BANNER-ALTO2
A+ A A-

Strage del treno a Pioltello: 4 indagati per disastro ferroviario e omicidio, ecco chi sono

Un "atto dovuto", ma un primo passo.

La procura di Milano ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla strage di Pioltello, dove - giovedì scorso - un treno Regionale Trenord è deragliato causando tre morti - tutte donne - e quarantasei feriti, di cui quattro gravi.

Nell'indagine, le cui ipotesi di reato sono disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo, sono stati iscritti: Maurizio Gentile - amministratore delegato Rete ferroviaria italiana -, Umberto Lebruto - direttore produzione Rfi -, Cinzia Farisè - ad di Trenord - e Alberto Minoia, il direttore operativo di Trenord.

L'inchiesta, diretta dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti e coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, mette quindi al centro entrambi gli enti coinvolti: tanto la proprietà dei binari - sotto la diretta gestione di Rfi -, quanto la casa madre del regionale 10425 - in servizio da Cremona a Porta Garibaldi - che è uscito dai binari.

Le iscrizioni nel registro degli indagati - nel quale dovrebbero presto entrare anche i nomi delle società Rfi e Trenord per la legge sulla responsabilità diretta delle aziende - sono avvenute come "atto dovuto" per permettere alla procura di effettuare l'autopsia sul corpo delle tre vittime: Giuseppina Pirri, Pierangela Tadini e Ida Maddalena Milanesi.

Dopo che le accuse sono state formalizzate, infatti, gli indagati potranno partecipare tramite loro esperti, alla super consulenza e alle autopsie.

Nel mirino di pm e forze dell'ordine continua a esserci soprattutto la "zeppa" di legno che è stata trovata proprio sotto il pezzo di binario che ha ceduto al passaggio del treno e che doveva essere sostituito a breve.

Rfi - in una nota ufficiale - aveva evidenziato che l'utilizzo "di spessori in legno non è previsto dalle normative tecniche e dai protocolli operativi di Rete Ferroviaria Italiana", come a voler lasciare intendere che si sia trattato di un gesto "spontaneo" di un operaio.

L'uso del legno, si leggeva ancora nel comunicato, "è stato sostanzialmente abbandonato in Italia e limitato a pochissimi casi comunque codificati".

Proprio quella zeppa di legno - messa sotto un binario che doveva essere sostituito - potrebbe però aver dato il là alla tragedia.

Dopo che il binario è "crollato", infatti, il treno è passato in stazione a Pioltello - come mostra un video terrificante - tra una nuvola di scintille e fumo. Pochi metri dopo, poi, il disastro.(Milanotoday)

Pubblicato in Italia

Se volete aria pulita scendete al Sud, scendete in Calabria!

Venite ad ossigenarvi in Calabria!.

Secondo gli ultimi dati diffusi da Legambiente, Torino e Milano sono le città più inquinate d'Europa.

A svelarlo è Legambiente che ha realizzato un report sulla base dei dati raccolti dall’Oms nel 2016.

Secondo i rilievi effettuati i valori peggiori per concentrazione di polveri sottili si trovano a Torino (39 microgrammi al metro cubo).

Il capoluogo piemontese è seguito da Milano (37) e Napoli (35) che in quanto a smog superano anche Siviglia, Marsiglia e Nizza (tutte con 29 microgrammi al metro cubo).

Non va meglio a Roma, che arriva al settimo posto, insieme a Parigi, con 28 microgrammi di polveri sottili per metro cubo.

Come spiega Legambiente nel testo intitolato “Che aria tira in città: il confronto con l’Europa”, tutte le città italiane incluse nel rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità “superano ampiamente il valore limite di 20 microgrammi/mc come media annua di Pm10 indicato dall’Oms per la salvaguardia della salute umana”.

Nella classifica europea le altre città più inquinate sono Stoccarda, Barcellona, Dortmund e Berlino (24 microgrammi/mc), seguite da Glasgow (23), Bordeaux, Londra e Leeds (22).

Troviamo poi Monaco (21), Madrid (19), Valencia (17) e Liverpool (14). “Esiste una cronicità delle lacune per l’inquinamento atmosferico” ha spiegato Andrea Minutolo, coordinatore dell’ufficio scientifico di Legambiente.

Secondo i dati raccolti dall’Oms, Torino ha avuto una media annuale di concentrazione di polveri sottili pari a 35 microgrammi/mc nel 2014, che sono saliti a 39 nel 2015 e a 36 nel 2016. Risultati simili sono stati registrati a Milano (35-41-36) e a Napoli, dove lo smog è passato da 29 microgrammi per metro quadro a 28.

A Roma invece da 29 nel 2014 si è passati a 31 l’anno successivo, per tornare a 29 nel 2016.

“Un andamento che fa presupporre nuove procedure di infrazione” ha spiegato Minutolo visto che le procedure attuali per il nostro paese si riferiscono ancora agli anni 2008-2012 e 2012-2014. I dati sulle città europee sono contenuti in “Mal’aria di città 2018”, un dossier sull’emergenza smog in Italia nel 2017 che verrà pubblicato martedì 30 gennaio, in occasione del vertice per l’ambiente che si terrà a Bruxelles.

Alla riunione, convocata da Karmenu Vella, Commissario Ue per l’ambiente, parteciperanno i ministri di nove Stati membri, fra cui anche l’Italia con Gianluca Galletti.

Come tutti sanno il nostro Paese sta affrontando delle procedure di infrazione per aver superato i limiti concordati, insieme alla Germania, alla Francia, alla Spagna, alla Romania, all’Ungheria, alla Repubblica Ceca, al Regno Unito e alla Slovacchia.

Pubblicato in Italia

Migranti intoccabili?.

E’ razzista chi allontana alcuni migranti che infastidiscono i clienti e gli utenti?

E deve essere punito chi si permette di allontanarli?

O devono essere puniti i migranti africani che lo accoltellano?

E’ questo il futuro dell’Italia?

Ma ecco cosa è successo:

Milano. “Su indicazione del responsabile, un addetto alla sicurezza ha allontanato un gruppetto di nordafricani che, entrati nel McDonald's della centralissima Galleria Ciro Fontana a Milano, non hanno consumato nulla ma hanno infastidito i clienti.

Una volta fuori gli extracomunitari hanno preso a calci e pugni il vigilante e poi lo hanno accoltellato alla schiena procurandogli una grave ferita.

È accaduto ieri sera verso le 20.45.

Le indagini sono condotte dalla polizia.

Il vigilante è stato raggiunto da un fendente all'altezza della regione lombare e, mentre gli aggressori fuggivano, è stato trasportato al Policlinico in codice giallo.

Le sue condizioni si sono però aggravate - è stato applicato il codice rosso - anche se non dovrebbe essere in pericolo di vita.

Le indagini della polizia per ora si concentrano sulle immagini delle telecamere.

Una decina di giovani, secondo i testimoni, i ricercati.

Poco prima delle 20.30 sono entrati nel locale in galleria Ciro Fontana, a pochi passi dal Duomo, hanno occupato alcuni tavolini ma si sono rifiutati di consumare.

Quando hanno iniziato a infastidire diversi clienti il vigilante lì ha invitati a uscire.

Il dipendente, un 29enne di origini albanesi ma con cittadinanza italiana, non ha avuto problemi ad accompagnarli alla porta ma una volta fuori è stato accerchiato e aggredito con calci e pugni.

Durante il breve pestaggio è stato anche raggiunto da una coltellata sferrata alla schiena all'altezza della zona lombare.

Ha inoltre riportato la frattura dello zigomo e la lussazione della spalla.

Il gruppo si è sciolto subito dopo disperdendosi tra le vie del centro, l'uomo è stato trasportato in condizioni gravi al Policlinico.

La polizia sta analizzando i filmati delle telecamere di zona e installate all'interno del locale.

La quantità di obiettivi in quella parte della città lascia ben sperare gli investigatori di ottenere immagini utili all'individuazione del gruppo.

Secondo indiscrezioni, si tratterebbe di persone che frequentano la zona.

Pubblicato in Italia

E’ un campo di oltre due ettari appartenente al comune di Milano.

 

Il campo è da anni affittato ad un’azienda agricola, che , però si dichiara estranea.

La incredibile scoperta è stata fatta dagli agenti del commissariato di Rho Pero.

Nel terreno, che affaccia sulla tangenziale Ovest e sorge tra via Ghisolfa di Rho e via Silla del capoluogo, i poliziotti hanno infatti trovato una vera e propria piantagione di marijuana, il cui proprietario è - ad ora - ignoto.

A portare alla luce la piantagione è stato il buon occhio di un agente, che - di passaggio accanto al campo - ha notato, tra le tante piante di mais presenti, una con foglie decisamente differenti.

 

Ai poliziotti è bastato un rapidissimo controllo per trovarsi di fronte a cinquanta piante di marijuana, tutte ormai alte un metro e mezzo e ben nascoste tra la piantagione di mais.

Il campo - spiega il commissariato di Rho in una nota - è stato isolato e le piante sono state disseminate e sottoposte ad un accurato processo di conservazione in attesa di essere analizzate e sottoposte a sequestro penale.

Gli stessi agenti hanno subito sentito i titolari dell’azienda agricola che gestisce il campo - una famiglia di Rho che lo utilizza per la coltivazione di cereali -, che hanno giurato di non saperne nulla di quelle piante di marijuana.

 

Il terreno, in effetti, non è recintato e chiunque può avere libero accesso al campo.

Ora le indagini continuano per identificare chi sia stato a piantare e coltivare la marijuana.

Pubblicato in Italia

A Milano scorrazzano ovunque i rider dei delivery food services, sempre più numerosi: c’è Sushimi, il sushi a portér, il colosso Deliveroo o ancora Just Eat.

sushimi

 

Secondo recenti statistiche gli italiani hanno imparato a prediligere con sempre più frequenza i servizi di delivery food e il take away; soprattutto nelle grandi città, dove è praticamente impossibile trovare qualcuno che non li abbia provati almeno una volta.

A Milano, la città che sembra essere sempre un passo avanti rispetto alle altre in fatto di mode, la nuova frontiera sembra essere proprio quella del delivery food: qui il cibo buono viene cotto, ordinato e consegnato nella scatolina eco direttamente in qualsiasi punto della città si vuole. A casa, in ufficio o con gli amici.

Difficile quantificare i pony express del cibo, così come i servizi di consegna a domicilio che, lanciati o gestiti in Italia da giovani startupper o imprenditori dall’esperienza internazionale, hanno conquistato la platea meneghina.

Ma la cosa più interessante sta nel fatto che oggi a domicilio si consegna gourmet e per tutti i gusti: dimenticate pizze raffreddate e misteriosi intrugli cinesi!

I nuovi servizi di online delivery food permettono di ordinare il proprio pasto via app o browser consultando un menu digitale e ricevendo il tutto ovunque si voglia.

Certo, bisogna anche ricordare che la maggior parte di questi servizi è attualmente attiva solamente nelle grandi città. Le principali startup dedite all’online food delivery hanno preferito concentrare i loro primi sforzi tra le vie delle metropoli e così Milano si è trasformata negli ultimi anni nel terreno ideale per testare nuove soluzioni e proposte inedite.

Un esempio degno di nota è Sushimi.

Sushimi nasce dalla passione di un gruppo di giovani trentenni per il Sushi e la Japanese Cuisine, che al grido di «Piu Sushi Per Tutti», hanno deciso di dar vita a SUSHIMI. Molto più di un Sushi Bar, non il solito Sushi a domicilio Milano. Infatti Sushimi seleziona solo ed esclusivamente ingredienti freschi e di altissima qualità e si avvale di veri sushi chef esperti e preparati per fornire ai milanesi il miglior servizio di sushi a domicilio al prezzo più basso.

Secondo quanto affermato recentemente dalla Camera di Commercio, sono 117 le imprese della ristorazione milanese “dichiarate’’. Tra queste ci sono anche Just Eat e Bacchetteforchette, Deliveroo e Foodora, Foodinho e MyFood, con le loro centinaia di ristoranti partner. E la new entry Quomi, che fornisce ingredienti per un menu a scelta invece del piatto. Il capoluogo lombardo è la vera capitale del food delivery.

Il Delivery Food è un servizio mobile e completamente ordinabile da mobile oppure sul web, che ha un target compreso tra i 21 e i 44 anni, secondo i dati forniti da Google Analytics, cioè da chi visita il sito, hanno spiegato da Foodora, il marchio bavarese attivo a Milano da fine estate 2015. I numeri dei clienti e delle consegne sono sempre «top secret». Sia perché crescono esponenzialmente, «del 25% alla settimana», racconta Matteo Sarzana, general manager di Deliveroo Italia (origine londinese), sul mercato milanese da novembre, sia perché ai concorrenti meno si svela, meglio è. Ci sono i numeri dei fattorini: 300 tra Milano e Torino per Foodora, così come in città per Deliveroo. La danese Just Eat, invece, sbarcata sulla piazza meneghina ben prima dell’Expo, nel 2011, rilevando Clicca e Mangia, si affida a un partner specializzato: Pony Zero.

Pubblicato in Italia

Una brutta avventura quella successa stamattina ai passeggeri del volo proveniente da Milano.

 

Quando l’aereo era quasi prossimo all’arrivo a Lamezia è stato colpito in pieno da un fulmine.

Tantissima la paura avuta dai passeggeri.

 

L’aereo, comunque, è riuscito ad atterrare sulla pista lametina.

 

Per fortuna, però, nessun danno alle persone ed ai loro bagagli.

 

Ma il velivolo colpito non è stato in grado di poter affrontare il viaggio di ritorno.

 

E così è stato fatto arrivare un altro aereo che dopo 9 ore ha ripreso il nuovo volo per Milano.

 

Si è trattato del volo Easyjet proveniente da Milano Malpensa

Pubblicato in Lamezia Terme

La Clinica Santa Rita è stata definita come la clinica dell’orrore.

E Pier Paolo Brega Massone è stato l'ex capo del reparto di chirurgia toracica alla casa di cura Santa Rita.

Brega è stato accusato di quattro omicidi volontari in relazione alla morte di altrettanti pazienti da lui operati e di un'ottantina di casi di lesioni .

Oggi la Corte d'assise d'appello di Milano ha confermato la condanna all'ergastolo.

Ha solo ridotto la pena accessoria dell'isolamento diurno a un anno e 6 mesi.

I giudici hanno assolto Marco Pansera, un altro medico dello staff di Brega che era stato condannato a 26 anni, ed hanno anche ridotto la pena per l'ex aiuto Fabio Presicci da 30 a 25 anni.

"Non ero un serial killer, non ero una persona egoista, non volevo fare della mia professione un guadagno” ha affermato Pier Paolo Brega Massone, durante le dichiarazioni spontanee rese ai giudici della Corte d’Assise d’Appello prima che i magistrati si ritirassero in camera di consiglio.

Pubblicato in Italia

Oggi è direttrice del “Beccaria” di Milano.

La Miccichè è stata arrestata insieme ad altre quattro persone tra cui la figlia Federica Fiorenza e il fidanzato Emiliano Maria Longo.

Sono stati anche arrestati Giuseppe Focaccio e Gaetana Rosaria Migali, presidente di una onlus di Catanzaro.

Sono accusati di concussione e corruzione in concorso.

 

In sostanza la direttrice avrebbe favorito associazioni a lei gradite a cui affidare le attività alle quali partecipavano i ragazzi detenuti nella comunità penale.

Oltre ai cinque provvedimenti di restrizione della libertà personale, la procura di Caltanissetta ha notificato anche tre avvisi di garanzia ad altre tre persone indagate per reato connesso, ordinando peraltro verifiche e perquisizioni presso le sedi di tre associazioni nissene coinvolte nell’indagine, il ‘Centro Studi Sociali e Culturali Essere Liberi’, la cooperativa ‘Iopervoiperio’ e il Centro Servizi Formativi Enaip di Caltanissetta.

 

A disporre l’arresto il Gip di Caltanissetta su richiesta della locale procura della Repubblica per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di delitti contro la pubblica amministrazione, oltre che di corruzione e concussione per induzione.

Le indagini sono state condotte dal Comando Provinciale dei Carabinieri del capoluogo nisseno, in collaborazione con i colleghi della territoriale di Agrigento, Catanzaro e Milano.

La Migali è presidente e dipendente della onlus “Araba Fenice” di Catanzaro.

 

Le vicende riguardano le attività svolte da associazioni ed enti esterni in favore dei minori reclusi presso l’istituto penale minorile di Caltanissetta, dal 2013 al 2015.

La dirigente avrebbe in questo quadro favorito associazioni a lei vicine per la realizzazione di progetti finanziati con fondi pubblici, in cambio della disponibilità di queste associazioni ad assumere o conferire incarichi a propri familiari, in alcuni casi pure in assenza di titoli professionali, qualifiche ed esperienza necessari all’uopo.

Pubblicato in Italia

L’Associazione Culturale La Guarimba (www.laguarim ba.com), fondata da Giulio Vita e Sara Fratini,  realizza ogni anno in Calabria, al Parco Naturale La Grotta di Amantea, il Festival Internazionale del Cortometraggio.

I cortometraggi vincitori del Festival (facebook.com/laguarimbafilmfestival) vengono presentati in varie sedi nazionali ed internazionali all’interno del Programma La Guarimba On Tour.     

Dal 7 al 13 settembre 2015 la Guarimba On Tour  sarà al Mercato Metropolitano nell’ambito del Programma di Eventi Culturali dei Territori Rurali della Calabria realizzato dai Gruppo di Azione Locali con il Patrocinio della Regione Calabria. 

Il Programma de La Guarimba on Tour prevede la proiezione dei seguenti otto cortometraggi sui temi dell’identità, della cultura, dei territori e del cibo, realizzati da giovani videomaker: 

A chjana, di Jonas Carpignano.

Ad perpetuam rei memoriam, di Andrea Belcastro.

Antonio Barbagallo pittore, di Claudio Metallo. 

Come to Venice, di Benedetta Panisson vincitore de La Guarimba 2013.

La Mia Mantia: storie di paese, di Giulio Vita e Sara Fratini.

Pierino Brunelli, di Carlani e Dogana vincitore de La Guarimba 2014.

Reborn, di Nicola Barbuto.

Sila, di Andrea Belcastro.

Le proiezioni che saranno realizzate a partire dalle ore 21.00 tutti i giorni da lunedì 7 a domenica 13 settembre nell’Area Eventi del Mercato Metropolitano sono le seguenti.

La Guarimba On Tour sarà aperta lunedì 7 settembre 2015 alle ore 19.00 con la presentazione dell’Iniziativa da parte di Giulio Vita e con una performance di Live Painting di Sara Fratini.

All’interno dello spazio delle proiezioni sarà allestita la Mostra Artists for la Guarimba che ha visto la partecipazione di 30 illustratori.

Giulio Vita La Guarimba International Film Festival

Pubblicato in Italia

ExpoCorsi e ricorsi storici nello sviluppo turistico amanteano.

Oggi leggo un trafiletto in un giornale locale e non posso fare a meno di sobbalzare sulla sedia, l’assessore al turismo di Amantea propone la partecipazione al BIT di Milano.

 

La memoria subito va all’indietro nel tempo, quando altre giunte comunali partivano alla volta della Milano da bere, non per lanciarsi nella movida milanese, non per ricche cene, escort e cotillons, ma per “promuovere” l’immagine di Amantea nel mondo. Esempio lampante di non sperpero di fondi pubblici, mai tanti soldi delle casse comunali sono stati cosi ben spesi.

Subito dopo infatti, turisti da ogni parte del mondo, a frotte, sono piombati sulla cittadina tirrenica, una vera “mannaia” caduta dal cielo per tutti gli operatori economici.

Ritengo quindi che, dopo i “pacchetti” turistici lanciati in campagna elettorale, dopo l’accordo politico elettorale con i RUSSI, che a migliaia stazionano da allora nelle vie del centro cittadino, e che usufruiscono dei tanti servizi offerti dal locale Ufficio Turistico, la rinnovata idea di una bella gita nella metropoli meneghina sia ottima.

 

Vorrei solo sapere da chi sarà composta l’allegra comitiva e il COSTO di tale operazione.

Mi auguro , viste le continue esternazioni sulle casse comunali vuote che i partecipanti utilizzino una parte dell’aumento delle loro indennità per tale scopo.

Aumento che ricordo in campagna elettorale non era stato annunciato, anzi era stato promesso il contrario. Un maligno potrebbe pensare che, come per i “pacchetti viaggio” e il posizionamento dell’Ufficio Turistico nella piazzetta dell’emigrante, copiati a pie pari dal programma del M5S, senza peraltro capirne bene il significato, anche le promesse sulla riduzione dell’ indennità della giunta non fossero altro che un copia e incolla, “pi fissiari” gli incauti cittadini elettori.

Una “stranezza” come l’utilizzo dello scandaloso risarcimento milionario, per un servizio mai reso alla cittadinanza, di cui ancora si ignorano le cifre esatte e che doveva servire per acquisire l’area del castello o per altre iniziative verso la collettività.

Dimenticavo nello stesso articolo è previsto un altro viaggetto a Milano, all’Expo 2015. Non prima però, è scritto nell’articolo, di aver attuato “una serie di interventi su più fronti”:

-“valorizzazione dei giacimenti culturali”, quindi “estrazione” del sapere, da dove, però, non è specificato;

-“programmazione di itinerari coinvolgenti ed interessanti”, di nuovo i “pacchetti”!!!!, obbiettivo “accoglienza” , chiedo, sempre verso i RUSSI??

Bene quando si inizia??? Expo a breve comincia, c’è da muoversi per prenotare i biglietti.

Voglio solo evidenziare a questi eccezionali amministratori che c’è tanta gente ad Amantea che stenta ad arrivare alla META’ del mese, che hanno vergogna a mostrare la loro condizione, che avrebbero bisogno di “pacchetti” di solidarietà, di iniziative volte a fornire possibilità di sviluppo economico, che la BIT senza la creazione di necessari presupposti è solo un viaggio, costoso ed inutile per la cittadinanza, piacevole solo per i “viaggiatori”, come la memoria ci ricorda.

        Rosario Cupelli, cittadino attivista Movimento 5 Stelle

Pubblicato in Politica
Pagina 3 di 5
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy