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Riceviamo dall’ingegnere Aurelio Amedeo Longo il seguente comunicato stampa relativo al convegno previsto per oggi venerdi 25 luglio in Piazza Calavecchio alle ore 18.30

(Amantea) – “Politiche di rigenerazione sostenibile per il centro storico di Amantea” è il tema del convegno che si terrà Venerdi 25 Luglio in Piazza Calavecchia ad Amantea a partire dalle 18,30 per iniziativa del Comune di Amantea e con il Patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza, l’Ordine degli Architetti P.P.C della Provincia di Cosenza e l’Unione Nazionale dei Tecnici degli Enti Locali Calabria.

Il convegno si aprirà con i saluti ai partecipanti da parte di: Monica Sabatino Sindaco di Amantea, Menotti Imbrogno Presidente Ordine Ingegneri CS, Silvano Corno presidente Ordine Architetti CS, Raffaele Muoio Presidente Unitel Calabria.

Seguirà l’intervento introduttivo di Giovanni Battista Morelli Vice Sindaco e Assessore al Turismo e alle Politiche Sociali del Comune di Amantea il quale dichiara: “Utilizzare al meglio i fondi Europei è fondamentale per una città a forte vocazione turistica come Amantea, abbiamo l’occasione di realizzare un nuovo modello di sviluppoche faccia dei territori rurali un punto di riferimento per qualità della vita ed il benessere sociale, bisogna evitare ha aggiunto Morelli che i Centri Storici si spopolino, essi rappresentano una ricchezza a cui non possiamo assolutamente rinunciare”  

Seguiranno poi gli interventi di Aurelio Longo della Commissioni Ambiente Urbanistica ed Energia dell’Ordine degli Ingegneri sul tema “Le possibili soluzioni di mobilità per i Centri Storici a vocazione turistica e le opportunità offerte dal Programma HORIZON 2020.

Seguirà Nicola De Marco Dirigente del Dipartimento Programmazione e Politiche del Territorio interverrà sul nuovo ciclo di Programmazione POR Calabria 2014-2020.

Ci saranno inoltre gli interventi di Giuseppe Bonavita della Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Cosenza, Silvio Mele di Unitel Calabria, Massimo Cristiano Coordinatore della Commissione Urbanistica e Ambiente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza, Francesco Rossi Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.

Le conclusioni saranno affidate all’On. Enza Bruno Bossio componente della IX Commissione Trasporti Poste e Telecomunicazioni.

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della on Enza Bruno Bossio su: “Immigrazione - “Ius soli e superamento della Bossi-Fini priorità del parlamento”.(nella foto Bruno Bossio e Magorno)

“Immigrazione, il valore dell’integrazione”, è il tema della manifestazione che si è svolta ieri a Belvedere Marittimo organizzata dalla cooperativa Ben Essere insieme all’Aias ed alla Caritas.

Sono intervenuti tra gli altri Riccardo Ugolino, don Ennio Stamile, Mohammed Ben Sabin, e i deputati Ernesto Magorno ed Enza Bruno Bossio.

“Il parlamento deve rapidamente cambiare la legge Bossi-Fini - ha sostenuto l’on. Enza Bruno Bossio nel suo intervento. Il reato di immigrazione clandestina è configurato dalla legislazione vigente come un vero e proprio mostro giuridico. Persino chi presta volontariamente soccorso per salvare i naufraghi di traversate disumane è esposto al rischio di essere imputato di favoreggiamento.

La strage di Lampedusa non può essere archiviata. Riconoscere l’altro da sé come diverso ma con eguali diritti risponde ad elementari principi di umanità e di accoglienza.

Assai attuale - ha proseguito Enza Bruno Bossio - è il monito di papa Francesco che invoca il passaggio da un ventennio caratterizzato dall’egoismo ad uno all’insegna della solidarietà. Dobbiamo comprendere che gli immigrati sono una risorsa e non un problema. E’ antistorico non riconoscere il loro diritto alla cittadinanza secondo il principio dello ius soli.

Accoglienza ed integrazione non rappresentano, dunque, soltanto l'atto generoso di idealisti e filantropi ma un dovere democratico e civico: un vero e proprio investimento per un Paese come l'Italia che vuole recitare un ruolo importante in un contesto internazionale dove, non a caso, le politiche dell'immigrazione sono poste alla base di ogni serio processo di sviluppo.

Ha fatto bene il Governo Letta – ha concluso l’on. Bruno Bossio – non solo ad affrontare l’emergenza ma anche a richiamare alle proprie responsabilità i partners europei rispetto ad un problema che il nostro Paese non può certamente risolvere da solo. E’ venuto il momento che le autorità della UE si assumano finalmente le proprie responsabilità. Non serve versare lacrime di coccodrillo o pronunciare rimproveri emotivi quando scoppia la tragedia o quando si appalesa l’emergenza per poi rifluire nel silenzio e nell’indifferenza”.

Belvedere M., li 5 gennaio 2014

www.enzabrunobossio.it

Pubblicato in Alto Tirreno

Enza Bruno Bossio, Bruno Censore, Ferdinando Aiello, Mario Oliverio, si spendono per la stabilizzazione dei precari calabresi. Un atto di coerenza del PD, non solo un fatto avente valenza politica. 5-6000 precari da stabilizzare significano almeno 15-20 mila voti, una entità capace di sovvertire qualsiasi risultato elettorale. E per la stabilizzazione si invoca il Governo .

Riceviamo e pubblichiamo:

“Come rappresentanza della deputazione del centrosinistra calabrese abbiamo svolto stamani un incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario Patroni Griffi sulle problematiche degli LSU-LPU e in generale del precariato in Calabria.

Oltre ad esprimere apprezzamento per la tempestività con cui il Sottosegretario ha accolto la nostra richiesta di incontro vogliamo dichiarare soddisfazione per i contenuti emersi nel confronto.

Alle nostre proposte, attentamente valutate, è stata dichiarata piena disponibilità del rappresentante del Governo per verificarne la possibilità di azioni risolutive.

Abbiamo inteso, innanzitutto, esporre i termini emergenziali della drammatica condizione in cui versano i lavoratori che da diversi mesi non percepiscono le indennità loro spettanti.

A Patroni Griffi, abbiamo chiesto che, considerata la gravità della situazione, sia il Governo Nazionale in via eccezionale e straordinaria a poter assicurare la copertura dell’impegno finanziario per l’anno 2013 dal momento che finora la Regione Calabria ha omesso di prevedere nel proprio bilancio la quota di finanziamento a suo carico.

In tal senso abbiamo proposto che il Governo Nazionale, possibilmente in tempi rapidi, provveda ad emanare uno specifico decreto legislativo.

Abbiamo, inoltre, sottolineato con forza la necessità di pervenire a misure strutturali per assicurare una prospettiva di vita e di lavoro a migliaia di lavoratori che da oltre 15 anni sono costretti a vivere in una odiosa condizione di precarietà ed insicurezza.

Patroni Griffi ha convenuto con noi affinché la Legge di Stabilità sia un’opportunità per approvare una specifica norma legislativa finalizzata ad autorizzare gli enti pubblici della Calabria ad assumere gli LSU-LPU, anche in ruoli sopranumerari, con contratto a tempo indeterminato ed a tempo parziale di almeno 26 ore settimanali.

A tale norma occorre assicurare almeno per il prossimo biennio una sufficiente copertura finanziaria da parte dello Stato, al fine di poter garantire la stabilizzazione di un significativo numero di lavoratori.

Non è ammissibile che le ultime stabilizzazioni risalgano agli anni 2007/2008.

Lo svuotamento del bacino degli LSU-LPU e anche dei lavoratori ex legge 15 è un necessario intervento per iniziare a prosciugare un’area vasta di precariato che in Calabria conta migliaia di persone con altri profili professionali e diverse forme contrattuali.

Faremo di tutto,pertanto, per assicurare il nostro impegno affinché nei prossimi giorni la questione LSU-LPU della Calabria si possa imporre tra le priorità dell’agenda parlamentare e governativa.

Roma, li 7 novembre 2013Enza Bruno BossioBruno CensoreFerdinando Aiello

Non solo Bruno Bossio, Censore ed Aiello, anche Mario Oliverio interviene a sostegno della proposta dei senatori calabresi di stabilizzazione LSU-LPU.

Riceviamo e pubblichiamo la nota del presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio : “Esprimo apprezzamento e sostegno all’emendamento alla Legge Finanziaria presentato nei giorni scorsi dai senatori calabresi per ottenere la stabilizzazione definitiva degli oltre 5000 lavoratori impegnati in attività socialmente utili e di pubblica utilità che stanno vivendo in questi giorni, insieme alle loro famiglie, una situazione di grande disagio e preoccupazione, poiché da diversi mesi non percepiscono le indennità loro spettanti. Con questo emendamento, infatti si chiede al governo nazionale di autorizzare gli enti pubblici calabresi ad assumere tali lavoratori dal 1° gennaio 2014, anche in posizioni sopranumerarie, con un contratto a tempo indeterminato ed a tempo parziale di 26 ore settimanali e di concedere in favore della Regione Calabria, con provvedimento del Ministro dell’economia e delle finanze, un contributo aggiuntivo pari a 40 milioni di euro per l’anno 2014 e pari a 30 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015. Lo svuotamento del bacino degli Lsu-Lpu e anche dei lavoratori ex legge 15 è un fatto assolutamente necessario se si vuole realmente cominciare a prosciugare una vasta area di precariato che in Calabria conta migliaia di persone con profili professionali e diverse forme contrattuali. E’, quindi, necessario stabilizzare definitivamente questi lavoratori che rappresentano una vera e propria risorsa per la nostra regione, un capitale umano già formato, che non può essere disperso e sul quale, invece, occorre credere ed investire. E’ giunto il momento di mettere la parola fine ad un percorso che dura ormai da oltre 15 anni e che consente agli enti di utilizzare questi lavoratori in posizioni anche strategiche ed apicali sfruttando i loro titoli di studio e la professionalità da questi acquisita, continuando a mantenerli in una condizione di grave precarietà e insicurezza. Occorre passare dalle parole ai fatti. La Provincia di Cosenza nel corso di questi anni ha stabilizzato tutti i suoi lavoratori precari. Per quanto ci riguarda continueremo ad assicurare tutto il nostro impegno affinchè su questa vicenda l’attuale governo possa finalmente scrivere una parola definitiva e finalmente risolutiva”.

Ora la parola tocca a Letta che sicuramente terrà conto delle invocazioni del PD calabrese stabilizzando tutti i precari. Impossibile che il PD calabrese stia scherzando! Impossibile che Letta non tenga conto di quanto chiesto da Enza Bruno Bossio, Bruno Censore, Ferdinando Aiello, Mario Oliverio. Che PD sarebbe quello calabrese e che credibilità politica avrebbero in Calabria Oliverio e gli altri se Letta non stabilizzerà tutti i precari calabresi?

Pubblicato in Calabria

La politica ad Amantea è in uno stato di fortissima fragilità. Anzi forse è affetta da cachessia. Quello che resta difficile capire è se si tratta di una cachessia dovuta ad anoressia nervosa, a malattie endocrine, a TNF od a demenza senile.

Ma non possiamo nemmeno escludere che si tratti di una cachessia da anfetamine e cioè da droghe.

E’ inutile negare l’evidenza ; la politica ad Amantea ha bisogno di un volto nuovo, pulito, pieno, e se possibile, financo, inedito.

E per questo che abbiamo ipotizzato che la prima lista possa essere quella dei Fratelli d’Italia e con a capo Tullio Lupi.

Una compagine nuova. Un volto, sostanzialmente, nuovo.

Una ipotesi contraddetta solo dall’interno del partito ( e non poteva essere diversamente!)

Ovviamente “prima” è un semplice aggettivo numerale ordinale, non sta per “migliore”.

Ed alla prima segue la “seconda”, anch’esso aggettivo numerale ordinale.

Bene, una seconda lista ipotizzabile è certamente quella del M5S.

Il movimento di Grillo che anche ad Amantea ha avuto un voto plebiscitario pur non essendo stato “portato” da nessuno! Portato nel senso antico di proposto, suggerito porta a porta nelle case della gente, dai rappresentanti istituzionali del movimento.

Solo dopo sono emersi gli “iceberg”, cioè quei soggetti che hanno inteso presentarsi come espressivi di un sentimento diffuso, che è maturato come reazione alla delusione nell’animo di tanti offesi dai partiti o presunti tali e dai politici o presunti tali.

Iceberg che si sono posti in galleggiamento sul nuovo mare che il movimento 5 stelle ha posto in comunicazione con il sistema Italia.

Peraltro secondo la tradizione romana anche il M5S ha organizzato per il popolo amanteano e per gli ospiti della città un evento musicale che ha visto la nobile presenza di rappresentanti politici che hanno incontrato ( cioè parlato) con il popolo

Una vera e propria fortuna che nobilita la cittadina che ha finalmente visto oltre alla “concittadina” Enza Bruno Bossio ( l’unica politica che vive ad Amantea – almeno d’estate) anche politici di M5S. La deputata PD Bruno Bossio ha incontrato il deputato M5S Sebastiano Barbanti.

Un evento purtroppo bagnato dalla pioggia che lo ha interrotto ( sembra che l’evento possa integrarsi con la notte rosa del 24 agosto prossimo)

Il problema principale ( che invero ci sembra sia simile ad altre liste) è quello della insufficiente apertura al popolo elettore e la mancanza di obiettivi locali ( quelli generali sanno di sterile copiatura).

Ma sembra che da settembre inizierà la seconda fase del M5S di Amantea con incontri aperti alla comunità sorretti da politici regionali che ascolteranno le esigenze della gente amanteana.

Una linea, questa, foriera di adesioni sia al movimento sia ad una ipotesi politica di presenza attiva di M5S in consiglio comunale e che Amantea attende fiduciosa. A cominciare dai possibili candidati a sindaco ed a consigliere. Ed è importante segnalare che M5S, salvo sempre possibili inciuci con il potere, potrebbe essere una di quelle liste senza oggettive responsabilità sulla situazione nella quale versa la città e verso la quale( quindi) potrebbero indirizzarsi le attenzioni di chi è fortemente deluso da quanto finora.

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa dell’on Enza Bruno Bossio.

“Un progetto strategico per l’intero Paese il cosiddetto scorporo della rete fissa di Telecom. Ma quali sono i tempi che l’azienda ha previsto per lo scorporo all’indomani della decisione del CDA di congelare la procedura? E nell’ipotesi che il trasferimento, invece, andasse avanti   la società resterebbe sotto il controllo di Telecom al 51% o si troverebbero altre forme di organizzazione aziendale e finanziaria? Inoltre, rispetto al perimetro della nuova società come mai è rimasta esclusa la cosiddetta dorsale in fibra ottica? E ancora,  Telecom  intende soltanto attendere la decisione della Commissione Europea? E nel caso che quest’ultima decidesse di rigettare la delibera dell’AGCOM quali effetti si avrebbero sulle procedure di scorporo?” Questi gli interrogativi posti dalla deputata del Pd, l’on. Enza Bruno Bossio nel corso dell’audizione informale del Presidente esecutivo Telecom Italia Franco Bernabè, in Commissione Trasporti e Telecomunicazioni  della Camera. Oggetto dell’audizione , dunque,  il piano di separazione della rete di Telecom Italia: “Si tratta di una grande azienda – ha ribadito nel suo intervento l’on Enza Bruno Bossio -  Telecom  rappresenta un patrimonio non solo dei suoi azionisti ma dell’intero Paese”. Inoltre, l’on. Bruno Bossio, assieme a numerosi altri deputati, ha chiesto al Presidente Bernabè maggiori chiarimenti sui reali motivi che hanno portato al congelamento della procedura di scorporo della telefonia mobile. In particolare, sottolineando come la decisione del CdA di Telecom, del 15 luglio scorso, sia intervenuta subito dopo la delibera con la quale l’AGCOM ha ridotto il costo del canone per il cosiddetto unbundling local loop (il cosiddetto “ultimo miglio”) passato dal 9,28 a 8,68 euro. L’ipotesi è che Telecom, messa di fronte ad una prospettiva di minori ricavi (stimati per 110 milioni in meno rispetto al 2012) avrebbe deciso di congelare lo scorporo annunciato (procedura che avrebbe effetti positivi sul mercato in termini di riduzione delle tariffe e di efficientamento dei sistemi di comunicazione) in attesa della pronuncia della Commissione Europea in merito alla delibera dell’AGCOM. Bernabè, tuttavia, nella sua audizione in Commissione non ha fatto alcun riferimento alla decisione del CdA del 15 luglio. “Crediamo nel progetto - ha concluso Bernabè - e lo vogliamo portare avanti. C’è la disponibilità ad accelerare”.

Cosenza, li 18 luglio 2013

Pubblicato in Italia

Ma quelli in prima fila a pregare sono i parlamentari del sud? E se sono loro che ci fanno inginocchiati ed assorti in preghiera, con il volto ieratico spiegato al sole che filtra attraverso le vetrate colorate?

Il solito cattivo in fondo alla navata sussurra appena “ Forse pregano il loro santo per un posto di vice ministro o di sottosegretario”.

E poi continuando, come quello che la sa lunga, aggiunge,”Proprio il fatto che non ci siano ministri del SUD dovrebbe indurre un momentino di compensazione almeno per le sottocariche”.

Eh, già, mi convince!

“Certo- aggiungo io- e si tratterà di truppe, non certo di generalissimi, visto che sarebbe ben strano che i big vadano a fare i vice. Comunque sarà un lotta dura. Qualche sottosegretario andrà a Scelta Civica, visto che Casini si sta sciogliendo come neve al sole( Forse Occhiuto,finalmente?. A meno che non nominino Antonio Catricalà e poi dicano che è calabrese! ).La gran parte invece a PD e PDL, forse 18 cadauno. Abbastanza per accontentare le regioni senza presenza nel Governo.

Nel PDL Alfano ha fatto la voce grossa ma ora a guidare la scelta saranno certamente Brunetta, Schifani e il sempre presente Denis Verdini.

Senza dimenticare Berlusca che vuole anche una folta rappresentanza femminile( Jole Santelli, Annagrazia Calabria, Laura Ravetto, Micaela Biancofiore, eccetera ?)

Nel PD sicuramente Bersani pretenderà tanto, con in prima fila Stefano Fassina. Ed anche qui si dovrà avere una folta rappresentanza femminile( Enza Bruno Bossio?)”

Si gira, mi guarda emi spara: “ due, tre posti, forse! Ma molto meno di quelli che stano pregando”

“Si- mi viene da dire- per questo occorre avere buoni santi!”

 

Pubblicato in Italia

Riceviamo e pubblichiamo

“Premesso che avrei voluto ad ogni costo un governo senza il PdL. Non un governo massimalista ma un governo riformista, con la contraddizione che la maggioranza avremmo dovuto cercarla anche tra i massimalisti. Pur avvertendo questa contraddizione ho appoggiato incondizionatamente e con convinzione la linea di Bersani. Avrei voluto che Napolitano avesse consentito di verificare la maggioranza anche al Senato, anche per provare a rompere l’aggregazione massimalista. Avrei voluto con più chiarezza, quando è stato proposto Marini, discutere di una rosa di nomi e come e intorno a chi costruivamo una maggioranza nelle prime ma anche nella quarta votazione. E avrei voluto capire meglio perché abbiamo abbandonato Marini. Nel momento in cui si è scelto Prodi e si è di nuovo rovesciata una linea avrei voluto, aldilà delle ovazioni e delle alzate di mano, di nuovo discutere con quale maggioranza si andava ad eleggere Prodi, visto che non c’era nemmeno Scelta civica sulla proposta e il M5stelle non si sarebbe spostato dalla proposta Rodotà.

Avremmo potuto votare Rodotà ? Forse, ma nel frattempo la valanga era partita. E la cosa più grave che tutti noi siamo diventati traditori, con una vergognosa distinzione nelle votazioni tra Marini e Prodi.
Ci sono stati vari errori ma non ci sono traditori, è un concetto integralista che non condivido. Che ha anche alimentato qualunquisticamente una valanga che era già partita e ci ha travolti tutti. E non importa se qualcuno di noi ha fatto, nonostante le proprie convinzioni, il proprio dovere.

La valanga ci ha travolti e l’accettazione da parte di Napolitano ci ha solo fatto prendere respiro, ma siamo fuori appena con la testa.

Tutto ciò premesso: io ho detto nelle consultazioni che a questo punto avrei votato un governo con qualunque ministro del PdL. Non c’è contraddizione. Non si può andare al voto. Non perché abbiamo paura di perdere. Ma perché dobbiamo fare delle scelte immediate che risolvano alcune urgenze sociali ineludibili. Io voterò questo governo, ma non continuerò a farmi travolgere dalla valanga. Voterò la fiducia ma non voterò le fiducie. Non accetterò le giustificazioni del governo Monti. Non accetterò l’esclusione del Mezzogiorno non come questione locale, ma come area decisiva di esplosione delle contraddizioni della crisi. È un gesto disperato ma non casuale quello dell’attentato davanti a Palazzo Chigi. Votando la fiducia a questo governo ognuno di noi parlamentari ci metterà la faccia, per questo dobbiamo subito:

1. Negoziare con l’Europa il vincolo della politica dell’austerità

2. Attuare il decreto imprese

3. Recuperare 1,5 miliardi per esodati e cassaintegrati

4. Avviare un percorso per un nuovo welfare

5. Salario minimo ( per gli occupati) e reddito minimo per i disoccupati

6. Legge elettorale per ridurre i costi della politica e affermare con nettezza la democrazia dell’alternanza.

Tutto questo deve avvenire in tempi necessari ma rapidi per recuperare pienamente il ruolo di partito riformista alternativo e vincere perché abbiamo saputo governare.

Roma, li 29 aprile 2013 Enza Bruno Bossio

Pubblicato in Cosenza

Riceviamo e pubblichiamo:

Enza Bruno Bossio è tra i parlamentari che, oggi lunedì 15 aprile alle ore 12,00 a Montecitorio, riceveranno la delegazione che consegnerà, corredata da 50mila firme, la proposta di legge di iniziativa popolare per istituire anche in Italia il reddito minimo garantito.

“Chiediamo sin da ora – è scritto nel comunicato pubblicato dal Comitato nazionale www.redditogarantito.it – che la Presidenza della Camera si faccia carico dell’avvio di un procedimento urgente affinché la proposta di legge sia presa al più presto in considerazione”.

Enza Bruno Bossio nei mesi scorsi, come rappresentante del “Comitato calabrese per il RMG” aveva sostenuto la campagna di raccolta delle firme per questa proposta di legge.

“Già in Calabria – ha affermato Enza Bruno Bossio - abbiamo promosso una mobilitazione che ha registrato la sottoscrizione di 10mila firme a sostegno di una proposta di legge regionale di iniziativa popolare perché si sperimentasse l’adozione di questa misura nei nostri territori.

Nei giorni scorsi, inoltre, - ha proseguito Bruno Bossio – abbiamo presentato alla Camera dei Deputati un disegno di legge che mira a garantire il Reddito Minimo nelle aree più povere del Paese. Si propone che ai senza reddito e senza lavoro tra i 18 anni e l’età pensionabile si riconosca una soglia minima di 500 euro al mese.

La Calabria, insieme alla Sicilia, - secondo Bruno Bossio – sarebbero le prime regioni destinatarie del provvedimento. La relazione di accompagnamento del disegno di legge riporta il dato di incidenza dell’indice di povertà delle famiglie italiane e la Calabria arriva al 26,6 %; una percentuale assai più alta di quella meridionale (23,3%) che è, a sua volta, più del doppio di quella nazionale.

Ovviamente – ha detto la parlamentare del PD – non si tratta di prefigurare una scelta assistenzialistica né di contrapporre il bisogno di reddito a quello di lavoro. In attesa di una riforma strutturale del sistema di welfare nazionale al fine di finanziare il reddito minimo come diritto all’esistenza dignitosa a carattere universalistico ed in linea con quanto avviene in Europa, la nostra proposta di legge è una misura parziale che richiede un finanziamento di solo 2mld di euro all’anno.

Insomma, - ha concluso Enza Bruno Bossio – una misura che prevede l’impiego di finanziamenti aggiuntivi e straordinari consentendo anche la mobilitazione di risorse europee; tutto ciò facendo salvi i diritti acquisiti dei cassintegrati, lavoratori in mobilità e socialmente utili”.

Cosenza, 14 aprile 2013 Enza Bruno Bossio

Pubblicato in Calabria

Mancava la sua voce in difesa del sistema giudiziario calabrese, ed è arrivata.

L’occasione è stato l’ incontro tra il “Comitato per la Difesa del Tribunale” e i candidati al Parlamento di diverse coalizioni che si è svolto nella Sala “Mezzogiorno” del Palazzo di Giustizia a Rossano Calabro.

Nel suo intervento Enza Bruno Bossio ha ribadito le ragioni della netta opposizione del PD alla chiusura del presidio istituzionale rossanese.

“Non è una rivendicazione campanilistica - ha detto Enza Bruno Bossio - ma una scelta giusta al fine di poter garantire il diritto alla giustizia.

La decisione della soppressione è stata assunta addirittura senza tenere in conto il parere delle Commissioni giustizia della Camera e del Senato ed in aperto contrasto con la stessa relazione che il Ministro Severino ha svolto sul sistema giudiziario calabrese.

Il PD ha assunto la scelta di abrogare il decreto di soppressione in maniera esplicita nel documento del programma di governo.

Una scelta ribadita soltanto qualche giorno addietro dal Presidente del Partito on. Rosy Bindi nel corso di un’assemblea svoltasi nei locali del Tribunale di Rossano.

Una scelta - ha continuato Enza Bruno Bossio - di cui mi sento di essere garante nella sua attuazione come deputato calabrese.

Intendiamo così onorare, anche attraverso il ripristino del Tribunale di Rossano, l’impegno di Bersani a voler fare del suo esecutivo un Governo amico della Calabria”.

Pubblicato in Cosenza

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del Circolo PD di Amantea

Carissimi, siamo nel pieno della campagna elettorale ed il Partito Democratico ha bisogno del sostegno di tutti. Sabato 16 febbraio alle ore 18.00 presso l’Hotel Mediterraneo in Amantea, si terrà l’incontro organizzato dal Circolo PD Amantea “L’Italia Giusta – Amantea lancia un messaggio di forte sostegno al Partito Democratico” per la presentazione dei candidati alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica. Amantea lancia un messaggio di forte sostegno al Partito Democratico”

Interverranno: Enza Bruno Bossio, Stefania Covello, Franco Laratta, Ernesto Magorno, Bruno Villella, Mario Oliverio, Sandro Principe e Mario Pirillo.

Vi aspettiamo!

Salvatore Pirillo Segretario PD Amantea”

 

Pubblicato in Politica
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