Stamattina il cellulare ha squillato ripetutamente.
In tanti mi hanno segnalato il vicino Catocastro di un violento colore bruno-nero
Qualcuno ha aggiunto” Io non ti ho detto niente …. Ma è una vergogna! . Se vuoi scattare qualche foto.”
Qualcun altro , invece, mi ha detto “Vai a vedere il mare, vai a vedere il mare!”
Ed ancora “ Vai subito che ci sono andati i Vigili Urbani!”
Non faccio in tempo, ma li vedo su via Dogana.
Faccio loro segno e si fermano.
Sono i due giovani vigili non di Amantea.
Segnalo che sto andando a vedere il mare…
“ E’ nero. Siamo stati alla foce , il fiume è scuro ma non si sente puzza di fogna”.
Poi, come rispondendo ad una domanda non ancora fatta, aggiungono “ Stiamo risalendo il corso del Catocastro…!”.
Non resto certamente sorpreso, sono vigili che valgono!
Arrivo a mare, salgo sul rilevato ferroviario e scatto queste foto.
Il fiume è nero come quello che vidi , diversi anni fa, quando qualcuno liberò la vasca di sedime dei fluidi della lavorazione delle olive.
Che sia successa la stessa cosa , visto che fra poco comincia la campagna olearia?
Ma possibile che la arroganza di questa gente arrivi al punto di non temere nemmeno che qualcuno, come successo, chiami la polizia e la stampa?
Ed il bello è che poi si sosterrà che il mare non è inquinato.
NO! E’ solo nero. Oggi, domani ,magari, sarà marrone e dopodomani di chissà quale colore.
Certo nemmeno io ho sentito puzza di fogna, ma non so cosa abbia colorato le acqua del vecchio Catocastro.
Certo non possiamo credere alla fake che stia per nascere un pozzo di petrolio!.
E siamo felici che un po’ di coscienza ambientalista si stia manifestando nella nostra cittadina, se sono stato chiamato io e, soprattutto, se sono stati i chiamati i Vigili Urbani , anche se non ci spieghiamo come mai non siano stati chiamati gli agenti della Guardia Costiera ed i carabinieri ex forestali e tantomeno i medici dell’ufficio di igiene del Distretto del tirreno cosentino.
Certo non ci dispiacerebbe che questi agenti percorressero tutto il Catocastro alla ricerca di tubi nascosti che ogni tanto servano per immissioni abusive, li tappassero , ed in particolare denunciassero gli inquinatori
Fintano non sapremo che cosa e chi abbia inquinato il Catocastro ed il nostro mare.
Certo che le violenze al nostro ambiente continuano nella sostanziale indifferenza della società civile e della politica amanteana.
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Cronaca
La vicenda della querelle tra Amantea e Nocera Terinese che potrebbe giungere in tribunale e non solo civilmente, sembra avere diverse origini.
Una è quella dell’impianto di depurazione in comune e della sua localizzazione in Nocera Terinese.
Una fortuna per Amantea che, come ho scritto, ha aiutato a migliorare il nostro mare dagli sversamenti del vecchio impianto di depurazione di Catocastro e dai reflui fognari di Belmonte .
Ma un impianto che ha probabilmente indotto la questione tra i due comuni.
Ora sembra emergere un’altra verità quella di 2.700 mila euro di debiti.
Lo riferisce la conigliere Francesca Menichino che ha partecipato ad un incontro in quel di Nocera Terinese ( vedi foto)
Ecco cosa scrive la consigliera del M5s:
“IL MARE NERO E LA NOTTE BIANCA
Adesso a Nocera. Il Sindaco Fernanda Gigliotti ha convocato una riunione per informare i cittadini sul problema del mare, per AFFRONTARLO, non per NASCONDERLO.
È venuta con un microfono, in pubblico e non a far "chiacchiere da bar " , e soprattutto con i dati, i numeri, tra cui i 2.700.000 euro di debiti del Comune di Amantea per la depurazione.
E con forza ha invitato i cittadini a denunciare, senza chiamarli incivili, ma dando per prima l' esempio della denuncia che farà contro ignoti per tutelare l' ambiente.
L'ambiente e non l' immagine, che è l' unica cosa di cui si preoccupa il Sindaco Amantea.
Che regala ad un legale 2500 euro per querelare il sindaco di Nocera invece di collaborare.
E che intanto, in attesa di Marco Carta, si impegna alacremente nella fondamentale attività della sistemazione dei palloncini per la Notte Bianca.
Complimenti!”
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Politica