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E’ una notizia che ci ha sconvolto.

Una di quelle che si inquadrano nel dramma sociale della indigenza di un italiano del quale non si cura nessuno.

 

Un giovane amanteano nel pomeriggio di ieri 28 luglio ha tentato di rubare nel punto vendita Mediaworld del centro commerciale Metropolis ventiquattro dvd del valore complessivo di 60 euro.

 

Si tratta di Silvano M. residente ad Amantea.

Dopo aver superato le barriere di controllo delle casse senza pagare, scoperto da due addetti alla sicurezza, che gli richiedevano documento identità, M. li avrebbe strattonati entrambi prima di essere bloccato.

 

Uno dei due addetti alla sicurezza, un quarantaquattrenne di Torano Castello, a seguito della colluttazione medicato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Cosenza ha riportato contusioni ed ecchimosi al braccio, ferite giudicate guaribili in tre giorni.

 

Arrestato con l’accusa di rapina impropria l’uomo è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Rende in attesa di giudizio.

Pubblicato in Cronaca

Tutti “rubano” il Poliambulatorio di Amantea , anche i ladri!

Amantea ha tante “bestemmie”.

Una è il porto che da millenni si insabbia.

Una, più recente, è la sanità; la vecchia ASL, il vecchio Distretto, l’attuale Poliambulatorio, se tale è, visto che ogni giorno perde un pezzo.

 

Ma ora rubano anche i ladri.

Come stanotte, quando sono entrati scassinando ed asportando, si dice, 6000 euro che erano stati versati dai malati per le scarne prestazioni che ancora questo “residuo” di sanità pubblica eroga ai malati del nostro hinterland.

Stamattina intorno alle 07.30 gli addetti all’ufficio del ticket si sono resi conto che la porta di ingresso era stata forzata ed hanno chiamato i carabinieri della locale caserma comandata dal maresciallo Cerza.

Immediato ed efficace l’intervento dei carabinieri.

Sono state cercate e rilevate le impronte digitali latenti con il metodo tradizionale che consiste nello spargere con un pennello il cosiddetto grigio-argento, polvere di alluminio e additivi (che si deposita sulle linee papillari) dove si presume sia l’impronta.

Sono state anche asportate le registrazioni fatte dalle telecamere interne.

Nulla si è saputo della eventuale asportazione delle registrazioni delle telecamere civiche poste all’esterno del poliambulatorio.

I carabinieri sono rimasti nella struttura sanitaria per diverse ore ascoltando alcuni dipendenti

E poi hanno anche sentito il dirigente facente funzioni che sostituisce la d.ssa Bernaudo.

Pubblicato in Politica

Gli investigatori intervenuti la notte scorsa in una delle villette poste sul lungomare di Belmonte Calabro sono sulle tracce dei ladri che sono entrati per rubare.

 

Si tratta di villette che in questo periodo non sono abitate e che quindi sono apparse un ghiotto boccone.

 

Nessuna notizia è trapelata su eventuali altre effrazioni nelle altre case della stessa zona.

L’unica notizia certa è che ad un certo punto è scattato l’allarme e che vigilanti e Forze dell’ordine sono intervenuti.

 

Ma i ladri erano già andati via.

 

Non si esclude che le telecamere della zona possano aver registrato qualcosa che possa condurre agli autori della effrazione.

Se la informazione dovesse risultare attendibile non si può essere escludere che se i ladri fossero della zona potrebbero anche essere riconosciuti con le conseguenze del caso.

 

Sembra, invece, certo che questa volta non possa trattarsi dei 4 extra comunitari che hanno imperversato anche nelle nostre zone fino a quando sono stati arrestati.

Restiamo in attesa di eventi, successivamente ai quali potremo avere anche maggiori informazioni sui proprietari della villa.

Pubblicato in Belmonte Calabro

Ne abbiamo scritto nei giorni scorsi, prima per segnalare ai nostri lettori l’arresto di due albergatori ( padre e figlio) di Diamante arrestati per furto di materassi, poi per segnalare che i due erano stati posti in libertà dal Pm perché non di furto si era trattato ma di recupero di merce abbandonata.

 

Evidentemente la segnalazione del fatto era giunta alle orecchie di nuovi interessati

 

Ed infatti nella mattinata del 2 settembre i Carabinieri della Stazione di Belvedere Marittimo hanno tratto in arresto, in località Quattromani, all’interno del “Perla Majestic”, lo stesso albergo in disuso, quattro persone, tre uomini e una donna di origine partenopea, A.C. 44 anni, V.C. 50 anni, R.C. 38 anni e A.F. 20 anni, tutti già noti alle forze dell'ordine per delitti contro il patrimonio.

“I quattro dopo avere forzato uno dei vari ingressi dell’albergo, stavano caricando, all’interno di un furgone Fiat Daily di colore verde di proprietà di uno dei fermati, vario materiale ancora custodito all’interno della struttura.

I Carabinieri di Belvedere marittimo coadiuvati da pattuglie del Nucleo Radiomobile di Scalea hanno tratto in arresto i quattro partenopei che su disposizione del Pubblico ministero di turno della Procura di Paola sono stati posti agli arresti domiciliari presso una loro abitazione estiva a Santa Maria del Cedro in attesa del processo che sarà celebrato con rito direttissimo.

Pubblicato in Alto Tirreno

Immaginarsi la sorpresa stamattina

 

La porta era stata sfondata, certamente nella primissima mattinata dopo la mezzanotte.

Chissà cosa cercavano.

Ma hanno rubato solo il Bambino Gesù del grande presepe nella chiesa di San Francesco in Campora San Giovanni

Al parroco don Apollinaris non è rimasto altro da fare che presentare denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri.

Il fatto comunque ha lasciato sorpresi e stupiti i fedeli

Difficile intenderne le regioni .Un atto di vandalismo?. Un semplice complemento reattivo magari al furto della cassetta delle offerte?

Non è dato sapere .

L’unica certezza è quella che i camporesi vogliono una maggior presenza di forze dell'ordine nella frazione di Campora San Giovanni.

Vogliono pattuglie di Carabinieri, Polizia,Finanza e perché no Vigili Urbani armati che girino a turno di notte nella popolosa frazione

Pubblicato in Campora San Giovanni

La notizia è fresca, fresca.

Stamattina una signora è andata a chiedere il duplicato del documento di identità che le è stato rubato domenica al mercato degli agricoltori, insieme alla patente ed al portafogli.

La borsa anche stamani era aperta come quelle delle donne calabresi non use ad avere a che fare con le borseggiatrici

“Non me ne sono accorta”

E questo la dice lunga sulla abilità delle borseggiatrici( borseggiatori ?) che imperversano in città.

“Eppure ve lo avevamo detto.” – aggiungiamo.

Nel dare notizia di un furto in un locale supermercato avevamo scritto: “Ah, attenzione anche nei luoghi affollati della città ed in particolare nel mercato domenicale e nel mercato degli agricoltori.“

“ Ma siete stata l’unica?” le chiediamo.

“No” -è la risposta- , “non ero nemmeno uscita dalla caserma dei carabinieri dove sono andata a sporgere la denuncia che è arrivata un’altra signora”

Sorride la nostra interlocutrice, ma si vede che è arrabbiata

Vicino a noi un consigliere comunale che intende suggerire l’allargamento degli spazi tra i banchi in modo da creare corridoi più ampi.

Può essere utile ma non è la soluzione

Normalmente le borseggiatrici operano in coppia. Una urta la vittima distraendola e la collega con estrema abilità ruba il portafoglio.

Non è nemmeno difficile rubare gli uomini che usano portare il portafoglio nella tasca posteriore del pantalone.

La soluzione ci sembra intanto quella di informare la gente come stiamo facendo e di suggerire agli amanteani di stare in allerta, soprattutto quando si vede nel mercato gente non amanteana.

Non sarebbe poi certamente male se l’amministrazione comunale avvertita di quanto sta accadendo ponesse anche all’interno del mercato qualche telecamerina che imprigioni le immagini del mercato stesso in particolare di domenica in modo da permettere agli investigatori di confrontare le stesse immagini con quelle dei supermercati dove sono avvenuti furti similari e possono avvenire i prossimi furti.

Nelle more non sarebbe male porre almeno finte telecamerine e ad ogni ingresso cartelli indirizzate proprio agli autori dei borseggi:

“Avvertiamo i signori borseggiatori e le signore borseggiatrici che il mercato è protetto da telecamere che filmano la vs presenza e la rimettono agli organi di Polizia”

Ovviamente , ma questa volta sul serio, non ci dispiacerebbe che qualche poliziotto/poliziotta in borghese, magari fingendosi una coppia di turisti in vacanza, esercitasse i necessari controlli finalizzati a ridurre i rischi per gli amanteani ed i nostri ospiti in vacanza.

Pubblicato in Cronaca

La vicenda, accaduta nel centro storico di Amantea, riaccende il riflettore sul problema sicurezza, soprattutto in una zona della città sempre più isolata. 
Analoghe vicende di furti e di violazione di proprietà private anche nel vicino comune di Belmonte Calabro

Mi ferma allarmato l’amico Salvatore e mi chiede. “Hai saputo che i ladri sono andati nella casa di Carratelli e gli hanno asportato la cassaforte?”.

Salvatore, da sempre una delle persone più sensibili di tutta la città, ha il viso di chi è addolorato per Tonino, come se fosse un suo congiunto, forse di più.

Non gli piacciono queste cose, non sono giuste, lui ha una dirittura morale che gli impedisce di accettarle.

“Si- rispondo- hanno approfittato del carnevale, e del fatto che la gente era in strada ed aveva lasciato le proprie abitazioni, per fare un furto nel quale hanno spaccato il muro per asportare la cassaforte.

Chi vuoi che senta una mazza che rompe il muro con il casino che fanno gli amplificatori sparati a volume altissimo? “

“Anzi- insisto- tutto sommato è andata bene con un solo furto!”

“No- continua- sono stati anche a casa mia!”

“ A casa tua? Domenica”

“No martedì di carnevale. Io non c’ero. Ero giù per vendere i miei quadri.

Quando sono tornato ho visto che erano entrati i ladri. Mi hanno tagliato i materassi alla ricerca di soldi che non c’erano”

E poi continuando: “Gli è andata male con me!”

E poi conclude” Mi hanno detto che, invece, a Belmonte Calabro ad una coppia di anziani gli hanno trovato davvero i soldi nel materasso. Tutti i loro risparmi. Li hanno rovinati”

Lo dice con tristezza per i due anziani che si sono trovati improvvisamente senza i risparmi di una vita .

“Scrivilo, scrivilo che siamo indifesi . Che ormai la situazione è diventata inaccettabile.”

“Tanto più per chi abita nel centro storico che ormai è abbandonato e disabitato”

E lo dice con una profonda mestizia . Lui è un uomo che sogna e che con le sue opere aiuta a sognare, da sempre quasi, un mondo migliore.

Ma dov’è?

Pubblicato in Cronaca

Continua l'ondata di vicende delittuose ad Amantea, infatti, dopo pochi giorni dal furto al poliambulatorio stavolta nel mirino la cassaforte della famiglia Carratelli. Sventrano il muro ed asportano la cassaforte, ingente il bottino racimolato.

Dopo il furto con scasso all’ufficio ticket del Poliambulatorio, con un abbondante messe raccolta, nessuno si aspettava che mentre tutta la città festeggiava il carnevale domenicale i ladri facessero anche questo incredibile altro colpo.

Gli stessi? E chi lo sa. Certo anche in questo caso si parla di tre persone viste nei pressi della abitazione visitata.

Persone che hanno avuto tutto il tempo per trovare la cassaforte nella quale erano conservati tutti i beni familiari della famiglia Carratelli.

E’ seguita la routine della denuncia e delle indagini.

Ma appare difficile, come negli altri casi, individuare sulle telecamere di cosiddetta “ sicurezza urbana” una auto non “tipica” e persone non di Amantea, tanto più quando si tratta di un giorno in cui nella nostra cittadina con la scusa del carnevale arrivano migliaia di visitatori.

Un tempo in questi giorni, al massimo, poteva essere portata via qualche auto approfittando anche del fatto che la gran parte delle forze dell’ordine presidiavano le zone centrali del paese.

Ora vengono prese di mira le abitazioni. E non solo come vedremo.

Saliti in casa i ladri e trovata la cassaforte la hanno letteralmente divelta dal muro dopo averlo sventrato probabilmente con una mazza.

Facile per più persone portarla via per aprirla successivamente.

Ingente il bottino tra cui gli ori di famiglia e perfino carnet di assegni.

Le indagini si aprono od ogni direzione e non si esclude che la casa dell’ex assessore possa essere stata “suggerita” da qualche basista.

Nel “popolino” viaggia la voce, incontrollata ed incontrollabile, che certi eventi delittuosi non siano frutto di casualità, ma che come nel caso del Poliambulatorio siano , magari, preceduti da visite atte a definire i comportamenti successivi.

Questo furto apre la mente a nuove attenzioni.

Nessuno infatti può sentirsi al sicuro da essi in particolare in zone abitate ma che si presentano in determinati momenti come veri e propri dormitori.

E forse questo fatto porta a ritenere che durante il carnevale sia più presente la organizzazione di volontariato, ad iniziare dalla Protezione civile, lasciando a quella militare di esercitare il controllo delle zone esterne soggette a questi rischi

Quando avremo veri amministratori forse avremo anche queste diverse sicurezze

Sono così tanti i fatti delittuosi nella Frazione Campora san Giovanni di Amantea che davvero sembra il Far West.

Furti nelle abitazioni.

Rapine nei bar.

Ed ora anche una rapina in una gioielleria.

Tutto in pochissimi giorni.

E’ sempre peggio.

Ieri sera, addirittura, una rapina nella gioielleria Millennium di Abiuso Gennaro sul corso Italia , proprio a fianco al King Bar rapinato nei giorni scorsi.

Erano circa le otto di ieri sera. L’orario di chiusura.

I malviventi hanno legato chi era presente nella gioielleria e poi hanno fatto man bassa.

Nessuno si è accorto di niente.

I carabinieri indagano.

Ora è tempo di dire BASTA!

Quello che sta succedendo a Campora San Giovanni è incredibile e nel contempo inaccettabile

E peraltro, come al solito nessuno, parla. Anche di fatti ancora più gravi. In primis l’amministrazione comunale. E la gente com89ncia ad avere paura.

L’unica voce a parlare è quella del consigliere Marcello Socievole che rompe questo ridondante silenzio.

Campora la popolosa frazione di Amantea , con più abitanti di tantissimi comuni calabresi, deve essere tutelata , non può essere più abbandonata a se stessa.

Non ci sono Carabinieri, non ci sono Poliziotti. Nemmeno i vigili urbani ci sono. L’unico presidio di Forze dell’Ordine è la Guardia Costiera, assolutamente inutile per quanto ci riguarda.

Una situazione alla quale occorre porre fine.

Ci sono paesini di duemila abitanti nei quali è presente una caserma dei carabinieri e realtà come Campora SG nella quale lo Stato non è presente come si deve e nella quale al contrario la malavita la fa da padrone.

E’ il caso di ricordare che il vecchio adagio calabrese dice che “quannu u gattu un c’è , u suriciu abballe”.

Pubblicato in Campora San Giovanni
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