La processionaria è presente ad Amantea da anni.
La nuova amministrazione ha ricevuto “ diverse segnalazioni di numerosi nidi”(delibera 59/17) ed ha emanato un atto di indirizzo all’ufficio tecnico manutentivo
Come al solito una delibera molto strana e della quale( ce ne dispiace ) ci è impossibile non parlare
Nella stessa non viene indicato se le segnalazioni riguardano la presenza sui “pini” comunali o sui “pini” privati.
Il fatto che sia stato emanato un atto di indirizzo e non una ordinanza di richiamo del D.M.30 ottobre 2007 contenente “Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa” ci sembra vogliar indicare che la disposizione riguarda solo i “pini” comunali e non quelli privati.
Questo però fa a pugni con la dichiarata volontà di tutelare la salute degli amanteani e degli ospiti di Amantea , salute che può essere “incisa” dal contatto con i peli urticanti delle processionarie.
Un’altra cosa strana è che sulla delibera si legge “ per contrastare il propagarsi della processionaria occorre procedere ad effettuare dei trattamenti endoterapici direttamente sui soggetti arborei appartenenti ai generi Pinus pin presenti sul territorio comunale” , come se, in sostanza, gli uffici comunali ( o la cooperativa scelta) possano o debbano eseguire trattamenti anche gli alberi dei privati.
Insomma un pasticcio.
E questo senza dimenticare che le disposizioni normative dispongono che “La lotta contro la processionaria del pino Traumatocampa pityocampa (Den. et Schif) e’ obbligatoria, nelle aree in cui le strutture regionali individuate per le finalità di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214, competenti per territorio, hanno stabilito che la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo” e non ci risulta che Amantea sia stata inclusa tra i tali territori.
Comunque sia va espresso un forte apprezzamento per la sensibilità della giunta comunale alla salute degli amanteani.
Siamo certi che dopo la lotta ai rischi derivanti dagli shock anafilattici provocandi dalla processionaria si avrà attenzione anche alle altre esigenze di salute degli amanteani.
Intendo la casa della salute, la mancanza di specialisti, le liste di attesa infinite , il radiologo ad un solo giorno a settimana, eccetera.
Ah. Impossibile chiudere questo articolo senza aver ricordato agli amici degli animali che il maggior pericolo lo corrono i cani che vengono portati in giro nelle aree nelle quali c’è presenza di pini.
Abbiamo visto immagini terribili di questi poveri animali dopo aver leccato o morso le processionarie. Ci è impossibile mostrarvele!
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E’ una situazione seria, per non dire grave.
Gli olivi sono attaccati dalla Xilella , le palme sono attaccate dal Punteruolo, i pini sono attaccati dalla processionaria.
Ora la stessa processionaria attacca anche le querce.
Una prima segnalazione ci viene dalle colline amanteane ed in particolare da una famiglia che ha trovato ai piedi della quercia più grande un tappeto di processionarie che si stanno spingendo intorno e sono giunte anche alla porta di casa incorniciandola.
Inutilmente il proprietario ha cercato la matassa tipica dei pini.
La processionarie nelle querce si attacca infatti al tronco e dal tronco l’animaletto scende ai piedi dell’albero.
La Processionaria è un pericoloso fitofago e le sue larve sono attive defogliatrici; infatti in caso di forti infestazioni essi possono spogliare completamente le piante ospiti, con gravi danni dovuti agli squilibri fisiologici conseguenti e con progressivi indebolimenti delle piante colpite.
Inoltre, al pari della Processionaria del Pino, posseggono peli urticanti che possono scatenare gravi reazioni nell'uomo e negli animali, a contatto con la pelle o con le mucose.
Le larve, di giorno, sono inattive .
E’ durante la notte che le larve escono dal nido e cominciano la loro attività trofica in modo gregario, muovendosi tipicamente in "processione" (in fila indiana) guidate dai fili di seta che vengono lasciati dalla prima larva; queste "processioni" sono facilmente visibili in primavera-inizio estate sui tronchi delle Querce.
Anche il ritorno al nido, all'albeggiare, segue la stessa modalità: in fila indiana seguendo la prima larva.
Inoltre la presenza di questi fitofagi in parchi e giardini, o comunque in luoghi frequentati dall'uomo, è particolarmente pericolosa per i nidi, spesso vicini a terra, che contengono i peli urticanti.
Insomma occorre aggredirla tempestivamente prima che infetti le altre querce!
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