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1)Partiamo da Rossano dove ci sono 21 dipendenti dell’ Asp indagati dalla locale Procura.

 

Le indagini sono state condotte dalle Fiamme gialle rossanesi.

E sono state coordinate dal sostituto procuratore Mariasofia Cozza e dal procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla.

In conseguenza il gip ha emesso 12 ordinanze di custodia cautelare.

9 dipendenti pubblici sono stati posti agli arresti domiciliari ;

3 sono obbligati presentarsi ogni giorno alla Polizia Giudiziaria.

Sono tutti accusati di truffa ai danni dello Stato e false attestazioni.

 

Complessivamente gli indagati sono 21, circa la metà del personale che presta il proprio servizio presso l’ufficio locale dell’Azienda.

La Finanza ha filmato i dipendenti che falsificano la procedura del cartellino e mentre nell’orario di lavoro fanno ben altro: la spesa, una passeggiata, riparare la macchina e così via.

Questi i 12 dipendenti dell’Asp:

Fabio Graziano di Rossano, 50 anni dipendente Asp con qualifica di tecnico di prevenzione ambientale luoghi di lavoro;

Patrizia Pisano di Rossano, 49 anni dipendente Asp con qualifica di infermiere pediatrico;

Agostino Sapia di Crosia, 62 anni dipendente Asp con qualifica di Dirigente veterinario;

Luigi Antonio Salatino di Rossano, 54 anni dipendente Asp con qualifica di Dirigente veterinario;

Antonio Monteforte di Corigliano Calabro, 57 anni dipendente Asp con qualifica di tecnico della prevenzione ambientale sui luoghi di lavoro;

Domenico Celestino di Crosia, 58 anni dipendente Asp con qualifica di specialista ambulatoriale;

Olga Santoro di Cariati, 48 anni dipendente Asp con qualifica di specialista ambulatoriale;

Adalgisa Adimari di Rossano, 62 anni dipendente Asp con qualifica di assistente amministrativo;

Maria Grillo di Rossano, 56 anni dipendente Asp con mansioni di infermiere professionale.

 

Obbligo di firma per Adriano Gabriele di San Demetrio Corone, 61 anni dipendente Asp con mansioni di specialista ambulatoriale; Francesca Citriniti di Corigliano Calabro, 53 anni dipendente Asp con mansioni di dietista; Angiolina Romano di Rossano, 59 anni dipendente Asp con mansioni di assistente amministrativi.

Il nome eccellente è quello di Fabio Graziano, tratto in arresto insieme a Patrizia Pisano ovvero sua moglie. Marito e consorte impiegati nello stesso ufficio e impegnati nella stessa truffa.

La famiglia Graziano è molto conosciuta negli ambienti politici rossanesi ma non soltanto.

I fratelli di Fabio Graziano sono entrambi impegnati in politica.

Si tratta di Natale e Antonello Graziano. Natale attualmente è il coordinatore dell’area Sibaritide di IdM.

Antonello Graziano è stato in lizza per una fase tra gli aspiranti candidato sindaco del PD per le prossime elezioni a Rossano. E ha ricoperto la carica di assessore provinciale al Bilancio nella giunta Oliverio dal 2008 e fino a fine mandato.

Natale Graziano è stato vicesindaco di Rossano con Filareto (centrosinistra 2006-2011).

2)Ma senza dimenticare Reggio Calabria dove le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dalla sezione G.I.P. del locale Tribunale – su richiesta della Procura della Repubblica reggina – nei confronti di 11 sanitari operanti o già in servizio presso i reparti di Ostetricia e Ginecologia, di Neonatologia e di Anestesia del Presidio ospedaliero “Bianchi-Melacrino-Morelli” per i reati di falso ideologico e materiale, di soppressione, distruzione e occultamento di atti veri nonché di interruzione della gravidanza senza consenso della donna.

 

Agli arresti domiciliari:

Vadalà Pasquale nato a Bova Marina cl. 1948 dirigente medico di II livello, ex primario responsabile unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia;

Tripodi Alessandro, nato a Reggio Calabria cl. 1969 dirigente medico di I livello, attuale primario responsabile dell’unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia;

Manuzio Daniela, nata a Taurianova (RC) cl. 1966 dirigente medico di I livello presso unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia;

Sacca Filippo Luigi nato a Reggio Calabria cl. 1954 dirigente medico di I livello presso unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia, responsabile struttura diagnosi e terapia prenatale.

Misura interdittiva della sospensione dell’esercizio della professione per la durata di dodici mesi:

Timpano Salvatore nato a Reggio Calabria cl. 1948 dirigente medico di I livello presso unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia fino al 2015

Stiriti Francesca nata a Reggio Calabria cl. 1959 dirigente medico di I livello presso unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia;

Gangemi Pina Grazia nata a Villa San Giovanni cl.1970 ostetrica presso unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia;

Maio Maria Concetta nata Reggio Calabria cl. 1952 responsabile ambulatorio di presso unità operativa complessa di neonatologia;

Musella Antonella nata a Salerno cl. 1958 dirigente medico di I livello presso unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia;

Grasso Luigi nato a Reggio Calabria cl. 1952 medico anestesista presso unità di anestesia fino al 2012;

Musitano Annibale Maria nato a Reggio Calabria cl. 1947 direttore dell’unità di anestesia fino al 2103.

E la chiamano SANITA’!

Pubblicato in Calabria

La domanda si impone alla luce di quanto sta accadendo nel comune di Rossano

 

Il comune di Rossano è, come noto, attualmente gestito dal Commissario Prefettizio, Aldo Lombardo.

Il commissario prefettizio è alle prese con il bilancio: per tutti i comuni una operazione difficile

 

Anche a Rossano dove “la situazione dei conti pubblici ha imposto, all’atto dell’insediamento commissariale, una severa ricognizione delle entrate ed una valutazione, tutt’ora in atto, delle uscite.

Per come hanno sottolineato i Signori Revisori dei Conti nella loro relazione al Commissario Straordinario, sono indifferibili ed urgenti misure di correzione della spesa, maggior recupero delle entrate, per evitare che il Comune possa finire in dissesto con le conseguenze  catastrofiche e con la cancellazione di servizi oggi in essere.

È bene partire da queste considerazioni per evitare suggestive rappresentazioni su come erano i conti pubblici fino a qualche mese fa e su come sarebbero diventati improvvisamente di segno negativo. Il Commissario ed i Dirigenti tutti si stanno adoperando per un risanamento, pur nella brevità dei termini temporali a disposizione.

 

Certamente non verranno tagliati servizi primari, non si toccheranno le categorie più deboli, ma nemmeno è più pensabile che il Comune possa erogare tutto e gratuitamente.

Necessitano le giuste correzioni in termini di tariffe, di esazioni di crediti mai riscossi, di modifiche tariffarie che tengano conto delle fasce sociali meno abbienti ma che rispettino i principi di recupero contributivo propri, in specie dei servizi a domanda individuale, per come già segnalato dalla Corte dei Conti nel 2013. Ecco quindi la necessità di evitare allarmismi in questa o in quella categoria, consapevoli che in ogni servizio erogato sono coinvolti soggetti che traggono il loro sostentamento economico da quel lavoro. Nei pochi mesi che rimangono verranno portati avanti programmi di risanamento economico-finanziario, sempre compatibili con i principi sopra indicati”.

 

Al di la delle affermazioni teoriche sembra invece che siano stati ridotti i servizi scuolabus, al punto che il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Rossano 1, Prof. Antonio Franco Pistoia, lamentando l’incompleto ed insufficiente funzionamento del servizio scuolabus si è rivolto al Prefetto di Cosenza dott. Gianfranco Tomao.

Un vero e proprio esposto.

Vi chiederete a chi , allora si poteva , e doveva, rivolgere, mancando il sindaco se non al superiore gerarchico del commissario prefettizio, come se egli fosse una estensione della Prefettura ?

 

Il dirigente sostiene che gli scuolabus sono un diritto per gli studenti ed anche un obbligo per il comune per garantire ai tanti alunni, residenti in zone di montagna e in alcune frazioni della città bizantina, di frequentare regolarmente le lezioni..

Il sindaco, e nel caso il commissario, sa che se non si corregge il bilancio si rischia il dissesto, con gravi ripercussioni proprio sui servizi.

Aspettiamo che il prefetto Tomao si pronunci.

Pubblicato in Cosenza

Rossano.Le Fiamme Gialle della Compagnia della Guardia di Finanza di Rossano, coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno smascherato una truffa ai danni dell'Inps ad opera di una azienda del Rossanese operante nel settore agricolo, che dichiarava assunzioni inesistenti.

 

I militari hanno denunciato 176 persone e scoperto un danno alle casse dello Stato per oltre mezzo milione di euro.

L'azienda, in base alle indagini svolte, ha presentato all'Ente previdenziale falsi documenti a partire dall'anno 2010, ottenendo la liquidazione di somme relative a indennita' di disoccupazione per un importo di circa 270mila euro, beneficiando anche di altre elargizioni per indennita' di malattia e maternita' per un totale di 240mila euro, arrivando ad arrecare un danno complessivo all'Erario di oltre 500mila.

 

La societa' ha denunciato all'Inps un consistente numero di (false) giornate lavorative effettuate su terreni, di cui non ha mai avuto la disponibilita', attestandone invece la lavorazione attraverso il deposito di falsi contratti di fitto e comodato d'uso.

Fra le persone denunciate c'e' anche il titolare dell'azienda. I reati contestati sono truffa e falso. (AGI)

L'azione delle Fiamme Gialle determina e va a ricostituire fondi con risorse disponibili verso gli aventi regolarmente diritto, che spesso invece si ritrovano esclusi per incapienza di risorse, dirottate verso soggetti che vivono nel totale disprezzo delle normative. Prosegue l’attività di prevenzione e repressione della Guardia di Finanza a tutela degli onesti e contro ogni forma di inquinamento e sleale concorrenza , nonché di danno alle Uscite dalle Casse dello Stato.

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Cose che succedono solo in Italia!.

Vent’anni fa un cittadino italiano ha ricevuto l’assegno di invalidità civile. Un assegno insufficiente a vivere in Italia, ma importante per chi vive nell’America del Sud

E l’ invalido diciotto anni fa è emigrato proprio in Sud America.

Ovviamente ha lasciato in Italia un tutore che incassava per suo conto la somma.

Il problema è che la legge stabilisce che l’assegno di invalidità civile può essere incassato solo se il cittadino vive in Italia.

Ora il tutto è stato scoperto. Vi chiederete da chi. Dall’ Inps che la ha erogata? Macchè!

Queste cose sono scoperte solo dalla Guardia di Finanza. Nel caso quella di Rossano giacchè l’invalido era di Corigliano.

Da qui le due denunce. La prima a carico dell’invalido, la seconda a carico del tutore.

I reati contestati sono truffa e falso ideologico ai danni dello Stato.

Il danno erariale è pari a circa 75 mila euro

Possibile, ci chiediamo, che l’Inps non intenda esercitare questi controlli, magari accedendo alla banca dati dell’AIRE( Anagrafe italiani residenti all’estero) e senza la Guardia di Finanza non si riesca a scovare chi truffa lo Stato.

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Agenti del Commissariato di polizia di Rossano hanno arrestato, nella serata di ieri, tre giovani, accusati di sequestro di persona, minacce e detenzione e porto abusivo di arma da fuoco in concorso.

I tre, A.D., 21 anni, B.G., 25 anni, e N. G., 23 anni , hanno aggredito un altro giovane, di 19 anni.

I tre si sono recati, nel primo pomeriggio di ieri, all’interno di una struttura turistica in cui il diciannovenne lavora.

Con minacce, hanno ordinato al ragazzo di seguirli, poichè dovevano parlargli.

Nonostante la resistenza del ragazzo, lo hanno costretto ad uscire e a salire sulla loro auto.

Poi il giovane e’ stato immobilizzato e preso a schiaffi e pugni, subendo anche minacce di morte.

Arrivati, intanto, in una zona periferica di Rossano, uno degli aggressori, che impugnava una pistola, che si e’ poi accertato fosse una scacciacani, ha intimato al malcapitato di inginocchiarsi, colpendolo poi alla testa per due volte con il calcio della pistola.

Poi ha esploso anche due colpi all’altezza dell’orecchio sinistro della vittima, facendolo crollare a terra.

Il diciannovenne e’ stato poi abbandonato sul luogo. Il giovane, che poi si e’ velocemente allontanato, ha telefonato al 113 e diverse pattuglie si sono messe alla caccia dei tre aggressori, che sono stati rintracciati poco dopo e arrestati in flagrante.

Su disposizione del pm di turno, sono stati poi rimessi in libertà, in attesa di giudizio.

Al diciannovenne, che ha sporto denuncia, sono state riscontrate lesioni e varie escoriazioni.

I tre aggressori pare abbiano agito per una vendetta legata a motivi sentimentali (AGI)

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rossanoROSSANO (Cs), Venerdì 27 giugno 2014 – CALABRIA, LUOGHI AUTENTICI DA SCOPRIRE.

È tutta qui, contenuta nel titolo dell’opuscolo dedicato alle escursioni guidate di ANDIRIVIENI TRAVEL, la magia e la meraviglia di un territorio che concentra a pochi chilometri di distanza mare e centri storici, montagna, tradizione e cultura.Si tratta di un prodotto grafico elegante, curato in ogni piccolo dettaglio e corredato da foto che raccontano la proposta dell’Agenzia Viaggi e Turismo di Rossano guidata da Eleonora ASCIONE che festeggia, quest’anno i suoi primi 15 anni di attività e che tra i diversi servizi offre anche quello di collegamento con l’aeroporto di Lamezia Terme da Cariati, Rossano, Corigliano, Sibari e Firmo. Basta prenotare al numero di telefono 0983.290399.L’ANDIRIVIENI TRAVEL, con Tonino TEDESCO, responsabile del settore turistico per gli approdi di Costa in Calabria, è stata protagonista in questi giorni del road show promosso con gli imprenditori ed operatori turistici di Reggio Calabria, Crotone e Corigliano, gli scali portuali calabresi inseriti nel prestigioso circuito crocieristico.MARE, MONTAGNA, FOOD E CULTURA - L’Area Urbana, Rossano, il Codex, la Fabbrica di Liquirizia Amarelli, l’Acquapark Odissea 2000, il più grande parco acquatico del Sud Italia, l’Abazia del Pathirion e Cozzo del Pesco, Corigliano Calabro ed il Castello Ducale, Sibari con il Museo, gli scavi archeologici e le Grotte di S.Angelo, il rafting a Fiume Lao, il Pollino con Cerchiara e la Madonna delle Armi, Civita e Altomonte, la Sila ed il Lago Cecita, Le Castella e Santa Severina, natura, sport, enogastronomia e identità.Cosa comprende la quota (autobus, ingressi a musei, degustazioni di prodotti tipici), il numero minimo dei partecipanti necessario, la durata dell’escursione, l’orario di partenza, il prezzo per gli adulti e quello per i più piccoli, le soste. Sono tutte informazioni contenute nelle singole proposte.

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Rossano .Cambiava soldi veri con soldi falsi e dava il resto con soldi falsi. Se n era procurato un bel gruzzolo. Parte li aveva con sè e parte a casa dove sono state trovate 52 banconote da 20 euro e 16 da 50

Lo hanno scoperto i finanzieri di Rossano che lo hanno arrestato per detenzione e spendita di banconote false.

Si trtta di un venditore ambulante F.L. di 46 anni.

L’uomo è stato bloccato mentre tentava di piazzare i soldi falsi ai clienti della bancarelle di intimo del fratello.

Successivamente l’ambulante è stato scarcerato

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Il R.O.S. ed il Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza hanno arrestato 28 esponenti della cosca “Acri-Morfo’’ di Rossano a seguito di misura coercitiva emessa dal G.i.p. distrettuale di Catanzaro su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia.

Gli arresti sono stati eseguiti in Rossano, Vigevano (Pv), Viterbo, Parma e Cuneo.

Tra i destinatari dei provvedimenti, oltre ad elementi di vertice e gregari della consorteria, anche un avvocato candidato al Consiglio Comunale di Rossano nelle consultazioni elettorali del maggio 2011 ed al quale sono stati concessi i domiciliari.

Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, ricettazione, estorsioni, spaccio di droga, rapine e trasferimento fraudolento di valori.

Nell'ambito dell'operazione sono stati sequestrati beni per 40 milioni di euro, tra i quali 17 società, molte delle quali riconducibili ad attività commerciali; 25 immobili, tra terreni ed appartamenti, 45 autoveicoli e 7 polizze assicurative. Sono stati poi sequestrati anche conti correnti bancari e denaro contante.

Nel corso delle indagini, secondo quanto si è appreso, è emerso che la cosca riciclava i proventi delle attività illecite investendo principalmente in attività commerciali.

I dettagli dell’operazione saranno illustrati durante una conferenza stampa che si terrà alle ore 12:00 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza

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Mancava la sua voce in difesa del sistema giudiziario calabrese, ed è arrivata.

L’occasione è stato l’ incontro tra il “Comitato per la Difesa del Tribunale” e i candidati al Parlamento di diverse coalizioni che si è svolto nella Sala “Mezzogiorno” del Palazzo di Giustizia a Rossano Calabro.

Nel suo intervento Enza Bruno Bossio ha ribadito le ragioni della netta opposizione del PD alla chiusura del presidio istituzionale rossanese.

“Non è una rivendicazione campanilistica - ha detto Enza Bruno Bossio - ma una scelta giusta al fine di poter garantire il diritto alla giustizia.

La decisione della soppressione è stata assunta addirittura senza tenere in conto il parere delle Commissioni giustizia della Camera e del Senato ed in aperto contrasto con la stessa relazione che il Ministro Severino ha svolto sul sistema giudiziario calabrese.

Il PD ha assunto la scelta di abrogare il decreto di soppressione in maniera esplicita nel documento del programma di governo.

Una scelta ribadita soltanto qualche giorno addietro dal Presidente del Partito on. Rosy Bindi nel corso di un’assemblea svoltasi nei locali del Tribunale di Rossano.

Una scelta - ha continuato Enza Bruno Bossio - di cui mi sento di essere garante nella sua attuazione come deputato calabrese.

Intendiamo così onorare, anche attraverso il ripristino del Tribunale di Rossano, l’impegno di Bersani a voler fare del suo esecutivo un Governo amico della Calabria”.

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Di seguito la nota dell'Amministrazione Comunale di Rossano ribadite dal Sindaco Giuseppe ANTONIOTTI, partecipando insieme all’assessore all’ambiente Giuseppe SIFONETTI ed alla Polizia Municipale cittadina alla manifestazione itinerante sulla SS106 (da Cariati a Crosia), di protesta territoriale, contro le scelte scellerate del Commissario regionale per l’emergenza ambientale e contro l’indecisionismo a tutti i livelli prodottosi negli ultimi 15 anni in tema di rifiuti.

“Non vi sono divisioni nella denuncia dei sindaci del fallimento del sistema commissariale che ha ipotecato una diversa gestione dei rifiuti nel nostro territorio. Oggi però siamo nell’emergenza, una delle maggiori mai vissute non solo dal basso ionio ma anche dai sindaci dell’alto ionio e del Pollino, così come in gran parte della provincia e della regione. Quella che è fallita è stata la programmazione e la capacità di saper coinvolgere i territori su scelte strategiche, anche in termini di ubicazione di impianti per lo smaltimento in parallelo all’obbligo, spesso sottovalutato a tutti i livelli, di far elevare l’effettiva differenziata. Le responsabilità sono tante e diffuse, anche dal basso. Adesso, tuttavia, né scusanti né ulteriori dilazioni sono tollerabili. Tonnellate di spazzatura ovunque, anche purtroppo nei punti sensibili delle nostre città, rappresentano la cifra del fallimento di un’epoca più che di un sistema. Il giro di boa è imposto ad ognuno di noi, con elevato senso di responsabilità e senza alcuna fuga in avanti o indietro. Oltre la protesta, giusta e legittima, anzi doverosa, serve però saper prospettare soluzioni ed assumersi tutte e fino in fondo le responsabilità di governo rispetto alle popolazioni. Altrimenti, ed il rischio lo abbiamo oggettivamente registrato anche nella mobilitazione di stamani, con l’assenza quasi totale dei cittadini a sostegno delle istituzioni, gli stessi sindaci saranno ancor di più lasciati da soli. I cittadini son stufi delle parole, dell’analisi delle responsabilità, delle cause e della cronistoria dei complotti o dei fallimenti. I cittadini vogliono sapere perché i rifiuti stanno ancora per strada, perché si fa fatica ad accompagnare i propri figli a scuola o a passeggiare nelle città e perché l’Ospedale appare ancora circondato dalla spazzatura. Le famiglie e tutti i contribuenti vogliono tranquillità e giustizia, sia rispetto al paventato allarme igienico-sanitario e rispetto che al pagamento di tributi che altrimenti appaiono solo balzelli ingiusti e odiosi. Ecco perché i sindaci devono ora saper governare l’emergenza e decidere cosa fare nell’immediato, senza ulteriori invocazioni di interventi dall’alto, assumendosi in prima persona, rispetto all’assenza di qualsiasi alternativa credibile nei prossimi giorni, l’onere di indicare come, di diritto e di fatto, ripulire le nostre città per riavviarci su un percorso virtuoso e diverso da quello subito ma anche in parte acconsentito fino ad oggi. Nel frattempo sollecitiamo la magistratura ad indagare fino in fondo su questa pessima gestione pagata con risorse pubbliche ed esigiamo che il Ministro dell’Ambiente ed il Governo nazionale, da cui il Commissario deriva e dipende, vengano in Calabria e nel nostro territorio e prendano definitivamente atto del disastro fatto subire e pagare alle comunità.

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