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Redazione TirrenoNews

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente interrogazione del consigliere di minoranza Giancarlo Pellegrino capogruppo del Gruppo Consiliare “Uniti per Cambiare”

“Al Sig. Sindaco del Comune di Belmonte Calabro

Oggetto:Interrogazione a risposta scritta ex art 20 del Regolamento Comunale

Il sottoscritto Dott. Giancarlo Pellegrino, Consigliere di Minoranza e Capogruppo   Gruppo Consiliare “Uniti Per Cambiare

Premesso che:

Con provvedimento di G.M n° 02 del 14.01.2014 recante ad oggetto: definizione in via transattiva vertenza in atto Mazzotta Rosa contro Comune di Belmonte Calabro per risarcimento danni da caduta è stata deliberata la liquidazione di € 7.000 (settemila) in favore della precitata sig.ra Mazzotta Rosa;

La controversia tra la Sig.ra Mazzotta ed il Comune di Belmonte trae origine da una caduta dell’ Istante da un gradone dell’Anfiteatro Comunale durante una manifestazione estiva della stagione 2011;

con la presente chiede di conoscere per iscritto:

  1. Le generalità e l’indirizzo della precitata Sig.ra Mazzotta Rosa in controversia con il Comune di Belmonte Calabro;
  2. L’esatta sequenza degli eventi che hanno condotto all’evento traumatico accusato dall’istante;
  3. La data e la tipologia della manifestazione durante la quale si è verificato l’evento traumatico lamentato che è causa della controversia;
  4. Se l’Anfiteatro Comunale era in possesso, alla data dell’evento lamentato, di tutti i requisiti e tutte le autorizzazioni che la legge prevede;
  5. Se l’Anfiteatro Comunale è attualmente in possesso di tutti i requisiti e tutte le autorizzazioni che la legge prevede
  6. Se la concessione del medesimo per manifestazioni di qualsivoglia natura è disciplinata da un regolamento opportunamente predisposto;
  7. Se la concessione prevede il pagamento di una apposita tariffa ed eventualmente a quanto ammonta la tariffa di concessione;
  8. Se l’eventuale pagamento della tariffa copre, oltre agli oneri generici, anche diritti di assicurazioni verso terzi;
  9. Il destino contabile delle tariffe pagate per la concessione dell’Anfiteatro Comunale;

In attesa di cortese sollecita risposta

Belmonte Calabro li 15/02/14                                   Il Consigliere Comunale di Minoranza

         Dott. Giancarlo Pellegrino

Riceviamo e pubblichiamo:

“Curioso episodio quello accaduto ad Amantea, sulla costa tirrenica cosentina, lo scorso 8 febbraio.

I cittadini del comune, in estate tra i più frequentati della zona, uscendo presto di casa al mattino per recarsi sul posto di lavoro o per portare i propri figli a scuola, hanno trovato una sorpresa particolare ad attenderli nelle vicinanze di molte edicole locali.

Una locandina, apposta di fianco quelle che riportavano le prime pagine dei maggiori quotidiani locali, diceva: “Speciale elezioni Amantea, anche la lista 21 luglio scende in campo. Finalmente è l’ora della svolta”.

Il titolo era pubblicato sotto il nome dell’inesistente testata Tribuna Sud - Quotidiano d’informazione alternativa.

E se a primo impatto l’inganno può essere sfuggito a qualcuno, c’è chi non ha impiegato troppo tempo a capire di trovarsi di fronte ad una inconsueta presa in giro.

Sì perché ad Amantea il 21 luglio è il cosiddetto “jùornu di’ ciuoti”, il giorno dei pazzi, un tempo giornata goliardica che qualcuno, in paese, amava festeggiare.

La trovata però non ha lasciato indifferente diversi cittadini di Amantea, così come non pochi uomini delle istituzioni locali. Fra questi, Gianfranco Suriano, consigliere comunale e portavoce

dell’Udc di Amantea, che ha prodotto esposto alla Procura della Repubblica in merito all’accaduto.

«Lo scherzo, - ha osservato Suriano - sebbene all’apparenza innocuo, è in realtà di pessimo gusto, e lesivo della reputazione di Amantea; questo per diverse ragioni. Danneggia infatti il diritto dei

cittadini tutti ad avere una corretta e trasparente informazione, un elemento imprescindibile nella società contemporanea, anche per il raccordo fra istituzioni e cittadini, per essere così bassamente svalutata.

Lede, inoltre, l’immagine degli amministratori locali, dei partiti politici, dei movimenti, di tutti quei cittadini che si interessano della “cosa pubblica”, lavorando a fianco alle istituzioni, e contribuendo

ad animare, in modo sano, il dibattito politico, con le proprie proposte e le proprie idee. Negli scorsi anni - ha proseguito il consigliere - la nostra cittadina ha subìto già dei duri colpi: penso

alla questione della nave dei veleni e all’inquinamento del fiume Oliva; penso, ancora, allo scioglimento, a mio avviso ingiusto, del Consiglio comunale. Il messaggio che un fatto del genere vuol fare passare è che è possibile tentare di distruggere il lavoro di quanti sono impegnati a costruire una proposta politica e amministrativa sostenibile per la città, quindi per il bene comune. È ingiusto - ha proseguito - che la rispettabilità di una cittadina fatta di donne e di uomini laboriosi, con forte coscienza civica, venga messa in discussione da una evidente minoranza. Il dibattito politico ed amministrativo ad Amantea non può essere ridotto a barzelletta. Si tratta, invece, di programmare seri interventi per lo sviluppo del comprensorio tutto, specie in una fase di recessione economica, di crisi occupazionale e, purtroppo, anche valoriale, come già molti osservatori della politica e della società hanno avuto modo di affermare a livello nazionale. Credo - ha chiosato Suriano - che se il fatto fosse ascrivibile a una stupida trovata sarebbe certamente condannabile,

ma che sarebbe ben più grave se opera di persone che orbitano attorno al mondo della politica, perché le lotte non si fanno con la codardia di anonime provocazioni, ma mettendoci la faccia.

Auspico che, in ogni caso, i fautori di questo atto irresponsabile e becero prendano coscienza del grave errore fatto e che capiscano che gesti simili possono anche essere l’apripista ad altri di portata

ben peggiore di cui nessuno, presumo, voglia farsi responsabile».

Mezz’euro sabato15 febbraio 2014 X di Francesco Fotia

Fantomatica lista civica “21 luglio” scende in campo nel centro tirrenico.

I drammi della Calabria. Cominciamo dai rifiuti.

Lunedì, 17 Febbraio 2014 11:28 Pubblicato in Catanzaro

Ci deve essere per forza una ragione ( o forse tante ragioni) se la Calabria ha tanti primati negativi a fronte di tante grazie del Signore .

Ci deve essere per forza una ragione se la Calabria è drammaticamente ultima.

Cominciamo dai rifiuti.

La Calabria produce rifiuti.

La Calabria non vuole rifiuti sul proprio territorio. Ne ha paura.

Sub a)La Calabria vuole inviare i propri rifiuti altrove: in Toscana, in Puglia, in Germania, in Olanda. Dappertutto fuorchè in Calabria.

Sub b) I comuni calabresi non vogliono i rifiuti nei propri territori. Al massimo nei territori degli altri comuni:

E la Calabria non vuole pagare i costi di questi trasferimenti.

Sub b) Per molti comuni va bene inviare i propri rifiuti negli altri comuni( sufficientemente lontani) per risparmiare sui costi di trasporto e trattamento.

In Calabria per strada ci sono almeno 20 mila tonnellate di rifiuti che stanno rilasciando il percolato per strada senza che nessuno se ne preoccupi. Ahimè la Calabria è questa! Ignora che questo percolato sta finendo (guarda caso) a mare inquinandolo! Ma se nessuno ne parla la Calabria non si preoccupa. D’altro canto mica è facile risolvere il problema.

Speriamo che almeno non brucino i rifiuti dando luogo alla produzione di terribili inquinanti come le diossine!

Come lo scorso anno la soluzione al problema dei rifiuti viene trovata invece che :

Sub a ) obbligatoria raccolta differenziata porta a porta con eliminazione dei cassonetti e commissariamento dei comuni che non la effettuano

Sub b) discarica ed aree di trattamento per singoli comuni ( o loro consorzi)

Sub a) nell’invio dei rifiuti a Taranto

Sub b) nell’invio dei rifiuti in Olanda

I rifiuti a Taranto.

Si prevede l’invio di 300 tonnellate di rifiuti al giorno a Taranto. Ma solo per smaltire le 20 mila tonnellate per strada ci vorranno oltre 2 mesi! ( 20.000:300=66).

Occorre quindi smaltire la produzione giornaliera in un altro modo

Si ipotizza la spedizione via nave ( dal porto di Corigliano)in Olanda.

Ma è davvero un dramma? O piuttosto è una farsa?

Né possiamo invocare il commissariamento visti i risultati ottenuti dai commissari!( uno solo si era distinto, il Prefetto Ruggiero, ma è durato molto poco. Chissà perché è stato immediatamente mandato via!).

Avere i rifiuti per strada è davvero il massimo per l’ambiente, per la salute, per il turismo, per la civiltà, eccetera?

Non è il caso di qualche riflessione seria?

Non dovremmo smetterla di accusare sempre gli altri e are anche un forte mea culpa?

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