Oggi è direttrice del “Beccaria” di Milano.
La Miccichè è stata arrestata insieme ad altre quattro persone tra cui la figlia Federica Fiorenza e il fidanzato Emiliano Maria Longo.
Sono stati anche arrestati Giuseppe Focaccio e Gaetana Rosaria Migali, presidente di una onlus di Catanzaro.
Sono accusati di concussione e corruzione in concorso.
In sostanza la direttrice avrebbe favorito associazioni a lei gradite a cui affidare le attività alle quali partecipavano i ragazzi detenuti nella comunità penale.
Oltre ai cinque provvedimenti di restrizione della libertà personale, la procura di Caltanissetta ha notificato anche tre avvisi di garanzia ad altre tre persone indagate per reato connesso, ordinando peraltro verifiche e perquisizioni presso le sedi di tre associazioni nissene coinvolte nell’indagine, il ‘Centro Studi Sociali e Culturali Essere Liberi’, la cooperativa ‘Iopervoiperio’ e il Centro Servizi Formativi Enaip di Caltanissetta.
A disporre l’arresto il Gip di Caltanissetta su richiesta della locale procura della Repubblica per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di delitti contro la pubblica amministrazione, oltre che di corruzione e concussione per induzione.
Le indagini sono state condotte dal Comando Provinciale dei Carabinieri del capoluogo nisseno, in collaborazione con i colleghi della territoriale di Agrigento, Catanzaro e Milano.
La Migali è presidente e dipendente della onlus “Araba Fenice” di Catanzaro.
Le vicende riguardano le attività svolte da associazioni ed enti esterni in favore dei minori reclusi presso l’istituto penale minorile di Caltanissetta, dal 2013 al 2015.
La dirigente avrebbe in questo quadro favorito associazioni a lei vicine per la realizzazione di progetti finanziati con fondi pubblici, in cambio della disponibilità di queste associazioni ad assumere o conferire incarichi a propri familiari, in alcuni casi pure in assenza di titoli professionali, qualifiche ed esperienza necessari all’uopo.