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Dimissionato Giuseppe Longo sindaco di Cleto

Mercoledì, 01 Aprile 2015 20:23 Pubblicato in Basso Tirreno

Cleto, l’antica Petramala, è un paesino del cosentino di poco più di 1300 abitanti posto sulle colline che fronteggiano le isole Eolie tra l’Oliva ed il Savuto.

L’ultima giunta è stata eletta a seguito delle consultazioni elettorali del 15-16 maggio 2011 e sarebbe dovuta durare fino al 2016

Nulla faceva presagire quanto occorso proprio oggi primo aprile. Davvero un bello scherzo quello poto in essere da sei consiglieri, tre di maggioranza e tre di minoranza che hanno sfiduciato il sindaco dimettendosi contemporaneamente e presentando le dimissioni al protocollo dell’ente.

Cleto ha un Consiglio Comunale, composto dal Sindaco  e da 9 consiglieri, per cui 6 dimissionari rappresentano la maggioranza del consesso e quindi tali dimissioni importano lo scioglimento dell’amministrazione

Il Consiglio Comunale, ora venuto meno, era composto dal sindaco Giuseppe Longo, dal vicesindaco Bossio Armando, con deleghe: Affari generali - Organizzazione personale - Sport - Protezione civile - Politiche Giovanili - Impiantistica sportiva – Viabilità, e dagli assessori Briglio Giuseppe , con deleghe al Bilancio e patrimonio - Trasporti - Programmazione e gestione territoriale - Attività economiche e produttive, e Giannuzzi Francesco, con deleghe all’ Agricoltura foreste e forestazione - Risorse idriche e ciclo integrato delle acque, dai consiglieri di maggioranza Pagliaro Veronica, con delega in materia di Tutela della salute  e politiche sanitarie - Pubblica istruzione e politiche culturali e che rivestiva la carica di presidente del consiglio, Candido Giuseppe , con  delega in materia di Politiche sociali-mercato del lavoro edilizia e politica della casa-strutture ed infrastrutture, Bruni Antonio, con delega in materia di Turismo-Spettacoli-Beni culturali-Politiche dell'ambiente e sua tutela (smaltimento rifiuti)

In uno costituivano il consiglio comunale anche i consiglieri di minoranza Furano Giuseppe, già sindaco, Filice Giuseppe, anche lui già sindaco , e Danubio Raffaele.

Sembra che alla base delle dimissioni ci sia , tra l’altro, la mancata volontà del sindaco Longo di aderire al pagamento di una parcella da 70 mila euro ad un noto legale cosentino e relativa ad un procedimento che ebbe ad interessare alcuni amministratori tra cui il vicesindaco.

L’Ora legale di G El Tarik

Mercoledì, 01 Aprile 2015 11:26 Pubblicato in Politica

“La Filosofia contempla la Ragione, onde viene la scienza del vero: la Filologia osserva l'Autorità dell'Umano Arbitrio, onde viene la Coscienza del certo.” Giambattista Vico.
Non sono mai stato un artista. Sono un mestierante interpretativo, se così si può dire, che ha “anche” a che fare con l’arte, che interpreta con l’intuizione e un po’ di sensibilità. Scrivo sulle parole e le cose degli altri. Come sono bravo io a interpretare quello che altri hanno già detto! Sono bravo, ma il Giardino dei ciliegi, l’ha scritto nel 1903 A. Pavlovic Cechov, non io. Io non saprò mai scrivere neanche una riga del Giardino. Io so però leggerlo. Ed eccomi qui a riflettere e tentare di scrivere su qualcosa di umano: il libero arbitrio. “Puntigliosamente”, come direbbe una persona a me molto cara, vado alla ricerca di un “nuovo” modo di vedere il libero arbitrio che potrebbe avere il vantaggio di farci sentire totalmente liberi di agire e liberi dunque da tutta una serie di vincoli psicologici e sociali attuali, bagaglio del passato. Il libero arbitrio non può essere più considerato solo come una sensazione mentale di libera scelta. E neppure visto solamente come un termine indispensabile nell’ambito del discorso politico e giuridico. Neanche confinato nell’essere un termine colloquiale del discorso comune. Il libero arbitrio che sia, senza ombra di dubbio, un fatto di natura scientificamente fondato, una realtà psicologica e biologica. Il suo essere presente nell’essere umano si è andato sempre più affermando nella nostra storia evolutiva, in tutte le specie intelligenti producendo un ampio vantaggio nella competizione per la sopravvivenza. Noi apparteniamo alla specie che compete al suo interno per la conquista di qualsiasi cosa incluso la conquista del proprio partner e questo perché “…. Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!” Cosi scriveva Luigi Pirandello in una delle sue opere teatrali.
Il “libero arbitrio” come atto non conforme alle regole sociali che portarono Marcel Duchamp a lottare tutta la vita per sottrarsi al lavoro, rifiutando – esattamente all'opposto di Pablo Picasso – di ridurre la sua vita alla produzione di opere da immettere nel mercato. Rifiutando di essere un lavoratore dell'arte, un produttore d'immagini. E, ancora più radicalmente, rifiutando di identificarsi con la figura dell'artista, rifiutando anzi qualsiasi identificazione. A chi gli chiedeva quale fosse la sua professione, Duchamp rispondeva: “Perché volete a tutti i costi classificare la gente? Che cosa sono? Un uomo, semplicemente un respiratore”. L'atto arbitrario, in tal senso, è la costante creativa contrapposta all' appiattimento del divenire umano.

Gigino Adriano Pellegrini & G el Tarik

Buone notizie dal fronte del Ponte sul Savuto

Mercoledì, 01 Aprile 2015 11:19 Pubblicato in Primo Piano

La prima è quella relativa all’interessamento mostrato dal consigliere regionale Pino Aieta, già sindaco di Cetraro ,oggi presidente della commissione Bilancio in consiglio regionale, che ha incontrato il portavoce del comitato "Ricostruiamo il ponte sul Savuto" al quale ha assicurato il suo sostegno alla iniziativa della ricostruzione del ponte a tanto impegnandosi.

Nella stessa mattinata sempre i rappresentanti del comitato per la ricostruzione del ponte si sono recati a Catanzaro dove hanno incontrato prima l' ingegnere Siniscalco, dirigente del settore competente, il quale ha dato garanzie il quale ha garantito che si sta passando alla fase definitiva della progettazione del ponte il cui costo non supererà i 3 milioni di euro

Successivamente Giuseppe Ruperto del comitato ha incontrato il presidente della provincia dr Enzo Bruno da cui sono pervenute conferme intanto della disponibilità della esistenza del finanziamento dei 537mila euro del piano per la mitigazione del rischio sismico disposto con decreto il 28 aprile dal capo della Protezione civile e pubblicato sul Bollettino ufficiale lo scorso 29 settembre, ma anche della sussistenza dell’impegno del CIPE, solo da formalizzare, per i 3 milioni di euro.

Peraltro la conferma viene anche dalla recente presenza dell’onorevole Nencini il quale ha dichiarato che ci sono pronti 2,8 miliardi di Euro per investimenti al SUD .

Il problema è quello della pressione che sarà esercitata dalla politica locale non tutta sempre attenta alle vicende del ponte sul Savuto che risulta essere sempre più indispensabile alla Calabria viepiù sintanto la SS18 resta a rischio di crollo sotto gli effetti dei marosi .

Il comitato "Ricostruiamo il ponte sul Savuto" ha raccolto sull’apposito documento ,le firme di diversi sindaci e consiglieri comunali

Ed a tal proposito le amministrazioni comunali della zona del Tirreno Cosentino e dell’area del Savuto si sono impegnate ad un incontro sulla tematica al quale sarà chiesta la partecipazione di politici nazionali, del governatore Oliverio e di amministratori regionali, provinciali e locali

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