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Cagnolini SopravvisutoLa triste scoperta fatta da un gruppo di animalisti presenti sul territorio che da anni tentano di arginare e provvedere autonomamente al problema dei cani randagi.

 

 

Si tratta di sette piccoli cagnolini che vagavano nella zona tra tra Amantea e San Pietro, e che evidentemente creavano problemi a qualcuno. Ed ecco che dove lo Stato, in questo caso il Comune di Amantea e di San Pietro in Amantea, non riesce a trovare una soluzione  che potrebbe essere un rifugio temporaneo, magari con l'ausilio di volontari, o un canile  il più vicino  alla zona interessata, qualcuno trova soluzioni "alternative".

Soluzioni alternative che nel caso specifico non esitiamo a definire aberranti: dare in pasto alle povere bestiole indifese delle polpette avvelenate, un modo barbaro degno di persone che non hanno nessun senso civico, nessun briciolo di umanità. Una mentalità fatta di ignoranza  e retaggi mentali atavici.

Cagnolini 3

I volontari che andavano a dare loro  da mangiare  ci hanno raccontato della grande pena nel vedere i  cagnolini morti. Si prova tanta rabbia di fronte ad uno scenario così crudele che vedere un solo cagnolino   l'unico sopravvissuto alla barbarie dell'uomo è sembrato loro quasi un miracolo!

Cagnolini 1

"Adesso c'è tanta rabbia e tristezza nei nostri cuori - dice Floriano, uno degli animalisti di Amantea - qualcuno ha voluto risolvere il problema dei 7 cuccioli uccidendoli in modo brutale e barbaro, ma ringraziando il signore uno di loro è riuscito a sopravvivere ed adesso stiamo tutti cercando di trovargli una casa, una famiglia ed un posto sicuro, dove poter vivere insieme agli uomini, quegli stessi uomini capaci di dare tanto amore agli animali, ma che allo stesso modo si macchiano di gesta così brutali e crudeli, sicuri che il nostro amico a 4 zampe sarà in grado di dare solo amore e dolcezza nella vita di chi vorrà accoglierlo dargli un nome, una cuccia ed una ciotola di cibo."

Cagnolini 2

 

Cagnolini 6

Cagnolini Sopravvisuto

 

Pubblicato in Primo Piano

attentatobarchem 3Stanotte è stato compiuto un attentato ad alcune imbarcazioni sul lungomare di Amantea, una imbarcazione è andata totalmente distrutta e due danneggiate. Ma tutto sommato è andata bene

 

Per fortuna che nella prima mattina di oggi 25 ottobre non c’è stato vento forte e quindi l’incendio non si è propagato a tutte le barche vicine. Poteva essere un danno molto più grave.

I danni infatti si sono propagati solo alle due barche vicine

Ed è proprio dalla limitatezza di questi danni che può supporsi che la imbarcazione distrutta sia stata cosparsa di qualche liquido infiammabile

Lì nei pressi , sotto uno dei tamerici , alcune persone parlano del più e del meno. Le saluto individualmente e poi palesemente dichiaro che quanto successo non è una bella cosa

Immediato e totale scatta l’assenso di tutti i presenti . Nessun disaccordo .Poi chiedo a chi appartenevano le barche incendiate e danneggiate.

Immediati i nomi di tutti. La barca danneggiata apparteneva a Giancarlo D.L., dipendente del comune di Amantea , e pescatore amatoriale da quasi 50 anni, da quando si dilettava da terra con la lenza a mano che un tempo era lo strumento dei pescatori che non avevano la barca.

Ma nessuno sa dire il perché di questo atto violento ed inaccettabile. Un atto peraltro contrario alla storia della marineria amanteana e lontano dalle nostre consuetudini .

Certo appare più probabile che il danno sia figlio di fatti di mare che di terra. Una reazione, un messaggio dovuto a qualche fatto o comportamento legato alla pesca. Forse soltanto invidia. Giancarlo infatti era un abile pescatore anche se la sua passione principale è la ornitologia .

Ed infatti anche quest’anno Giancarlo è tra i principali organizzatori della annuale mostra ornitologica Città di Amantea che è giunta alla 29esima edizione.

Anche la barca vicina era di un ex dipendente del comune di Amantea A.C. e quell’altra che ha subito gli altri danni è di un giovanotto amanteano.

Me per ambedue si tratta di danni derivati da quello che sembra il vero obiettivo degli attentatori

Agli investigatori di operare alla ricerca dei responsabili.

Chissà che dalle tantissime ( utili od inutili non è dato sapere) telecamere sparse per la città non si riesca ad avere qualche fotogramma dal quale orientare la ricerca del o dei responsabili

attentatobarcheM

Andrea Ianni PalarchioRiceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del Dott. Andrea Ianni Palarchio


Ho avuto modo di leggere il comunicato stampa riguardante il consiglio comunale tenutosi in data 24 ottobre e sono rimasto a dir poco esterrefatto da come la maggioranza abbia liquidato una correzione che potrebbe diventare unica nella storia di tutte le amministrazioni italiane. Ma andiamo ai fatti.

Durante l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti (tra cui quello riguardante la tasi) l'assessore Tempo produce un emendamento (così lo chiama lui) chiedendo la modifica, non di quanto da lui detto durante il consiglio e non correttamente trascritto nel verbale dalla segretaria, ma delle parole sulla delibera approvata, chiedendo di sostituire nel dispositivo della delibera (e ribadisco non nel verbale) il termine "abitazioni" diverse da quella principale con "immobili diversi" dalle abitazioni principali ed altre correzioni riguardanti gli immobili di categoria catastale A1, A8 e A9.

Ma è possibile modificare una delibera di consiglio già approvata ed efficace (vedi 2 per mille sulla prima casa) con un semplice emendamento postumo ??? Che senso ha fornire la proposta di delibera prima del voto ai consiglieri se poi può essere modificata dopo il voto ???

Non si sarebbe in questo caso, visto che ci si è accorti della presenza di un macroscopico errore, dovuta fare una delibera correttiva della delibera precedente ??? Io mi auguro che i consiglieri d'opposizione (che hanno votato contro tale emendamento e contro l'approvazione del verbale) mandino copia del verbale al Prefetto in modo che ci chiarisca bene a tutti i limiti e i doveri dei consiglieri e del Consiglio Comunale.

Nel frattempo però possiamo dire che ad Amantea le delibere approvate in consiglio non possono considerarsi definitivamente approvate almeno fino all'approvazione dei verbali successivi.

Dott. Ianni Palarchio Andrea

Ricordate Tognazzi nel film Amici miei di Mario Monicelli, quando con nonchalance si ergeva ad emblema di chi tenta di prendere in giro chi gli sta di fronte e chiariva che si trattava “ di una supercazzola brematurata con scappellamento a destra”?

O, per scendere ancora più indietro nel tempo( anno 1924) il famoso “Gastone” del grande Petrolini quando recitava che " se l'ipotiposi del sentimento personale, prostergando i prolegomeni della mia subcoscienza , fosse capace di reintegrare il proprio subiettivismo alla genesi delle concomitanze, allora io rappresenterei l'autofrasi della sintomatica contemporanea che non sarebbe altro che la trasmificazione esopolomaniaca”.

E potremmo continuare a lungo nella storia di quel cinema e teatro che sollecitano il buonumore, se non il riso.

Oggi questa mania delle supercazzole verbali sta diventando una abitudine dei politici che tentano di giustificare le loro supercazzole politiche.

E’ come dire che si giustifica con una supercazzola verbale un precedente supercazzola fattuale.

Ma sempre tentando di prendere in giro il proprio e l’altrui elettore.

Basta dichiarare preliminarmente la propria faccia pulita con la sicumera di chi a furia di dirlo agli altri spera, alla fine, di crederci anche lui, pur sapendo bene di essere sporco dentro e fuori.

Parliamo di quei politici che dicono le bugie di acquisizione cioè le bugie per acquistare prestigio, per ottenere un vantaggio. Parliamo del millantatore, quello che sa bene di non essere credibile e per questo ha l’abitudine del fanfarone. Di quel bugiardo che ha sempre mentito a padre ed alla madre( e più tardi alla moglie) per averne il sorriso e la carezza e non il richiamo o lo schiaffo.

Ma ancora più seria è la questione delle pseudologie, cioè di quelle bugie alle quali lo stesso autore crede. Parliamo di quei politici che ricorrono abitualmente alla bugia , cioè dei bugiardi patologici.

Ma nulla è quanto sopra rispetto alla forma più grave di bugia che è l’autoinganno, cioè quel processo di negazione che prescinde dalla rilevanza ed importanza delle evidenze. In sostanza è la supercazzola detta da chi è diventato lui stesso una supercazzola di uomo

Che poi si abbia o meno consapevolezza di essere diventato una supercazzola poco importa.

In queste tragiche condizioni si trova chi giustifica le proprie aberrazioni sostenendo di aver dato semplice esecuzione alla legge, anzi alla “Legge” , se non, addirittura alla “LEGGE”.

Ovviamente il supercazzolaro è consapevole di rivolgersi per lo più a gente amica che non contesta le sue supercazzolate per non dispiacerle, così alimentando il suo stato di malattia.

E comunque il supercazzolaro sa bene che la gente che lo ascolta è spesso analfabeta funzionale e che quindi non essendo capace di comprendere e riassumere un testo , scritto o verbale non importa, dello stesso ricorda solo l’autore e la parola più importante o ripetuta.

Ed allora se viene detto che una delibera è stata adottata per rispettare la legge è evidente che essa è legittima e se è legittimo il fatto è legittimo anche l’autore.

Il supercazzolaro in questo modo raggiunge il suo obiettivo ma purtroppo contribuisce a far crescere il numero dei supercazzolati che restano poi sorpresi quando lo arrestano ( spes ultima Dea), ma sempre senza porsi il dubbio se quanto da lui detto siano state una, dieci, mille supercazzole e loro tanti c……….i.

Pubblicato in Cronaca

prolocoUn’importante iniziativa  si e’ svolta , il 18 e 19 ottobre 2014 a piazza dei Bruzi - Cosenza  “LA PENISOLA DELLE PRO LOCO” . Una vetrina che ha puntato sulle attività culturali e turistiche della Calabria. . Le Pro Loco , in assoluto le più diffuse associazioni di volontariato della “penisola” adatto alla promozione ed alla valorizzazione dei propri territori. custodi di identità locali sempre più a rischio di scomparsa, capaci di mobilitare intere comunità, sono dai più riconosciute come una grande risorsa sociale dei centri in cui operano. Il successo della manifestazione riconosciuto in maniera integrale dai protagonisti, andato oltre la più rosea delle aspettative è il frutto di giorni di lavoro, è la conferma che la serietà, la programmazione, la tenacia, restano valori grazie ai quali è possibile ambire a qualsiasi traguardo. Anche questa volta la PRO LOCO CAMPORA è stata protagonista delle due serate , portando alcuni dei nostri prodotti tipici all’attenzione di tutti coloro che sono intervenuti alla manifestazione . “LA PENISOLA DELLE PRO LOCO”è stata  una giusta vetrina per divulgare ciò che quotidianamente viene messo in campo, “volontariamente”, per promuovere e migliorare la nostra località CAMPORA SAN GIOVANNI  con la speranza che ciò possa essere da stimolo per il pieno riconoscimento del ruolo svolto dalla nostra PRO LOCO , sia da parte dell’opinione pubblica, sia delle Istituzioni .Si potrà obiettare che i tempi non siano i migliori i  problemi che ci circondano sono tanti però, nonostante ciò, vogliamo provarci, continuando a svolgere, per quanto possibile, il compito che ci siamo scelti. Lo faremo come sempre con la nostra determinazione ma anche con l’aiuto di tanti amici che credono in noi e, lo faremo perché crediamo di dover lasciare ai nostri figli un mondo più sano ed a misura d’uomo.                Solo PRO LOCO CAMPORA S.G. e nulla più....

ANTONIO ISABELLA

 PRO LOCO CAMPORA S.G.

tirocinioIl comune di Amantea ha pubblicato un avviso per la formazione di una graduatoria da cui attingere per l’attivazione di cinque tirocini formativi e di orientamento da svolgere presso lo stesso ente. Il progetto in questione è finalizzato a creare momenti di alternanza tra studio e lavoro e a promuovere opportunità di aggiornamento professionale tecnico e pratico. I beneficiari della selezione sono giovani neo – laureati da non più di sei mesi con un età compresa tra i 23 e i 29 anni.I soggetti ammessi ai tirocini formativi acquisiranno conoscenze e competenze nei seguenti settori: urbanistico e lavori pubblici, contabile e tributario, legale. I tirocini, così come previsto dalle normative vigenti, avranno durata massima di sei mesi e prevedono un impiego settimanale di ventiquattro ore. La selezione è aperta ai possessori di laurea specialistica in ingegneria, architettura, scienze economiche e sociali, economia e commercio (o equipollenti) e giurisprudenza. La presentazione della domanda è regolata dai seguenti requisiti: residenza nel comune di Amantea; trovarsi nella condizione di inoccupati o disoccupati ai sensi del decreto legislativo numero 297/2002; essere laureati al momento dell’avvio dei tirocini, ai sensi dell’articolo 11 del decreto legislativo 138/2011; non avere svolto tirocini formativi per un periodo di tempo superiore a sei mesi presso lo stesso ente municipale nepetino. A corredo della domanda di partecipazione alla selezione, scaricabile dalla sezione “bandi ed avvisi di gara” del sito istituzionale del comune di Amantea (www.comune.amantea.cs.it) i candidati dovranno produrre anche il proprio curriculum vitae che verrà utilizzato non a fini valutativi, ma per strutturare al meglio il proprio percorso di formazione. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata entro e non oltre il termine perentorio del 17 novembre prossimo. Le domande potranno essere protocollate direttamente presso l’ufficio preposto del palazzo comunale situato in corso Umberto I o inviate a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. I colloqui sono stati già fissati a partire dal 3 dicembre 2014. A ciascuno dei soggetti selezionati verrà affiancato un tutor che illustrerà al meglio le competenze ed i compiti dei vari uffici.

Ufficio stampa comune di Amantea

giggino pellAmo profondamente Amantea ed il mio amore, ampiamente dimostrato per Lei, è notorio. Non ho mai perso l’occasione per parlarne, per promuoverla, senza calcolo alcuno. Ma…Il mio tormento è uno: come salvare questo Paese da un declino che sembra non avere fine. Durante la mia lontananza, mi dicono essere stati anni pieni di fasti e pregi. Allora era un paese turistico e ci si poteva permettere il lusso di affermarlo. Oggi, a distanza di molto tempo, non si riesce a comprendere se Amantea è ancora un paese a vocazione turistica o… . E’ chiaro, non è semplice far ripartire un paese che ha perso lo smalto ed il piacere di vivere come sua vocazione naturale, proprio per l’invidiabile posizione e non solo. Al mio tornare a vivere vicino a lei, ho trovato un paese senza più mordente, un paese pervaso dalla mediocrità e dalla corruzione. Eppure l’avevo lasciato nel suo ruolo di polo turistico,un “fiore all’occhiello” della costa tirrenica, così veniva decantata e lo si faceva con orgoglio struggente. Oggi, non credo che lo sia più. Oggi non lo è più, anche perché inciampato, poi è caduto, e gli effetti della caduta sono visibili a tutti e proprio per l’inadempienza, inefficienza e incompetenza,si brancola nel buio. Ciò che noto è una rassegnazione quasi acclarata. Amantea, oggi, è un paese che vive di “aria” e “sole”. Di chi è stata e di chi è la responsabilità? Forse un po’ di tutti: degli Amanteani, dell’assenza di una politica degna di tale nome, di Amministrazioni che si sono succedute nel tempo, che mai hanno pensato di investire con una vera e comprensibile progettualità , attingendo a risorse, oggi introvabili, anche per mancanza di ” Santi in Paradiso” e di forma mentis. Mi verrebbe da affermare qualcosa di orribile come, una decadenza voluta, cercata, provocata e realizzata. Un paese di commercianti, pensionati e studenti che aspettano di spiccare il volo. Tantissimi disoccupati (troppi). Un paese con scarsa propensione all’investimento ed una bassa imprenditorialità scoraggiata dalle normative, ma anche dalla scarsa visione delle istituzioni locali. Un turismo, se così si può definire, del mordi e fuggi che non ottiene conforto in quel che vede e che trova. Una Cittadina ormai vecchia, desueta, con strade logorate da tempo e dal tempo, panchine ataviche,arrugginite dall’usura e dal mancato ripristino. Senza un “Benvenuto, Welcome, ecc”… alle sue porte d’ingresso e senza un “Arrivederci, ecc”., alle porte di uscita ……Non è certamente questo il modo di fare turismo, ne è questo il modello di presentazione che il turista desidera. Una brochure un po’ pasticciata e burina redatta da persone inette e incapaci. E’ vero, qualcuno obietterà, i tempi non invogliano, i soldi sono diventati rari, ma la bravura di un’Amministrazione (perché con i soldi saremmo tutti bravissimi) è quella di risolvere, di inventare e riuscire ad ottenere dei vantaggi economici. Amministrazioni del Nord Italia hanno adottato questo sistema che si identifica in ” Progetto ricreativo”. Questa si chiama velleità imprenditoriale amministrativa, oltre che lungimiranza, oltre che capacità induttiva. Ma, come gran parte della Calabria, anche Amantea è rimasta al chiodo. E rimasta ai soliti propositi con le stesse campagne elettorali, le stesse promesse, gli stessi schemi, gli stessi tatticismi, le stesse facce, le stesse famiglie, il “cambio di frac” ed i consueti proclami. E intanto la c cittadinanza invecchia, con la speranza di un cambiamento che non si intravede neanche in lontananza. Un cambiamento che tutti sembrerebbero volere ma nessuno osa, perché per cambiare bisognerebbe far diventare sindaco il cittadino amante del proprio paese in grado di coinvolgere i suoi stessi concittadini nelle scelte, ascoltare le loro proposte, anche quelle non condivisibili e le innumerevoli esigenze di ogni singolo. Chiudersi a riccio in quelle stanze del Comune non può che dare risultati pari a sconfitte. Questo è ciò che Amantea sta vivendo. Insanabili ferite subite nel tempo che inesorabilmente la vedranno soccombere e precipitare nel baratro del dimenticatoio e nessuno si ricorderà di questa ” Stella Marina”, sconfitta e lasciata morire. Sconfitta dall’inerzia e dall’ignavia di chi non ha voluto, di chi non ha voluto affacciarsi oltre, di chi si è basato solo sul proprio tornaconto. Artefici naturali di questo tracollo, senza possibilità di risalita: l ‘apatia e l’invidia. Che grande tristezza! I giovani “evadono”, emigrano, vengono assorbiti dal quotidiano locale: sale giochi, slot machines, carte da gioco, alcool e droga. Nessuno dei cosiddetti “imprenditori” locali che abbia creduto in loro, lavorato per loro, costruito per loro. E questa inerzia ha devastato fiumi e fiumi di possibilità. La verità è che bisogna essere più veloci dei Social network. La programmazione, l’intercettazione delle risorse dei fondi europei, i progetti per l’occupazione, la modernizzazione, la velocizzazione della pubblica amministrazione, il coinvolgimento del cittadino quale portatore di interessi, le scelte condivise, le proposte, le idee sono, fanno, il futuro di una società, di questa società umiliata e mortificata, lasciata in mano agli “improvvisatori” e fannulloni .

Siamo tutti corresponsabili? Non credo si possa affermare ciò.! Vi sono dei responsabili e quelli che non lo sono, guardano al futuro prossimo dei loro figli pronti a rifare la famosa valigia di cartone che era stata riposta, si pensava per sempre, nella soffitta. Sicuramente andrebbe salvato quel poco che di buono c’è, chi di buono ha fatto e ciò che di buono si è fatto. Non c’è altro da fare che superare il profitto personale e abbandonare le vecchie logiche. Se esiste una parte sana del paese, questa va stimolata, punzecchiata. Coinvolgere le persone, i cittadini, che seppur non affrontando l’argomento son sicuro che condividono questo mio stesso intendimento. Il desiderio è di una persona nata in Via Garibaldi 78, la Via dei “Dannati”, che vorrebbe urlare, gridare, con la maggioranza del paese: “Allora che si fa”? L’invito è di ricorrere ad un forte scatto di orgoglio comune. Tutti insieme, il sociale, il volontariato, le associazioni, i circoli; non si può restare ancorati al “contributo” che non c’è. I giovani, quelli veri, gli adulti che credono, che pensano al confronto costruttivo, devono fare un passo avanti e non aspettare che quelli delle vecchie logiche “dividi et impera” restino sempre coloro che a tutti i costi vogliono tenere lo scettro del comando. Tutti! ma … insieme, condividendo, socializzando, parlandone, con il confronto o anche con lo scontro ma costruttivo, propositivo, con il dialogo. Forse qualcosa si riuscirà ad ottenere. Bisogna farlo perché quella attuale è un’Amministrazione oramai allo sbando, fatta di pochi elementi che sino ad oggi non hanno contribuito a risollevare le sorti del nostro paese e pensano a costruire ponti che, probabilmente, non saranno mai realizzati e che non serviranno ad una cittadina cementificata fino al collo.

Amantea.

Ti porto in me,

come un amore

privo di anelli e di clamore,

pieno di sogni e di parole.

Gigino Adriano Pellegrini & G el Tarik

cgil-bandiere1La Cgil di Amantea organizza un pullman per la manifestazione nazionale che si terrà a Roma sabato 25 ottobre 2014.

 

Per le prenotazioni rivolgersi agli uffici della struttura:

allo 0982/427954

oppure

allo 346/2498443.

 

Lavoro, dignità, uguaglianza per cambiare l'Italia

Siamo pronti alla volta di Roma rispondono molte famiglie. Sara certamente un pullman pieno e forse due di pensionati che partiranno nella serata del 24 ottobre verso la capitale per unirsi alla manifestazione nazionale della Cgil che si terrà (25 ottobre) in piazza San Giovanni, con il discorso finale di Susanna Camusso. E mentre la manifestazione nazionale si avvicina, a poco più di una settimana in Amantea è scattata la fase preparativa e informativa. “Sono stati stampati  avvisi che verranno distribuiti nei punti più sensibili e nevralgici del Territorio – spiega Massimiliano IANNI segretario della Camera del Lavoro –.

 

Partecipa e fai partecipare perché cambiare l'Italia si può e si deve fare!

Cortei alle 9.30 da Piazza Repubblica e Ostiense

Roma 25 ottobre 2014 - Manifestazione Nazionale - Piazza San Giovanni, Roma

sindaco sabatinoAmantea  Con l’emissione dell’ordinanza sindacale numero 161 il sindaco Monica Sabatino ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per il prossimo 31 ottobre, in concomitanza dello svolgimento della Fiera di Amantea.

 

«Lo svolgimento dell’appuntamento fieristico – sottolinea la Sabatino – come tradizione richiamerà una forte affluenza di espositori e visitatori, con pesanti ripercussioni sulla viabilità e sull’ordine pubblico. La presenza degli stand espostivi interesserà le principali arterie cittadine, comprese quelle in cui sono ubicate le scuole. A seguito della chiusura delle strade non sarà possibile garantire il servizio di trasporto pubblico. Sulla base di tale scenario, così come accaduto già negli anni precedenti, è stata determinata la chiusura delle scuole pubbliche di ogni ordine grado per la giornata di venerdì 31 ottobre».Per gli studenti, considerato il decorso cronologico del calendario, si prospettano tre giorni di vacanza: l’1 e il 2 novembre, sabato e domenica, sono già di per sé giorni festivi .Sempre per consentire lo svolgimento della Fiera di Amantea è stata regolamentata dal comandante della Polizia Municipale Emilio Caruso l’interdizione al traffico delle vie coinvolte dal corteo storico che avrà luogo domenica 26 ottobre a partire dalle ore 15 e che muoverà da corso Umberto I per poi raggiungere piazza Cappuccini, dove si volgerà l’investitura del Mastrogiurato, e piazza Commercio per la cerimonia dell’alzabandiera. Il presidente del consiglio comunale Linda Morelli, inoltre, ha convocato per venerdì 24 ottobre alle ore 10 una seduta consiliare straordinaria, per discutere dei seguenti punti all’ordine del giorno: approvazioni dei verbali delle sedute del 9, 13, 18 e 30 settembre; proposta di adozione del Piano strutturale associato, compreso di studio geologico, agronomico e rapporto ambientale, ai sensi della legge regionale 19/2002.

In Calabria la Banda Larga è prevista in 223 Comuni . la Telecom Italia, vincitrice della gara bandita dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardo l’attuazione del Piano nazionale Banda Larga e il Progetto strategico Banda Ultra Larga, adeguerà 359 centrali che consentiranno di abilitare circa 800 mila unità immobiliari a 30 Megabit al secondo e un migliaio di sedi della Pubblica Amministrazione, tra cui scuole e ospedali, a 100 Megabit al secondo.

La fascia tirrenica vede la banda larga a:

Tortora,

Praia a Mare,
Scalea,

San Nicola Arcella

Grisolia,

Santa Maria del Cedro

Diamante

Belvedere Marittimo

Bonifati,

Cetraro

Acquappesa

Fuscaldo

Paola

San Lucido

Falconara Albanese

Fiumefreddo Bruzio

Longobardi,

Belmonte Calabro

Amantea,

Lago.

Dell’hinterland di Amantea restano esclusi San Pietro in Amantea, Cleto, Serra d’Aiello ed Aiello Calabro

Questi gli altri comuni della nostra provincia : Cosenza, Acri, Altomonte, Amendolara, Aprigliano, Bisignano, Bocchigliero , Calopezzati, Campana, Cariati, Carolei, Casole Bruzio, Cassano all’Ionio, Castiglione Cosentino, Castrolibero, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Cerisano, Corigliano Calabro, Crosia, Dipignano, Fagnano Castello, Francavilla Marittima, Frascineto, Lattarico, Longobucco, Lungro, Luzzi, Malvito, Mandatoriccio, Marano Marchesato, Marano Principato, Mendicino, Montalto Uffugo, Montegiordano, Morano Calabro, Mormanno, Oriolo, Pedace, Rende, Rocca Imperiale, Roggiano Gravina, Rogliano, Rose, Roseto Capo Spulico, Rossano, Rovito, San Demetrio Corone, San Fili, San Giovanni in Fiore, San Lorenzo del Vallo, San Marco Argentano, San Pietro in Guarano, Santa Sofia d’Epiro, Sant’Agata di Esaro, Saracena, Scigliano, Spezzano Albanese, Spezzano della Sila, Terranova da Sibari, Torano Castello, Trebisacce, Verbicaro, Villapiana.

Questi i comuni delle altre province:

Crotone
Belvedere di Spinello, Caccuri, Casabona, Cirò, Cirò Marina, Cotronei, Crotone, Crucoli, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Melissa, Mesoraca, Petilia Policastro, Rocca di Neto, Roccabernarda, San Mauro Marchesato, Savelli, Scandale, Strongoli, Verzino.

Catanzaro
Amaroni, Badolato, Borgia, Botricello, Carlopoli, Chiaravalle Centrale, Cortale, Cropani, Curinga, Davoli, Decollatura, Falerna, Gimigliano, Girifalco, Gizzeria, Guardavalle, Maida, Montepaone, Nocera Terinese, Pentone, Petronà, Platania, San Pietro a Maida, San Pietro Apostolo, San Vito sullo Ionio, Santa Caterina dello Ionio, Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, Satriano, Sellia Marina, Serrastretta, Sersale, Settingiano, Simeri Crichi, Soverato, Soveria Mannelli, Squillace, Stalettì, Taverna, Tiriolo, Vallefiorita.

Reggio di Calabria
Africo, Anoia, Ardore, Bagnara Calabra, Benestare, Bianco, Bova Marina, Bovalino, Brancaleone, Campo Calabro, Cardeto, Caulonia, Cinquefrondi, Cittanova, Condofuri, Delianuova, Gerace, Giffone, Gioia Tauro, Gioiosa Ionica, Grotteria, Laureana di Borrello, Locri, Mammola, Marina di Gioiosa Ionica, Melicucco, Melito di Porto Salvo, Molochio, Monasterace, Montebello Ionico, Motta San Giovanni, Oppido Mamertina, Palizzi, Palmi, Platì, Polistena, Rizziconi, Roccella Ionica, Rosarno, San Ferdinando, San Giorgio Morgeto, San Lorenzo, San Luca, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Sant’Ilario dello Ionio, Santo Stefano in Aspromonte, Scilla, Seminara, Siderno, Stilo, Taurianova, Villa San Giovanni.

Vibo Valentia
Acquaro, Briatico, Cessaniti, Dinami, Drapia, Fabrizia, Filadelfia, Filandari, Gerocarne, Ionadi, Joppolo, Limbadi, Mileto, Monterosso Calabro, Nicotera, Parghelia, Pizzo, Polia, Ricadi, Rombiolo, San Calogero, San Nicola da Crissa, Sant’Onofrio, Serra San Bruno, Soriano Calabro, Stefanaconi, Tropea, Vibo Valentia.

Pubblicato in Calabria
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