprendere cosa succedeva a chi andasse contro l’ordine costituito.

Da un certo punto di vista, però, la forca assumeva un compito simile alla festa divenendo un altro momento di aggregazione, un modo per far sentire tutti i cittadini onesti parte di una comunità stabile e sicura.

“Insomma, l’illuminato Ferdinando aveva solo scoperto ed ammesso una verità assoluta.

Non dimentichiamo, tuttavia, che le pubbliche esecuzioni sono state il deterrente ai crimini più in voga in tutta Europa, dunque quella napoletana non era un’eccezione, visto che nelle altre nazioni si faceva esattamente la stessa cosa “in ossequio” a un’usanza radicata da millenni”.

Guardando avanti, invece che al passato, possiamo ancora notare come il nostro mondo segua sempre regole molto simili.

Ancora oggi i nostri governanti , cioè, comprano stima e rispetto ( attenzione e forse voti) del popolo con feste, sagre. tasse, tributi e l’Agenzia delle Entrate.

Per loro fortuna non sono soli.

C’è il calcio, il teatro, le feste patronali, il carnevale, le fiere, le manifestazioni popolari, ed ancora la TV, il Festival di Sanremo, le canzoni, i film, i serial televisivi, Facebook, la Chiesa, la Politica, i giornali, i telegiornali, eccetera.

Elementi tutti che fanno passare in secondo piano i problemi quotidiani.

Quando fra qualche anno chi sarà presente rileggerà questo attuale periodo per spiegarlo avrà bisogno di classificarlo.

Ed è molto probabile che lo farà indicandolo come l’età dell’ignoranza.

 

 

Parliamo cioè di quella pseudo cultura che è figlia della conoscenza impropria e parziale suggerita ed indotta dalla TV, dal WEB, dai SOCIAL, da una Scuola autoreferenziale, dalla scomparsa della meritocrazia sostituita dall’apparire che non riconosce valore all’essere.

Non si studia più, e nemmeno si legge.

I ragazzi , soprattutto, ma anche gli anziani, non avvertono più il profumo delle pagine di un buon libro, non ne palpano la carta provando quella emozione che è propria di accarezza una persona, non si abitua( o riabitua) all’uso del congiuntivo e del condizionale.

Ad Amantea, poi manca, perfino, una buona biblioteca, magari nella quale trovare testi e stampe che facciano conoscere la stessa storia locale e regionale lasciando la comunità nella consueta ignoranza

Un tempo si pensava che studiare permettesse di non restare zitti di fronte a nessuno, di poter capire meglio quanto avviene intorno a noi, di poter avere un futuro migliore.

Quando si capirà che l’uomo forte è quello che ha studiato e continua a studiare e che forse chi studia è il vero ribelle in un società morta nella quale sembra contare soltanto l’approssimazione dell’attimo fuggente, il presentismo.

In questa approssimazione sembra di vedere una lontana luce.

Su una finestra del Campus leggiamo un cartello dove c’è scritto “Biblioteca comunale in allestimento. Prossima apertura”

Ci sembra un miracolo e siccome non crediamo nei miracoli staremo in allerta.

Anche perché sono almeno 10 anni che il comune non compra un libro!

Anche perchè la stessa regione Calabria ci sembra finanzi solo pochi mesi prima delle elezioni le biblioteche e forse in modo improprio.

La regione si fa vanto di un “ridicolo finanziamento per le biblioteche!”

Parliamo di un milione di euro per tutta la Calabria. Un solo milione di euro tratti dai fondi Pac 2014/2020.

Un milione da distribuire tra 404 comuni. Parliamo di meno di 2500 euro per ogni comune.

Ridicolo, vergognoso.

Ancora più perché questo finanziamento sembra già destinato. Tanto è vero che l’assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano ha detto «Ma quest’anno si è voluto fortemente inserire nel bando anche le biblioteche di interesse locale, riconosciute dal Dpgr ai sensi della legge 17/85, per dare modo sia alla Biblioteca civica di Cosenza che alla Biblioteca di Soriano Calabro di poter accedere ai finanziamenti”.

Ottime biblioteche che potrebbero essere messe in rete per poter essere godute da tutti!

Ora speriamo che il comune di Amantea inoltri la domanda, sorretta da un brillante progetto che dia attenzione alla gran messe di testi che mancano nella nostra antica biblioteca e che permettano alla comunità di conoscere almeno la propria storia!

Pubblicato in Cronaca

Alcuni titolari di lidi balneari hanno avuto un incontro con l’ amministrazione comunale per una valutazione sulla possibilità automatica di attuare le solite dune artificiali a tutela delle loro opere evitando i gravissimi danni che talvolta le forti mareggiate vi apportano con il rischio della loro mancata attivazione nell’anno successivo e quindi una risposta insufficiente alle esigenze dei turisti ed un aumento delle tariffe

Amantea come tanti altri paesi turistici ha diversi lidi balneari annuali al fine di ridurre le tariffe do servizio che sono aumentate dai costi di smantellamento e riproposizione annuali.

Anche in tante altre parti d’Italia la prima e più semplice risposta è la realizzazione di dune artificiali atte a spezzare l’effetto dei marosi ribaltando l’onda e così ripetendo il positivo effetto che realizza il nostro lungomare che infatti si mantiene da tempo mentre altri( vedi Campora San Giovanni) sono stati interamente distrutti.

Per esempio la intera spiaggia di Santa Maria del cedro interessata dalle dune artificiali che tutelano sia i lidi che terreni ed opere, pubbliche e private.

Per non parlare di tante spiagge dell’Adriatico

Ora proprio a conferma della ricerca europea che afferma come la Calabria sia l’ultima regione italiana e la terzultima europea per risposta burocratica alle esigenze della comunità i titolari dei lidi hanno evidenziato la mancanza di certezza comportamentale.

In ragione di questa grave condizione di inefficienza e di incertezza è emersa la possibilità ed opportunità di integrare il piano spiaggia con un micro codicillo che permetta automaticamente la realizzazione di dune artificiali di tutela dei lidi usando la sabbia presente nella stessa area della concessione demaniale che a fine periodo invernale sarà ridistribuita sulla spiaggia.

Un codicillo da sottoporre ad apposita conferenza di servizio.

Un codicillo che permetterà allo stesso comune di realizzare sue dune a tutela del lungomare e della pista ciclabile che molto spesso vengono invasi dalle onde e riempite dalla sabbia da esse trasportata.

Basta evidenziare che si tratta di interventi storicizzati che hanno garantito una efficace risposta ai marosi e senza alcuna negativa incidenza ambientale.

Basterà quindi una semplice comunicazione all’ente comune in fase di realizzazione della duna ed una in fase di eliminazione con dichiarazione se sarà usata soltanto la sabbia presente nella concessione o se essa dovrà essere integrata da apparto esterno; in tal caso sarà necessario una preventiva valutazione della compatibilità della nuova sabbia.

La comunicazione permetterà al comune di esercitare i controlli che esso riterrà opportuni.

E’ un necessario processo di semplificazione amministrativa e che permette la riduzione di danni e di inutili costi.

Ora spetta al comune di operare per dare risposta ai titolari di lidi ed alle proprie necessità forse nemmeno interamente percepite.

Ma domani ci saranno novità……………….( vi faremo sapere)

Pubblicato in Primo Piano

La Svimez è arrivata ad una prima conclusione e cioè che la spesa per le cure in Calabria ha un impatto fortemente negativo.

Ed i più gravati di spese sono gli abitanti di Amantea e del suo Hinterland

Ma dimentica la seconda, ben più drammatica e cioè che in Calabria chi non ha soldi NON SI RIESCE A CURARE!

“Una sanità svuotata, che impoverisce e, paradossalmente, abbassa la qualità della vita dei pazienti.

Questo nelle regioni del Sud e in una Italia a doppia trazione.

Dalle regioni meridionali si scappa per farsi curare altrove sempre di più, mentre la spesa sostenuta dalle famiglie per accedere ai servizi sanitari non coperti dal pubblico continua ad aumentare.

Questo dicono i dati contenuti nell’ultimo rapporto Svimez in merito alla spesa sanitaria.

Cifre che, lette sotto una lente puramente calabrese, certificano anche del sistema sanità sia sui Livelli essenziali di assistenza che sul recupero del debito “monstre” del sistema sanitario.

«Gli indicatori sugli standard dei servizi pubblici - si legge nel rapporto - documentano un ampliamento dei divari Nord-Sud, con particolare riferimento proprio al settore dei servizi socio-sanitari, che maggiormente impattano sulla qualità della vita e incidono sui redditi delle famiglie».

LEA – A partire dai Lea.

Le cifre, seppur in leggero miglioramento (tranne in Calabria, che sui dati relativi al 2016 è addirittura peggiorata) mettono nero su bianco l’inadempienza delle regioni meridionali.

E poi ci sono i dati sulla mobilità ospedaliera «la fotografia più chiara delle carenze del sistema ospedaliero meridionale, soprattutto in alcuni specifici campi di specializzazione, e della lunghezza dei tempi di attesa per i ricoveri».

La Calabria, stando agli ultimi dati, avrebbe accumulato un debito di oltre 310 milioni di euro solo in questo settore.

TEMPI DI ATTESA ENORMI – A questa situazione vanno aggiunti i tempi di attesa per le prestazioni specialistiche e ambulatoriali.

Questo fattore secondo Svimez è alla base dell’aumento di spesa delle famiglie.

L’ALTRA VERITA’ NON SVELATA

I tempi di attesa sono diversi da ospedale ad ospedale e da poliambulatorio a poliambulatorio.

Puoi avere risposta sanitaria in tempi ben decenti solo se accetti di spostarti con un mezzo tuo da una parte all’altra ; per esempio da Amantea a Paola( quando va bene) , o da Amantea a Cetraro, o da Amantea a Cosenza, o da Amantea a Rogliano, o a Amantea a Cosenza , od addirittura da Amantea a Praia a Mare

Ma devi muoverti con un mezzo personale perché non ci sono mezzi pubblici di collegamento.

E devi stare attento perché ci sono i vergognosi tutor di Paola e Belvedere autorizzati da un Prefetto molto distratto!

IMPOVERITI – «Strettamente collegato a ciò – continua il rapporto - è il fenomeno della cosiddetta “povertà sanitaria”, secondo il quale si verifica sempre più frequentemente, soprattutto nel Mezzogiorno, che l’insorgere di patologie gravi costituisca una delle cause di impoverimento delle famiglie».

In Italia, nel 2015, l’1,4%% delle famiglie italiane si è impoverito per sostenere le spese sanitarie non coperte dal servizio sanitario, in Calabria questa percentuale sfiora quasi il 3% (2,8). Peggio di noi fa solo la Campania con il 3,8%, mezzo punto più in basso di noi invece c’è la Sicilia.

Pubblicato in Cronaca

1Apprendo dal Sindaco Pizzino che il mercato ortofrutticolo non è a rischio chiusura e mi complimento con lui e con la sua Amministrazione per la determinata presa di posizione in tal senso.

Detto ciò, mi sorprende l’inopportuno sproloquio contenuto nella dichiarazione mediante la quale il Sindaco comunica di non aver intenzione di chiudere il mercato ortofrutticolo. Mi sorprende in quanto il Sindaco (ed evidentemente qualche analfabeta di ritorno, nonché amministratore comunale eretto a suo suggeritore) non ha compreso bene quando da me rappresentato con la nota pubblicata sui siti web della nostra Città il 4 novembre 2018. Nella succitata mia nota non è riportata da nessuna parte l’affermazione che l’Amministrazione comunale intende chiudere il mercato ortofrutticolo. E semmai riportata la seguente circostanza (comunicatami dallo stesso SINDACO MARIO PIZZINO, si, stiamo parlando proprio della stessa persona!): una figura apicale che presta servizio presso il Comune di Amantea, in una riunione avvenuta presso il Palazzo comunale, ha dichiarato che “IL MERCATO ORTOFRUTTICOLO, NON ESSENDO UN SERVIZIO ESSENZIALE, PUO’ ESSERE CHIUSO”. Se questa versione dei fatti, ripeto rappresentatami personalmente dal SINDACO MARIO PIZZINO, è menzognera chiedo scusa a tutti i miei concittadini per essermi fidato di un Sindaco menzognero.

Mi auguro che questo mio intervento disincentivi una volta per tutte le dichiarazioni pubbliche di Amministratori comunali che non hanno, evidentemente, altro da fare e pensare.

Tanto basta in quanto i cittadini hanno già tanti problemi da affrontare quotidianamente e non meritano di essere tediati da queste infantili e ridicole discussioni.

Amantea, 6 novembre 2018

                                                                           Gianfranco Suriano

Pubblicato in Politica

bandieraIl 4 novembre 1918 aveva termine la Grande Guerra. Un evento che ha segnato in modo profondo l'inizio del '90​0 e che ha determinato radicali mutamenti politici e sociali.

Con l’obiettivo di offrire un contributo alla diffusione della memoria storica, Amantea ricorderà il Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale il 6 novembre 2018 con un’iniziativa dal titolo “Il Centenario della Grande Guerra”. L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza di un evento che ha cambiato la storia del Paese per costruire quei percorsi di consapevolezza storica fondamentali anche per disegnare il futuro.

Alle ore 9.00 è previsto il ritrovo sul Lungomare di Amantea – di fronte al Monumento ai Caduti del Mare – da dove partirà il corteo che percorrerà viale Regina Margherita per raggiungere il Monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, dove sarà allestito un percorso di disegni realizzato dagli studenti.

Giunti al Monumento le autorità presenti porgeranno i loro saluti. Oltre al Sindaco della città Mario Pizzino, sono previsti gli interventi dei Dirigenti scolastici Caterina Policicchio, Antonella Bozzo e Francesco Calabria, rispettivamente dell’IC Campora San Giovanni-Aiello Calabro, dell’IC “Mameli-Manzoni” di Amantea e dell’IIS Polo di Amantea coorganizzatori della manifestazione.

Alle ore 11.30 gli studenti presenteranno il percorso di disegni dal titolo “I ragazzi raccontano la trincea”. Ad aprire la presentazione saranno gli interventi di Qablaoui Mohammed Hamza, delegato del Sindaco dei ragazzi, e di Matteo Furgiuele, Vicesindaco dei ragazzi.

La cerimonia si concluderà con la deposizione al Monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale di una corona di fiori, da parte del Sindaco Mario Pizzino, per rendere omaggio alle tante vite sacrificate durante la guerra. Seguiranno le note degli inni nazionale ed europeo.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

L’Amministrazione Comunale

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sindacoMartedì 23 ottobre il Movimento 5 Stelle di Amantea ha emanato un comunicato nel quale dopo aver elencato ed esaminato gli avvenuti sequestri milionari di beni provenienti, secondo la Magistratura e la Guardia di Finanza, da attività malavitose, ha chiesto per l’ennesima volta le dimissioni del Sindaco di Amantea Dott. Pizzino Mario. Secondo i firmatari della petizione Francesca Menechino e Francesca Sicoli, consiglieri comunali in carica, è coinvolto nei sequestri di beni il politico amanteano, ex Sindaco, ex consigliere provinciale ed ex consigliere regionale Franco La Rupa. Poiché il Sindaco in carica Mario Pizzino in campagna elettorale abbia dichiarato di ispirarsi a Franco La Rupa e che alla sua scuola si è politicamente formato, chiedono se ancora il Sindaco attuale abbia un po’ di decenza di rassegnare le dimissioni. Il Sig. La Rupa è inquisito, quindi il Sindaco deve dimettersi. Ma con i sequestri dei beni a La Rupa cosa c’entra il Sindaco attuale? E’ caduta una pietra dalla grotta: il Sindaco deve dimettersi. Una mareggiata ha danneggiato il lungomare: il Sindaco deve dimettersi. Le strade sono sporche perché i cittadini buttano per strada i rifiuti: il Sindaco deve dimettersi. Franco La Rupa è stato accusato di voto di scambio e tentata estorsione, il Sindaco deve dimettersi. E’ stato arrestato un consigliere comunale, il Sindaco deve dimettersi. A causa del forte vento una pianta è crollata danneggiando le macchine parcheggiate sulla strada: il sindaco deve dimettersi. Le acque del fiume Catocastro all’improvviso diventano nere: Il sindaco deve dimettersi. Cosa c’entra il sindaco io ancora non l’ho capito. Ma davvero il M5S pensa che se il vento forte fa crollare una pianta, se una forte mareggiata danneggia il lungomare la colpa sia del Signor Sindaco? Il grande Totò direbbe :- Ma mi faccia il piacere!- E però continuamente come un mantra, dal giorno in cui Pizzino è stato democraticamente eletto Sindaco di Amantea, ripetono: Il Sindaco deve dimettersi. Sono sicuro che i rappresentanti del Movimento 5 Stelle siano andati a scuola, abbiano studiato il latino e ricordino la favoletta di Esopo: Il lupo e l’agnello. Il lupo aveva fame, tanta fame. Aveva bisogno di cibo per sfamarsi. Un po’ di carne tenera e fresca avrebbe risolto il problema della fame almeno per alcuni giorni. Quando ha visto l’agnellino che beveva tranquillo un po’ di acqua fresca ad un ruscello ha pensato:- Bene mia! Oggi mangio- E così si è avvicinato all’agnello e “siti compulsi” (spinto dalla fame) lo ha divorato. Ma prima di mangiarlo l’ha voluto accusare di alcune nefandezze. Mi stai intorpidendo l’acqua che sto bevendo. Tu hai parlato male di me sei mesi fa. Tuo padre ha parlato male di me. Siti compulsi, se lo mangiò. L’acqua intorbidita e l’aver parlato male sono stati dei falsi pretesti. In questo modo si comportano quelli che sono all’opposizione al Consiglio Comunale. Con falsi pretesti chiedono le dimissioni del Sindaco. Vogliono prendere il suo posto. Ma in Italia, piaccia o meno, siamo in democrazia e ogni 4 anni i cittadini sono chiamati ad eleggere liberamente e democraticamente i loro rappresentanti. I cittadini di Amantea lo scorso anno hanno scelto Mario Pizzino come Sindaco e tale dovrà restare per altri 3 anni fino al compimento del mandato elettorale. Poi ci saranno le libere elezioni e se gli elettori e le elettrici di Amantea daranno ampi consensi al Movimento 5 Stelle, solo allora la Signora Menechino potrà ricoprire la carica di Sindaco. Con una scheda elettorale, con una matita copiativa e con un semplice segno di croce il Sindaco Pizzino si potrà mandare a casa. E’ così semplice. Non c’è bisogno della Magistratura e delle Guardia di Finanza. Bisogna, però, aspettare le elezioni. Prima bisogna fare una sana ed efficiente opposizione senza chiedere continuamente: Il Sindaco deve dimettersi. E’ controproducente, signora Menechino, mi creda. Glielo dice con affetto un anziano signore che vuole tanto bene alla nobile città di Amantea e che ha fatto politica da sempre e che nella sua lunga vita ha commesso madornali errori.

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Tra i tanti misteri di Amantea sicuramente deve essere annoverato quello che, contrariamente a tantissimi altri comuni calabresi che vedono avvocati candidati a sindaco, nella nostra città gli avvocati non si propongono per la carica di sindaco od amministratore.

 

Nei giorni scorsi l’avvocato Giovanni Macrì è stato eletto sindaco a Tropea, paese al quale è stato sciolto il consiglio comunale

A Lamezia è stato appena sciolto il consiglio comune a capo del quale c’era un avvocato ed oggi leggiamo che a Lamezia Terme l’avvocato Basilio Perugini sta preparando per il 26 ottobre un incontro sul tema “Un candidato sindaco una lista”.perchè “ Il Comitato, come abbiamo più volte ribadito, ritiene che tra i propri compiti, oltre alle manifestazioni celebrative, ci sia quello di promuovere una seria riflessione sulle cause che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio Comunale e di proporre l’adozione di ogni possibile cautela perché la legalità, libertà e correttezza dell’amministrazione della nostra Città possano realizzarsi pienamente e perché in ogni modo consenta di opporre ogni iniziativa possibile di contrasto ai tentativi, sia diretti che indiretti, di penetrazione da parte di coloro che sono la negazione della legalità, della libertà e della correttezza degli organi istituzionali”

Ci chiediamo se davvero occorre avere qualche avvocato se non come sindaco, almeno come assessore e comunque come consigliere comunale, sia pure di minoranza, per garantire ad Amantea legalità e correttezza, perché nessun avvocato si candida?

Forse sono convinti che Amantea sia una città permeata di legalità, di correttezza amministrativa, e quindi non bisognevole della loro ricerca ed attuazione?

O forse sanno che sarebbe una pretesa impossibile visto lo stato di compromissione diffusa della comunità , di cui potremmo fare centinaia di esempi?( Cominceremo a breve)

O, infine, sanno ( e non solo loro, i legali) che la città vota solo coloro che si pensa possano compromettersi, se non lo sono già.

Pubblicato in Politica

E’ un altro brillante risultato ottenuto dalla tenenza della Guardia di Finanza di Amantea.

Al centro delle indagini la fraudolenta compravendita di un immobile.

La città si interroga su chi siano i tre denunciati e quale sia questo grande immobile da 1,4 milioni di euro.

I finanzieri hanno ricostruito un'operazione di compravendita immobiliare fra due società, di fatto riconducibili ad un unico soggetto, risultata essere fraudolenta e finalizzata alla sottrazione al pagamento delle imposte.

La venditrice, pesantemente indebitata nei confronti del fisco ed avviata alla liquidazione, ha ceduto l'unico immobile strumentale ad un'altra società, sempre di sua proprietà in assenza di valide ragioni economiche e, soprattutto, senza ricevere il corrispettivo pattuito di 1,4 milioni, facendo della ditta venditrice una "scatola vuota", gravata da ingenti debiti.

La mancata iscrizione in bilancio di una componente straordinaria di reddito di quasi 1 milione di euro, derivante da una transazione avvenuta tra la società debitrice ed una banca creditrice, ha determinato un'ulteriore evasione di imposta, non essendo stata indicata neanche nella dichiarazione fiscale.

Con questi stratagemmi posti in essere dagli indagati è stato possibile un rilevante risparmio di spesa.

Al temine delle indagini sono state denunciate 3 persone per i reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e infedele dichiarazione e sono stati sottoposti a sequestro beni per un valore pari a 1.293.851,39 euro.

E così quattordici immobili ubicati nella provincia di Cosenza, quote societarie e denaro, per un ammontare complessivo pari a circa 1.300.000 euro, sono stati sequestrati dai finanzieri della compagnia di Paola (Cs) e della tenenza di Amantea (Cs) che hanno eseguito un decreto emesso dal Gip presso il Tribunale di Paola, Maria Grazia Elia, su richiesta del procuratore, Pierpaolo Bruni. Tre i destinatari della misura, residenti nella provincia di Cosenza, denunciati per evasione di imposte sui redditi e sul valore aggiunto e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Dopo aver letto il comunicato del M5s, nel quale dichiara che non parteciperà al Consiglio Comunale di lunedì 15/10/2018 ore 11,30 invitando gli altri Gruppi di opposizione a fare altrettanto, il Gruppo “UNA CITTÀ NEL CUORE” si DISSOCIA da questa iniziativa perché riteniamo che l’opposizione vada fatta all’interno delle sedi istituzionali più appropriate....

IL CONSIGLIO COMUNALE È LA SEDE TITOLATA A DISCUTERE SUI PROBLEMI DELLA CITTÀ....

Fermo restando che noi Consiglieri Comunali del gruppo UNA CITTÀ NEL CUORE, abbiamo già dichiarato il nostro voto CONTRARIO alla decisione della maggioranza PIZZINO di affidare la RISCOSSIONE SPONTANEA E COATTIVA all’ AGENZIA DELLE ENTRATE (ex equitalia), domani saremo presenti al CONSIGLIO COMUNALE e chiederemo pubblicamente al SINDACO e ai suoi ASSESSORI di relazionare sul FALLIMENTO DELLA SUA MAGGIORANZA....

L’atto deliberativo di domani poteva essere evitato se solo ci fosse stata la reale VOLONTÀ nonché la reale COMPETENZA da parte di PIZZINO o di qualche suo ASSESSORE, a potenziare l’ufficio tributi senza ulteriori spese a danno di tutti i cittadini....

Chiediamo invece alla cittadinanza di partecipare al CONSIGLIO COMUNALE DI LUNEDÌ 15/10/2018 ore 11,30, in maniera tale da verificare direttamente

COSA SIGNIFICA AFFIDARE TUTTO ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE....

NOI SIAMO CONTRO QUESTA DECISIONE....

NOI STIAMO CON LA CITTÀ...

Gruppo UNA CITTÀ NEL CUORE

Tommaso Signorelli Alessandro Salvatore Eleonora Gagliardi

Pubblicato in Campora San Giovanni
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